VIDEO Dal 1901 sulla carta stampata si parla anche di arte e sapere, nella ‘terza pagina’. Ma le persone hanno ancora voglia di sfogliare la sezione culturale dei quotidiani? Lo abbiamo chiesto a sei persone in giro per la città

Dopo che l’esecutivo Monti ha dimezzato il finanziamento pubblico alla stampa, e mentre Grillo preme perché venga abolito, il nuovo sottosegretario all’Editoria Giovanni Legnini propone un’altra ricetta: un accordo con Google sul modello di quello francese (60 milioni di euro ogni anno) da investire nella digitalizzazione. Intanto la Spagna pensa di introdurre per la prima volta degli aiuti al settore e la Francia di convogliarli tutti sul digitale

L’ex quotidiano di New Orleans fa un passo indietro e dopo un anno decide di tornare al cartaceo sei giorni su sette. Due settimanE fa la stessa cosa l’ha fatta il giornale di Philadelphia. che dopo una pausa di due anni torna in edicola il sabato. Un fenomeno che va contro la tendenza mondiale di puntare tutto sul web

Pubblicati i nuovi dati di Ads (Accertamenti Diffusione Stampa). Da gennaio 2013 le copie digitali vengono conteggiate, e mettono in discussione le statistiche: Sole24Ore vende di più su smatrphone e tablet rispetto al Corriere della Sera e la Repubblica, e nella classifica generale scavalca la Gazzetta dello Sport e la Stampa

Una nuova tecnica, chiamata 3volution, permette di risparmiare fino al 33% sui costi di stampa. Lanciata dal Columbus Dispatch, è un sistema che ottimizza la stampa, restringendo il formato e rendendo flessibile il giornale. In Italia è un metodo ancora sconosciuto, ma potrebbe aprire nuove prospettive

L’anno scorso c’è stata una crescita del numero medio di quotidiani a Urbino. Ma non sono i giornalai ad essersene avvantaggiati: nella città ducale hanno chiuso tre punti vendita in pochi mesi. Il riflesso di una realtà nazionale che mette in ginocchio il settore

Disboscata la giungla dei prezzi che aveva causato situazioni paradossali per la compresenza di due quotidiani dello stesso editore. Dai primi di febbraio i due giornali escono ‘in panino’. Per ora nessuna chiusura di redazione, ma c’è un piano per “prepensionare” nelle Marche sei giornalisti. Il Sindacato ha chiesto un incontro chiarificatore con la proprietà. Fermento fra i collaboratori pagati (o sottopagati) “a pezzo”

La stampa in mandarino nel nostro paese è sempre più diffusa: il numero supera nettamente quello dei periodici italiani, se rapportato alla popolazione residente

Rispetto al passato, le cronache dei quotidiani danno maggiore spazio ai suicidi che hanno come causa motivi economici. Per blog e associazioni di categoria però non è ancora sufficiente: “Mostrati solo i casi eclatanti e solo sui media locali”. Il pericolo per i giornali è poi quello di fare confusione con i numeri

E’ attiva in oltre trenta comuni della provincia la ‘Media Library OnLine’, che mette a disposizione quotidiani, video, libri digitali, canzoni e banche dati. Il servizio è gratuito per gli utenti dell’università e al costo di 5 euro per i cittadini. In un mese 650 iscritti e più di 4000 consultazioni: quotidiani e periodici i più cliccati

In Italia rappresentano quasi la metà della professione, ma è ancora lontana la prospettiva di arrivare ad occupare il 50% dei ruoli, come richiesto dalla Commissione pari opportunità dell’Fnsi. Buia la situazione nei quotidiani: solo dieci poltrone rosa su 134 testate
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L’ultima copia del freepress del gruppo Rcs portava la data del 24 febbraio. Sopravvivono, tra molte difficoltà, ‘Leggo’, ‘Metro’ e ‘Dnews’. Tempi duri anche per i loro giornalisti costretti a muoversi tra contratti di solidarietà e turni di cassa integrazione