il Ducato » Giorgio Londei http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Giorgio Londei http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Chi sta con chi: le posizioni del centrosinistra urbinate sulle primarie regionali http://ifg.uniurb.it/2015/02/23/ducato-online/chi-sta-con-chi-le-posizioni-del-centrosinistra-urbinate-sulle-primarie-regionali/66060/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/23/ducato-online/chi-sta-con-chi-le-posizioni-del-centrosinistra-urbinate-sulle-primarie-regionali/66060/#comments Mon, 23 Feb 2015 17:19:23 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66060 primarie-pd

URBINO – Sarà una settimana di passione per il centrosinistra marchigiano che lunedì 2 marzo, dopo le primarie, avrà il suo candidato presidente per le elezioni regionali. E mentre i tre contendenti, Luca Ceriscioli, Pietro Marcolini e Ninel Donini, girano le Marche in cerca di voti, il Pd urbinate annuncia la propria neutralità.

A farlo è il segretario locale del partito, Federico Scaramucci: “Il Pd di Urbino non si schiererà ufficialmente con nessuno dei tre – ha detto – e si farà garante di questo percorso per ottenere la massima partecipazione. Le primarie sono un utile strumento di coinvolgimento ed è importante mantenere una posizione neutrale per assicurarne il regolare svolgimento”. Tuttavia all’interno del partito c’è chi si è schierato apertamente: “Ho chiesto io stesso agli urbinati di fare campagna elettorale per uno o per l’altro portando idee perché è positivo che in un gruppo ognuno contribuisca – ha continuato il segretario – ma, a primarie finite, sarà necessario che tutti tornino a collaborare per l’obiettivo comune”.

Scaramucci ha poi sottolineato le richieste fatte ai due candidati proposti dal Pd, Ceriscioli e Marcolini, nel corso degli incontri per la presentazione dei loro programmi organizzati a Urbino: “C’è un’esigenza di rappresentanza del territorio e ci sono temi prioritari come lavoro, sanità, viabilità e diritto allo studio che necessitano di essere trattati il prima possibile. Per questo dal 2 marzo cominceremo anche a ragionare su una candidatura per il Consiglio regionale che venga dalla zona del Montefeltro e dell’Alto Metauro”. Infine, in merito alla nota vicenda della tratta ferroviaria Fano – Urbino: “La priorità è quella di migliorare i collegamenti con tutto il territorio e qualsiasi strumento possa aiutarci a farlo è importante. Come ho già detto in Consiglio comunale, se i nuovi amministratori troveranno i finanziamenti e i progetti adeguati, ben venga il ripristino. Tuttavia, qualunque cosa accada, non accetteremo l’accantonamento della questione dopo le elezioni, perché questo sarebbe segno di una strumentalizzazione a scopo elettorale.

Si mantiene neutrale anche l’ex sindaco di Urbino, Giorgio Londei, che ha deciso di non schierarsi apertamente a favore di nessuno, mentre Piero Sestili, in corsa lo scorso anno alle primarie del Pd per la scelta del candidato sindaco, si è dichiarato forte sostenitore di Ceriscioli: “Sono quello che si è esposto maggiormente – ha detto – e 20 giorni fa ho dato vita a un comitato elettorale per lui. Ho una stima per il lavoro che ha svolto come sindaco di Pesaro e penso che rappresenti la discontinuità nel partito. In un certo senso mi sembra di rivivere la mia esperienza politica guardando la sua”. Sestili ha anche paragonato l’attività di Ceriscioli a quella del premier Matteo Renzi: “Dieci anni come sindaco di una città come Pesaro sono una bella palestra e se Renzi, da sindaco di Firenze, è riuscito a diventare presidente del Consiglio penso che anche Luca potrebbe trasformarsi in un buon presidente della Regione”. Apprezzamento, infine, anche per il programma politico di Ceriscioli, definito “non dissimile da quello di Marcolini, ma con diversi spunti interessanti in più”.

Da Urbino arriva anche la voce di Gianluca Carrabs, presidente onorario della Federazione dei Verdi delle Marche, uno dei partiti della coalizione regionale di centrosinistra: “I Verdi ovviamente lasciano libertà di scelta a tutti i propri elettori. Io, però, ho avuto la possibilità di verificare personalmente come Marcolini lavora durante la mia esperienza in Regione e dico che con lui si parte correndo. Questa è la motivazione che mi spinge a sostenerlo”.

Secondo Sestili l’atmosfera in campagna elettorale per queste primarie di coalizione è più serena rispetto a quelle di un anno fa. “L’anno scorso c’era quasi un clima di sangue ma questa volta siamo tutti più tranquilli”.

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Accademia e Isia, tagliati i fondi nella legge Stabilità. Perondi: “A rischio la qualità” http://ifg.uniurb.it/2015/02/03/ducato-online/accademia-e-isia-tagliati-i-fondi-nella-legge-stabilita-perondi-a-rischio-la-qualita/64304/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/03/ducato-online/accademia-e-isia-tagliati-i-fondi-nella-legge-stabilita-perondi-a-rischio-la-qualita/64304/#comments Tue, 03 Feb 2015 10:02:07 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=64304 LEGGI Londei incontra assessore regionale alla Cultura Marcolini]]> accademia2URBINO – Accademia di Belle Arti e Isia, Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Urbino sono allo stremo, strette dalla morsa di Provincia e ministero dell’Istruzione, rimane solo la Regione a cui chiedere aiuto. Il decreto di stabilità per il 2015 taglia un milione di euro. Lo ha denunciato mercoledì in Accademia il presidente Giorgio Londei durante la presentazione di un libro di incisioni dedicato a Paolo Volponi. Abbiamo risentito Londei e Luciano Perondi direttore dell’Isia per avere cifre precise.

I due poli artistici fanno parte delle scuole Afam, istituti di alta formazione artistica e musicale, svolgono attività nei settori delle arti visive, musicali, coreutiche, drammatiche e del design. In tutta Italia quarantaquattro accademie di belle arti e tre Isia, Roma, Firenze e Faenza, oltre a quella di Urbino.

I tagli dal ministero. La legge di stabilità del governo Renzi, in vigore dal nuovo anno, ha un paragrafo a loro dedicato. Alla voce “Riduzioni delle spese e interventi correttivi del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca” si legge: “Le disponibilità sono ridotte di un milione di euro per l’anno 2015”.

Un taglio del 10%: di 10 milioni, quest’anno ne rimangono 9. La differenza dovrà essere spalmata su tutte le 132 istituzioni di alta formazione. Ma il decreto risponde anche a questo, il criterio scelto dal ministero per le riduzioni prende di mira le “istituzioni con più elevato fondo di cassa”.

Un principio che non va giù a Londei: “Chi amministra meglio è penalizzato, noi partivamo con un fondo cassa di 300mila euro che se non speso sarebbe stato perso. Con quei soldi abbiamo messo a posto i locali di scenografia, ora servono fondi per sistemare il cortile per l’ora d’aria”.

Fino a oggi l’Isia ha ricevuto dal ministero 400mila euro l’anno, “insufficienti perfino a coprire i corsi di base che ammontano a 440mila euro” racconta Perondi. Soldi che coprono il cosiddetto “contributo indistinto”,  riscaldamento, luce e stipendi dei professori a contratto, quasi la totalità dell’istituto perché professionisti quindi senza cattedra. Si parla di 62 docenti a contratto e solo 3 a tempo indeterminato. “Sono le tasse degli studenti a permettere che il sistema non collassi – aggiunge il direttore – il design è uno degli elementi che ci rappresenta, è come se la Germania smettesse di investire nella tecnologia o gli Stati Uniti nell’informatica. È un suicidio non pensare ad Accademia e Isia”.

Niente più fondi dalla provincia. A livello provinciale la situazione non migliora. Il contributo per le utenze normalmente erogato,  intorno ai 70-100mila euro per l’Isia, non è più versato dal 2012. Stesso problema per l’Accademia, a secco dal primo gennaio 2014, un taglio di oltre 100mila euro. E non ha paura il presidente Londei a batter cassa alla regione: “Ho chiesto all’assessore alla Cultura Pietro Marcolini che ci sia una divisione di competenze tra regione e provincia, anche le Marche devono fare la loro parte”.

Per Londei, anche ex presidente dell’Isia, una soluzione sarebbe accedere al piano “La Buona Scuola” del decreto di stabilità: “1.000 milioni di euro per l’anno 2015, 3.000 milioni di euro a decorrere dall’anno 2016″. Una fetta della torta che riguarda però solo gli istituti scolastici e lascia fuori università e centri di alta formazione.

“Per noi rientrare nel piano sarebbe un problema – fa notare Perondi – vorrebbe dire abbassare il valore del nostro titolo di studio, ora equivalente a una laurea. A noi interessa invece accedere ai fondi di ricerca anche per poter attivare dottorati, a oggi possibili solo grazie a finanziamenti privati”.

I problemi secondo Londei non finiscono qui: “I nostri 500 studenti non possono studiare online, hanno bisogno di aule e quelle dell’Accademia sono troppo piccole. Stiamo pensando di restaurare i sotterranei per fare delle classi. Spazi più grandi vorrebbe dire più iscritti, la qualità non dipende dal numero degli studenti”.

Di idea opposta è invece Perondi: “Non vorremmo essere costretti ad aumentare le tasse (circa 1400 euro per il triennio, 1800 per la specialistica) o il numero degli studenti per classe, andrebbe a discapito della qualità dell’insegnamento. Già senza tagli saremmo al limite della sopravvivenza”. L’istituto infatti nasce con il numero chiuso, 250 posti disponibili, e anche se si potrebbe triplicare il numero degli studenti, l’Isia preferisce rimanere un’isola felice, soddisfacendo solo il 10-20% delle domande che giungono ogni anno.

Due importanti centri riconosciuti anche all’estero: l’anno scorso l’Isia ha accettato 11 professori con il programma Erasmus per docenti. Stesso discorso per gli studenti: Cina, Grecia, Turchia, Lettonia, Inghilterra e Irlanda, sono solo alcuni dei paesi di provenienza. Talenti che una volta diplomati hanno successo internazionale: “Siamo una parte fondamentale del made in Italy e produciamo lavoro, da noi le percentuali di assunti sono tra più alte” conclude Londei.

 

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Accademia e Isia, Londei a Marcolini: “Siamo senza fondi, rischiamo accorpamento” http://ifg.uniurb.it/2015/01/30/ducato-online/accademia-e-isia-londei-a-marcolini-siamo-senza-fondi-rischiamo-accorpamento/64020/ http://ifg.uniurb.it/2015/01/30/ducato-online/accademia-e-isia-londei-a-marcolini-siamo-senza-fondi-rischiamo-accorpamento/64020/#comments Fri, 30 Jan 2015 09:07:23 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=64020 URBINO – Anche le feste migliori possono essere un pretesto per dire cosa non va. E il presidente dell’Accademia di Belle Arti Giorgio Londei non si lascia scappare l’occasione: “Sono gentile ma quando mi arrabbio, mi arrabbio”.

Mercoledì 28 gennaio, di fronte a una stanza piena di autorità accademiche e politiche ha presentato un libricino ispirato al componimento Le Mura di Urbino di Paolo Volponi. Autori alcuni studenti dell’Accademia dell’Isia, Istituto Superiore per le Industrie Artistiche: un esercizio di stile non convenzionale che ha unito poesia e incisione. 

Sedici copie pregiate di cui una donata all’assessore regionale alla Cultura Pietro Marcolini. Un momento per parlare d’arte, ma anche di mancanza di fondi e, per vie traverse, di politica. Marcolini da sabato scorso si è ufficialmente candidato alle primarie di centrosinistra in vista delle elezioni regionali a di maggio. A sfidarlo il primo marzo per ora – le candidature sono aperte fino al 7 febbraio – saranno Nidel Donini dell’Idv e Luca Ceriscioli, ex sindaco di Pesaro e vicesegretario del Pd.

E sembra che quell’ “immagine di Urbino che io non posso sfuggire, la sua crudele festa, quieta tra le mie ire” riprendendo i versi del poeta urbinate, non quieti però il presidente dell’Accademia che si è lasciato andare a uno sfogo sull’abbandono dei poli artistici del nostro paese, i soli rimasti a difendere il made in Italy: “Dal Ministero chiedono un rilancio della nostra arte, ma cosa si aspettano se nel decreto di stabilità appena approvato hanno tagliato 1 milione di euro agli studenti?”. Fu proprio il ministero (all’epoca) di Tremonti a rispondere a Londei: “Non possiamo più permetterci di investire nell’arte”. Meglio non va a livello provinciale aggiunge Londei: “L’Accademia riceve 120mila euro l’anno, mentre l’Isia da 70 a 100mila, ma dal gennaio 2014 più nulla”.

L’attenzione slitta presto dai manoscritti di Volponi, che hanno ispirato i 23 studenti del biennio specialistico Edizioni e Illustrazione per la Grafica d’Arte dell’Accademia e i 10 dell’Isia, dall’uso della stampa a caratteri mobili, lettera per lettera, parola per parola, e dalle creazione di matrici per le incisioni xilografiche, verso i ‘freddi’ numeri.

Giovanni Turria, docente di grafica all’Accademia che ha coordinato gli studenti insieme al professor Gianluca Murasecchi, spiega che “lavorare con i caratteri mobili ti fa soffermare maggiormente sui contenuti: entri dentro le parole e acquisti la consapevolezza del fare poesia, diventa un’esperienza più profonda che stimola l’animo. Ragioni sulla grammatica e la matematica a costruzione di un testo poetico”.

Si è capito invece che le due “cittadelle dell’arte” motivo di orgoglio per la città vivono un momento difficile. L’Accademia ha 500 studenti mentre l’Isia 250, un domani potrebbero essere costrette a ridimensionarsi o a accorporarsi a centri maggiori – non è un mistero la rivalità-scontro con l’Accademia di Brera. Mancano i locali adatti denuncia ancora Londei: la stessa sala della presentazione è troppo piccola per contenere tutti, alla fine saranno gli studenti a rimanere fuori.

 

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Londei ‘torna’ col Pd: si va verso due liste, una del partito e una della Muci http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-online/londei-torna-col-pd-si-va-verso-due-liste-una-del-partito-e-una-della-muci/60289/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-online/londei-torna-col-pd-si-va-verso-due-liste-una-del-partito-e-una-della-muci/60289/#comments Tue, 25 Mar 2014 15:17:23 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60289 Gianfranco Fedrigucci segretario pd

Gianfranco Fedrigucci, segretario Pd

URBINO – Giorgio Londei non presenterà una sua lista autonoma, il candidato sindaco Maria Clara Muci invece ne avrà una sua in cui – assicura – inserirà solo volti nuovi e tante donne. Gianfranco Fedrigucci, segretario del Partito democratico di Urbino, conferma che il partito, nella direzione di ieri, si è compattato e che alle elezioni comunali del 25 maggio, presenterà una lista di 16 candidati appoggiata anche dall’ex senatore. Questa lista terrà conto del lavoro svolto nell’ultima legislatura. Un mix tra esperienza e gente nuova, come ha spiegato la candidata sindaco.

Le tensioni interne al partito sembrano quindi attenuarsi. “È scontato che io appoggi il Pd” chiosa Londei, anche se cercherà di far valere il più possibile il peso dei suoi voti nella scelta dei candidati a consigliere. Fedrigucci e Muci annunciano che le liste saranno presentate tra una decina di giorni. Intanto gli altri candidati fanno le loro mosse.

Sel e i Socialisti incontreranno questa sera il direttivo del Pd per decidere su un eventuale appoggio con lista propria. Fedrigucci ha anticipato che venerdì ci sarà anche un incontro con i Verdi, che hanno Vittorio Sgarbi come candidato, per valutare se ci sono dei punti di contatto.

Ieri Maria Francesca Crespini ha presentato alla Sala Raffaello lista e programma definitivi. Sono 16 i nomi dell’ex assessore al turismo del Comune di Urbino tutti presi dalla società civile, eccetto uno, Massimiliano Sirotti ex consigliere del primo mandato Corbucci. “Sono giovani politicamente, puri e slegati dai partiti”, spiega la Crespini su Il Resto del Carlino di oggi.

Per il Movimento 5 Stelle la Crespini non è stata la prima a presentare programma e lista ufficiali. Il nostro programma è in rete dall’11 marzo – spiega Pierluigi Ferraro, addetto stampa del M5S di Urbino – i nomi li ufficializzeremo solo dopo aver ricevuto il riconoscimento ufficiale da Roma. Abbiamo ricevuto molto apprezzamento da più parti per il nostro lavoro, ma noi non accettiamo di entrare in altre coalizioni. L’unica ipotesi possibile è ascoltare le proposte di altri candidati, ma solo in quanto persona e non in quanto lista.

Maurizio Gambini candidato della lista civica “Liberi per cambiare”, appoggiata anche dal centrodestra, prevede di presentare i suoi nomi tra il 10 e il 15 aprile. “Ci saranno persone e ragazzi nuovi rappresentanti di tutte la frazioni di Urbino – anticipa Gambini – ma tre nomi sono già decisi: Massimo Guidi Sandro Paganelli già consiglieri della lista Liberi per Cambiare; e Stefano Scoglio. Con loro ho portato avanti un ottimo lavoro dopo che nelle ultime elezioni abbiamo preso il 18%, togliendo tanti voti al Partito democratico”.

Il candidato poi torna sul mancato accordo con i Verdi e il loro candidato Vittorio Sgarbi: “Avevo dato massima disponibilità per delle primarie aperte, ma loro volevano Sgarbi, mentre la mia lista mi ha chiesto con forza di candidarmi. Stessa cosa è successa con Maria Francesca Crespini, che voleva correre di persona per la poltrona di sindaco”.

Piero Demitri, candidato della lista “Con Demitri per Urbino”, ha detto che attenderà il decreto ufficiale prima di presentare la sua rosa di nomi e che quindi non è vero che ci sono già liste o programmi ufficiali. “Dodici nomi lontani dai partiti e dalla attuale politica”, assicura il candidato sindaco.

Alla sinistra del Pd invece molto ancora si muove e i candidati potrebbero fare fronte comune. Bruno Malerba non scioglie le
riserve sui candidati della sua lista, “Agorà”, che molto probabilmente aderirà a “Sinistra per Urbino”, la lista che vede Gualtiero De Santi candidato sindaco. De Santi accoglie positivamente l’appoggio ufficiale di Azione civile, il movimento fondato da Antonio Ingroia,  alla sua candidatura. Per quanto riguarda la chiusura della sua lista il professore di letteratura dell’Università di Urbino spiega: “I candidati sono quasi decisi, penso per la settimana prossima di presentare la nostra lista”.

 

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Comunali 2014, il Pd deve ancora sciogliere il nodo Londei. Muci e Fedrigucci: “Siamo fiduciosi” http://ifg.uniurb.it/2014/03/24/ducato-online/comunali-2014-il-pd-deve-ancora-sciogliere-il-nodo-londei-muci-e-fedrigucci-siamo-fiduciosi/60122/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/24/ducato-online/comunali-2014-il-pd-deve-ancora-sciogliere-il-nodo-londei-muci-e-fedrigucci-siamo-fiduciosi/60122/#comments Mon, 24 Mar 2014 17:37:59 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60122 Giorgio Londei e Maria Clara Muci

Giorgio Londei e Maria Clara Muci

URBINO – Manca circa un mese alla data in cui partiti e coalizioni dovranno presentare le loro liste per le elezioni amministrative del 2014 (si vota il 25 maggio), ma nel Pd urbinate c’è ancora l’incognita Londei. Dopo la vittoria alle primarie del Partito Democratico di Maria Clara Muci, che con il 53 per cento dei voti ha sconfitto l’ex sindaco, le intenzioni del secondo classificato appaiono ancora incerte. Londei appoggerà la candidata sindaco Muci oppure creerà una lista autonoma a sostegno del Pd?

Londei ha fatto sapere che la sua decisione è “congelata” fino al 2 aprile, mentre gli altri membri del Pd ostentano ottimismo e cercano di gettare acqua sul fuoco delle polemiche. “Credo che Londei sia predisposto a entrare nelle nelle nostre liste – minimizza il segretario del Pd di Urbino Gianfranco Fedrigucci – e che abbia preso tempo a causa dei malumori nel suo comitato. La mia linea – continua Fedrigucci – è che i partecipanti alle primarie appoggino tutti la lista e il candidato del Pd, che si trovi un punto d’incontro tenendo conto degli stati d’animo post-primarie e delle rappresentanze”.

La vincitrice delle primarie Maria Clara Muci non la pensa diversamente e ribadisce l’impegno preso prima delle consultazioni: “Eravamo tutti d’accordo sull’importanza di sostenere il vincitore e di non creare liste civiche autonome – spiega la Muci – è scritto nel nostro regolamento ed ha un forte valore deontologico e morale”. La scorsa settimana l’ex assessore al Bilancio ha anche incontrato Londei: “Abbiamo detto che lavoreremo insieme per vincere le elezioni, anche se poi leggo sui giornali che lui pensa ancora alle liste”.

Anche il segretario regionale Francesco Comi avrebbe assicurato alla Muci l’appoggio di tutto il partito. “Quando ci siamo incontrati la scorsa settimana – ricorda la candidata sindaco dem – il segretario mi ha detto che l’ampia partecipazione della popolazione alle primarie urbinati ha dimostrato la presenza di un partito forte e ben radicato, in cui nessuno farà mancare il suo contributo”.

A Urbino, come in molti altri comuni italiani, la data delle elezioni amministrative è stata recentemente fissata il 25 maggio, giorno in cui si voterà anche per le europee. L’eventuale ballottaggio per l’elezione dei sindaci è invece previsto per domenica 8 giugno. Tutti i partiti e le coalizioni che vogliono partecipare alle amministrative dovranno presentare le loro liste dalle 8 del 30mo giorno alle 12 del 29mo giorno prima della data del voto.

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Muci apre al ticket con Sestili, ma avvisa Londei: “Non cerco il suo sostegno a tutti i costi” http://ifg.uniurb.it/2014/03/18/ducato-online/muci-apre-al-ticket-con-sestili-ma-avvisa-londei-non-cerco-il-suo-sostegno-a-tutti-i-costi/59411/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/18/ducato-online/muci-apre-al-ticket-con-sestili-ma-avvisa-londei-non-cerco-il-suo-sostegno-a-tutti-i-costi/59411/#comments Tue, 18 Mar 2014 16:13:36 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59411 GUARDA I risultati LEGGI Affluenza record e i voti di Gadana: così ha vinto la Muci ]]> Maria clara Muci

Maria Clara Muci, candidato sindaco del Pd

URBINO – Per Maria Clara Muci, dopo la vittoria al ballottaggio, è già ora di pensare alle alleanze. I prossimi passi del candidato sindaco Pd dovranno considerare sia il fronte esterno al partito con Sel e Socialisti in attesa di proposte, sia il fronte interno con la spinta autonomista di Giorgio Londei e l’affinità sviluppata con i candidati sconfitti al primo turno, Piero Sestili e Federico Scaramucci.

In particolare con Sestili si è creato un rapporto di forte intesa che apre ipotesi sulla futura giunta comunale: “Con Piero – dice la Muci – possiamo portare avanti un’azione politica a 360°, ci completiamo e non escludo con lui un ticket in questa campagna elettorale: tra di noi – aggiunge – c’è una forte empatia personale e politica”.

Il risultato del ballottaggio non è andato del tutto giù a Giorgio Londei che ha confermato sostegno alla vincitrice, ma con una lista autonoma: “Abbiamo portato quasi 2000 persone al voto sulle idee di Urbino Capoluogo – dice Londei – tutti voti raccolti in modo trasparente e senza sostegni esterni, sugli altri candidati non so”. Al primo turno delle primarie democratiche era stato lo stesso Londei a finire nel mirino delle polemiche sui voti da parte di elettori ed esponenti di centrodestra. Ora lo scenario è cambiato: “Due settimane fa – insiste Londei – i nostri avversari pensavano che io fossi il candidato più facile da battere, ora è chiaro che la situazione si è invertita”. Circa mille voti in più tra il primo e il secondo turno sono stati un balzo numericamente importante per Maria Clara Muci che difende il suo risultato:  “I nostri voti – dice – sono quelli della gente che in una bella giornata di sole ha deciso di dare fiducia al mio programma e alla mia persona”.

Giorgio Londei va comunque avanti per la sua strada: “Sabato riuniremo il comitato, che può contare su circa 300 persone: stileremo l’elenco dei candidati che sottoscriveranno il nostro programma”. L’annuncio non fa piacere a Maria Clara Muci che si dice “amareggiata, anche se – aggiunge – non so se il loro progetto andrà in porto: se vuol essere un soggetto innovativo lo accetterò, ma se sarà il contenitore di chi non ha trovato spazio altrove, allora sono pronta anche a mettere in discussione il loro appoggio”.

Il mal di pancia tra i democratici durerà almeno fino a giovedì, quando si riunirà la direzione del partito: “Certe decisioni dovrebbero essere discusse tra noi, visto che Londei è iscritto al Pd – chiarisce la Muci – quando ci riuniremo chiederò a tutti unità, ma non a tutti i costi o con la trattativa sulle poltrone”.

E di unità e coesione parla anche Federico Scaramucci, sconfitto al primo turno delle primarie. “Dobbiamo cercare di riunire il Partito Democratico e tutte le forze di centrosinistra – spiega Scaramucci – il rischio è una dispersione di voti, dovuto anche al proliferare delle liste civiche. La Muci dovrà essere brava a confezionare un’offerta politica vincente e innovativa”. Dopo l’eliminazione nella corsa a sindaco, Scaramucci aveva confermato la propria lealtà a chiunque fosse stato il trionfatore delle primarie. “Non concentriamoci sulla spartizione degli assessorati tra le varie correnti del partito. Guardiamo agli aspetti imprenscindibili del nostro programma: turismo, giovani, ambiente, i rapporti con l’Europa. E lavoriamo per un ricambio generazionale della politica: un consiglio comunale con facce nuove e un partito formato da under 40“.

Sinistra ecologia e libertà intanto attende una convocazione da parte della Muci per discutere di un possibile accordo. “La vittoria di Maricla crea le condizioni per un’alleanza con il Partito Democratico – dichiara Giovanni Torrisi di Sel -.  Se avesse vinto Giorgio Londei il dialogo con il Pd sarebbe stato impossibile. Il programma della candidata sindaco tiene conto di quelle politiche sociali, abitative e dell’immigrazione che stanno a cuore al nostro partito”. Sel non ha dato indicazioni di voto per le primarie del Pd ma l’impressione è che molti elettori di Sinistra Ecologia e Libertà abbiano trovato punti in comune con la proposta politica della Muci: “Siamo contenti che abbia trionfato una donna: è il segnale di una svolta positiva”, conclude Torrisi.

Nella coalizione di centro sinistra, confluiranno anche i socialisti. “Continueremo a lavorare per un’alleanza con il Pd. Adesso la Muci è il candidato del suo partito, ma deve diventare il candidato di tutta la coalizione”, spiega Sandro Ambrogiani, segretario del Partito Socialista di Urbino. Sicuramente la Muci non potrà contare sul sostegno dell’Udc. La conferma arriva dalle parole di Francesco Fedeli, portavoce del partito di centro: “Sosterremo Maurizio Gambini e faremo parte della coalizione di centrodestra“.

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Ami al bivio: appalto europeo o rischio chiusura http://ifg.uniurb.it/2014/03/17/ducato-notizie-informazione/ami-al-bivio-appalto-europeo-o-rischio-chiusura/59512/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/17/ducato-notizie-informazione/ami-al-bivio-appalto-europeo-o-rischio-chiusura/59512/#comments Mon, 17 Mar 2014 16:26:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59512 [continua a leggere]]]> URBINO – “Se l’Ami non vincerà la prossima gara per l’affidamento del trasporto pubblico di Urbino, Pesaro e Fano, chiuderà”. Lo ha detto il presidente della società partecipata Ami, Giorgio Londei, prendendo la parola durante il consiglio comunale oggi pomeriggio a Urbino.

“Abbiamo già salvato l’Ami da un recente provvedimento del ministro Lupi – ha spiegato Londei – Il ministero imponeva che le società attive su bacini di utenza inferiori ai 400 mila euro dovessero fondersi con altre della stessa regione. Le commissioni parlamentari stanno spingendo per abbassare la soglia a 300 mila euro: in questo caso l’Ami non sarebbe costretta a unirsi con altre realtà”.

Entro il 30 giugno dovrà essere bandita una gara d’appalto europea per il rinnovo del servizio di trasporto pubblico: “Se l’Ami dovesse chiudere – precisa Londei – ci sarà una nuova società, forse straniera, con nuovi dirigenti e nuove politiche di gestione. Non sarà scontato garantire il posto di lavoro a tutti i nostri dipendenti. Inoltre alcune tratte, come quelle per Roma e Cosenza, potrebbero non essere più coperte”.

“Premiare chi non licenzierà”. La proposta è del consigliere comunale Federico Scaramucci (Pd) nel corso del consiglio comunale di Urbino sui casi Ami trasporti e Adriabus. “La gara a carattere europeo preoccupa anche i dipendenti – dice Scaramucci – Sarà opportuno che la gara possa prevedere un punteggio maggiore a chi dichiarerà di assicurare il mantenimento degli attuali dipendenti”.

“La gara è un punto interrogativo – dice il sindaco di Urbino, Franco Corbucci, a proposito della prossima gara d’appalto europea sul servizio di trasporti della provincia di Pesaro-Urbino, oggi gestita dall’azienda partecipata Ami – Il problema ce lo poniamo. Vista l’efficienza della nostra società penso che possiamo gareggiare con serenità. Però può succedere che possa vincere qualcun altro. La Regione dovrà tenere conto che chi concorre a un servizio del territorio, deve fare la sua parte per la tutela dell’occupazione. Non va dimenticata l’importanza di Urbino con l’Università e i servizi che ospita”.

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Affluenza record e plebiscito a Gadana: così Muci ha vinto le primarie Pd http://ifg.uniurb.it/2014/03/17/ducato-online/primarie-pd-per-la-muci-un-trionfo-firmato-gadana/59047/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/17/ducato-online/primarie-pd-per-la-muci-un-trionfo-firmato-gadana/59047/#comments Mon, 17 Mar 2014 11:52:45 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59047 Vince la Muci, sarà lei la candidata sindaco del Pd ]]> primarie pd spoglioURBINO – Una vittoria “in casa” per Maria Clara Muci. A fare la differenza nel ballottaggio con Giorgio Londei è stata proprio la pioggia di preferenze che l’assessore al bilancio ha ricevuto nel seggio di Gadana e Cavallino, dove la Muci ha la residenza. Lì  lo scarto di voti nei confronti dell’avversario è stato enorme: 454 per la Muci, 139 per Londei.

Più di 300 voti di differenza che hanno permesso all’assessore di vincere il ballottaggio pur arrivando prima in soltanto quattro dei dieci sportelli elettorali. Londei, rispetto al primo turno, ha perso il primato in due seggi. A Mazzaferro, dove due settimane fa aveva ottenuto il 38,37% dei voti, l’ex senatore ha raccolto 27 voti in meno della Muci. Destino simile anche nel seggio di Piansevero, dove Londei, che aveva ottenuto la percentuale più alta di voti durante il primo turno, ha raccolto quasi 100 preferenze in meno della rivale.

Merito anche dell’alleanza con Piero Sestili. Il candidato Pd, sconfitto durante il primo turno, aveva lasciato intuire il proprio appoggio a Maria Clara Muci. L’accordo, pur privo di una conferma ufficiale, sembra aver funzionato proprio a Mazzaferro e Piansevero, dove Sestili aveva raccolto il 17% e il 20 % dei voti, e dove è probabile che una gran parte dei suoi sostenitori abbia accordato la propria preferenza alla Muci.

Gadana e Ca’ Mazzasette, gli altri due seggi dove la candidata sindaco del Partito Democratico ha vinto il ballottaggio, erano già stati individuati come le due fortezze da cui far partire la corsa a sindaco. Quindici giorni fa la Muci aveva infatti già ottenuto la maggioranza nelle due frazioni urbinati. Il trionfo più netto di Giorgio Londei invece nel seggio di Pieve di Cagna. Là l’ex senatore ha infatti ottenuto il 62,65 % dei voti, superando la Muci di oltre cinquanta preferenze.

In termini percentuali, lo scarto più esiguo si è verificato a Trasanni, dove Londei ha ottenuto il 51 %, staccando di soltanto cinque punti percentuali l’avversario. Anche nel seggio di Urbino centro la vittoria è stata di misura. Londei si aspettava di ottenere una grande maggioranza all’interno delle mura e invece il distacco è stato di soli 13 punti percentuali.

Ma il dato più significativo riguarda l’affluenza alle urne. In controtendenza con tutte le votazioni a doppio turno, un numero maggiore di elettori si è recato ai seggi, rispetto a quindici giorni fa. Allora erano stati 3726, contro i 4001 votanti registrati ieri durante il ballottaggio. Un aumento dell’affluenza del 7 % che ha stupito anche lo stesso Partito Democratico: “Un dato difficile da spiegare – commenta il segretario del Pd di Urbino, Gianfranco Fedrigucci –  probabilmente legato alla possibilità di poter votare al ballottaggio, pur non avendo partecipato al primo turno. È probabile che alcuni elettori abbiano deciso di andare a votare solo ieri, quando si stava consumando il momento decisivo delle primarie”.

“La grande partecipazione alle primarie è un segnale di speranza e dimostra interesse dei cittadini verso la buona politica – è il commento del segretario provinciale del Pd, Giovanni Gostoli – stiamo rinnovando i metodi di vivere e fare politica per cambiare le cose”.

Ma tra gli oltre quattromila urbinati che ieri si sono presentati alle urne, potrebbero esserci anche elettori di centrodestra: “I candidati del Partito Democratico hanno cercato di attrarre anche chi non vota di solito a sinistra – spiega Maurizio Gambini, candidato sindaco di Forza Italia e Nuovo Centrodestra – c’è chi è andato a votare non per appartenenza politica ma per amicizia personali o conoscenza di uno dei due candidati”.


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Muci: “Il Pd deve essere il partito della brava gente” http://ifg.uniurb.it/2014/03/16/ducato-notizie-informazione/muci-il-pd-deve-essere-il-partito-della-brava-gente/59339/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/16/ducato-notizie-informazione/muci-il-pd-deve-essere-il-partito-della-brava-gente/59339/#comments Sun, 16 Mar 2014 21:35:51 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59339 [continua a leggere]]]> URBINO – “Non è stato facile ma sono chiaramente soddisfatta. Ringrazio chi mi ha votato e le tante persone che mi hanno aiutato, sia il mio comitato sia quello di Piero Sestili. La vittoria è della bella e brava gente di Urbino”. Sono le parole di Maria Clara Muci, vincitrice delle primarie del Pd e prossima candidata sindaco della città ducale per il Partito democratico: “Il Pd deve dimostrare di non essere quello delle poltrone, ma della brava gente. Adesso dobbiamo pensare alle alleanze”.

Muci festeggia nella sua roccaforte di Cavallino, dove è stata votata dal 76% degli elettori. Presente ai festeggiamenti anche il terzo classificato al primo turno delle primarie, Piero Sestili. E a chi le chiede un commento sul ballottaggio Muci risponde: “Gli faccio i complimenti , è stata davvero una bella sfida! Va ringraziato per l’impegno che ci ha messo”.

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Primarie Pd, affluenza record: più di 4mila votanti http://ifg.uniurb.it/2014/03/16/ducato-notizie-informazione/primarie-pd-affluenza-record-piu-di-4mila-votanti/59318/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/16/ducato-notizie-informazione/primarie-pd-affluenza-record-piu-di-4mila-votanti/59318/#comments Sun, 16 Mar 2014 19:55:00 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59318 [continua a leggere]]]> URBINO –  Sono 4058 gli elettori che si sono recati alle urne per il ballottaggio delle primarie Pd per il candidato sindaco di Urbno: un netto +8,9% rispetto al primo turno, quando a votare erano andate 3726 persone.

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