il Ducato » formazione obbligatoria http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » formazione obbligatoria http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Corsi di formazione per giornalisti: dal 2016 obbligo anche per i nuovi iscritti http://ifg.uniurb.it/2015/03/10/media-home/corsi-di-formazione-per-giornalisti-dal-2016-obbligo-anche-per-i-nuovi-iscritti/67672/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/10/media-home/corsi-di-formazione-per-giornalisti-dal-2016-obbligo-anche-per-i-nuovi-iscritti/67672/#comments Tue, 10 Mar 2015 16:54:41 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67672 immagine-copertinaURBINO – Freschi di iscrizione all’albo, i neo giornalisti usciti dalle scuole dell’Ordine o iscritti al registro dei pubblicisti dovranno tornare sui banchi di scuola. Il regolamento pubblicato lo scorso 28 febbraio 2015 sul bollettino ufficiale del ministero della Giustizia parla chiaro: a partire dal 1 gennaio 2016, la formazione professionale continua “diventa obbligo deontologico per tutti i giornalisti in attività”, al contrario delle disposizioni precedenti, che risalgono al 2013, e che prevedevano tale dovere solo per i giornalisti iscritti da più di tre anni.
Così, esattamente come avviene per gli altri albi, professionisti e pubblicisti neoiscritti dovranno attivarsi subito per guadagnare i 60 crediti che la legge Severino del 2012, che regolamenta gli ordini professionali, prescrive debbano essere acquisiti nell’arco di tre anni.

Secondo le norme, l’organizzazione dei corsi di formazione è affidata ai singoli Ordini regionali che devono garantire, nei limiti del possibile, la gratuità dei corsi, in modo particolare per quelli relativi alla deontologia. Nel caso delle Marche, però, su 17 corsi in calendario da qui al 24 giugno 2015, è prevista in 16 casi una quota di 10 euro per spese di segreteria. “Quello marchigiano è un piccolo ordine – spiega Franco Elisei, consigliere nazionale  e componente del comitato tecnico scientifico dell’Ordine – e l’organizzazione ha costi elevati”. D’altra parte, ogni corso conferisce un numero di crediti, che oscilla da 4 a 10, sufficientemente alto da permettere di raggiungere facilmente l’obbiettivo minimo di 15 crediti annuali.
Ordini di regioni con numeri simili di iscritti come quelli di Abruzzo e Umbria forniscono un numero maggiore di appuntamenti gratuiti previsti in calendario, anche se spiccano le eccezioni di corsi come “Tutto l’internet da indossare”, organizzato dall’Ordine umbro,  per cui il costo è di 100 euro.

Ogni Consiglio regionale può poi decidere se affidare la formazione a soggetti privati, accreditati dal Consiglio nazionale, che abbiano una consolidata esperienza nel settore, o organizzarli direttamente. Ma il coinvolgimento di agenzie di formazione private, ha suscitato polemiche fin dal 2013, anno di approvazione del primo regolamento, perché le modalità di individuazione non sarebbero sempre trasparenti, così come la qualità dei corsi erogati, come denunciato da Sergio Rizzo sul Corriere della Sera lo scorso 30 novembre 2014.
Secondo Elisei, le polemiche derivano da due diversi problemi: da una parte le difficoltà organizzative dell’Ordine, che si è trovato a gestire un sistema formativo che deve soddisfare i bisogni di tutti i 120000 iscritti; dall’altra le diffidenze da parte degli stessi giornalisti, in molti casi restii a frequentare i corsi. “In termini organizzativi, un’assenza pesante è quella degli editori – aggiunge Elisei – che dovrebbero essere chiamati in causa nella macchina organizzativa. La qualità dell’informazione dipende anche da loro”.

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Gattafoni: “Priorità a formazione continua. Scuole di giornalismo unica strada” http://ifg.uniurb.it/2013/06/03/ducato-online/gattafoni-priorita-a-formazione-continua-scuole-di-giornalismo-unica-strada/49587/ http://ifg.uniurb.it/2013/06/03/ducato-online/gattafoni-priorita-a-formazione-continua-scuole-di-giornalismo-unica-strada/49587/#comments Mon, 03 Jun 2013 16:59:13 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=49587 URBINO – Si è riunito stamattina alle 10 il consiglio dell’Ordine dei giornalisti delle Marche per eleggere il nuovo presidente: sarà Dario Gattafoni che era già stato nominato nel 2011 dopo la rinuncia del vecchio presidente, Gianni Rossetti.

Tanti i problemi che riguardano la professione giornalistica: dall’organizzazione dei corsi per la formazione continua alla legge sull’equo compenso non ancora applicata concretamente passando per le scuole di giornalismo, l’unica strada percorribile per chi vuol fare questa professione.

Dottor Gattafoni, si aspettava di essere rieletto?

Si, me lo aspettavo e con me sono stati riconfermati 8 membri del vecchio consiglio. Questo perché abbiamo iniziato un percorso insieme e il lavoro fatto finora necessita di essere completato.

Quali sono gli obiettivi per il prossimo triennio?

L’impegno maggiore è organizzare i corsi per la formazione permanente prevista dalla legge 148 del 2011. Sarà un compito non facile perché l’ordine dei giornalisti è nuovo a questo tipo di attività mentre altri ordini professionali sono abituati a gestire cose del genere. Non sappiamo nei dettagli come ci muoveremo, stiamo aspettando la convocazione da Roma per avere direttive precise. Comunque, la formazione prevede il conseguimento di 60 crediti triennali e si è deciso, con l’Ordine nazionale, di far partire i corsi il primo gennaio 2014. Abbiamo sei mesi per organizzarci.

Chi finanzierà la formazione permanente obbligatoria?

In teoria gli ordini regionali ma è difficile trovare fondi. Noi avevamo anche pensato di istituire una fondazione per accedere ai finanziamenti comunitari (l’Ordine non può accedervi direttamente). Comunque sia, bisognerà organizzare capillarmente la formazione anche utilizzando l’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino (Ifg) che è il fiore all’occhiello dell’Ordine delle Marche.

Lei crede che le scuole di giornalismo siano ancora una realtà valida?

Senza dubbio, è l’unica carta spendibile nel mondo del lavoro. Basta guardare le statistiche per capire che è l’unica strada perseguibile se si vuol fare questo mestiere perché fornisce un impianto solido a livello culturale.
C’è una legge ferma da anni in parlamento che prevede l’obbligo di passare attraverso le scuole per diventare professionisti: sarebbe una cosa molto utile ma forse il potere politico ha paura di una formazione troppo elevata della classe giornalistica.

Quali sono le altre priorità?

Un altro obiettivo importante è la digitalizzazione dell’archivio in collaborazione con la Soprintendenza. Abbiamo avuto il riconoscimento dal Ministero per costruire un’archivio della storia del giornalismo marchigiano e una biblioteca tematica. Abbiamo raccolto le tesi, gli articoli e tutto quello che riguarda il giornalismo fatto nella nostra regione.

Che cosa pensa della legge sull’equo compenso?

Credo sia una conquista dell’ordine nazionale, un fatto molto positivo perché rappresenta uno strumento in più per combattere lo sfruttamento dei giornalisti precari. Certo sarà molto difficile da applicare.

Questa mattina durante il consiglio sono state assegnate anche le altre cariche: il vice presidente è Nicola Di Francesco, il segretario Stefano Fabrizi e il tesoriere Luca Romagnoli. Gli altri componenti del Consiglio sono:  Simonetta Marfoglia, Franco De Marco, Giuseppe Poli, Patrizio Patrizi, Gabriele Vincenzi. Il collegio del sindaci revisori è composto da Edoardo Danieli, Paola Maria Cimarelli ed Egidio Montemezzo.

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