il Ducato » pierpaolo tiberi http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » pierpaolo tiberi http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it La pioggia non dà tregua. Frane a Trasanni, Gadana e Urbania http://ifg.uniurb.it/2013/03/14/ducato-online/la-pioggia-non-da-tregua-frane-a-trasanni-gadana-e-urbania/38526/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/14/ducato-online/la-pioggia-non-da-tregua-frane-a-trasanni-gadana-e-urbania/38526/#comments Thu, 14 Mar 2013 18:00:37 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=38526 URBINO – Una collina gonfia d’acqua fino a scoppiare che si trasforma in un fiume di fango. Sul suo cammino, a pochi chilometri da Trasanni, c’è una villetta con un piccolo vigneto e un capanno dove vivono tre cani da caccia. Zolle di terra grandi come frigoriferi sfondano le pareti del capanno e schiacciano i tre cani bracco. Qualche minuto prima e lo smottamento avrebbe sorpreso anche i padroni di casa.

Sono le 10.30 del mattino quando la famiglia Cesaroni, che abita al 269 di via Urbinate, si accorge che il terreno agricolo sopra la loro casa ha ceduto sotto il peso della pioggia. Sentono un rumore cupo, “come un motore appena acceso” raccontano, e si affacciano dalla finestra per vedere cosa sia successo. Vedono uno squarcio nel fianco della collina e il loro giardino coperto da metri e metri di terra. I filari di vite divelti, alcuni alberi sradicati di netto e il capanno dei cani ridotto a macerie. Un getto di acqua marrone continua a scendere con violenza sul viottolo, in direzione della strada provinciale.

Arrivano due mezzi dei Vigili del Fuoco di Urbino e gli uomini si mettono subito a scavare per salvare le bestie intrappolate. Sono momenti concitati, servono vanghe e cesoie per rompere la rete e liberare i cani. Per uno di loro non si può fare nulla, è rimasto sepolto sotto il fango. Una femmina di bracco viene trovata schiacciata contro la recinzione, ancora viva, ma le speranze che si possa salvare sono poche. Un terzo cane è più fortunato: spaventato e zoppicante, riesce a uscire dalla trappola di terra e legno con l’aiuto dei pompieri, ma è sotto shock.

La famiglia Cesaroni assiste impotente. Gli uomini di casa hanno rischiato di essere travolti anche loro. Silvano ha dato da mangiare ai cani pochi minuti prima che il capanno venisse distrutto, mentre il fratello Lucio ha tentato di far defluire l’acqua, ma si è arreso dopo essere affondato fino alle ginocchia nel terreno molle.

Il dolore della famiglia Cesaroni si mescola alla rabbia. Spiegano che già quattro anni fa c’era stato uno smottamento, arrivato fino alla strada provinciale, e che più volte avevano segnalato la gravità della situazione. Neanche un sopralluogo del Genio civile è servito a scacciare gli incubi: “La verità – spiega Chiara Cesaroni – è che mancano i soldi per il dissesto idrogeologico”. Le prime avvisaglie della frana di stamattina si erano già manifestate sabato scorso, quando piccole zolle di terreno hanno iniziato a scivolare. Per iniziare a mettere in sicurezza la collina bisogna aspettare perché continua a piovere e ogni tanto si vede un pezzo di terra staccarsi e scivolare giù.

Pochi chilometri più in là, il terreno frana tra Gadana e Pieve di Cagna. Un piccolo smottamento sulla strada vicinale di Ca’ Andreana, vicino all’omonimo agriturismo. Alberi e terra ostruiscono la strada che viene chiusa al traffico. La pioggia non dà tregua e colpisce una terza volta, a Urbania.

Due auto sono state colpite dai massi trasportati dalla frana che ha invaso la strada provinciale che collega Urbania e Fermignano. Una delle macchine è del Comune di Fermignano. Fortunatamente il terzo smottamento della giornata ha provocato solo tanta paura e qualche disagio per gli automobilisti.  Sul posto è intervenuta la polizia locale associata ed è stata ripristinata la circolazione.

“Non è il caso di allarmarsi – spiega il geologo Pierpaolo Tiberi – gran parte del terreno urbinate è argilloso e marmoso, cioè è poco consistente e riempendosi d’acqua da problemi di stabilità. Inoltre in questo periodo i campi non sono coperti da vegetazione e sono quindi più instabili. E’ anche vero che si potrebbero prevenire molte frane con una corretta prevenzione. Bisogna attenersi alle norme di regimazione, cioè scavare solchi per rallentare e convogliare le acque”.

“La corretta gestione del suolo – conclude Tiberi – e la corretta arginazione delle acque sono responsabilità del proprietario del terreno. Il comune deve provvedere a fognature e ai terreni adiacenti le strade. Comunque, per conoscere la pericolosità del proprio terreno, basta consultare il piano dell’assetto idrogeologico”.

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Pioggia su neve, rischio frane ed esondazioni. Il geologo Tiberi: “Strade danneggiate” http://ifg.uniurb.it/2012/02/20/ducato-online/pioggia-su-neve-rischio-frane-ed-esondazioni-il-geologo-tiberi-strade-danneggiate/25935/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/20/ducato-online/pioggia-su-neve-rischio-frane-ed-esondazioni-il-geologo-tiberi-strade-danneggiate/25935/#comments Mon, 20 Feb 2012 15:39:51 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=25935 di Giorgia Grifoni

URBINO – La pioggia che sta cadendo in queste ore potrebbe aggravare il processo di scioglimento del manto nevoso e provocare danni a strade, fiumi e terreni. “Speravamo in temperature più basse – rivela Pierpaolo Tiberi, geologo della Protezione civile – che trattenessero un po’ la neve, in modo da non riversare molta acqua sul reticolo idrografico. Ma l’aumento delle temperature, unito alle piogge previste per i prossimi due giorni, sta creando un problema in  più”. Il rischio maggiore, secondo il geologo, sono le zone di fondovalle, dove si accumulerebbe tutta l’acqua in eccesso.

ESONDAZIONI. “Ogni metro di neve –spiega Tiberi – sono 100 mm d’acqua. In qualche porzione di terreno la neve ha raggiunto anche i tre metri: sono circa 300 mm d’acqua potenzialmente rilasciati ai fiumi del territorio”.  Il livello dei torrenti  è però costantemente monitorato: “Non c’è ancora un effettivo pericolo di esondazione dei fiumi. Fortunatamente i corsi d’acqua non sono di livello elevato, ma resta il rischio per le zone di fondovalle, dove il fiume si vede arrivare un quantitativo d’acqua importante”.

FRANE. Altro rischio a seguito delle piogge di questi giorni è costituito dai dissesti franosi: i Vigili del fuoco sono intervenuti questa mattina in alcune zone periferiche dove erano avvenuti dei piccoli smottamenti. “I terreni che stanno assorbendo acqua – continua il geologo – chiaramente aumentano di peso, con il conseguente cedimento di versanti e colline”.

STRADE. Sono legati alle frane anche i danni alle strade, che si erano già verificati dopo l’alluvione dello scorso marzo. “Ci aspettiamo – conclude Tiberi – che la rete viaria venga seriamente danneggiata dalle nevicate delle scorse settimane. Molte strade che già nel marzo 2011 erano state interessate da diffusi dissesti dovuti alle alluvioni, potrebbero cedere ulteriormente. Sono a rischio soprattutto le strade provinciali, quelle comunali e, ovviamente, quelle private”.

 

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Maltempo, il terreno frana attorno a Urbino http://ifg.uniurb.it/2011/03/10/ducato-online/maltempo-il-terreno-cede-attorno-a-urbino/5854/ http://ifg.uniurb.it/2011/03/10/ducato-online/maltempo-il-terreno-cede-attorno-a-urbino/5854/#comments Thu, 10 Mar 2011 08:15:01 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=5854 [continua a leggere]]]> URBINO- Giorni di frane e smottamenti a Urbino e dintorni. Da venerdì i Vigili del Fuoco stanno lavorando per risolvere i disagi provocati dallo scioglimento della neve caduta la settimana scorsa.

A Ca’ Cartolaro l’episodio  più grave. Tra sabato e lunedì, il terreno ha ceduto trascinando con sé un albero che si è posato sul tetto di una villetta bifamiliare. La famiglia Alessandrini è stata costretta a lasciare l’abitazione in via precauzionale. In località Cerreto, tra Urbino e Fermignano, e a Ca’ Raniero il terreno ha franato. Disagi anche a Gadana, nella zona Montecalende, dove mercoledì i Vigili del Fuoco e il gruppo S.A.F. Speleo Urbino sono intervenuti per liberare un torrente ostruito dai rami. Quattro giorni fa una frana aveva sradicato alcuni alberi formando una diga naturale lungo il torrente Valle del Foglia. Video

Visualizza Maltempo, le frane nella zona di Urbino in una mappa di dimensioni maggiori
A Pallino, Colonna e Cavallino le strade sono state chiuse a causa di distaccamenti dell’asfalto.

La neve ha anche provocato la caduta di alcuni alberi sulla statale 73bis e in Via di Giorgio Martini, direzione collegi, dove i rami si erano incastrati nei cavi della corrente elettrica.

Continuano i sopralluoghi delle squadre di soccorso per la messa in sicurezza della zona. I punti di maggiore criticità sono Sassocorvaro, Petriano, Monteciccardo e Schieti.

“Vi garantisco che nella regione Marche è come se si fosse verificato un piccolo terremoto. Tutto il territorio regionale nella zona da Pesaro ad Ascoli Piceno è stato sottoposto a uno sconquasso idrogeologico terribile” ha dichiarato Pierpaolo Tiberi, geologo della Protezione civile. I danni provocati dal maltempo ammontano a 1 miliardo di euro. “Si richiederà alla Presidenza del Consiglio dei Ministri lo stato di calamità naturale per ottenere i finanziamenti e attivare le procedure d’urgenza” ha concluso il geologo.

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Frana Ca’ Cartolaro, il terreno continua a cedere http://ifg.uniurb.it/2011/03/07/ducato-notizie-informazione/frana-ca-cartolaro-il-terreno-continua-a-cedere/5739/ http://ifg.uniurb.it/2011/03/07/ducato-notizie-informazione/frana-ca-cartolaro-il-terreno-continua-a-cedere/5739/#comments Mon, 07 Mar 2011 18:08:37 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=5739 [continua a leggere]]]> URBINO- I vigili del fuoco sono intervenuti questa mattina per contenere la frana che, nella tarda serata di sabato, ha colpito il pendio tra via Zeppi e Ca’ Cartolaro. Il terreno ha continuato a cedere tra domenica e lunedì trascinando con sé un albero che si è posato sul tetto di una villetta bifamiliare. La famiglia Alessandrini è stata sgomberata in misura precauzionale, mentre continuano i sopralluoghi delle squadre di soccorso per la messa in sicurezza della zona. “Si può ridurre il grado di rischio eliminando gli alberi sopra la scarpata” -ha dichiarato Pierpaolo Tiberi, geologo della Protezione Civile- ma alcune porzioni di terreno potrebbero ancora scendere”.

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Danni maltempo, il geologo Tiberi : “Come un terremoto” http://ifg.uniurb.it/2011/03/07/ducato-notizie-informazione/danni-maltempo-il-geologo-tiberi-come-un-terremoto/5745/ http://ifg.uniurb.it/2011/03/07/ducato-notizie-informazione/danni-maltempo-il-geologo-tiberi-come-un-terremoto/5745/#comments Mon, 07 Mar 2011 18:03:42 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=5745 [continua a leggere]]]> URBINO- “Vi garantisco che nella regione Marche è come se si fosse verificato un piccolo terremoto. Tutto il territorio regionale nella zona da Pesaro ad Ascoli Piceno è stato sottoposto a uno sconquasso idrogeologico terribile” ha dichiarato Pierpaolo Tiberi, geologo della Protezione civile.

Se il fermano resta la zona più danneggiata, numerose frane si sono verificate anche nella città di Urbino e nelle zone limitrofe a causa del maltempo dei giorni scorsi. I vigili del fuoco sono intervenuti tra venerdì e lunedì nelle località di Cerreto, Le Baracche, Pallino, Colonna, Ca’ Raniero e Ca’ Cartolaro. In via Francesco di Giorgio Martini i tecnici del Comune hanno dovuto rimuovere degli alberi caduti sui cavi elettrici, mentre l’Anas è intervenuta sullo stesso tratto per coprire le buche provocate dalle precipitazioni. A Cavallino, una porzione di carreggiata ha ceduto e ammontano a decine gli smottamenti in campagna. Il presidente della giunta regionale andrà mercoledì alla presidenza del consiglio dei Ministri per richiedere lo stato di calamità naturale. “È un’azione necessaria per ottenere i finanziamenti e attivare le procedure d’urgenza – conclude Tiberi – ci auguriamo di ricevere il sostegno adeguato come è avvenuto nella recente alluvione in Veneto”.


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