il Ducato » Montecalvo in Foglia http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Montecalvo in Foglia http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Maltempo, interventi agli argini di Apsa e Foglia per i danni del 2012 – Mappa http://ifg.uniurb.it/2015/03/25/ducato-online/maltempo-interventi-agli-argini-di-apsa-e-foglia-per-i-danni-del-2012-mappa/69040/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/25/ducato-online/maltempo-interventi-agli-argini-di-apsa-e-foglia-per-i-danni-del-2012-mappa/69040/#comments Wed, 25 Mar 2015 21:19:44 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69040 MAPPA Saranno effettuati quest'estate i lavori a Montecalvo in Foglia finanziati con 200mila euro. Nello stesso periodo si interverrà anche sul torrente in località Trasanni. Dopo un anno si attende ancora l'autorizzazione della Regione per poter procedere al progetto esecutivo. Questi sono due dei nove interventi su corsi d'acqua necessari dopo gli smottamenti del novembre di due anni e mezzo fa]]> URBINO – Entro la fine dell’estate dovrebbero essere consolidati gli argini del torrente Apsa in località Trasanni, nel Comune di Urbino, e del fiume Foglia a Montecalvo (a la Badìa e La Torre). Entrambi i corsi d’acqua sono stati interessati dal maltempo del novembre 2012. L’intervento sul Foglia in realtà era stato preventivato già per l’estate del 2014, addirittura indicato come “indifferibile”. Ma le difficoltà nelle indagini sul luogo e le lungaggini burocratiche hanno prevalso.

Questi lavori fanno parte di un programma più vasto che comprende 15 interventi in seguito al maltempo di due anni e mezzo fa. Nove di questi, per il costo complessivo di 1 milione e 170 mila euro, riguardano il corso dei fiumi della provincia di Pesaro e Urbino. Sei hanno già ricevuto la risposta positiva da parte della Regione e sono già in esecuzione mentre gli ultimi tre sono ancora in attesa del via libera. Oltre alle operazioni a Montecalvo in Foglia e a Trasanni è fermo alle questioni burocratiche anche l’intervento sul fiume Cesano in località Bellisio Solfare, nel Comune di Pergola.

(In rosso gli interventi già in atto, in blu quelli che attendono ancora il via libera della Regione)

09_DOC. FOTOGRAFICA_La Torre e la Badia

L’argine del fiume Foglia che sarà consolidato

Tutti e tre i progetti, definitivi ma da rendere ancora esecutivi, sono stati approvati dalla Giunta provinciale nel giugno del 2014 ma sono ancora oggi in attesa dell’ autorizzazione dalla Regione per iniziare i lavori. In particolar modo il progetto dell’ intervento sul torrente Apsa è stato inviato a febbraio del 2015 mentre la descrizione dell’opera sul Foglia addirittura il 20 gennaio.

“Prevediamo di ricevere il parere dalla Regione ad aprile – ha dichiarato al Ducato il geometra Vincenzo Petrillo, responsabile unico per il progetto sul Foglia – poi in uno o due mesi daremo gli appalti e i lavori dovrebbero iniziare a giugno per concludersi alla fine dell’estate. Sempre che il maltempo non rallenti l’intervento”. Infatti per poter lavorare è preferibile un fiume in condizioni di magra, come ci si attende normalmente in una stagione estiva.

04 Relazione Paesaggistica e Vincoliver1.pdf

Un argine del torrente Apsa oggetto dell’intervento

I tempi di attesa per il parere da parte della Regione sono confermati dal geologo Ennio Palma, responsabile per i lavori sull’Apsa. “Il 16 aprile la Conferenza dei servizi regionale dovrebbe darci l’autorizzazione a redigere il progetto esecutivo. Successivamente potremo affidare gli appalti e iniziare i lavori in estate”. L’intervento dovrebbe concludersi durante la stessa stagione visto che sono previsti 49 giorni di operazioni. Ma potrebbe durare di più in caso di maltempo o di interruzioni dei lavori dovute a condizioni di sicurezza non adeguate. Il geologo ha  infine sottolineato come il consolidamento degli argini non avrebbe potuto prevenire le esondazioni dovuto alle forti piogge di quest’anno: infatti questo tipo di intervento non influisce sulla quantità di acqua che scorre nel  letto del fiume.

Per l’opera sul torrente Apsa sono stati previsti 50 mila euro mentre per l’intervento sul Foglia ben 200 mila. Questi soldi sono una parte del milione e 820 mila euro ammessi a finanziamento con il decreto del 13 marzo 2014 emanato dal presidente della Regione Marche in qualità di commissario delegato alla gestione dei lavori dopo le esondazioni del 2012. In totale sono 10 milioni e 700 mila gli euro che la Regione Marche ha ricevuto grazie ai fondi stanziati da un decreto del presidente del Consiglio del 23 marzo 2013  in seguito all’emergenza meteo nazionale del 2012.

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Esondazione del Foglia, Netti (Consorzio Bonifica): “Quella notte Regione e Provincia sapevano tutto” http://ifg.uniurb.it/2015/02/24/ducato-online/esondazione-del-foglia-netti-consorzio-bonifica-quella-notte-regione-e-provincia-sapevano-tutto/66246/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/24/ducato-online/esondazione-del-foglia-netti-consorzio-bonifica-quella-notte-regione-e-provincia-sapevano-tutto/66246/#comments Tue, 24 Feb 2015 15:14:49 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66246 LEGGI Gambini: "Denuncerò lo stato per danno all'erario" / Tutti i danni causati dal fiume Foglia / Fabbri (M5s): "Il territorio va tutelato" ]]> URBINO – Che il Foglia esondasse il 6 febbraio era inevitabile, questa pare l’unica conclusione condivisa tra Claudio Netti del Consorzio di Bonifica e il sindaco di Urbino Maurizio Gambini. Secondo i documenti mostrati da Netti, dal 4 febbraio fino alla fine dell’emergenza, il Consorzio ha informato la Regione sulla situazione della diga di Mercatale ogni sei ore smentendo quanto affermato da Gambini nella sua intervista al Ducato.

La polemica. Nella sala congressi di Montecalvo in Foglia, dove erano rimasti solo posti in piedi, gli amministratori della zona e l’ente gestore della diga hanno incontrato la comunità agricola locale. Quasi immediatamente l’incontro si è animato grazie agli interventi di una platea competente e coinvolta, dalla quale più d’uno si è alzato a indicare la diga come la causa principale dell’ultima esondazione. Gambini, che è anche vicepresidente della Provincia, ha ribadito che le autorità si sono mosse troppo tardi e la prima riunione per gestire l’emergenza si è svolta solo a mezzogiorno di venerdì: “A quell’ora c’era ancora personale provinciale che non sapeva dell’esondazione, non siamo stati avvisati in tempo”.

Una parte della località Miniera (Pu) devastata dall'esondazione del Foglia

Una parte della località Miniera (Pu) allagata dal Foglia

Secondo Netti invece tutte le amministrazioni locali erano state messe al corrente delle operazioni di contenimento che la diga di Mercatale stava effettuando.  “Siamo stati in continuo contatto sia con la Regione che con la Provincia – ha sostenuto Netti sventolando i fax che si è portato in sua difesa – e inoltre in questi casi informiamo ogni sei ore le autorità competenti circa la capienza dell’invaso”. A conferma di questa versione anche Stefano Gattoni, membro dell’ufficio Acque pubbliche e pronto intervento della Provincia che si occupa del monitoraggio delle stazioni di rilevamento a valle della diga. Cioè quelle che controllano il livello di piena del Foglia. Secondo Gattoni la notte fra il 5 e il 6 febbraio “c’è stata comunicazione con tutti, sia con Netti che con la Regione e la Provincia”; come da prassi in questi casi.

Monitoraggio e allerta: le proposte. Un avvicinamento fra Consorzio e Provincia c’è invece stato sul tema della prevenzione. Scopo dell’evento era infatti mettere al corrente le comunità colpite dall’esondazione sul ruolo effettivo svolto dalla diga di Mercatale e cercare soluzioni condivise per evitare nuove esondazioni. Attualmente l’esercizio della laminazione è a totale carico del Consorzio per la bonifica, ovvero degli agricoltori. “Comuni, provincia e regione – ha dichiarato Netti – non sborsano un euro per contribuire alle spese”. Sono necessari strumenti per monitorare il Foglia lungo il percorso e per controllare la sua capienza al fine di prevenire le piene e gestirle con più anticipo e sicurezza. “Non è possibile che il primo resoconto giornaliero sulla situazione della diga e del fiume arrivi dal fornaio di Sistino che si sveglia alle 3 di mattina”. Dello stesso avviso anche Gambini, secondo cui però il vero problema è “la mancanza di progetti pronti per usufruire dei fondi europei stanziati dalla Programmazione annuale 2014-2020 per il primario. E’ una nostra incapacità progettuale: ogni volta che escono i bandi ci troviamo impreparati, con poche idee per spendere i soldi che vengono impiegati magari in opere non necessarie o urgenti”.

Un’altra possibilità sarebbe quella di potenziare l’opera di laminazione effettuata dalla diga, svuotandola di più e più spesso. “Occorre però tenere presente le conseguenze di tale scelta – ha messo in guardia Netti – ci potrebbero essere effetti a livello idropotabile come accadde a Natale 2011, quando otto comuni della zona sono rimasti senza acqua potabile”. Inoltre aumenterebbe anche il costo dell’acqua per gli agricoltori, già fra i più alti in Italia.

La sala congressi stracolma di Montecalvo in Foglia

La sala congressi stracolma di Montecalvo in Foglia

L’umore del pubblico. L’auspicio di una maggiore collaborazione nella gestione delle emergenze non è abbastanza per soddisfare la platea. Chi ha avuto più danni nei campi spera di uscire dall’incontro con le idee più chiare sulle prossime iniziative di prevenzione da parte delle autorità. Per gli agricoltori a valle il problema è evidente: il fiume ha un letto stretto e gli argini sono deboli se non inesistenti, e alla confluenza tra Apsa e Foglia si formano isole che impediscono il normale deflusso dell’acqua, che poi si sversa su campi e strade. Dal tavolo degli intervenuti la reazione è unanime: assenso e comprensione. Ma, come lamentato già da Gambini, i soldi non ci sono. E senza soldi la prevenzione non è possibile.

Stop al commissariamento. In conclusione Netti ha annunciato la fine del suo periodo di commissariamento al Consorzio, che tornerà a essere gestito “democraticamente” dagli organi assembleari. In molti sembrano preoccupati, perché nonostante le divergenze sull’ultima alluvione, l’operato di Netti è apprezzato per la sua discontinuità con un passato di gestioni opache.

In questi giorni è però prevista una nuova perturbazione critica. Una eventualità temibile per chi ha già pagato care le conseguenze dell’acqua su campi e strutture. E nonostante il clima costruttivo di collaborazione tra i presenti, in platea c’è chi non resiste al fatalismo. “Le esondazioni qui da noi sono come la Pasqua: sai che arriverà ogni anno anche se non sai mai bene quando”.

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Marche Multiservizi punta il dito contro il Consorzio Vallefoglia: “La diga nel 2011 non andava aperta” http://ifg.uniurb.it/2015/02/08/ducato-online/marche-multiservizi-punta-il-dito-contro-il-consorzio-vallefoglia-la-diga-nel-2011-non-andava-aperta/64753/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/08/ducato-online/marche-multiservizi-punta-il-dito-contro-il-consorzio-vallefoglia-la-diga-nel-2011-non-andava-aperta/64753/#comments Sun, 08 Feb 2015 10:29:36 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=64753

Lago di Mercatale

URBINO – “La diga non andava aperta”. I responsabili di Marche Multiservizi hanno ribadito le loro accuse al Consorzio Bonifica Vallefoglia, la società che gestisce la diga di Mercatale, per aver interrotto nel dicembre 2011 il servizio idrico a quattro comuni e aver causato una moria di pesci. È stata questa la testimonianza clou della terza giornata di udienza del processo in corso al tribunale di Urbino contro il direttore del consorzio, Ilario Giacomucci, accusato di danneggiamento e interruzione di servizio di pubblica necessità.

Giacomucci rischia per quei fatti da 6 mesi a 3 anni di reclusione. La vicenda è quella dei disagi del Natale 2011. Il consorzio e Marche Multiservizi collaborano per fornire acqua potabile alle aree dell’entro terra della provincia di Pesaro e Urbino. Ma quell’anno i lavori di manutenzione della diga hanno lasciato Tavoleto, Sassocorvaro, Montecalvo in Foglia e Auditore senz’acqua proprio sotto le feste.

Simona Francolini, al tempo dirigente di Marche Multiservizi, si è presentata in aula per testimoniare: “A ottobre scrissi una prima lettera a Giacomucci per chiedere il posticipo dei lavori di manutenzione. Quell’anno aveva piovuto pochissimo e aprire la diga era rischioso. Giunti a dicembre c’erano state pochissime precipitazioni, per questo continuai a scrivere al consorzio per chiedere un ulteriore posticipo dei lavori. Novemila persone avrebbero rischiato di rimanere senz’acqua e questo avrebbe danneggiato l’immagine e la credibilità dell’azienda che rappresento”.

“Manutenzioni obbligatorie” fu invece la risposta di Giacomucci alla Francolini quando la dirigente di Marche Multiservizi lo contattò per chiedere l’ennesimo rinvio dei lavori.

Aprendo le paratoie, l’acqua nel bacino della diga diminuì ancora di più e quando nella notte tra il 24 ed il 25 dicembre, con abbondati piogge in corso, il Consorzio cercò di chiudere la diga si rese conto di una rottura degli ingranaggi delle paratoie, che restarono bloccate.

Con la diga aperta l’acqua piovana non si è depositata nel bacino ma è scorsa lungo il letto del fiume Foglia che attraversa la diga del Metauro. Questo ha fatto sì che a valle la formazione del limo è stata tale da impedire ai pesci di respirare e alla popolazione di ricevere il servizio idrico nelle loro abitazioni.

Chiamato a testimoniare il biologo Luca Esposito, consulente della provincia di Pesaro e Urbino ha fatto una stima dei danni relativi alla morte della fauna ittica. “Sono morti circa 1.400 chilogrammi di pesce – ha detto Esposito – alcune specie del fiume Foglia vengono pescate e vendute. Moltiplicando il numero di pesci morti per il loro valore medio di vendita potrei dire che il danno economico si aggira sui 45.000 euro”.

Il giudice ha rinviato il processo: la prossima udienza è prevista nel giugno 2015.

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Giorno della Memoria: le iniziative a Urbino e nel Montefeltro http://ifg.uniurb.it/2015/01/26/ducato-online/giorno-della-memoria-le-iniziative-a-urbino-e-nel-montefeltro/63512/ http://ifg.uniurb.it/2015/01/26/ducato-online/giorno-della-memoria-le-iniziative-a-urbino-e-nel-montefeltro/63512/#comments Mon, 26 Jan 2015 14:07:50 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=63512 efeb3deb06

Anne Frank

Per ricordare le vittime della Shoah e delle leggi razziali, nella provincia di Pesaro e Urbino sono state organizzate diverse iniziative. Martedì 27 gennaio 2015 si celebrano i 70 anni dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz.

Il comune di Urbino ha organizzato un breve concerto del Klezmer duo, composto da Roberto Gazzani (clarinetto e fisarmonica) e Paolo Sorci (chitarra). L’iniziativa si terrà alle 11.00 al Collegio Raffaello, in piazza della Repubblica. La parte musicale sarà accompagnata da alcune riflessioni sul significato del Giorno della Memoria: il ricordo dello sterminio del popolo ebraico, della persecuzione italiana dei cittadini ebrei, di chi ha subito deportazione, prigionia e morte e di chi si è opposto al nazifascismo. La musica, che risuonerà nel salone Raffaello, è stata scelta come linguaggio universale capace di rivolgersi a tutti suscitando forti emozioni e profonde riflessioni. Sarà presente il sindaco Maurizio Gambini.

Il dipartimento di studi internazionali dell’università di Urbino ha affidato a Donatella Marchi di ‘Teatro Cust 2000′ e Matteo Giunta de ‘La Resistenza della poesia’ la lettura di alcuni brani tratti dalle opere politiche e dai libri di Primo Levi. Le letture inizieranno alle 13 nella sala di lettura di Palazzo Petrangolini. Alle 11 invece ogni dipartimento della ‘Carlo Bo’ osserverà un minuto di silenzio mentre sulla home page di Uniurb.it sarà pubblicato il discorso del rettore Vilberto Stocchi.

Il Collettivo per l’autogestione ha deciso di celebrare il Giorno della Memoria ricordando, assieme agli orrori del passato, quelli odierni in Palestina. Alle 16 all’interno dell’aula ‘Libera biblioteca De Carlo’ (l’ex aula C3 del Magistero) verranno presentate le mostre fotografiche ‘La tragedia di essere vittime delle vittime’ e ‘Le crepe oltre il muro: la resistenza dei beduini del Negev’. Al termine inizierà il documentario ‘This is my land Hebron’, filmato che racconta la guerra israelo-palestinese.

All’istituto comprensivo statale “Anna Frank” di Montecalvo in Foglia, lunedì 26 gennaio alle 21.00 è prevista una conferenza pubblica multimediale di Paride Dobloni, docente di storia e filosofia del liceo scientifico “Torelli” di Fano. Il racconto del professore partirà dalle leggi razziali in Italia per poi approfondire alcune storie di persecuzione nel territorio della provincia. Dobloni parlerà anche dei campi di internamento civile, dove il regime fascista recluse diversi oppositori politici.

A Fermignano la mattinata del 27 si aprirà alle 10.30 con un concerto per le scuole primarie e secondarie nel salone comunale. L’iniziativa, organizzata dall’Istituto comprensivo Donato Bramante, vede protagonista il gruppo musicale giovanile Cantores Ascensionis di Sant’Angelo in Vado. La giornata si concluderà alle 21.00 presso la sala Monteverdi, dove l’associazione Il Vascello ha organizzato una serie di letture di testi e testimonianze.

A Urbania il Giorno della Memoria sarà celebrato con uno spettacolo teatrale. Martedì 27 alle 21.15 al teatro Bramante andrà in scena “L’amico ritrovato”, adattamento teatrale del racconto di Fred Uhlman. Una storia ambientata nella Germania nazista che parla dell’amicizia tra due ragazzi di sedici anni: Hans, figlio di un medico ebreo e Konradin, appartenente ad una famiglia aristocratica tedesca antisemita.

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Nasce Area Zero, la squadra di ciclismo che collabora con la Carlo Bo di Urbino http://ifg.uniurb.it/2013/12/03/ducato-online/nasce-area-zero-la-squadra-di-ciclismo-che-collabora-con-la-carlo-bo-di-urbino/52900/ http://ifg.uniurb.it/2013/12/03/ducato-online/nasce-area-zero-la-squadra-di-ciclismo-che-collabora-con-la-carlo-bo-di-urbino/52900/#comments Tue, 03 Dec 2013 14:52:59 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=52900 I ragazzi di Area Zero

I ciclisti di Area Zero

URBINO – Parte da un agriturismo di Borgo Massano, una frazione di Montecalvo in Foglia, la scommessa di Area Zero Pro Team: al Country House Ca’ Virginia undici giovani promesse del ciclismo italiano hanno stabilito il loro quartier generale. È il primo raduno di una nuova squadra professionista di ciclismo che si avvarrà del contributo dell’università Carlo Bo per la preparazione fisica e la formazione dei propri atleti. In pochi anni questi ragazzi proveranno a scalare l’olimpo del ciclismo mondiale.

A capitanarli un uomo simbolo del ciclismo marchigiano. Andrea Tonti, affiancato da Ivan de Paolis, sarà il team manager di Area Zero. Quello di Andrea è un curriculum che parla da solo. Nato a Osimo, in provincia di Ancona, a 23 anni era già professionista. Quattro volte nazionale italiano ai mondiali di ciclismo, era la spalla di Paolo Bettini quando centrò la vittoria nel 2007 a Stoccarda.

Nel 2011 il ritiro e il passaggio da ciclista a team manager. Adesso la nuova avventura con Area Zero. “Abbiamo scelto questo nome perché la nostra squadra vuole rappresentare un punto zero nel mondo del ciclismo, un esempio da cui ripartire. Proporremo un  modello di squadra che oltre a puntare sull’eccellenza atletica dei propri ciclisti, investa molto anche sull’immagine e sulla comunicazione”.

Proprio per rafforzare questo aspetto, Area Zero ha stretto un accordo con l’università Carlo Bo di Urbino, lavorando insieme a esperti e docenti di comunicazione e formazione. E anche il dipartimento di Scienze Motorie collaborerà nella preparazione atletica dei ciclisti.  “Cerchiamo di dare alla nostra squadra un’impronta professionale fin da subito. Faremo attenzione a tutti i dettagli, dall’allenamento al logo della squadra, dalla scelta delle divise alla formazione dei nostri atleti”. In squadra infatti ci sarà anche un mental trainer, che seguirà i ragazzi per tutto l’arco della stagione.

Sono 11 i ciclisti di Area Zero. Tutti italiani e tutti giovanissimi: il più piccolo è Giovanni Carbani, ha appena 18 anni e viene da Fano. “Sono tutti ancora a digiuno di vittorie importanti ma i nostri osservatori hanno condotto fin da maggio una ricerca capillare in tutta Italia, alla ricerca dei talenti più promettenti – spiega Andrea Tonti – il nostro primo impegno professionistico è previsto per febbraio. Area Zero debutterà infatti a Livorno in occasione del Gran Premio Costa degli Etruschi”.

Per le competizioni più importanti c’è da aspettare. L’Area Zero infatti è una squadra Continental e per partecipare a Giro d’Italia, Vuelta de España o Tour de France deve ottenere la qualifica di Professional. “Entro il 2015 speriamo di diventare Professional – afferma Luca Ivessa, addetto stampa di Area Zero – con quel titolo potremo ricevere gli inviti agli eventi più importanti del ciclismo mondiale. Ma servono investimenti e soprattutto le vittorie”.

Domani il sindaco di Urbino, Franco Corbucci, riceverà in municipio l’intero team per una conferenza stampa di presentazione della squadra.

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Incidente a Ca’ Gallo, due feriti. Interrotta la Provinciale Feltresca http://ifg.uniurb.it/2013/02/26/ducato-notizie-informazione/incidente-a-ca-gallo-due-feriti-interrotta-la-provinciale-feltresca/36062/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/26/ducato-notizie-informazione/incidente-a-ca-gallo-due-feriti-interrotta-la-provinciale-feltresca/36062/#comments Tue, 26 Feb 2013 10:19:39 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=36062 [continua a leggere]]]> URBINO – Incidente d’auto a Ca’ Gallo, questa mattina, tra un minibus Ducato e un fuoristrada Suzuki Jimny. Due persone sono state trasportate all’ospedale di Urbino, ma ancora non si conosce la prognosi. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i Vigili del fuoco e i Carabinieri.

La causa dell’incidente sarebbe una curva ghiacciata lungo la strada provinciale che collega la frazione a Pesaro.

Un camion che trasportava fieno e biada è invece rimasto impantanato a bordo strada nel tentativo di oltrepassare il blocco stradale. I Vigili del fuoco stanno lavorando per spostarlo con la gru. Al momento il tratto della Provinciale Feltresca 3 non è percorribile.

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