il Ducato » massimo vannucci http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » massimo vannucci http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Bonus mobili ed ecoincentivi, boccata d’ossigeno per l’economia della provincia http://ifg.uniurb.it/2013/06/04/ducato-online/bonus-mobili-ed-ecoincentivi-boccata-dossigeno-per-leconomia-della-provincia/49560/ http://ifg.uniurb.it/2013/06/04/ducato-online/bonus-mobili-ed-ecoincentivi-boccata-dossigeno-per-leconomia-della-provincia/49560/#comments Tue, 04 Jun 2013 07:50:27 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=49560 SCHEDA Come funziona il bonus]]> URBINO – Ristrutturazioni edilizie, ecoincentivi e bonus mobili: quanto possono incidere i provvedimenti del governo Letta sull’economia della provincia di Pesaro-Urbino? I primi calcoli li ha fatti Fausto Vertenzi, segretario regionale del settore di legno ed edilizio della Cgil Marche: “Si parla di un miglioramento del fatturato intorno al 4-5%, si potrebbe tornare a respirare e ridare speranza a qualche centinaio di occupati in più”.

Eppure, la soddisfazione di Vertenzi e del suo sindacato è solo parziale: “Sei mesi sono pochi, serve un provvedimento di più ampio respiro. I segnali positivi ci sono, ma non sono sufficienti per rientrare dalla crisi del settore mobili”. I dati a disposizione della Cgil parlano chiaro: prima del tracollo economico degli ultimi anni il settore mobile aveva circa 18.000 addetti. Negli ultimi tempi circa 4.000 dipendenti hanno perso o stanno perdendo il posto di lavoro. Quanto possono incidere, allora, i bonus? “A livello regionale si parla di poche migliaia di lavoratori, su base provinciale (nel pesarese) si tratta di qualche centinaia di posti”, risponde Vertenzi.

Dunque, la proroga accordata dal governo sembra non bastare al sindacato marchigiano. “L’avevamo chiesta da tempo ed è sicuramente un buon segnale, ma va accompagnata da un impegno preciso, una serie di interventi su scuole e ospedali” conclude Vertenzi.

ASCOLTA L’INTERVISTA A FAUSTO VERTENZI

Ancora più ottimista si mostra Fausto Baldarelli, responsabile costruzioni e impiantistica Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato della piccola e media impresa) di Pesaro-Urbino. “Abbiamo accolto il bonus con estremo piacere – afferma Baldarelli – stavamo facendo pressioni da tempo e siamo contenti anche per il bonus sul risparmio energetico sulle nuove e sulle vecchie abitazioni”.

Secondo le previsioni di Baldarelli gli effetti positivi si vedranno soprattutto dopo l’estate se gli istituti di credito daranno finanziamenti ai proprietari degli immobili. Secondo Baldarelli gli interventi di ristrutturazione si stanno realizzando soprattutto a Pesaro e Fano, comunque più sulla costa che nell’entroterra.

ASCOLTA L’INTERVISTA A FAUSTO BALDARELLI

Apprezzamento all’iniziativa governativa era stato espresso anche un paio di giorni fa da Matteo Ricci, presidente della provincia di Pesaro-Urbino: “Il bonus mobili è una boccata d’ossigeno per le nostre imprese, in questo momento ne avevamo bisogno. Ridare potere d’acquisto per stimolare i consumi è adesso indispensabile per tutelare l’occupazione e favorire la ripresa”, sono le speranze di Ricci. Tra le parole del presidente della provincia non manca un ringraziamento a Massimo Vannucci, ex deputato che nella scorsa legislatura “presentò una serie di emendamenti in questo senso, pungolando continuamente il governo e sensibilizzando il Parlamento”.

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Emergenza neve, il Comune alla ricerca dei fondi perduti http://ifg.uniurb.it/2012/02/24/ducato-online/emergenza-neve-il-comune-alla-ricerca-dei-fondi-perduti/26444/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/24/ducato-online/emergenza-neve-il-comune-alla-ricerca-dei-fondi-perduti/26444/#comments Fri, 24 Feb 2012 18:09:45 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=26444 LEGGI: IL "VOUCHER DELLA DISCORDIA" / IN EDICOLA Il Ducato 4: sfoglialo online]]>

Le squadre di soccorso ripuliscono Piazza della Repubblica dalla neve

URBINO – “Digli che la neve di Roma noi l’avremmo spalata in canotta e ciabatte“: questo messaggio inviato da un cittadino al presidente della provincia di Pesaro Urbino Matteo Ricci durante la diretta su “Matrix” è il simbolo di una comunità che, nonostante i tre metri di neve che hanno colpito tutto il Montefeltro, si è rimboccata le maniche per fronteggiare la vera emergenza.

Rispetto agli scorsi anni la buona volontà non è però bastata. Così tra ruspe, trattori e l’ospitalità per i diversi reparti di soccorso le spese si sono moltipilicate. Per il comune di Urbino, il più colpito della provincia, i primi conti sono già salati: “Abbiamo già preventivato spese per circa mezzo milione di euro, ma le cifre non sono ancora definitive”, ha spiegato il sindaco Franco Corbucci. E i soldi sono stati ripartiti nei settori più svariati, come fanno sapere dall’Ufficio tecnico del Comune, che chiarisce: “Le stime sono al ribasso e mancano ancora diversi capitoli di spesa”. E quelli già presenti sono in costante aggiornamento.

Spese in euro
Mezzi 364.000
Personale 33.000
Carburanti 16.000
Sale 9.000
Attrezzature 3.500
Pasti e alloggi 19.000
Totale 452.000

DALLA BENZINA AI BUONI PASTO – Al 19 febbraio la cassa del Comune batte 452 mila euro. E sullo scontrino la voce “Mezzi” è quella più onerosa, pesando per poco più di 364 mila euro. Poi ci sono le spese per il personale, ovvero gli straordinari pagati per i dipendenti comunali. Costretti a un lavoro extra, alcuni di loro hanno dormito anche fuori casa: il servizio supera i 33 mila euro.

Nei conti per fronteggiare l’emergenza neve ci sono ovviamente i costi per il sale (9 mila euro circa), per i carburanti (oltre 16 mila euro) e per gli attrezzi, come pale, badili, caschi e carriole (tra i 3.500 e i 4 mila euro). Infine ci sono le spese per pasti e alloggio dei vari reparti di soccorso: qui per il momento sullo scontrino siamo già a 19 mila euro.

L’unico dato certo sono i pasti erogati dall’Ersu: 448 consumazioni a prezzo ridotto, “circa sei euro e 50 centesimi per pasto”, spiega l’assessore al Bilancio Maria Clara Muci. Ma se il totale mette già i brividi, in realtà di totale non si tratta. Mancano altri dati (come quelli dell’hotel Tortorina che ha ospitato militari, soccorso alpino e protezione civile), oltre alle spese per il crollo del magazzino comunale e della segnaletica stradale. Senza dimenticare il necessario intervento di manutenzione sulle strade.

UNA LEGGE SPECIALE – A pagare in anticipo saranno i Comuni (quando arriveranno tutte le fatture), già strozzati dai vincoli del patto di stabilità e da anni di tagli. Soldi che nelle casse degli enti locali però non ci sono. E così la speranza è affidata al governo Monti che, dopo la conferenza Stato-Regioni, ha promesso: “Tutte le spese per l’emergenza saranno a nostro carico”. L’appello dei sessanta amministratori locali della provincia è quindi unanime: non resta che vigilare, vigilare e ancora vigilare. Perché se c’è una cosa che tutti auspicano è che il governo passi in fretta dalle parole ai fatti. Anche perché a queste spese si aggiungerà il conto dei danni subiti.

Summit degli enti locali del Montefeltro sui costi dell'emergenza neve

Per queste cifre però bisogna ancora attendere. Così come per il riconoscimento dello stato di emergenza, chiesto dalla regione Marche dopo che la Consulta ha dichiarato incostituzionale la cosiddetta “tassa della disgrazia.

LEGGI: LE CRITICHE DEI COMUNI ALLA REGIONE SUL “VOUCHER DELLA DISCORDIA”

La regione Marche aveva inizialmente evitato di chiedere lo stato d’emergenza per non far ricadere il costo degli interventi sui cittadini, come previsto dal decreto Milleproroghe. Ma il deputato del Pd Massimo Vannucci avverte: “Bisogna presentare degli emendamenti ad hoc in Parlamento, altrimenti con le attuali norme sarebbe ancora inevitabile un nuovo aumento delle accise”.

Proprio attraverso una proposta di legge potrebbero arrivare risorse inattese. C’è infatti chi come Oriano Giovanelli, deputato del Pd, pensa a nuove strade: “Ci sono i presupposti per chiedere una legge speciale, soprattutto per tutelare il patrimonio artistico, traino del territorio”.

Una soluzione condivisa anche dal sindaco Corbucci. Aspettando però i fondi statali, per il comune di Urbino è già arrivato il tempo di inevitabili scelte. Anche se il governo Monti dovesse mantenere le promesse, il Comune – date le spese che si aggiungeranno per i danni – dovrà rimettere mano al bilancio.

DOVE INTERVENIRE? – “Sarà inevitabile ritoccare il bilancio. Siamo già al lavoro anche se è ancora presto per definire i dettagli”. Per l’assessore Muci l’emergenza neve costringerà il Comune a rivedere alcune decisioni. Tra le ipotesi possibili un ritocco (dal 4 per mille al 4,5) dell’aliquota Imu per gli affitti a canone concordato. “Per fortuna lo scorso anno avevamo aggiunto 100 mila euro per la manutenzione”, conclude. Ma non basta. Così il Comune sta verificando dove poter tagliare spese superflue, oltre a trovare nuove risorse dai residui attivi del bilancio.

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La Provincia conta i danni assieme a sindaci e aziende: “Pronti per il Marche Day” http://ifg.uniurb.it/2012/02/20/ducato-online/la-provincia-conta-i-danni-assieme-a-sindaci-e-aziende-pronti-per-il-marche-day/26007/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/20/ducato-online/la-provincia-conta-i-danni-assieme-a-sindaci-e-aziende-pronti-per-il-marche-day/26007/#comments Mon, 20 Feb 2012 22:39:22 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=26007 di Gabriele Miceli e Alberto Sofia

L

PESARO – Il governo Monti è avvisato: se non arriveranno aiuti concreti per affrontare le spese dell’emergenza neve, gli amministratori locali sono pronti anche a scendere in piazza a Roma per il Marche-Day. Una lettera è già stata inviata al presidente del Consiglio, al ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera e al viceministro dell’economia Vittorio Grilli per chiedere un incontro urgente. Ma le risposte latitano: così a rilanciare le richieste, durante un incontro tra i sindaci, i parlamentari marchigiani e le associazioni di categoria, è stato il presidente della provincia di Pesaro Urbino Matteo Ricci: “Serve una grande mobilitazione per ricordare i problemi del territorio regionale, martoriato in un solo anno prima dall’alluvione, poi dalle grandi nevicate dei giorni scorsi”. Presente all’incontro anche l’assessore alla Sanità Almerino Mezzolani, in rappresentanza della regione Marche, e il prefetto Attilio Visconti, che hanno discusso sui danni causati dal “nevone” e sulle misure da intraprendere per rilanciare l’economia del territorio.

Per Urbino il conto è salato, dato che la città ducale resta la più colpita della Regione. Non solo ruspe e trattori per la pulizia delle strade, pesano anche i costi per l’ospitalità dei diversi reparti di soccorso, come gli alpini. Le spese che il Comune dovrà sostenere per l’emergenza neve supereranno così mezzo milione di euro. Queste le stime (ferme al 18 febbraio) presentate dallo stesso sindaco Franco Corbucci.

TUTTI UNITI PER L’EMERGENZA – Quattro sono gli obiettivi da perseguire secondo Matteo Ricci: “Innanzitutto devono essere riconosciute le spese già sostenute dai comuni per l’emergenza, così come promesso dal governo Monti dopo la conferenza Stato-Regioni”, ha affermato Ricci, che chiede anche una deroga ai vincoli del patto di stabilità. Ma non solo. Le priorità sono il riconoscimento dello stato di calamità naturale e quello d’emergenza. Per il primo, relativo alle condizioni dell’agricoltura e della zootecnia, la strada è già stata definita dal governo, ma occorre vedere l’entità delle risorse erogate. In attesa, la Regione destinerà una parte dei fondi del Psr (programma di sviluppo rurale) per la ricostruzione di stalle e aziende agricole, con il meccanismo dell’80 per cento a fondo perduto.
Fondamentale sarà però il riconoscimento dello stato d’emergenza. Inizialmente la Regione aveva preferito non chiederlo per non cadere nei vincoli del decreto Milleproroghe, che avrebbe comportato un parallelo aumento della pressione fiscale a carico dei cittadini. Ma tutto è cambiato grazie all’intervento della Consulta, che con una sentenza ha dichiarato incostituzionale la cosiddetta ‘tassa sulla disgrazia‘. L’auspicio del presidente è anche quello che in Parlamento si crei un gruppo bipartisan di deputati marchigiani, in modo da far pressione a livello nazionale. “C’è bisogno di maggiore confronto con il governo. Per ora l’unico con cui abbiamo avuto un contatto diretto è stato il capo della Protezione civile Franco Gabrielli“.

LA PRESSIONE DEI PARLAMENTARI SUL GOVERNO – Grazie al lavoro dei deputati marchigiani l’emergenza neve è approdata nelle aule del Parlamento. Secondo l’onorevole Massimo Vannucci del Pd occorre aprire tavoli “con il ministero dell’Interno per i danni agli immobili pubblici, ma anche con quelli dello Sviluppo economico, Agricoltura e Beni culturali in modo da far fronte alle diverse criticità”. Anche per Vannucci sarà essenziale rivedere i vincoli del Patto di stabilità, che – insieme ai tagli – hanno strozzato in questi anni gli investimenti degli enti locali. Un procedimento non semplice, “perché – spiega – servono leggi ad hoc”. Intanto, un primo passo sarebbe però quello di escludere “gli indennizzi per i danni dagli obblighi del patto”, in modo tale che i comuni possano spendere le risorse a disposizione. In linea con la posizione della provincia anche il consigliere regionale del Pdl Mirco Carloni che però frena sulle mobilitazioni: “Meglio un tavolo di concertazione”, ha dichiarato. Ma c’è anche chi come Oriano Giovanelli, deputato del Pd, pensa che ci si possa spingere oltre: “Ci sono i presupposti er chiedere una legge speciale, soprattutto per tutelare il patrimonio artistico del territorio”.

L’APPELLO DELLE AZIENDE – Oltre alle amministrazioni locali, a fare i conti con la crisi ci sono anche le aziende. E i dati presentati dalla Cna di Pesaro sono tutt’altro che confortanti: “Stiamo ancora raccogliendo le rivelazioni degli imprenditori – ha dichiarato il segretario provinciale Camilla Fabbri – e ci sono già 157 aziende che hanno subito danni strutturali”. Le perdite che i singoli privati stanno affrontando in questa fase sono ingenti, anche perché le due ondate di neve sono state precedute da una settimana di sciopero degli autotrasportatori: “Solo nei primi giorni il mancato guadagno è stato di 56 milioni di euro”. In attesa dei dati definitivi, i costi “raddoppieranno se si considerano i tre giorni di blizzard”. L’appello rivolto alle istituzioni è stato chiaro: “Aiutateci ad aiutare le aziende in crisi”. Per questo, ha concluso la Fabbri: “Noi sosteniamo l’idea di una grande manifestazione a Roma”. Per favorire la ripresa economica del territorio, il vice presidente della Camera di commercio Amerigo Varotti ha chiesto al Ministero anche la sospensione degli adempimenti fiscali senza però ricevere alcuna risposta. Per ora gli aiuti per le aziende sono stati stanziati dalla stessa Camera di Commercio – che ha messo a disposizione un fondo di 100mila euro – e dalla giunta regionale, che ha esteso il fondo straordinario per l’accesso del credito delle Pmi anche ai danni dell’emergenza neve.

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