il Ducato » pierangelo de simoni http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » pierangelo de simoni http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Muore dopo l’operazione all’anca. L’autopsia rivela: è stata un’embolia http://ifg.uniurb.it/2013/05/08/ducato-online/muore-dopo-loperazione-allanca-lautopsia-rivela-e-stata-unembolia/46170/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/08/ducato-online/muore-dopo-loperazione-allanca-lautopsia-rivela-e-stata-unembolia/46170/#comments Wed, 08 May 2013 13:03:11 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=46170 URBINO – Rosanna Ferri è morta per un’embolia massiva. A stabilire la causa del decesso della 73enne di Urbino nel pomeriggio di ieri, a poche ore da un’operazione all’anca, è  il risultato dell’autopsia richiesta dall’ospedale.

Il decesso non sarebbe quindi collegato direttamente all’intervento di ieri: “La complicazione – spiega il primario di ortopedia dell’ospedale di Urbino, Pierangelo De Simoni – è riconducibile a tutto  l’iter terapeutico che la donna ha seguito negli ultimi anni e alle conseguenti complicazioni. Abbiamo disposto l’autopsia per capire quale fosse stato il motivo dei problemi, in mancanza di un riscontro clinico”.

“L’esame ha confermato del sospetto che si era sollevato  nel corso dell’operazione. Al termine ci siamo accorti che la paziente aveva avuto una complicazione;  è stata trasferita in rianimazione e non l’abbiamo risvegliata perché le sue condizioni non lo permettevano”.

L’intervento di ricostruzione dell’anca a cui era stata sottoposta la donna di Castelcavallino era il terzo di una lunga serie di operazioni e complicazioni: il primo un anno e mezzo fa in un’altra struttura sanitaria, poi un altro un mese fa (sempre fuori Urbino) e, negli intevalli, almeno tre lussazioni che hanno costretto la donna a un’ulteriore “revisione” dell’impianto.

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Protesi tossiche, intervento di sostituzione stamattina all’ospedale http://ifg.uniurb.it/2012/03/14/ducato-notizie-informazione/protesi-tossiche-intervento-di-sostituzione-stamattina-allospedale/28553/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/14/ducato-notizie-informazione/protesi-tossiche-intervento-di-sostituzione-stamattina-allospedale/28553/#comments Wed, 14 Mar 2012 14:28:45 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=28553 [continua a leggere]]]> URBINO – Una delle protesi all’anca realizzate dalla Depuy, e impiantate su un paziente all’ospedale di Urbino, è stata sostituita questa mattina, con un intervento chirurgico. Le protesi della ditta francese sono sotto accusa perché costruite con materiali tossici. L’intervento è stato effettuato all’ospedale “Santa Maria della Misericordia” ed è il primo caso di sostituzione di una di queste protesi impiantata nel nosocomio urbinate. Il primario di Ortopedia e traumatologia, Pierangelo De Simoni ha spiegato: “E’ stato revisionato un impianto che rientrava tra quelli incriminati, un intervento programmato da tempo”.  Il medico, che ieri aveva invitato “a non fare inutili allarmismi, perché i pazienti sono continuamente monitorati”, ha aggiunto che “si tratta finora dell’unico caso di sostituzione dell’impianto nella struttura ospedaliera”. Sono 13 in tutto le protesi sospette acquistate dall’ospedale di Urbino, di cui 10 impiantate fra il 2004 e il 2006.

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Protesi all’anca nocive, l’ospedale di Urbino rassicura: “Nessun allarmismo” http://ifg.uniurb.it/2012/03/13/ducato-online/protesi-allanca-nocive-lospedale-di-urbino-rassicura-nessun-allarmismo/28387/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/13/ducato-online/protesi-allanca-nocive-lospedale-di-urbino-rassicura-nessun-allarmismo/28387/#comments Tue, 13 Mar 2012 13:52:02 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=28387 /AUDIO]]> URBINO – Protesi all’anca tossiche. Sono dieci quelle impiantate a Urbino, secondo il primario di ortopedia e traumatologia di Urbino, Pierangelo De Simoni, però, “non bisogna fare inutili allarmismi, perché i pazienti sono continuamente monitorati”. Le protesi, prodotte dalla ditta francese DePuy per l’impianto all’anca, sono di tipo Asr e Asr XL, completamente metalliche, rilasciano ioni di cobalto e cromo che possono causare non solo dolori muscolari, ma anche problemi neurologici, secondo le analisi del ministero della Salute. Prima di essere ritirate dal mercato però sono state impiantate in Italia su migliaia di pazienti.

Nella regione Marche risultano 47 le protesi vendute alle strutture sanitarie, di cui 41 quelle impiantate. La Regione si è da tempo attivata per effettuare un monitoraggio completo sui pazienti coinvolti, tutti avranno un supporto medico adeguato e un’assistenza clinica continua. Cinque le strutture ospedaliere marchigiane coinvolte, tra queste l’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Urbino. Qui sono 13 le protesi acquistate e 10 quelle impiantate tra il 2004 e il 2006. “Da quando sono diventato direttore dell’unità operativa di Ortopedia e Traumatologia di Urbino, le protesi incriminate non sono più state impiantate”, ha affermato De Simoni.  Si deduce quindi che dal 2006 al 2011 non siano state più utilizzate le protesi della ditta DePuy.   “Tutti i pazienti interessati sono stati contattati da più di un anno – ha detto il primario – e sono soggetti a periodici controlli clinici, radiografici, ecografici ed ematici, secondo le direttive date dal Ministero e dalla regione Marche”.  Per il momento non è stata fatta alcuna sostituzione qui, nell’ospedale di Jesi invece 13 pazienti sono già stati rioperati. Il medico cerca di rassicurare tutti, sostenendo che l’attenzione dell’ospedale verso il problema è stata e continuerà ad essere alta:  “Quelle che sono ora in dotazione usano materiali ampiamente collaudati e sicuri, con una storia pluridecennale e con centinaia di migliaia di impianti realizzati nel mondo”.

Ascolta l’intervista al primario Pierangelo De Simoni

L’alta tossicità del metallo potrebbe  generare, oltre a importanti disturbi muscolari (che però sembrano scomparire con la rimozione della protesi), alterazioni all’apparato neurologico. “Questo è un campo non chiaro, i rischi certi riguardano la stabilità delle protesi, che possono andare incontro a mobilizzazioni – ha dichiarato De Simoni – quindi non facciamo dell’allarmismo inutile”. La pericolosità di questi impianti è stata riconosciuta a livello mondiale, in Italia il ministero della Salute ha allertato tutte le aziende sanitarie, invitandole a chiamare uno ad uno tutti coloro che hanno subito l’intervento tra il 2006 e il 2010.

 

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http://ifg.uniurb.it/2012/03/13/ducato-online/protesi-allanca-nocive-lospedale-di-urbino-rassicura-nessun-allarmismo/28387/feed/ 0 Il primario di Ortopedia De Simoni: "I pazienti interessati sono stati contattati sottoposti a un monitoraggio costante". Nelle Marche sono state utilizzate 41 protesi all'anca nocive della ditta Depuy, 10 impiantate al Santa Maria della Misericordia. Il primario di Ortopedia De Simoni: "I pazienti interessati sono stati contattati sottoposti a un monitoraggio costante". Nelle Marche sono state utilizzate 41 protesi all'anca nocive della ditta Depuy, 10 impiantate al Santa Maria della Misericordia. Qui per ora nessuna sostituzione, a Jesi invece 13 pazienti sono già stati rioperati /AUDIO il Ducato no