il Ducato » nicola giannelli http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » nicola giannelli http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it “Crescere si può”, mercoledì 17 la presentazione del libro di Daveri a Scienze Politiche http://ifg.uniurb.it/2013/04/08/ducato-notizie-informazione/crescere-si-puo-mercoledi-17-la-presentazione-del-libro-di-daveri-a-scienze-politiche/41618/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/08/ducato-notizie-informazione/crescere-si-puo-mercoledi-17-la-presentazione-del-libro-di-daveri-a-scienze-politiche/41618/#comments Mon, 08 Apr 2013 09:58:40 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=41618 [continua a leggere]]]> URBINO – Il 17 Aprile alle 15.00, presso la facoltà di Scienze Politiche, in Piazza Gherardi 4, verrà presentato l’ultimo libro  di Francesco Daveri “Crescere si può”.

Il noto economista ed editorialista del Corriere della Sera svilupperà un’analisi sulle prospettive economiche dell’Italia e sulle soluzioni possibili per uscire dalla crisi economica: “Da quando l’euro e l’Europa sono in crisi – si legge sulle prime righe del libro edito da Il Mulino – sembra che le vie della crescita stiano finendo. Non è così. È la via fiscale e monetaria alla crescita che si è esaurita. Per dare nuovi orizzonti alla crescita economica, facendo una robusta concorrenza alla Cina senza alzare barriere protezionistiche, bisogna rilanciare un vero mercato transatlantico e completare l’integrazione tra Europa e Stati Uniti”.

L’evento, organizzato dall’Università di Urbino in collaborazione con il gruppo studentesco Agorà, vedrà anche l’intervento di Nicola Giannelli, docente del corso di laurea in Governo e comunicazione politica.

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L’Internazionale non decolla: tanta foresteria, pochi forestieri http://ifg.uniurb.it/2012/03/24/ducato-online/linternazionale-non-decolla-tanta-foresteria-pochi-forestieri/29336/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/24/ducato-online/linternazionale-non-decolla-tanta-foresteria-pochi-forestieri/29336/#comments Sat, 24 Mar 2012 18:32:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29336 URBINO – Urbino come Oxford. È l’ambiziosa idea con cui, due anni fa, è nato il Collegio Internazionale. Una struttura in cui organizzare convegni e accogliere studenti provenienti da ogni parte del mondo. Il tutto in pieno centro storico, in quella vecchia Casa dello Studente dove gli universitari, vincitori di borsa, facevano la fila per ottenere un posto letto.

La ristrutturazione è costata 2.281.000 euro, di cui circa la metà stanziati dalla Provincia e il resto a carico dell’Ersu, l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario.

Dei vecchi bagni alla turca, delle cucine comuni e delle sale tv usate come luogo di ritrovo è rimasto solo il ricordo degli studenti che là hanno vissuto i loro anni migliori. Ora la maggior parte delle stanze sono singole, con il bagno e la tv in camera: un vero e proprio hotel a cinque stelle, con tanto di prima colazione compresa nel prezzo. Ma a quasi due anni di distanza dalla riapertura del collegio, l’internazionalizzazione dell’Ateneo sembra ancora lontana.

Nel 2011 solo per il 10 per cento la struttura è stata utilizzata per la convegnistica, con un totale di 138 persone ospitate, per lo più nel periodo primaverile ed estivo. Tra gli eventi il più importante è stato organizzato dalla Scuola di formazione delle Nazioni Unite, per istruire gli amministratori turistiche albanesi, sul modello marchigiano.

“Oggi il collegio è sfruttato solo parzialmente. Ci dovrebbero essere molti più convegni, essendo nata da un accordo fra Università ed Ersu proprio per favorire azioni comuni internazionali e valorizzare i rapporti dell’Ateneo con i giovani ricercatori e con i dottorandi. Infatti – ha detto il delegato rettorale agli studenti, Nicola Giannelli –  senza un cospicuo sviluppo dei rapporti internazionali le università italiane sono morte. Il collegio è una struttura di cui nessun altro Ateneo dispone”.

Ma gli studenti criticano questa scelta: “Urbino prova a buttarsi sulla convegnistica per sconfiggere il turismo mordi e fuggi e il problema degli iscritti che non decollano”, ha detto Rafael Campagnolo, dell’associazione C1 autogestita.

Sempre nel 2011 la vecchia Casa dello Studente ha ospitato 897 universitari e 207 docenti, attraverso il servizio di foresteria. “Possiamo rimanere al massimo per dieci giorni consecutivi e poi siamo costretti a trovare  un’altra sistemazione. D’altronde il prezzo non ci permetterebbe una lunga permanenza”, ha detto uno studente. Il costo di una camera va dai 18 ai 25 euro a notte, a fronte dei 10 – 16 del collegio del Colle.

“I ricavi derivanti dall’ospitalità del Collegio Internazionale hanno permesso di assegnare tutte le borse di studio in un momento critico come quello attuale. E  se prima era una sorta di ‘ghetto’ – ha affermato Giancarlo Sacchi, presidente dell’Ersu –  oggi è una struttura all’avanguardia. Ma per renderla a tutti gli effetti internazionale deve cambiare la cultura, anche perché organizzare convegni negli alberghi costa tanto”.

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Università, uno ‘spazio in progress’ per le associazioni http://ifg.uniurb.it/2012/03/20/ducato-online/universita-uno-spazio-in-progress-per-le-associazioni/29092/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/20/ducato-online/universita-uno-spazio-in-progress-per-le-associazioni/29092/#comments Tue, 20 Mar 2012 18:14:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29092 URBINO – Un passo avanti, insieme, per trovare una soluzione sulla questione degli spazi dell’Ateneo. Si sono lasciati con l’idea di uno ‘spazio in progress’ come luogo che rappresenti tutti senza strutture rigide. Da una parte l’Università, dall’altra i rappresentanti delle associazioni studentesche.

Il dibattito nato nella “Conferenza per gli spazi autogestiti”, organizzata oggi dall’amministrazione universitaria all’ex Nuovo Magistero di Urbino, ha rappresentato la prima mossa verso la soluzione di un problema molto sentito dal mondo delle associazioni studentesche.

Assente il rettore Stefano Pivato, atteso da tutti gli universitari accorsi per dibattere e trovare una soluzione dopo lo sgombero dell’aula C1 autogestita avvenuto a febbraio. A rappresentare le ragioni dell’università c’era Nicola Giannelli, delegato rettorale per i rapporti con gli studenti. Nella platea le diverse associazioni studentesche e quanti non si sentono affiliati a nessuna di esse.

La questione presenta diversi aspetti problematici, anche quelli più inaspettati. Oltre alle regole e all’illegittimità ribadita dal delegato rettorale, la questione di fondo appartiene agli studenti stessi: volontà diverse, difficili da conciliare in uno spazio unico. Il dibattito è molto animato, emergono diverse visioni di pensiero, anche politiche. C’è chi chiede uno spazio per ogni associazione e chi chiede di utilizzare al meglio un unico luogo che permetta a tutti di dar vita ad iniziative.

Il delegato Giannelli nel mediare le diverse posizioni ribadisce: “Dobbiamo pensare a un luogo come bene comune e mettere da parte l’idea di possesso. E tenere a mente che l’accesso alle strutture universitarie non può essere illimitato, senza regole”. Presente anche il direttore dell’Ersu Massimo Fortini, anche lui disponibile a venire incontro alle richiesti degli studenti: “Siamo disponibili a mettere a loro disposizione le nostre strutture”.

Un dialogo vero, tutti cercano di fare un passo verso la mediazione, tra le regole del mondo universitario e quelli che gli studenti chiamano i loro “bisogni”. Poi il clima si surriscalda, ogni associazione rivendica i propri meriti, nella gestione dell’ormai ex C1 autogestita, e critica le mosse degli altri. Tutti però sono convinti di una cosa e rivolgendosi al delegato lo esortano: “Credete nella nostra capacità di autogestirci”. E poi si torna a parlare di C1, una ferita ancora viva: “Con la sua chiusura l’Università ha voluto rompere con una parte importante degli studenti”.

E’ proprio l’associazionismo a rappresentare il principale problema per alcuni dei presenti: “Un luogo può essere veramente libero se lasciato a disposizione del singolo, non dei gruppi organizzati” è quanto lamenta qualcuno che non porta ‘etichette’ di nessun gruppo. L’aula C1 in particolare era considerata uno spazio gestito solo dalle associazioni, non aperto a tutti.

Una soluzione, probabilmente, si troverà. Giannelli ha ripetuto più volte la volontà dell’amministrazione di trovare una mediazione, anche per far conciliare le richieste delle diverse anime del movimento studentesco.

I dibattiti proseguiranno, intanto il delegato rettorale porterà i punti segnati sul taccuino all’amministrazione e al rettore, ribandendo il punto da cui bisogna partire: “Nessun pregiudizio. Incontriamoci con regolarità, di volta in volta proveremo ad autogestirci. L’importante è che facciate prevalere l’idea del bene comune”.

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Aula C1, 250 euro il ‘riscatto’ per il materiale. Pivato: “disposti a compromesso” http://ifg.uniurb.it/2012/03/20/ducato-online/aula-c1-250-euro-il-riscatto-per-il-materiale-pivato-disposti-a-compromesso/28986/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/20/ducato-online/aula-c1-250-euro-il-riscatto-per-il-materiale-pivato-disposti-a-compromesso/28986/#comments Tue, 20 Mar 2012 13:48:59 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=28986

Una mano di bianco all'aula C1 dopo lo sgombero

URBINO – Dopo la beffa anche il danno. Per recuperare il materiale sequestrato con lo sgombero della ex aula C1 autogestita i collettivi che l’avevano occupata dovranno pagare 250 euro. Così dicono i ragazzi dell’associazione studentesca. Lo sgombero, avvenuto a febbraio durante l’emergenza neve, era stato disposto dall’amministrazione universitaria. Gli occupanti hanno trovato chiusa l’aula C1 quando l’università ha riaperto le porte,  il materiale di associazioni e collettivi è stato portato in un magazzino “non meglio precisato”, dicono gli studenti. Per recuperarlo bisogna chiamare i numeri affissi sulla porta della C1.

A telefonare è stata per prima Pantarei, l’associazione che si occupa della tutela degli studenti disabili a Urbino. Nella C1 era custodito del materiale per la lettura del Braille (il sistema di scrittura per non vedenti) necessario al secondo corso studentesco. Per riprenderselo però bisogna, così dicono all’università pagare il deposito. Da qui le proteste degli studenti che accusano: “Si sta di fatto impedendo lo svolgimento di un’attività”. Oltre al materiale di Pantarei in questo magazzino sono finiti i libri, le riviste e i volantini degli anni del collettivo. “Il nostro materiale non è stato sottoposto a nessun sequestro giudiziario – scrivono in un comunicato gli studenti – quindi non vediamo perché dovremmo pagare un deposito voluto dall’Università.

Il rettore Stefano Pivato: “Per far cessare ogni polemica siamo disposti a trovare un compromesso, senza che i ragazzi paghino i 250 euro. Anche se – continua il rettore – sarebbe legittimo chiedere quei soldi in quanto corrispondono alla cifra che abbiamo dovuto versare alla ditta che si è occupata dello spostamento del materiale dalla C1 al deposito. L’Università ha inviato due lettere al collettivo chiedendo che quelle cose fossero portate via. Non è un caso che questo comunicato sia uscito oggi, a poche ore dalla conferenza sugli spazi di Ateneo. Perché non ci hanno contattato prima?”.

Oggi pomeriggio il Delegato rettorale Nicola Giannelli incontrerà gli studenti alle 15 nella Sala Tesi dell’Area Scientifico Didattica “Paolo Volponi” per la conferenza in cui si discuterà l’utilizzo degli spazi universitari.

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Il delegato agli studenti Giannelli: “I ragazzi della C1 dovevano aspettarsi lo sgombero” http://ifg.uniurb.it/2012/03/05/ducato-online/il-delegato-agli-studenti-giannelli-i-ragazzi-della-c1-dovevano-aspettarsi-lo-sgombero/27360/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/05/ducato-online/il-delegato-agli-studenti-giannelli-i-ragazzi-della-c1-dovevano-aspettarsi-lo-sgombero/27360/#comments Mon, 05 Mar 2012 22:01:39 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27360

L'aula C1 del Magistero durante l'occupazione

URBINO  – “Essere mandati via da uno spazio occupato non è un atto fascista e di brutale repressione. Chiunque occupa, lo fa sapendo di compiere un atto illegale, sa che rischia di essere mandato via in ogni momento e se decide di occupare lo fa perché vuole comunicare qualcosa. L’Aula C1 era un’aula utilizzata per un servizio pubblico attivo. La cosa sorprendente doveva semmai essere che per tanti anni l’amministrazione non avesse posto fine all’occupazione. Direi anzi che ormai non sembrava nemmeno più un’occupazione, ma un’assegnazione.”

Il delegato rettorale agli studenti Nicola Giannelli in una lettera inviata oggi all’ Assemblea Permanente difende apertamente la decisione del rettore sullo sgombero dell’aula C1, schierandosi contro la protesta dell’ omonima associazione. Giannelli, che pure in passato aveva più volte difeso i membri della C1, questa volta non usa mezzi termini:  “La ‘quasi assegnazione’ dell’aula ha infuso in chi si riteneva occupante un senso di possesso su di essa. Questo senso di possesso era chiaramente manifestato nella ostentazione di tutti i simboli dell’occupazione (dai poster ai cimeli) che connotavano esplicitamente il loro possesso su quegli spazi. E questi simboli sono tanti radicati nel loro sentire che sembra loro uno scandalo enorme il fatto che siano stati inscatolati”.

E ancora: “Chi si chiama fuori dal processo partecipativo, ritenendo inutile il confronto e il dialogo con le idee con gli altri, si chiama fuori dall’idea stessa gestione comune degli spazi”. Una condanna netta, quindi, della protesta degli studenti. La lettera di Giannelli segue il comunicato della C1 di qualche giorno fa, nel quale i ragazzi contestavano lo sgombero.

“Negli anni di autogestione abbiamo cercato di fare dell’aula C1Autogestita uno spazio libero ed aperto alla partecipazione di tutte e tutti si legge nel comunicato. “L’aula sgomberata, lungi dall’essere uno spazio ad uso e consumo di pochi vecchi studenti facinorosi, è stata invece la casa di diversi collettivi ed associazioni studentesche.  La C1Autogestita, in poche parole, è stato centro di aggregazione per tutte quelle lotte che dal basso chiedono il rispetto delle differenze e la tutela dei beni comuni”.

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Addio alla C1: a metà marzo il confronto studenti-Università http://ifg.uniurb.it/2012/02/27/ducato-online/addio-alla-c1-a-meta-marzo-il-confronto-studenti-universita/26702/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/27/ducato-online/addio-alla-c1-a-meta-marzo-il-confronto-studenti-universita/26702/#comments Mon, 27 Feb 2012 16:59:17 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=26702 URBINO – Che fine farà la ‘vecchia’ C1? Da stamattina sono iniziati i lavori: due operai stanno ripulendo l’aula e imbiancando le pareti. Dopo quattro anni di occupazione è un nuovo inizio per l’ aula che presto potrebbe ospitare le lezioni di psicologia, perché la sede della facoltà è in affitto. Con questa scelta l’Ateneo razionalizzerebbe gli spazi e ridurrebbe i costi. Resta però la richiesta degli studenti di spazi autogestiti.

“Dopo la metà di marzo ci sarà una conferenza – dice Nicola Giannelli, delegato rettorale agli studenti – a cui parteciperanno l’Università, le associazioni e i gruppi studenteschi e sentiremo le loro esigenze. Cercherò di indirizzare la discussione senza imporre una soluzione piuttosto che un’altra, in maniera da facilitare un accordo tra le parti. A Urbino le associazioni studentesche si muovono in autonomia e si guardano con diffidenza., invece è giusto che imparino a stabilire delle regole comuni di convivenza”. Assegnare un’aula a ognuna delle associazioni è però impensabile, visto che sono una decina: “Nell’incontro si discuterà il metodo, cosa si vuole fare all’interno degli spazi autogestiti, ma se ciascun gruppo vuole uno spazio proprio allora l’Ateneo risponderà di no. La C3 potrebbe essere l’ aula alternativa alla C1”.

Contrastanti le opinioni dei rappresentanti degli studenti nel CdA. “Io so che c’è necessità di spazi perché tante associazioni li richiedono – dice Mauro Vecchietti, rappresentante degli studenti – ciò che a me interessa è condividere degli spazi come è sempre stato in un’aula che sia regolamentata e che permetta quindi l’accesso ad associazioni e gruppi di studenti”.

Di altra opinione un’altra rappresentante degli studenti, Gabriella Flammini, : “Il problema è proprio che, dopo la conferenza, l’aula che verra scelta sarà regolamentata. Noi abbiamo ricordato al rettore come quasi tutti gli atenei italiani prevedono delle aule autogestite da ogni associazione. A Urbino, invece, ne avevamo una sola ed è stata tolta”. Sul futuro però la situazione non è chiara: “Non sappiamo esattamente come sarà gestita però, proprio perchè prevede che molte associazioni e gruppi studenteschi ne facciano parte, l’autogestione diventerà difficoltosa e per questo ci vorrà un regolamento”.

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Università, Pivato: “Presto una conferenza su uso degli spazi comuni” http://ifg.uniurb.it/2012/02/20/ducato-notizie-informazione/il-rettore-presto-una-conferenza-su-uso-degli-spazi-comuni/25998/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/20/ducato-notizie-informazione/il-rettore-presto-una-conferenza-su-uso-degli-spazi-comuni/25998/#comments Mon, 20 Feb 2012 17:53:22 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=25998 [continua a leggere]]]> URBINO – Un tavolo per discutere dell’uso degli spazi comuni con gli studenti. Il rettore dell’Università di Urbino, Stefano Pivato e il responsabile del progetto studenti, Nicola Giannelli, , lanciano la proposta sul sito dell’Ateneo attraverso un comunicato. Nessun riferimento esplicito allo sgombero dell’aula autogestita C1 al Magistero, nel testo si affronta il tema degli ambienti comuni con l’invito a un confronto. “La gestione di questi spazi potrà essere discussa dal Consiglio degli Studenti e disciplinata da regole che siano il più possibile condivise”. Nel comunicato hanno anche annunciato la “convocazione di una Conferenza sull’uso dello spazio comune aperta a tutti coloro che studiano presso l’Università di Urbino”.

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Università, responsabile Progetto studenti: “Favorevoli ad aula studio aperta” http://ifg.uniurb.it/2012/01/24/ducato-notizie-informazione/universita-responsabile-progetto-studenti-favorevoli-ad-aula-studio-aperta/16926/ http://ifg.uniurb.it/2012/01/24/ducato-notizie-informazione/universita-responsabile-progetto-studenti-favorevoli-ad-aula-studio-aperta/16926/#comments Tue, 24 Jan 2012 17:53:54 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=16926 [continua a leggere]]]> URBINO – Appoggia la richiesta dei movimenti studenteschi all’ERSU anche Nicola Giannelli, responsabile del Progetto studenti dell’Università di Urbino, oggi presente in piazza San Filippo prima dell’inizio del flash mob letterario oraganizzato dagli universitari davanti al collegio Internazionale. “Siamo favorevoli a riaprire un’aula studio serale – ha detto Giannelli – perché crediamo che nel modello della città-campus sia molto utile che ci siano delle aule studio, almeno una, aperta anche alla sera. L’università offre molti spazi per lo studio durante il giorno, ma non ha le strutture, soprattutto non ha il personale con i contratti per le aperture serali come invece ha l’ERSU. Noi non siamo favorevoli all’occupazione perché è un atto illegale, ma ci farebbe piacere che un’aula studio fosse riaperta in questa struttura”.

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