il Ducato » Gadana http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Gadana http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Sciopero scuole: chiuse anche le elementari di Gadana http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-notizie-informazione/scuola-primaria-di-gadana-chiusa-per-lo-sciopero-nazionale/73472/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-notizie-informazione/scuola-primaria-di-gadana-chiusa-per-lo-sciopero-nazionale/73472/#comments Tue, 05 May 2015 10:54:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73472 [continua a leggere]]]> URBINO, 5 MAG - Anche la scuola primaria di Gadana, a Urbino, è rimasta chiusa per lo sciopero nazionale contro il disegno di legge presentato dal premier Matteo Renzi, chiamato la Buona scuola. Chiuse anche le elementari di Mazzaferro, Piansevero e Trasanni.

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Servizio idrico, procedure Ue contro Urbino e altri otto Comuni http://ifg.uniurb.it/2015/04/03/ducato-online/servizio-idrico-procedure-ue-contro-urbino-e-altri-otto-comuni/69592/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/03/ducato-online/servizio-idrico-procedure-ue-contro-urbino-e-altri-otto-comuni/69592/#comments Fri, 03 Apr 2015 08:38:28 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69592 [continua a leggere]]]> Depuratore in Via della Stazione, Località Le Conce

Depuratore in Via della Stazione, Località Le Conce

URBINO – Non bastano le perdite di una rete idrica inefficiente. Ci si mette anche l’Unione europea. La Ue ha aperto ben otto procedure di infrazione comunitarie nei confronti di altrettanti Comuni della provincia di Pesaro e Urbino: Mondolfo, Montelabbate, Orciano di Pesaro, San Costanzo, Santa Maria Nuova, Sassoferrato, Pesaro e anche Urbino.

Le pratiche attivate obbligano i Comuni e i gestori del servizio idrico a effettuare investimenti per allinearsi alle direttive europee. Spese che vengono finanziate grazie alle bollette pagate dagli utenti.

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La procedura che riguarda Urbino è stata aperta nel 2009 (violazione articolo 5 della Direttiva 1991/271/CE) e aggiornata, con nuove infrazioni nel 2014 (articoli 4 e 10). Questo perché non tutte le acque reflue della città, in particolare della zona nord di Urbino, venivano correttamente depurate prima di essere scaricate nel fosso Braccone e da lì nel torrente Apsa e infine nel Foglia (l’infrazione riguarda depuratori che servono più di diecimila abitanti).

FOCUS Acquedotti colabrodo: il 32% dell’acqua va persa

Nel 2006 il Comune aveva iniziato la costruzione di un nuovo depuratore proprio nel fosso del Braccone (a cui si arriva procedendo verso Gadana, svoltando per Pieve di Cagna e prendendo per Ca’ Franzone). Un lavoro che sarebbe dovuto terminare nel 2010, ma che solo adesso sta per essere ultimato (anche per via di una frana che ne ha rallentato la costruzione). Nel frattempo la costruzione del depuratore è passata in mano a Megas, e infine a Marche Multiservizi. La zona nuova di Gadana è stata separata dal resto della città e un piccolo depuratore è stato costruito per servirla.

Già nelle bollette del 2014 l’investimento fatto da Marche Multiservizi incideva sul costo dell’acqua. Per completare i lavori il gestore ha infatti dovuto spendere 1.800.000 euro, addebitati sulle tariffe, come previsto dalla regolamentazione dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (Aeegsi) per il finanziamento dell’opera.

Dal piano di investimenti stilato dall’Autorità di ambito territoriale ottimale (Aato) per Marche Multiservizi si conoscono le ultime spese riguardanti il depuratore del Braccone. Nel 2014 è arrivata l’ultima parte di soldi (100.000 euro) per terminare gli interventi di costruzione prima della sua messa in funzione. Altri 190.000 sono stati invece stanziati (sempre nel 2014) per la manutenzione straordinaria delle fognature collegate al depuratore del Braccone. Quest’anno è stato finanziato per oltre 142.000 euro il collegamento di Fontesecca (tratto Varea), mentre nei prossimi due anni (2016 – 2017)  arriveranno altri 350.000 euro per finanziare il collegamento fognario di Gadana.

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Frane, situazioni critiche in tutta la provincia. Dalla Regione fondi solo per Cagli /Mappa http://ifg.uniurb.it/2014/03/21/ducato-online/frane-situazioni-critiche-in-tutta-la-provincia-dalla-regione-fondi-solo-per-cagli-mappa/59894/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/21/ducato-online/frane-situazioni-critiche-in-tutta-la-provincia-dalla-regione-fondi-solo-per-cagli-mappa/59894/#comments Fri, 21 Mar 2014 13:55:39 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59894 LEGGI Furlo, Flaminia bloccata. I ristoratori: "Da tre mesi come in trappola" ]]> frana-evidenzaURBINO – Dopo ogni inverno il dissesto idrogeologico torna d’attualità in provincia di Pesaro e Urbino ma, nonostante l’allarme ciclico dei geologi, i fondi per la messa in sicurezza del territorio continuano a non essere sufficienti. Lunedì la giunta regionale delle Marche ha annunciato lo stanziamento di 1 milione e 600mila euro per interventi di manutenzione idraulica e difesa del suolo. Una misura per risolvere i problemi legati a frane e fiumi. Tuttavia la nostra provincia, nonostante le numerose situazioni di criticità, non otterrà molti benefici.

Dei 12 interventi, finanziati dalla regione, solo uno interessa il nostro territorio provinciale. I fondi saranno infatti utilizzati per il consolidamento di una frana lungo una strada provinciale del comune di Cagli. Uno dei tanti episodi che purtroppo si verificano con regolarità nella nostra provincia. “Nel territorio di Pesaro e Urbino il dissesto è di casa – spiega il geologo Filippo Piscaglia – dai confini più settentrionali a quelli più meridionali della provincia, praticamente tutti i comuni presentano fenomeni di dissesto più o meno importanti”.

La situazione più critica è sicuramente quella della vecchia Flaminia dove un tratto di strada che porta alla gola del Furlo è  franato, e del colle Ardizio, nel tratto sulla costa tra Pesaro e Fano. Ma episodi franosi si trovano anche all’interno del comune di Urbino: “Lungo la strada provinciale 9, che collega la città ducale a Schieti, praticamente a ogni curva ci sono le tracce di un dissesto idrogeologico.  C’è una frana tra Gadana e Pieve di Cagna, in località Ca’ Andreana, e una anche nella strada verso Pesaro, poco dopo Trasanni, in via Urbinate”, spiega Piscaglia. Quella di Trasanni è una frana che risale al marzo del 2013: metri di terra si erano staccati dalla collina ed avevano coperto di fango il versante.

Le frane non risparmiano neppure i comuni più piccoli della provincia. Quella di Cartoceto, un paese a 40 chilometri da Urbino, risale alla primavera 2013 e ha interessato le mura del centro storico. A Sorbolongo, una frazione del comune di Sant’Ippolito, sono invece ancora visibili i segni di una frana che a più riprese dal 2006 ha colpito la strada provinciale 5.

Ma molti dissesti si sono verificati anche a seguito delle ultime precipitazioni di questo inverno. A Belforte dell’Isauro una decina di giorni fa la via provinciale Baciuccaro che collega il paesino a Sant’Angelo in Vado è rimasta completamente bloccata: “La strada è chiusa anche ai pedoni – spiega il sindaco di Belforte, Sauro Brisigotti – e abbiamo una situazione critica anche sulla via che collega Ca’ Sant’Elisabetta. Anche lì c’è il forte rischio per la viabilità”.

La situazione non è più tranquilla a Frontino, un comune di 300 abitanti arroccato sull’appenino marchigiano: “Il versante nord del comune è come un terreno minato – commenta il sindaco Andrea Spagna – la zona più a rischio frane è sicuramente quella della provinciale del Mutino, che collega il paese a Carpegna”.

“Decine di fenomeni di dissesto che sono frutto di un innegabile aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici – conclude Filippo Piscaglia – ma anche il risultato di una politica di prevenzione del rischio relegata in secondo piano rispetto alla gestione dell’emergenza”.

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Affluenza record e plebiscito a Gadana: così Muci ha vinto le primarie Pd http://ifg.uniurb.it/2014/03/17/ducato-online/primarie-pd-per-la-muci-un-trionfo-firmato-gadana/59047/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/17/ducato-online/primarie-pd-per-la-muci-un-trionfo-firmato-gadana/59047/#comments Mon, 17 Mar 2014 11:52:45 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59047 Vince la Muci, sarà lei la candidata sindaco del Pd ]]> primarie pd spoglioURBINO – Una vittoria “in casa” per Maria Clara Muci. A fare la differenza nel ballottaggio con Giorgio Londei è stata proprio la pioggia di preferenze che l’assessore al bilancio ha ricevuto nel seggio di Gadana e Cavallino, dove la Muci ha la residenza. Lì  lo scarto di voti nei confronti dell’avversario è stato enorme: 454 per la Muci, 139 per Londei.

Più di 300 voti di differenza che hanno permesso all’assessore di vincere il ballottaggio pur arrivando prima in soltanto quattro dei dieci sportelli elettorali. Londei, rispetto al primo turno, ha perso il primato in due seggi. A Mazzaferro, dove due settimane fa aveva ottenuto il 38,37% dei voti, l’ex senatore ha raccolto 27 voti in meno della Muci. Destino simile anche nel seggio di Piansevero, dove Londei, che aveva ottenuto la percentuale più alta di voti durante il primo turno, ha raccolto quasi 100 preferenze in meno della rivale.

Merito anche dell’alleanza con Piero Sestili. Il candidato Pd, sconfitto durante il primo turno, aveva lasciato intuire il proprio appoggio a Maria Clara Muci. L’accordo, pur privo di una conferma ufficiale, sembra aver funzionato proprio a Mazzaferro e Piansevero, dove Sestili aveva raccolto il 17% e il 20 % dei voti, e dove è probabile che una gran parte dei suoi sostenitori abbia accordato la propria preferenza alla Muci.

Gadana e Ca’ Mazzasette, gli altri due seggi dove la candidata sindaco del Partito Democratico ha vinto il ballottaggio, erano già stati individuati come le due fortezze da cui far partire la corsa a sindaco. Quindici giorni fa la Muci aveva infatti già ottenuto la maggioranza nelle due frazioni urbinati. Il trionfo più netto di Giorgio Londei invece nel seggio di Pieve di Cagna. Là l’ex senatore ha infatti ottenuto il 62,65 % dei voti, superando la Muci di oltre cinquanta preferenze.

In termini percentuali, lo scarto più esiguo si è verificato a Trasanni, dove Londei ha ottenuto il 51 %, staccando di soltanto cinque punti percentuali l’avversario. Anche nel seggio di Urbino centro la vittoria è stata di misura. Londei si aspettava di ottenere una grande maggioranza all’interno delle mura e invece il distacco è stato di soli 13 punti percentuali.

Ma il dato più significativo riguarda l’affluenza alle urne. In controtendenza con tutte le votazioni a doppio turno, un numero maggiore di elettori si è recato ai seggi, rispetto a quindici giorni fa. Allora erano stati 3726, contro i 4001 votanti registrati ieri durante il ballottaggio. Un aumento dell’affluenza del 7 % che ha stupito anche lo stesso Partito Democratico: “Un dato difficile da spiegare – commenta il segretario del Pd di Urbino, Gianfranco Fedrigucci –  probabilmente legato alla possibilità di poter votare al ballottaggio, pur non avendo partecipato al primo turno. È probabile che alcuni elettori abbiano deciso di andare a votare solo ieri, quando si stava consumando il momento decisivo delle primarie”.

“La grande partecipazione alle primarie è un segnale di speranza e dimostra interesse dei cittadini verso la buona politica – è il commento del segretario provinciale del Pd, Giovanni Gostoli – stiamo rinnovando i metodi di vivere e fare politica per cambiare le cose”.

Ma tra gli oltre quattromila urbinati che ieri si sono presentati alle urne, potrebbero esserci anche elettori di centrodestra: “I candidati del Partito Democratico hanno cercato di attrarre anche chi non vota di solito a sinistra – spiega Maurizio Gambini, candidato sindaco di Forza Italia e Nuovo Centrodestra – c’è chi è andato a votare non per appartenenza politica ma per amicizia personali o conoscenza di uno dei due candidati”.


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“Il ladro di parole”, i bambini di Gadana diventano piccoli autori http://ifg.uniurb.it/2013/11/25/ducato-online/il-ladro-di-parole-i-bambini-di-gadana-diventano-piccoli-autori/51800/ http://ifg.uniurb.it/2013/11/25/ducato-online/il-ladro-di-parole-i-bambini-di-gadana-diventano-piccoli-autori/51800/#comments Mon, 25 Nov 2013 14:15:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=51800 8URBINO – Ci sono la scimmietta Priscilla e il cane Circe, il cattivo Dagon Sinistro e la banda dei briganti coraggiosi. Sono solo alcuni dei personaggi del libro Il ladro di parole, presentato domenica 24 novembre alla libreria Montefeltro Libri di Urbino. Quasi cento pagine nate dalla creatività e dal lavoro di 17 bambini, quelli della V elementare dell’istituto Pascoli di Gadana. Ogni sabato mattina, da ottobre a dicembre del 2012, hanno partecipato al laboratorio di scrittura organizzato dalla maestra d’italiano Maria Cecconi e da Giovanni Darconza, che oltre ad essere il papà di uno degli alunni è docente di letteratura spagnola all’università di Urbino. È stato lui a proporre l’idea da cui poi si è sviluppata la trama del libro e, anche se non si riconosce più di tanto in questo ruolo, è  l’autore ufficiale del testo.

Sabato dopo sabato sono nati così gli abitanti di Parolandia, una città immaginaria che sorge su un’isola, ma che i bambini hanno costruito con continui riferimenti ad Urbino: “Ci sono le mura storiche e l’università, perché il loro pensiero va sempre e comunque alla città in cui sono nati”, spiega Darconza. Ma Parolandia, a differenza di Urbino, custodisce il deposito di parole, spartite tra diverse stanze a seconda della loro importanza e del loro ruolo. Ci sono i neologismi, le parole usurate o danneggiate, quelle dimenticate e quelle principali come Dio, donna e uomo, custodite da 30 password. Se una di loro viene rubata scompare per sempre dal vocabolario e dalla coscienza delle persone e così, dopo il furto di una parola da parte di Dagon Sinistro, nessuno a Parolandia parla d’altro. Proprio attorno a quest’evento è costruito il giallo linguistico dei bambini di Gadana, che hanno dovuto descrivere la parola rubata senza mai utilizzarla. Una parola che non sarà svelata neanche nell’ultima pagina, perché il compito di individuarla è interamente affidato al lettore.

“Questo lavoro è stato un esercizio molto utile – racconta la maestra – che ci ha permesso di usare il circle time (lavoro in cerchio di tutti gli alunni, ndr) come fase creativa e lessicale”. Per poi continuare a coppie, “perché in gruppi numerosi si rischia sempre di escludere qualcuno”. In questo caso non è successo e nei protagonisti del libro ci sta un pezzetto di ognuno di questi piccoli autori. Dalla gelosia per il fratellino in arrivo al rapporto con la mamma, dai cartoni che più gli piacciono agli scioglilingua che hanno appreso con difficoltà. “Per me la fase più difficile è stata montare il tutto – racconta Darconza – ma alla fine sono riuscito a creare un’ambiguità che offre ricchezza attraverso i loro punti di vista”.

Il libro di parole è stato accompagnato da un laboratorio di pittura, con cui i bambini avevano imparato la tecnica dell’acquarello per realizzare le illustrazioni del loro testo. Illustrazioni che però non sono state impiegate, perché la politica della casa editrice che ha pubblicato il libro, la Giovane Holden Edizioni, prevede solo immagini in bianco e nero. Allora è arrivata Claudia Piras, che studia all’istituto d’arte di Urbino e che in un mese ha preparato tutti i disegni necessari. Nel frattempo, i 17 bambini hanno salutato i personaggi creati dalla loro fantasia scrivendogli delle lettere.

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Il miglior giornale delle scuole: vince l’Eco della quinta di Gadana http://ifg.uniurb.it/2013/05/22/ducato-online/il-miglior-giornale-delle-scuole-vince-leco-della-quinta-di-gadana/48137/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/22/ducato-online/il-miglior-giornale-delle-scuole-vince-leco-della-quinta-di-gadana/48137/#comments Wed, 22 May 2013 17:40:00 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=48137 AUDIOGALLERIA / I ragazzi della scuola primaria della frazione di Urbino hanno vinto il concorso 'Il giornale della scuola' organizzato dall'Ordine dei giornalisti delle Marche in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale e la banca Popolare di Ancona. Una coppa e un assegno da 1000 euro il premio che si sono aggiudicati. E si raccontano: "L'anno prossimo ci mancherà" Video 'Modello' Geronimo Stilton]]> URBINO – Nella classe quinta della scuola primaria di Gadana, distaccamento dell’Istituto Pascoli, ci sono 18 bambini incontenibili che tra una lezione di storia e un compito di matematica si divertono a fare i giornalisti. Il loro entusiasmo travolgente non è un semplice gioco anzi, ognuno di loro prende il proprio ‘mestiere’ con assoluta serietà. Una  determinazione che, mista a tanta creatività, li ha portati fino a Jesi dove lo scorso 11 maggio sono stati premiati per aver realizzato il miglior giornalino scolastico, il loro Eco della quinta.

AUDIOGALLERIA “L’ANNO PROSSIMO L’ECO DELLA QUINTA CI MANCHERÀ”

Il concorso ‘Il giornale della scuola’, dedicato proprio ai giovani studenti che hanno la passione della scrittura, è alla sua terza edizione ed è stato organizzato dall’Ordine dei giornalisti delle Marche, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e la banca Popolare di Ancona.

VIDEO “Ispirati da Geronimo Stilton”

Potevano partecipare tutte le scuole marchigiane di ogni ordine e grado, ma i ragazzi degli istituti superiori venivano premiati in una categoria a parte. In più, chi concorreva aveva l’opportunità di cimentarsi in qualsiasi forma di giornalismo, da quello cartaceo tradizionale a quello telematico, passando per radio e tv.

I 18 studenti di Gadana si sono aggiudicati il primo premio della loro categoria e sono tornati a Urbino con una coppa luccicante e un assegno da mille euro da investire in qualche strumento utile per la scuola. “Abbiamo fatto una spedizione fino a Jesi insieme alle famiglie – racconta Simonetta Vittoria, maestra e motivatrice ufficiale della squadra – però non sapevamo di essere arrivati primi, ci avevano comunicato solo che avevamo vinto qualcosa”.

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“Noi, ispirati da Geronimo Stilton”: scuola di Gadana vince concorso Odg http://ifg.uniurb.it/2013/05/22/ducato-online/giornalisti-in-erba-scuola-di-gadana-vince-il-concorso-dellodg/48235/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/22/ducato-online/giornalisti-in-erba-scuola-di-gadana-vince-il-concorso-dellodg/48235/#comments Wed, 22 May 2013 17:29:01 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=48235 [continua a leggere]]]> URBINO – Gli studenti della scuola elementare di Gadana hanno ritirato a Jesi il primo premio del concorso “Il giornale della scuola”. Siamo andati a vedere come lavorano i piccoli giornalisti e come hanno reagito alla premiazione.


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Le chiese della Valle del Foglia, il tour di Legambiente http://ifg.uniurb.it/2013/05/22/ducato-notizie-informazione/le-chiese-della-valle-del-foglia-il-tour-di-legambiente/48003/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/22/ducato-notizie-informazione/le-chiese-della-valle-del-foglia-il-tour-di-legambiente/48003/#comments Wed, 22 May 2013 14:23:59 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=48003 [continua a leggere]]]> URBINO- Il comune, Legambiente e il Centro di Educazione Ambientale organizzano una passeggiata alla scoperta delle chiese di campagna della Valle del Foglia.

L’iniziativa, intitolata Le chiese che erbose hanno le soglie (da un verso dell’Aquilone di Giovanni Pascoli) vanta anche due guide d’eccezione: Tiziano Mancini e Anna Fucili, autori del libro  di cui si era già occupato il Ducato Urbino chiese fuori le mura”, a cui saranno ispirate altre tre passeggiate domenicali durante il mese di giugno.

Il tour, che prevede 6 minivisite guidate, partirà intorno alle 9 dal Cea di Casa delle Vigne e passerà per le località di Ca’Mazzassette, Gadana,  S.Barbara in Campitelli, Campocavallo e Forquini, dove ci si fermerà per pranzare al sacco.

Saranno aperte per l’occasione le chiese di S.Maria Assunta,S.Giovanni Battista,  Santa Barbara,S. Paterniano, San  Giacomo e Filippo.

Per ogni partecipante è prevista una quota di tre euro. É  necessario prenotare entro le 11 di venerdì 24 maggio, telefonando al Centro Educazione Ambientale.

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La pioggia non dà tregua. Frane a Trasanni, Gadana e Urbania http://ifg.uniurb.it/2013/03/14/ducato-online/la-pioggia-non-da-tregua-frane-a-trasanni-gadana-e-urbania/38526/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/14/ducato-online/la-pioggia-non-da-tregua-frane-a-trasanni-gadana-e-urbania/38526/#comments Thu, 14 Mar 2013 18:00:37 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=38526 URBINO – Una collina gonfia d’acqua fino a scoppiare che si trasforma in un fiume di fango. Sul suo cammino, a pochi chilometri da Trasanni, c’è una villetta con un piccolo vigneto e un capanno dove vivono tre cani da caccia. Zolle di terra grandi come frigoriferi sfondano le pareti del capanno e schiacciano i tre cani bracco. Qualche minuto prima e lo smottamento avrebbe sorpreso anche i padroni di casa.

Sono le 10.30 del mattino quando la famiglia Cesaroni, che abita al 269 di via Urbinate, si accorge che il terreno agricolo sopra la loro casa ha ceduto sotto il peso della pioggia. Sentono un rumore cupo, “come un motore appena acceso” raccontano, e si affacciano dalla finestra per vedere cosa sia successo. Vedono uno squarcio nel fianco della collina e il loro giardino coperto da metri e metri di terra. I filari di vite divelti, alcuni alberi sradicati di netto e il capanno dei cani ridotto a macerie. Un getto di acqua marrone continua a scendere con violenza sul viottolo, in direzione della strada provinciale.

Arrivano due mezzi dei Vigili del Fuoco di Urbino e gli uomini si mettono subito a scavare per salvare le bestie intrappolate. Sono momenti concitati, servono vanghe e cesoie per rompere la rete e liberare i cani. Per uno di loro non si può fare nulla, è rimasto sepolto sotto il fango. Una femmina di bracco viene trovata schiacciata contro la recinzione, ancora viva, ma le speranze che si possa salvare sono poche. Un terzo cane è più fortunato: spaventato e zoppicante, riesce a uscire dalla trappola di terra e legno con l’aiuto dei pompieri, ma è sotto shock.

La famiglia Cesaroni assiste impotente. Gli uomini di casa hanno rischiato di essere travolti anche loro. Silvano ha dato da mangiare ai cani pochi minuti prima che il capanno venisse distrutto, mentre il fratello Lucio ha tentato di far defluire l’acqua, ma si è arreso dopo essere affondato fino alle ginocchia nel terreno molle.

Il dolore della famiglia Cesaroni si mescola alla rabbia. Spiegano che già quattro anni fa c’era stato uno smottamento, arrivato fino alla strada provinciale, e che più volte avevano segnalato la gravità della situazione. Neanche un sopralluogo del Genio civile è servito a scacciare gli incubi: “La verità – spiega Chiara Cesaroni – è che mancano i soldi per il dissesto idrogeologico”. Le prime avvisaglie della frana di stamattina si erano già manifestate sabato scorso, quando piccole zolle di terreno hanno iniziato a scivolare. Per iniziare a mettere in sicurezza la collina bisogna aspettare perché continua a piovere e ogni tanto si vede un pezzo di terra staccarsi e scivolare giù.

Pochi chilometri più in là, il terreno frana tra Gadana e Pieve di Cagna. Un piccolo smottamento sulla strada vicinale di Ca’ Andreana, vicino all’omonimo agriturismo. Alberi e terra ostruiscono la strada che viene chiusa al traffico. La pioggia non dà tregua e colpisce una terza volta, a Urbania.

Due auto sono state colpite dai massi trasportati dalla frana che ha invaso la strada provinciale che collega Urbania e Fermignano. Una delle macchine è del Comune di Fermignano. Fortunatamente il terzo smottamento della giornata ha provocato solo tanta paura e qualche disagio per gli automobilisti.  Sul posto è intervenuta la polizia locale associata ed è stata ripristinata la circolazione.

“Non è il caso di allarmarsi – spiega il geologo Pierpaolo Tiberi – gran parte del terreno urbinate è argilloso e marmoso, cioè è poco consistente e riempendosi d’acqua da problemi di stabilità. Inoltre in questo periodo i campi non sono coperti da vegetazione e sono quindi più instabili. E’ anche vero che si potrebbero prevenire molte frane con una corretta prevenzione. Bisogna attenersi alle norme di regimazione, cioè scavare solchi per rallentare e convogliare le acque”.

“La corretta gestione del suolo – conclude Tiberi – e la corretta arginazione delle acque sono responsabilità del proprietario del terreno. Il comune deve provvedere a fognature e ai terreni adiacenti le strade. Comunque, per conoscere la pericolosità del proprio terreno, basta consultare il piano dell’assetto idrogeologico”.

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Frana tra Gadana e Pieve di Cagna. Interrotta via Ca’ Andreana http://ifg.uniurb.it/2013/03/14/ducato-notizie-informazione/frana-tra-gadana-e-pieve-di-cagna-interrotta-via-ca-andreana/38505/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/14/ducato-notizie-informazione/frana-tra-gadana-e-pieve-di-cagna-interrotta-via-ca-andreana/38505/#comments Thu, 14 Mar 2013 13:32:52 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=38505 [continua a leggere]]]> URBINO – Una frana è caduta stamattina tra Gadana e Pieve di Cagna, sulla strada vicinale di Ca’ Andreana, a poca distanza da un agriturismo. Alberi spezzati e un cumulo di terra occupano la strada, che è stata chiusa al traffico. Nessuna persona è rimasta coinvolta nello smottamento, che non ha provocato danni materiali. Ancora non si sa quando sarà riaperta la strada.

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http://ifg.uniurb.it/2013/03/14/ducato-notizie-informazione/frana-tra-gadana-e-pieve-di-cagna-interrotta-via-ca-andreana/38505/feed/ 0