il Ducato » giovedì urbinate http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » giovedì urbinate http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Sufficienza piena: gli studenti stranieri danno i voti a Urbino. E dicono: “Bella, ma poco servita” http://ifg.uniurb.it/2014/04/18/ducato-online/sufficienza-piena-5-studenti-stranieri-delluniurb-danno-i-voti-alla-citta-e-dicono-bella-ma-poco-servita/61634/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/18/ducato-online/sufficienza-piena-5-studenti-stranieri-delluniurb-danno-i-voti-alla-citta-e-dicono-bella-ma-poco-servita/61634/#comments Fri, 18 Apr 2014 19:41:15 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61634 giovani giovedì sera

URBINO – Sono circa  un migliaio i ragazzi stranieri che frequentano ogni anno l’Università Carlo Bo. Ci sono gli studenti del progetto Erasmus, soprattutto spagnoli, francesi e tedeschi, ci sono i circa 300 greci che hanno letteralmente preso d’assalto negli anni i banchi di Farmacia, e tanti altri che, da tutto il Mondo, si riversano nel piccolo centro rinascimentale per studiare arte, letteratura o lingua italiana. Ma come vengono accolti da Urbino? Cinque di loro sono diventati “giudici” per un giorno e hanno dato i voti* alla città. Un’anticipazione? Bella, bellissima, ma spesso non a misura di studente. Ma la sufficienza c’è tutta.

5,4 Charlotte Evans, 21, Regno Unito“La città è bellissima ed è anche pulita. I servizi non sono sufficienti, mi piacerebbe che ci fosse almeno una stazione ferroviaria. L’università ha i suoi pregi e i suoi difetti: le lezioni sono ben organizzate e informali, ma il rapporto con i professori non è il massimo perché è difficile avere un appuntamento o mettersi in contatto con loro. Gli alloggi poi sono troppo cari, almeno per gli studenti internazionali dovrebbero costare meno e il cibo della mensa non è molto vario. Una cosa che proprio non mi piace è che a Urbino non ci sia una discoteca dove poter andare a ballare. Si mangia benino, ma manca qualche ristorante etnico.”
6,4 Erasmia, 23, Grecia“I servizi sono un po’ carenti. Gli autobus hanno orari molto scomodi, i supermercati sono cari e i locali notturni sono solo per le gente che beve, non ci sono molte alternative. I ristoranti sono piuttosto cari, ma bisogna dire che si mangia bene.  E’ un peccato perché la città è molto bella, pulita e ordinata. Bisogna ammettere che gli studenti non la rispettano come dovrebbero. I professori sono molto bravi e le lezioni funzionano.”
8 Justin Sterling, 21, Stati Uniti“Urbino e la sua Università sono fantastiche. L’unica cosa brutta che posso dire è che ai collegi mi hanno rubato 150 euro. Per il resto ho apprezzato soprattutto le lezioni (perfette!) e l’attenzione che i professori mi hanno sempre dimostrato. La notte ci si diverte e i ristoranti sono un pochino cari, ma sicuramente meno cari di quelli di Roma.”
7,6 David Nuigue, 21, Nigeria“Urbino mi piace tantissimo, ma alcune cose non vanno. Tutto costa molto, soprattutto gli autobus, i biglietti sono super-elevati. La città è bella e pulita e la vita notturna è da 10 e lode. Nei ristoranti si mangia bene e non si spende tanto. Mensa e alloggi sono super mentre i corsi potrebbero essere meglio, anche se sono buoni. Alcune lezioni sono proprio inutili per il corso che frequento.”
6,4 Andreas Coutroulis, 25, Grecia“L’Università ha qualcosa da rivedere. Il metodo di insegnamento non mi piace, dovrebbe essere cambiato e le lezioni dovrebbero essere obbligatorie, ora non lo sono. La mensa è buona, ci mangio spesso, ma è troppo costosa. In generale è una città bella, pulita e tranquilla, ma vorremmo un’offerta di vita notturna migliore e più varia. Glia utobus sono troppo costosi e gli orari sono molto limitati. E’ assurdo che non ci siano i notturni.”

*Il voto presentato in tabella è la media aritmetica di 8 categorie prese in esame che gli studenti hanno giudicato singolarmente: Servizi della città. bellezza, pulizia, lezioni universitarie, professori universitari, mensa e alloggi, vita notturna, cibo e ristoranti

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Limiti alla musica nei locali: i gestori non ci stanno http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-online/limiti-alla-musica-nei-locali-i-gestori-non-ci-stanno/60181/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-online/limiti-alla-musica-nei-locali-i-gestori-non-ci-stanno/60181/#comments Tue, 25 Mar 2014 09:00:20 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60181 LEGGI Stop alla musica in strada e nuove telecamere]]> piazza della Repubblica il giovedì seraURBINO – La nuova ordinanza del sindaco Franco Corbucci, che stabilisce il divieto di emissioni sonore all’esterno dei locali dopo le 00.30 non piace ai gestori dei locali di Urbino. Per gli esercenti il rumore è tanto e i cittadini hanno ragione a lamentarsi, ma le “colorate” notti di Urbino sono come il pane, soprattutto in questo periodo di crisi economica. Non sono contenti nemmeno i residenti del centro storico, che pure avevano sollecitato più volte un provvedimento di questo tipo. Per loro l’iniziativa del sindaco è soltanto un “palliativo” arrivato anche troppo tardi.

I più arrabbiati sono comunque i gestori. “Le preoccupazioni sono diventate troppe e lavorare a Urbino non mi piace più. Ho preso già 3 multe quest’anno per il ballo anche quando non ballava nessuno. Ci fanno la guerra. Questo clima non ci fa lavorare tranquilli – confessa Lorenzo Massimi, titolare del Piquero, pub di via Veterani – sinceramente la sera, non vedo l’ora che arrivino le 3 per chiudere il locale”, racconta esasperato Massimi.

Dello stesso parere è Alessandro Sgazzi del Caffè del corso, locale di Piazza della Repubblica. “Quello del sindaco è un provvedimento lesivo dei nostri interessi, sono contrario al 200%”, spiega Sgazzi. “E’ l’ultima pugnalata contro il giovedì, l’unico giorno in cui in cui gli studenti escono e ancora si riesce a lavorare. Potrei capire un limite alle 2, ma alle 00.30 è troppo presto”. Secondo Luigi, dj dello stesso locale, il vero problema non è la musica, ma gli schiamazzi e gli atti vandalici di certe persone.

“La musica dal vivo è una forma d’arte, questa decisione del Comune non ci aiuta di certo a promuoverla”, spiega Matteo Buscaglia del Fuori tema. “Credo che non sia piacevole per i residenti avere gente che parla sotto la finestra fino alle 3 del mattino – confessa – ma i concerti nel mio locale, che è molto più tranquillo di altri, finiscono sempre abbastanza presto. Non sono preoccupato ma mi dispiace, perché anche le serate del giovedì sono una risorsa economica importante per la città. Urbino ne ha bisogno”.

Giacomo Bartolucci proprietario dell’Underground Pub è tra quelli che si preoccupano di meno. “Il mio è un locale tranquillo – spiega – non penso che questa ordinanza possa condizionare la mia attività”.

Discorso diverso per il Bunker 83 che è sì un circolo, ma in possesso di licenza per sala da ballo e quindi non rientra nell’ordinanza che introduce regole per bar e ristoranti che ospitano “un piccolo intrattenimento musicale” e non per chi prevede vere e proprie serate danzanti.

Ci si sarebbe aspettata maggiore soddisfazione invece dal comitato dei residenti del centro storico di Urbino, che più volte ha richiesto misure di questo tipo. Eppure nemmeno loro sono soddisfatti al 100%. “Il regolamento del Comune di Urbino prevede già queste norme – precisa Michele Felici, promotore del comitato – quest’atto è un palliativo arrivato un po’ tardi da parte dell’amministrazione”.

 

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Stop alla musica in strada dopo le 00.30 e nuove telecamere http://ifg.uniurb.it/2014/03/24/ducato-online/stop-alla-musica-in-strada-dopo-le-00-30-e-nuove-telecamere/60037/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/24/ducato-online/stop-alla-musica-in-strada-dopo-le-00-30-e-nuove-telecamere/60037/#comments Mon, 24 Mar 2014 11:03:54 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60037 LEGGI Urbino che vorrei I risultati del sondaggio]]> giovani giovedì seraURBINO – Da stasera addio musica dopo mezzanotte e mezza. Verrà firmata oggi dal sindaco Franco Corbucci l’ordinanza che vieta la musica all’esterno di bar e ristoranti dopo le 00.30.  In pratica i locali (esclusi quelli con licenza di sala da ballo, che hanno regole proprie) potranno mantenere la musica accesa, ma con regole precise che ne evitino la diffusione all’esterno: porte chiuse e altoparlanti rivolti verso l’interno e lontano dall’ingresso. Il comune di Urbino specifica nell’ordinanza che il provvedimento è rivolto a quei locali che ospitano un “piccolo intrattenimento musicale”, cioè “tutte le forme di diffusione sonora in grado di attrarre potenziali clienti che si trovino all’esterno del locale”. All’ordinanza si affianca l’attivazione di nuove telecamere che consentiranno di riconoscere gli eventuali responsabili di atti vandalici.

“La Regione Marche – spiega Umberto Colonnelli, responsabile attività produttive del Comune di Urbino – ha concesso ai bar e ai ristoranti di poter utilizzare la musica senza dover chiedere continuamente le autorizzazioni, ma ha previsto anche che le amministrazioni possano stabilire dei limiti. Con questa ordinanza, Urbino stabilisce le sue regole”.

Le nuove telecamere saranno posizionate in questo modo: due in Piazza della Repubblica, una sul lato di Corso Garibaldi che dà sulla Piazza, e altre rispettivamente in via Raffaello, via Mazzini, via Budassi e davanti al teatro Sanzio.  Anche le vecchie saranno sostituite con altre più moderne.

Il prossimo giovedì sarà  il primo “test” delle misure adottate dall’amministrazione Corbucci, ma l’impressione è che  si applicherà una dose di buon senso. “Avviseremo subito i locali delle nuove regole in modo che possano subito dotarsi della strumentazione necessaria a evitare la diffusione della musica fuori dai locali – precisa Colonnelli, che aggiunge – è giusto che bar e ristoranti si adeguino alle regole già previste per gli spettacoli nei luoghi pubblici. Anche i concerti in piazza della Repubblica sono sempre terminati prima delle 00.30″.

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Comunali 2014, Urbino che vorrei: il sondaggio tra i cittadini http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/comunali-2014-urbino-che-vorrei-il-sondaggio-tra-i-cittadini/59167/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/comunali-2014-urbino-che-vorrei-il-sondaggio-tra-i-cittadini/59167/#comments Fri, 14 Mar 2014 13:20:57 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59167 Ducatoa 137 abitanti. I cittadini-elettori hanno detto la loro sulle questioni più importanti.Un 'vademecum' per il futuro primo cittadino Le interviste: Muci - Gambini - Crespini - Malerba - Sgarbi - De Santi - Demitri - Londei - Forti SFOGLIA E LEGGI Il nuovo numero de Il Ducato]]> città idealeURBINO – Piazza della Repubblica è affollata di giovani. Sono accorsi da tutta Europa, e oltre, per assistere alla Fiera internazionale dell’Arte contemporanea. L’evento è solo il primo di una lunga serie di iniziative promosse da Comune e università con la partecipazione attiva degli istituti d’arte urbinati. Ne parlano tutti e tutti vorrebbero essere qui, nella città ducale che per l’occasione ha implementato la rete di trasporti extraurbani. Per raggiungere piazza Raffaello,  trasformata in un grande museo all’aperto, si può lasciare l’automobile a porta Santa Lucia e da lì proseguire con le scale mobili o gli ascensori.

Questa è l’immagine utopica costruita interpretando i desideri di chi vive a Urbino, o almeno quelli di 67 donne e 70 uomini che hanno risposto alle domande del nostro questionario. I giovani.

Dalla “città ideale” alla città ducale, quella vera, dove i giovani sono più degli abitanti. Gli urbinati ne sono consapevoli tanto che il 92,7% di loro è convinto che senza gli universitari la città “morirebbe”. Paradossalmente quella che è la più grande risorsa di Urbino, diventa un problema quando gli stessi giovani, che pagano affitti e tasse universitarie, escono il giovedì sera per divertirsi. Gli abitanti del centro storico si lamentano per il chiasso e la sporcizia che il venerdì mattina trovano in piazza e nei vicoli. Come risolvere il problema? Per il 73% degli intervistati basterebbe creare nuovi luoghi di aggregazione, mentre il 26,5% pensa che la soluzione possa essere la chiusura dei locali a mezzanotte. «È un’assurdità – dice un settantenne – perché oggi i ragazzi non escono prima delle undici di sera. Mica come ai miei tempi quando i bar alle 21 erano già tutti pieni».

La città. Un borgo rinascimentale tanto bello quanto inaccessibile. Dentro le mura, salite che anche l’alpinista Reinhold Messner avrebbe qualche difficoltà a “scalare”. A complicare le cose si aggiunge la zona a traffico limitato (Ztl) che impedisce alle automobili di circolare nel centro storico, penalizzando, secondo il 66,4%, non solo i commercianti, ma anche cinema e teatro. Vero è che più della metà degli intervistati sostiene anche che la Ztl riesce a preservare la vivibilità della zona. Avere delle “buone gambe” a Urbino è fondamentale. Non solo perché non si può accedere al centro in automobile, ma anche perché non ci sono né scale mobili né ascensori gratuiti. Forse è per questo che l’86% desidererebbe avere questo tipo di facilitazioni.

Ma Urbino non è solo centro storico. Negli ultimi anni, i quartieri fuori le mura sono stati notevolmente ampliati. Come raggiungerli? Con i mezzi pubblici, che per il 50,4% degli intervistati sono efficienti e puntuali. Ma non per tutti: «Gli studenti – dichiara una giovane donna – sono costretti a vivere in centro, spendendo molto di più per l’affitto, perché i bus la sera non passano e non collegano tutte le zone della città». Situazione che non migliora quando si parla di collegamenti extraurbani: per il 68,6% è mal collegata con il resto d’Italia. Sarà anche per questo che i turisti non sono poi così tanti. Non è però tutta colpa dei trasporti. Il 76,6% del campione ritiene che le bellezze di Urbino siano poco pubblicizzate. La casa di Raffaello, le colline del Montefeltro, il Museo della città, i torricini di palazzo Ducale sono solo alcuni dei luoghi unici e magici della città. «Un castello così ce l’abbiamo solo noi e Walt Disney», dice Andrea, agente di commercio di giorno e dj di notte. È inoltre significativo che il 96,4% vorrebbe che Comune e università collaborassero di più per organizzare eventi culturali.

Una volta arrivato nella città ducale, il turista avrà delle difficoltà a trovare qualche souvenir: sono sempre di più i locali chiusi o sfitti. Problema che per il 54% degli intervistati non deriva dall’apertura dei due centri commerciali – che sono comunque troppi per il 64,2% – ma dagli affitti troppo alti. Il degrado. «La differenziata non funziona perché non ci sono abbastanza controlli. Bisognerebbe fare una raccolta porta a porta, così chi non divide i rifiuti correttamente verrebbe multato». L’opinione espressa da una barista del centro storico non è condivisa da tutti gli intervistati. Infatti, se il 46,7% non è soddisfatto del modo in cui viene gestita la raccolta differenziata, il 38,7% non si lamenta. «Per migliorare il servizio – dichiara un commerciante di via Raffaello – basterebbe aggiungere un turno di raccolta in più, soprattutto nelle vie del centro, in tarda serata per evitare che la spazzatura rimanga fuori ai portoni fino al mattino seguente». Una volta ritirati i rifiuti finiscono a Montesoffio, nella discarica di Ca’ Lucio, da sempre al centro di forti polemiche che dividono la popolazione. Posizioni contrastanti che si riflettono anche nei dati raccolti: il 48,2% vuole che la discarica sia chiusa, l’altra metà degli intervistati si divide tra contrari e indecisi. «E pensare che vicino a San Bernardino c’è una discarica a cielo aperto – racconta la proprietaria di una libreria in via Bramante – in una casa abbandonata c’è una montagna di vetro».

Altro tasto dolente è il degrado in cui versa Urbino2, zona periferica che per il 60,6% è paragonabile a un “ghetto”. C’è poi un 33,6% che addirittura non sa cosa sia e chi ci vive. In vista delle elezioni comunali, questo sondaggio potrebbe essere una sorta di vademecum per il nuovo sindaco. Certo, è un po’ difficile che Urbino possa diventare la città ideale sognata dagli urbinati, ma secondo gli intervistati sarebbe opportuno muovere i primi passi in questa direzione. Sognano il cambiamento, qualcosa di nuovo che permetta alla città ducale di non restare chiusa in se stessa ma di aprirsi al mondo. E al nuovo sindaco alcuni consigliano: «Non si occupi solo di quelli già tutelati ma di tutti i cittadini del Comune e soprattutto migliori le comunicazioni».

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Sgarbi: “Urbino come Oxford: sarò un nuovo Carlo Bo” http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/sgarbi-urbino-come-oxford-saro-un-nuovo-carlo-bo/59118/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/sgarbi-urbino-come-oxford-saro-un-nuovo-carlo-bo/59118/#comments Fri, 14 Mar 2014 10:27:22 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59118 [continua a leggere]]]> URBINO – Eccentrico, poliedrico e sempre fuori dalle righe. E’ Vittorio Sgarbi, il critico d’arte, presentatore tv e uomo politico che nel bene e nel male riesce sempre a far parlare di sé. La sua candidatura a sindaco di Urbino con i Verdi ha provocato un vero terremoto politico. E d’altronde Sgarbi il mestiere di primo cittadino lo conosce bene: la prima volta che prova a ricoprire questo ruolo è nel 1990, quando con il Pci si candida a sindaco di Pesaro. Non ci riesce ma ci riprova due anni dopo e questa volta viene eletto a San Severino Marche con il partito socialista. Nel 2008 guida il comune di Salemi sostenuto da Udc e dalla Nuova Dc. La giunta viene, però, sciolta nel 2012 per infiltrazioni mafiose. Difficile definire la sua militanza politica: eletto deputato con Forza Italia, ha avuto collaborazioni con il partito liberale, con l’Msi e con  la Dc. Oggi, non ha dubbi: “Urbino grazie a me risorgerà”.

La resistenza secondo Sgarbi. All’una di notte di ritorno da una delle tante trasmissioni televisive in cui è ospite, ci racconta come è nata la sua candidatura: “Me l’ha proposta il vicesindaco Tempesta. Avevo accettato a condizione di partecipare alle primarie del centrosinistra, ma una parte del Pd ha voluto escludermi. Sono dei fascisti. Hanno paura: è gente il cui nome non è mai uscito dalle mura di Urbino. Io non so neanche chi sia Corbucci”, afferma. Con Vittorio Sgarbi nulla però è certo e la sua candidatura è ancora in forse.“Mi candido soltanto se tutte le altre liste stanno con me. Altrimenti non sono interessato a dare una testimonianza per dimostrare che ho un qualche consenso. Il Pd deve essere cacciato da una forza di resistenza formato da componenti diversissime, esattamente come è avvenuto durante il fascismo”.

Dare un altro volto alla città. Un rapporto di lunga data quello tra Sgarbi e la città ducale: “La prima volta che l’ho visitata è stato 45 anni fa. Poi per dieci anni sono stato il presidente dell’Accademia, nessun altro è durato più a lungo. Urbino non ha la consapevolezza di quello che è. Gli studenti devono essere orgogliosi di studiare qui come lo sarebbero di farlo ad Oxford o alla Normale di Pisa”. Ma prima di tutto secondo Sgarbi bisognerebbe migliorare i collegamenti stradali: “Questa città è isolata. Ci sono delle orrende rotatorie tra Pesaro e Urbino che hanno allungato ancora di più la distanza. Sono 18 in tutto, fatte da dei maniaci sessuali. Una immondezza schifosa”.

Guai a nominare scale mobili o ascensori davanti al candidato dei Verdi: “Mi fa schifo solo la parola. Una città civile non ha né ascensori né scale mobili. Solo quelle abitate da nani, zoppi e handicappati hanno le scale mobili. Se le devono mettere nel culo”. Sulla discarica di Ca’ Lucio non ha dubbi: “Va chiusa immediatamente e i rifiuti scaricati sulle teste di merda che l’hanno voluta lì”. Mentre sul famigerato giovedì sera afferma: “Chi si vuole divertire lo faccia fuori dal centro di Urbino. Bisognerebbe creare una specie di luna-park per questi ragazzi. Oppure un campus dove possono stare per conto loro senza sporcare la città”.

Se diventassi sindaco. “La prima cosa che farei sarebbe organizzare una grande mostra su Piero della Francesca. Bisogna riportare il suo dipinto nella chiesa di San Bernardino”, dice Sgarbi che di arte se ne intende. Laureato in filosofia con specializzazione in storia dell’arte all’Università di Bologna. È tutt’ora funzionario alla Soprintendenza ai beni artistici e storici di Venezia.“Io farò sapere al mondo cos’è Urbino. Un urbinate non potrebbe scegliere candidato migliore di me”.

Sgarbi ne è sicuro: sarà un nuovo Carlo Bo: “Una volta perché era così grande l’università di Urbino? Perché c’era Carlo Bo come rettore. Era un uomo di cultura con una personalità straordinaria. Se io diventassi sindaco accadrebbe lo stesso. Si parla di Urbino in questi giorni in tutta Italia perché sono candidato io. Se non lo facessi, Urbino passerebbe come una piccola città in cui c’è il solito sindaco del Pd. Io la toglierò al centrosinistra”.

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Bruno Malerba, il “Don Chisciotte” che sfida il Pd http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/bruno-malerba-il-don-chisciotte-che-sfida-il-pd/59108/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/bruno-malerba-il-don-chisciotte-che-sfida-il-pd/59108/#comments Fri, 14 Mar 2014 10:25:29 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59108 [continua a leggere]]]> malerba brunoURBINO – “Sono il Don Chisciotte della politica urbinate”. Si definisce così Bruno Malerba, 70 anni, candidato con la lista civica Agorà. Lui è la vera novità di queste elezioni. “Scendo in campo per senso del dovere”- dice – Sono fuori da qualsiasi gioco politico”. Ora è in pensione, ma per anni è stato consulente finanziario e dirigente in una azienda agricola. Vive a Cavallino, anche se la sua infanzia l’ha trascorsa tra i vicoli di Urbino: “Sono nato di fronte al Duomo, Paolo Volponi era un mio caro amico. Conosco questa città e grazie a me cambierà”.

Il nuovo che avanza. “Ho scelto di candidarmi ad agosto 2013 ma non ho avuto molta attenzione mediatica – racconta- Malerba. “Forse perché non mi propongo per senso di protagonismo, né voglio modificare il mio status. Sono solo un uomo che ha visto la sua città guastata da dentro. Hanno abbandonato un patrimonio dell’Unesco a ragazzotti di paese che non hanno alcun amore per Urbino. Io potevo rimanere indifferente o affrontare questa sfida e così ho fatto. Per gli altri, alla mia età dovrei stare al bar a giocare a carte, invece ho disubbido a tutte le convenzioni. Mi devo scontrare contro l’armata del Pd che alle primarie ha raccolto 3.500 voti, ma non mi tiro indietro. Il centrosinistra ha svuotato l’essenza stessa di questa città: hanno costruito un parcheggio davanti a Santa Lucia, oscurando una porta storica”. Così, Malerba ha deciso di fondare una lista civica: “il nostro è un movimento d’opinione che va al di là delle appartenenze politiche”

Tutto quello che serve. Malerba ne è convinto: Urbino ha tutto per diventare una grande città. “A Palazzo Ducale in dieci anni sono state fatte solo 3 mostre che non hanno avuto nessun eco nel resto d’Italia. Perché a Ferrara o a Mantova si riescono ad organizzare eventi internazionali e qui no?”, si domanda. Altro tema caldo per il candidato della lista Agorà è il “giovedì” : “Non è giusto che il divertimento degli studenti vada a discapito dei cittadini. Questi ragazzi vomitano, defecano e urlano in piazza ma si devono ricordare che sono degli ospiti. Le lezioni all’università dovrebbero essere obbligatorie e iniziare alle 8 di mattina, così magari la notte non stanno fuori fino a tardi”. Malerba è però consapevole che senza studenti Urbino morirebbe: “l’università è la prima economia della città”. Sulla discarica di Ca’ Lucio, poi afferma: “Va chiusa immediatamente”. Mentre su Ponte Armellina non ha dubbi: “Questo quartiere è stato voluto dall’ex sindaco Londei che l’ha costruito sui terreni di famiglia. Servirebbero 9 milioni di euro per renderlo realmente vivibile. I bambini degli extracomunitari vanno tutti a scuola a Trasanni e in alcune classi loro sono la maggioranza. Hanno creato una integrazione alla rovescia”.

Se diventassi sindaco. “Prima di tutto bisognerebbe chiudere totalmente il centro storico alle automobili: 4000 targhe possono ancora circolare liberamente. La nostra città è diventata un paesetto. Ormai l’unica cosa che la rappresenta è la sagra della casciotta”. Poi, lancia un appello ai cittadini: Per una volta uscite dalle finte logiche delle appartenenze politiche. Ribellatevi ai voti di scambio. Urbino deve tornare ad essere una città normale. Basterebbe questo: la normalità”.

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Urbino che vorrei: i risultati del sondaggio http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/urbino-che-vorrei-i-risultati-del-sondaggio/59080/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/urbino-che-vorrei-i-risultati-del-sondaggio/59080/#comments Fri, 14 Mar 2014 09:35:43 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59080 [continua a leggere]]]> URBINO – Ecco i risultati dell’indagine a cui hanno risposto 137 abitanti (67 donne e 70 uomini) tra i 18 e gli 80 anni. Le 17 domande, incentrate sulle principali problematiche della città, vogliono essere una sorta di vademecum per il futuro sindaco.

LEGGIUrbino che vorrei, il vademecum per il nuovo sindaco

ztl vivibilità

ztl commercianti

mezzi in città

Mezzi fuori

Scale mobili

differenziata

Ca' Lucio

Ospedale

Luoghi aggregazione

Chiusura H24

strutture sportive

Universitari

Eventi culturali

Due centri commerciali

Botteghe chiuse

Attrazioni turistiche

Urbino 2

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Priorità a lavoro, servizi e semplificazione: il programma Muci alle primarie / VIDEO http://ifg.uniurb.it/2014/02/11/ducato-online/priorita-a-lavoro-servizi-e-semplificazione-il-programma-muci-alle-primarie-video/56829/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/11/ducato-online/priorita-a-lavoro-servizi-e-semplificazione-il-programma-muci-alle-primarie-video/56829/#comments Tue, 11 Feb 2014 09:51:20 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=56829 VIDEO - Unica donna a candidarsi alle primarie del Pd, Maria Clara Muci punta su snellimento della burocrazia, miglioramento dei collegamenti con Pesaro e riqualificazione del centro storico. "Urbino 2019? È stata un'ingiustizia" PRIMARIE PD | Si vota il 2 marzo | Londei | Scaramucci |Sestili | Tutti i candidati in corsa ]]> Maria Clara Muci

Maria Clara Muci

URBINO – Esperienza sul campo e conoscenza dei problemi dei cittadini, sono queste le armi di Maria Clara Muci, assessore comunale dal 2004,  nella corsa alla candidatura a sindaco del Pd.  E per questo fra i punti del suo programma c’è innanzitutto la questione della semplificazione amministrativa. Quindi il potenziamento degli uffici relazioni col pubblico e la creazione di giunte per ogni frazione per “restare vicini ai cittadini e radicati nel territorio”.

I volti nuovi e i giovani servono, ma l’importante per Muci è essere operativi fin da subito: “Con l’esperienza che ho maturato in questi anni, come sindaco saprei cosa fare già dal giorno dopo, saprei dove c’è bisogno di cambiare e come farlo. Ho sempre lavorato in Comune, non ho vitalizi o altre cariche, quindi so come devo muovermi. Una persona nuova deve prima ambientarsi e invece di cambiare il sistema alla fine rischia che sia proprio il sistema a cambiare lei”.

Sui vari temi caldi che caratterizzano il dibattito politico delle primarie, le idee dell’unica candidata donna sono molto chiare. Innanzitutto la discarica di Ca’ Lucio, una “storia complessa”: “Bisogna essere onesti con i cittadini, molti di quelli che oggi vogliono chiuderla in passato hanno firmato delibere che l’approvavano senza problemi. Io sono contraria all’ampliamento della discarica, è necessario sollecitare Marche Multiservizi affinché faccia qualcosa per terminare questa sofferenza ai cittadini di Montesoffio”.

Poi la ferrovia, fiore all’occhiello di molti programmi elettorali: “Tutti parlano di ripristinare la ferrovia ma in realtà la prima cosa che farei io è sistemare il collegamento da Pesaro a Urbino, quella è una priorità”. La strada, soprattutto il tratto da Morciola a Urbino, è “sempre quella che ho fatto io quando sono venuta qui la prima volta. Non è possibile metterci tutto quel tempo, bisogna cambiarla e renderla più agibile”.

Infine i giovani e la questione del giovedì sera: ” Gli studenti sono una grande risorsa ma è chiaro che anche i cittadini che abitano nel centro storico devono poter vivere tranquilli. Bisogna trovare il giusto equilibrio e quindi fornire soluzioni concrete. La mia proposta è di incaricare un assessore che lavori nell’università e all’Ersu e che stia a diretto contatto con gli studenti per capire quali sono i loro problemi e le loro necessità”. In questo senso le telecamere in centro sono uno degli strumenti utili, ad esempio, a identificare un eventuale colpevole, “ma non sono la soluzione: un intervento unico non lo è mai”, l’urgenza sarebbe di “lavorare dal punto di vista educativo e del rispetto delle regole e poi trovare altri luoghi, altri spazi da lasciare ai ragazzi oltre il centro storico”. Centro storico che per Muci andrebbe riqualificato e potenziato, in modo da promuovere il turismo e le strutture sociali.  E di conseguenza aumentare l’offerta di lavoro e dare benefici alle attività commerciali e alle strutture ricettive della città.

“Ma Urbino ha anche bisogno di infrastrutture e parcheggi – risponde riguardo alla polemica lanciata da Sgarbi sul parcheggio sotto Santa Lucia - bisogna pensare a quello che porterà la creazione del parcheggio, ovvero la liberazione di Borgo Mercatale dai pullman e la riduzione della viabilità”. L’apertura, già rimandata più volte, dovrebbe essere a metà marzo.

“Ci sono cose da fare a Urbino ma anche aspetti da preservare, come i nostri servizi alla persona, le nostre scuole, gli asili e le mense, che funzionano e vanno potenziati”. L’unico rammarico è l’esclusione della città alla corsa per la Capitale europea della Cultura: “Ci credevamo molto e secondo me è stata un’ingiustizia. Forse noi non avevamo quel peso politico per vincere, infatti bisogna vedere chi ha vinto e perché ma comunque era un bel programma e bisogna portarlo avanti con Urbino 2019. Abbiamo l’aiuto della Regione e l’adesione di tutti i comuni delle Marche, è un risultato che non dobbiamo perdere”.

 

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Comunali 2014, Scaramucci alle primarie: “Urbino Cambia con internet, giovani e turismo” http://ifg.uniurb.it/2014/02/10/ducato-online/comunali-2014-scaramucci-alle-primarie-urbino-cambia-con-internet-giovani-e-turismo/56736/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/10/ducato-online/comunali-2014-scaramucci-alle-primarie-urbino-cambia-con-internet-giovani-e-turismo/56736/#comments Mon, 10 Feb 2014 15:25:30 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=56736 VIDEOINTERVISTA - "Londei mi voleva in squadra con lui. Ho detto di no". Il 33enne consigliere comunale nel suo programma punta sulla rete: "Bisogna essere presenti e avere un ottimo accesso, qui ci sono frazioni ancora senza banda larga". E sugli universitari: "Sono una risorsa, non sono vacche da mungere. Non lasciamoli partire"
PRIMARIE PD | Si vota il 2 marzo | Piero Sestili | Giorgio Londei | Tutti i candidati in corsa]]>
Federico Scaramucci

Federico Scaramucci

URBINO – Punta su aria nuova e idee giovani per rilanciare la città ducale come punto di riferimento in Italia ma soprattutto in Europa, e la parola da utilizzare è “cambiamento”. Urbino Cambia è proprio lo slogan di Federico Scaramucci, 33 anni, il candidato sindaco più giovane alle primarie del PD e paragonabile al Matteo Renzi di casa nostra. “Il partito non si eredita, si conquista” ha detto Renzi in uno dei suoi interventi e in questa direzione va l’impegno politico di Scaramucci, che chiede più possibilità per i giovani.

“Londei mi aveva detto di non candidarmi per far parte del suo gruppo di ‘nuove facce’ in caso di vittoria  – ha detto Scaramucci al Ducato – ma io ho rifiutato perché non devo aspettare l’anzianità per esprimere le mie idee. I giovani devono prendersi i loro spazi in questa città ed essere liberi di poterlo fare senza limitazioni”.

Il programma dell’attuale consigliere comunale punta principalmente a rivalorizzare la città da un punto di vista culturale e renderla appetibile per turisti e investitori:  “Urbino fino ad ora ha vissuto di rendita grazie all’efficienza del settore pubblico ma ora che questo non c’è più bisogna guardare in maniera più ampia al futuro. Occorre sfruttare la vocazione di questa città come patrimonio artistico-culturale nel mondo e quindi dare lavoro ai giovani nel settore della cultura. Urbino non è capitale della cultura perché qualcun altro la definisce così, Urbino è già capitale culturale ma è stata scartata perché poco accessibile e senza investimenti da parte dei privati ed è qui che bisogna lavorare”.

Come attirare quindi nuovi investitori? Il primo passo per Scaramucci è uno solo: sfruttare la rete: “Per avvicinare la città ad esempio allo scrittore tedesco che ama Urbino e vuole venire a vivere qui bisogna essere presenti su Internet e avere un ottimo accesso, come si può fare questo discorso qui se ci sono frazioni in cui ancora non c’è la banda larga? Poi ovviamente ci sono le strade e le ferrovie ma il primo obiettivo è rendere appetibile la nostra offerta su internet e attirare i turisti”.
Scaramucci è convinto che per avere investimenti da parte dei privati bisogna portare gente in città: “Finché i turisti, che sono tantissimi, vengono qui a visitare il Palazzo Ducale, stanno due ore, ma poi vanno via non riusciremo mai ad affermarci, devono restare qui almeno una notte. Si potrebbe fare un accordo con le città vicine, organizzare eventi, anche una campagna ‘Passa la notte a Urbino’  ad esempio ma dobbiamo fare qualcosa per questo e sfruttare i fondi europei, sui quali confido molto”.

Il discorso è rivolto ovviamente anche ai  giovani, sia urbinati che studenti, che secondo il candidato sindaco dovrebbero essere invogliati a restare anche dopo l’ultimo esame all’università: “Bisogna dare spazio e attenzione a questi ragazzi e non solo il giovedì sera. Ci deve essere integrazione, noi urbinati dobbiamo essere accoglienti e non vedere gli studenti solo come mucche da mungere ma come risorse da valorizzare. Dall’altra parte però ci deve essere il rispetto dei doveri e del vivere civile”. Da qui il discorso sulle telecamere nel centro storico: ” La città deve essere tenuta bene e le telecamere possono essere uno strumento dei tanti per garantire la sicurezza, ma non l’unico. In primo luogo ci deve essere il rispetto”.

Infine la questione della discarica, punto trattato da tutti i candidati e tema caldo per la cittadinanza, sul quale Scaramucci ha idee chiare: ” La discarica è un problema di tutta la cittadinanza, non solo di Ca’ Lucio o Montesoffio ma la questione rifiuti non si limita solo a questo, bisogna andare oltre. Innanzitutto iniziare la differenziata porta a porta entro tre anni, poi cambiare la tassazione e portarla in base alla quantità, al peso, dei rifiuti che si producono e poi l’impianto di compostaggio che deve essere spostato per dar spazio ad altri impianti di produzione di energia”.

Cambiare il modo di vedere e vivere la città, questa la proposta Scaramucci: “Se vinco sono disposto a confezionare un prodotto politico che coinvolga cittadini e colleghi di partito, dobbiamo essere aperti, confrontarci e allargare la coalizione, ma per farlo dobbiamo essere pronti al cambiamento.  Capisco che possa spaventare ma questa città ha bisogno di proposte nuove e concrete, non bisogna ragionare per compartimenti stagni ma in termini di visione globale“.

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Studente picchiato, la prognosi è di 10 giorni http://ifg.uniurb.it/2014/02/10/ducato-notizie-informazione/studente-picchiato-la-prognosi-e-di-10-giorni/56797/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/10/ducato-notizie-informazione/studente-picchiato-la-prognosi-e-di-10-giorni/56797/#comments Mon, 10 Feb 2014 14:53:15 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=56797 [continua a leggere]]]> URBINO – È di 10 giorni la prognosi dello studente salentino che nella notte tra giovedì 6 e venerdì 7 febbraio è stato aggredito e picchiato in via Nuova, poco lontano dal Bunker 83, uno dei locali più frequentati della città. Dalla prognosi risulta che il ragazzo ha subito un trauma cranico-facciale con perforazione del timpano sinistro e ferita alla palpebra sinistra. Secondo le ricostruzioni, il ragazzo è stato aggredito intorno alle 2.30 e poi è stato ricoverato al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia, dove è stato tenuto in osservazione fino alle 13 di venerdì. Ancora non si conoscono i responsabili e i motivi dell’aggressione.

 

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