il Ducato » regione marche http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » regione marche http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Regionali 2015: i quattro candidati di Urbino, “le nostre priorità per il territorio” http://ifg.uniurb.it/2015/05/06/ducato-online/regionali-2015-i-quattro-candidati-di-urbino-le-nostre-priorita-per-il-territorio/73573/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/06/ducato-online/regionali-2015-i-quattro-candidati-di-urbino-le-nostre-priorita-per-il-territorio/73573/#comments Wed, 06 May 2015 15:53:06 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73573 I CANDIDATI PRESIDENTE / COME SI VOTA ]]> URBINO – Sanità, turismo e viabilità. Liste diverse ma priorità comuni per i quattro candidati urbinati alle prossime regionali del 31 maggioGianluca Carrabs, Raffaella Vagnerini, Piergiorgio Fabbri ed Elisabetta Foschi. I primi due appoggiano Luca Ceriscioli (Pd), mentre gli altri sostengono rispettivamente Gianni Maggi (Movimento5stelle) e il presidente uscente Gian Mario Spacca (Lista 2020). Le loro ricette per risolvere i problemi della regione sono molto simili e passano attraverso una valorizzazione delle eccellenze culturali e paesaggistiche del nostro territorio.

LEGGI: Una sfida a cinque per la presidenza della Regione

Gianluca-CarrabsGianluca Carrabs nato ad Avellino il 31/5/1976, vive ad Urbino dai tempi dell’università. È candidato con la lista Uniti per le Marche che sostiene Luca Ceriscioli

Quali sono le priorità per la regione Marche?
“Innanzitutto sarà fondamentale uscire dall’isolamento infrastrutturale presente sul territorio. Inoltre dobbiamo puntare sulle eccellenze del nostro territorio: dall’artigianato al design. Non possiamo competere con le grandi produzioni internazionali quindi vale la pena puntare sui mercati di nicchia e sul made in Italy.

Quali quelle per il territorio di Urbino?
“Dobbiamo riuscire a valorizzare l’entroterra tanto quanto la costa. Per farlo è necessario un miglior collegamento tra le zone del Montefeltro e il resto della regione e del paese. Da questo punto di vista sono stati fatti passi avanti con la nuova ferrovia che speriamo di poter riattivare al più presto. Inoltre bisogna migliorare la manutenzione delle strade interne.

Crede nei sondaggi che danno per vincente Luca Ceriscioli? Pensa che lo scandalo dei 66 indagati in regione influenzerà il voto?
“Lascio ad altri l’uso strumentale di queste notizie. I rimborsi non erano regolati quindi non si tratta di sperpero del denaro pubblico come nel caso di Roma. Credo che il vantaggio di Ceriscioli deirivi dall’omogeneità del centro-sinistra

imagePiergiorgio Fabbri nato ad Urbino il 26 giugno 1963. E’candidato con il Movimento5stelle che sostiene Gianni Maggi

Quali sono le priorità per la regione Marche?
“Innanzitutto la sanità. L’ultima riforma sanitaria ha danneggiato il sistema marchigiano. Tredici ospedali interni sono stati declassati e molte delle strutture che servono il territorio non sono state attivate. Bisogna cercare di alleggerire il carico di pazienti sostenuto dal solo ospedale di Urbino”.

Quali quelle per il territorio di Urbino?
“Bisogna valorizzare l’entroterra non solamente attraverso il turismo culturale. Urbino deve sfruttare lo status di patrimonio dell’Unesco e potenziare la sua immagine così da attrarre anche le masse. Inoltre dobbiamo favorire le avanguardie tecnologiche come le start up nate dalla creatività degli studenti universitari. La città deve diventare un volano di sviluppo culturale”.

Crede nei sondaggi che danno per vincente Luca Ceriscioli? Pensa che lo scandalo dei 66 indagati in regione influenzerà il voto?
“Ci credo relativamente e non so se lo scandalo influenzerà il voto. Quello che so per certo è che da inizio anno giro la provincia e le sensazioni sono molto positive. Ci danno intorno al 20% ma credo che potremmo anche migliorare le ipotesi dei sondaggi. Siamo l’unica alternativa per il futuro delle Marche.

download-(1)Elisabetta Foschi nata ad Urbino il 20/5/1973. È candidata con la lista Marche 2020 di Gian Mario Spacca

Quali sono le priorità per la regione Marche?
“Sanità, infrastrutture e lavoro. In particolare la difesa delle piccole e medie imprese sparse sul nostro territorio. Un concetto che non appartiene al dna della sinistra.

Quali quelle per il territorio di Urbino?
Sono simili a quelle della regione. Un eventuale vittoria di Ceriscioli sarebbe dannosa per la città, da sindaco di Pesaro non si è mai occupato dell’entroterra. Ha sempre difeso l’ospedale unico, voleva spostare l’istituto tecnico di Urbino a Pesaro e voleva chiudere il tribunale”.

Crede nei sondaggi che danno per vincente Luca Ceriscioli? Pensa che lo scandalo dei 66 indagati in regione influenzerà il voto?
Non credo ai sondaggi. Questo voto sarà un referendum tra chi sa solo consumare reddito prodotto da altri e chi vuole tornare a far produrre la regione.

downloadRaffaella Vagnerini, nata a Jesi nel 1972 ma cresciuta ad Urbino, è candidata con la lista del Pd a sostegno di Luca Ceriscioli

Quali sono le priorità per la regione Marche?
“Viabilità, dissesto idrogeologico e sanità. La condizione di molte strade del territorio è pessima. Spesso vengono proposti progetti per nuovi tratti, ma in realtà serve soprattutto il ripristino di quelle esistenti. In questo modo risponderemmo anche all’emergenza del dissesto idrogeologico che ha più volte investito il territorio.

Quali quelle per il territorio di Urbino?
“Urbino deve svolgere un ruolo trainante per il Montefeltro grazie alle sue eccellenze: l’università, l’Ersu ed in generale le risorse culturali, paesaggistiche e turistiche.

Crede nei sondaggi che danno per vincente Luca Ceriscioli? Pensa che lo scandalo dei 66 indagati in regione influenzerà il voto?
“Se il campione è rappresentativo credo siano affidabili. Sono meno convinta da quelli su internet. In ogni caso l’elettore può cambiare idea fino all’ultimo, quindi non darei nulla per scontato. Il vantaggio che Ceriscioli ha accumulato è dato dalla necessità di rinnovamento dopo i dieci anni della giunta Spacca e il suo cambio di posizioni da sinistra a destra. Non penso che le indagini sui rimborsi dei consiglieri influenzeranno il voto”.

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Regionali Marche 2015: il vademecum per votare http://ifg.uniurb.it/2015/05/06/ducato-online/regionali-marche-2015-il-vademecum-per-votare/73631/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/06/ducato-online/regionali-marche-2015-il-vademecum-per-votare/73631/#comments Wed, 06 May 2015 14:11:49 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73631 [continua a leggere]]]> regionali schedeURBINO – Le regionali si avvicinano: il 31 maggio verrà eletto il nuovo Consiglio regionale e il nuovo presidente della Giunta regionale delle Marche. I candidati governatore sono cinqueLuca Ceriscioli, del Partito democratico, è il candidato del centrosinistra. L‘attuale governatore Gian Mario Spacca è sostenuto da Marche 2020-Area Popolare, Forza Italia e Udc mentre Gianni Maggi corre per il Movimento 5 stelle. Edoardo Mentrasti è il candidato di Sinistra unita e Francesco Acquaroli è il nome sostenuto dalla coalizione tra Fratelli d’Italia, Alleanza nazionale e Lega Nord. LEGGI: I quattro candidati di Urbino alle regionali  I posti in Consiglio. Trentuno i seggi da assegnare all’interno del Consiglio regionale. Il territorio è diviso in cinque circoscrizioni (corrispondenti alle province) che assegnano un numero di seggi in proporzione alla popolazione della singola provincia: uno va al presidente eletto e uno al candidato sconfitto con più voti; gli altri vengono ripartiti in base ai risultati delle votazioni.

PROVINCIA ABITANTI SEGGI
ANCONA 473.865 9
ASCOLI PICENO 210.407 4
FERMO 174.857 4
MACERATA 319.607 6
PESARO E URBINO 362.583 7

Il sistema elettorale. Il presidente della Regione è eletto con il sistema maggioritario: vince chi prende più voti e non ci sono ballottaggi. Chi arriva secondo viene comunque eletto consigliere regionale. Il Consiglio regionale è eletto con un sistema proporzionale corretto con un premio di maggioranza. È prevista per le coalizioni la soglia di sbarramento al 5% su base regionale, salvo per quelle che pur non avendola raggiunta abbiano al loro interno una lista che ha ottenuto almeno il 3% dei voti, sempre su base regionale.

elezioni regionali regolamento-2

Fac-simile della scheda elettorale per le votazioni regionali nelle Marche del 31 maggio

La scheda e il voto. La votazione per l’elezione del Consiglio regionale e per la scelta del presidente della giunta avviene su un’unica scheda. La collocazione dei simboli è frutto di un sorteggio. Accanto al simbolo di ogni lista c’è una linea sulla quale si può scrivere l’eventuale preferenza. A destra dello stesso rettangolo è disegnato l’emblema della coalizione (sostenuta dalle corrispondenti liste a sinistra) affiancato dal nome e cognome del candidato presidente. Più liste, un unico candidato. Se più liste appoggiano lo stesso candidato presidente, il simbolo a destra può essere sostituito dall’insieme dei contrassegni delle liste. Come si vota.

  1. L’elettore dà il suo voto per una delle liste tracciando un segno nel relativo rettangolo. Inoltre, l’elettore può scegliere il presidente tracciando un segno sul simbolo o sul nome del candidato collegato alla lista per la quale esprime il voto.
  2. L’elettore può scegliere di esprimere soltanto il voto per il candidato presidente, senza alcun voto di lista, tracciando un segno sul simbolo o sul nome del politico. In tal caso il voto va solo a favore della coalizione di cui fa parte il candidato scelto.
  3. Qualora l’elettore esprima il suo voto soltanto per una lista provinciale la preferenza è automaticamente estesa al candidato presidente collegato alla coalizione.
  4. Sono nulli i voti espressi a favore di una lista provinciale e di un candidato presidente non collegato alla lista stessa (il cosiddetto ‘voto disgiunto’).
  5. Si può esprimere un solo voto di preferenza scrivendo il nome e cognome o solo il cognome di uno dei candidati della lista stessa.

L’elettore, per poter votare, deve portare con sé la tessera elettorale e un documento di riconoscimento. In occasione delle elezioni, chi è affetto da gravissima infermità e non può recarsi nel seggio designato, può fare richiesta di voto domiciliare al Comune di Urbino.

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Fano-Urbino, Spacca chiede a ministero revoca decreto dismissione ferrovia http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-notizie-informazione/fano-urbino-spacca-chiede-a-ministero-revoca-decreto-dismissione-ferrovia/73552/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-notizie-informazione/fano-urbino-spacca-chiede-a-ministero-revoca-decreto-dismissione-ferrovia/73552/#comments Tue, 05 May 2015 16:16:52 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73552 [continua a leggere]]]> URBINO, 5 MAG – Il presidente della regione Marche, Gian Mario Spacca, ha inviato al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, la richiesta di revoca del decreto ministeriale del 2011 con cui si ordina la dismissione della ferrovia Fano-Urbino. Un passo ulteriore verso il ripristino dell’infrastruttura. “In conformità alla mozione del Consiglio regionale – si legge nel comunicato della Regione – sono a chiedere la revoca del decreto ministeriale n.430 del 15 dicembre 2011 inerente la dismissione della Ferrovia Fano-Urbino. Sarà cura del competente assessorato regionale provvedere ai rapporti con Ferrovie dello Stato in relazione al trasferimento a titolo gratuito della tratta ferroviaria alla Regione Marche”.

La ferrovia, chiusa dal 1987, è al centro del nuovo progetto dell’Associazione ferrovia Valle Metauro, presentato l’11 aprile 2015 a Maurizio Gambini, sindaco di Urbino. Secondo il piano, con un investimento di 87 milioni di euro al netto dell’iva, la tratta potrebbe essere ripristinata.

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Fermignano, il Comune finalmente riasfalta le strade: ci sono ancora le buche del nevone http://ifg.uniurb.it/2015/05/04/ducato-online/fermignano-il-comune-finalmente-riasfalta-le-strade-ci-sono-ancora-le-buche-del-nevone/73177/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/04/ducato-online/fermignano-il-comune-finalmente-riasfalta-le-strade-ci-sono-ancora-le-buche-del-nevone/73177/#comments Mon, 04 May 2015 12:31:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73177 LEGGI - Così si sfalda la statale Metaurense
MAPPAI cantieri sulle strade che portano a Urbino]]>
I lavori in via J. F. Kennedy

I lavori in via J. F. Kennedy

URBINO – Il nevone è ormai nella memoria storica degli abitanti del Montefeltro, ma le buche nelle strade causate dai mezzi dell’esercito arrivati in quei giorni sono ancora il presente. Ancora per poco: oggi il comune di Fermignano ha iniziato i lavori per sistemare quei danni. Stamattina gli operai hanno messo a posto un pezzo del marciapiede all’incrocio tra via J. F. Kennedy e via A. Saudelli.

Ma non sarà l’unico intervento che farà il Comune. Il geometra Brenno Trufelli, responsabile ai lavori pubblici, ha spiegato che “tra due settimane, al massimo tra un mese”, garantisce, inizieranno i lavori più importanti: quelli per sistemare le strade che sono state rovinate dal passaggio dei mezzi cingolati dell’esercito durante il nevone del 2012.

Il Comune utilizzerà i 56.000 euro stanziati dalla regione Marche a novembre 2014. Oltre ai finanziamenti del 2014, nei prossimi mesi si aggiungeranno altri 22.000 euro, sempre dalla Regione, per completare le opere.

Una delle buche della zona industriale di Fermignano

Una delle buche della zona industriale di Fermignano

I tratti interessati sono gli ingressi della circonvallazione, gli spartitraffico della zona industriale, via J. F. Kennedy e via L. Falasconi. Queste ultime due sono state già parzialmente riparate dal Comune l’anno scorso, che ha sborsato di tasca propria 55.000 euro. Con i nuovi fondi le vie saranno completamente messe a nuovo.

Per Trufelli, però, i fondi stanziati non sono abbastanza per sistemare tutte le strade del paese. “Ce ne vorrebbero almeno tre volte di più – dichiara al Ducato – per rinnovare le vie interne e le vie residenziali del centro abitato. Inoltre sarebbe da rifare l’intera zona industriale”.

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Marche, assessori regionali Pd chiedono dimissioni di Spacca http://ifg.uniurb.it/2015/04/21/ducato-notizie-informazione/marche-assessori-regionali-pd-chiedono-dimissioni-di-spacca/71339/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/21/ducato-notizie-informazione/marche-assessori-regionali-pd-chiedono-dimissioni-di-spacca/71339/#comments Tue, 21 Apr 2015 15:00:21 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=71339 [continua a leggere]]]> ANCONA. 21 apr – Gli assessori regionali del Pd hanno chiesto le dimissioni del presidente Gian Mario Spacca. Verranno presentate domani le firme di tutti i componenti della giunta (restano esclusi solo gli appartenenti a Marche2020). Si tratta di: Antonio Canzian, Sara Giannini, Marco Luchetti, Almerino Mezzolani e Pietro Marcolini. Lo ha detto nella conferenza stampa che si è tenuta questo pomeriggio nella sede del Pd il segretario regionale del partito Francesco Comi che ha parlato ai giornalisti assieme allo stesso Canzian e al consigliere regionale Mirco Ricci.

“Si tratta di un tentativo ‘estremo’ per verificare la possibilità che Spacca, che prenderà  visione domani dell’iniziativa, decida di dimettersi per primo – ha spiegato Pietro Marcolini – se così non fosse, giovedì gli assessori firmatari si dimetteranno”.  È prevista per giovedì 23 aprile una nuova conferenza stampa in cui parlerà Luca Ceriscioli.

Gli assessori del Pd avevano comunicato l’intenzione di dimettersi nei giorni scorsi, in seguito alla candidatura di Spacca alle regionali alla guida di una coalizione di cui fanno parte anche Forza Italia e Ncd.

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Progetto Garanzia Giovani, fra Pesaro e Urbino 783 contratti ma solo per tirocini http://ifg.uniurb.it/2015/03/31/ducato-online/progetto-garanzia-giovani-fra-pesaro-e-urbino-783-contratti-ma-solo-per-tirocini/69259/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/31/ducato-online/progetto-garanzia-giovani-fra-pesaro-e-urbino-783-contratti-ma-solo-per-tirocini/69259/#comments Tue, 31 Mar 2015 16:41:22 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69259 URBINO – Garanzia Giovani è partito a pieno regime anche nelle Marche, portandosi però con se le polemiche sulla sua effettiva utilità. Il programma, cominciato circa un anno fa e che ha fatto ottenere a 738 ragazzi della Provincia di Pesaro-Urbino tirocini formativi in azienda, è cofinanziato dalla Ue e ha lo scopo di inserire nel mondo del lavoro i giovani tra i 15 e i 29 anni che non sono impegnati nel ricevere un’istruzione o una formazione e non hanno un impiego. La ripartizione dei circa 30 milioni stanziati dal Governo è stata decisa dalla Regione, che ne ha destinati più di 14 proprio ai tirocini sottraendoli agli altri tipi di contratto previsti come, ad esempio, l’apprendistato.

E il fulcro del dibattito risiede proprio qua: sono i tirocini la forma più adatta per avvicinare questa fascia di popolazione al lavoro? O fanno comodo solo alle imprese? Il Capo ufficio del  Centro per l’impiego di Urbino Stefano Raia  è soddisfatto, e comunque “piuttosto che niente è meglio piuttosto”. Negativo invece il commento di Jacopo Cesari, responsabile del Servizio orientamento lavorativo della Cgil. “Il tirocinio – dice – non dovrebbe essere usato per mascherare il lavoro dipendente”.

A chi conviene il tirocinio. “Il tirocinio – ribadisce Cesari – non è lavoro dipendente, non maturi contributi, non maturi disoccupazione, non ci sono contributi per la pensione e il datore può recedere il rapporto in qualsiasi momento”. Fra gli addetti ai lavori, poi, ciò che tutti pensano ma nessuno dice è che ci sono associazioni degli imprenditori che hanno interesse ad ottenere tirocinanti: “A chi non fa comodo avere ragazzi che lavorano per sei mesi senza nessun costo e obbligo per l’azienda?”. Anche Raia non nasconde che “il tirocinio è uno strumento più facilmente digeribile da un’impresa”: in pratica, alle imprese conviene avere tirocinanti.  Però difende il lavoro svolto per i 738 ragazzi di Pesaro-Urbino: “A livello complessivo sono soddisfatto. E comunque l’obbiettivo di Garanzia Giovani è quello di far uscire dall’inattività una certa fascia di popolazione e ci stiamo riuscendo”.

I fondi. Il primo problema con i tirocini nasce a monte, ovvero in Regione. È qui infatti che si decide la ripartizione dei fondi concessi per Garanzia Giovani, che vanno divisi fra 9 misure offerte ai ragazzi. Fra questi, oltre al tirocinio formativo, è prevista l’attivazione di apprendistati e l’inserimento nel servizio civile. Inizialmente le risorse, circa 30 milioni di euro, erano assegnate proporzionalmente fra i vari servizi ma in seguito a una redistribuzione i tirocini si sono visti raddoppiare la disponibilità: da 7 milioni a 14 milioni. Altri servizi sono stati invece tagliati, come per esempio l’apprendistato che è passato da 2 milioni di budget a soli 136mila euro, rendendo evidente che nelle Marche si è voluto puntare soprattutto sui tirocinanti.

Infografica presa dal sito garanziagiovani.gov.it

Infografica presa dal sito garanziagiovani.gov.it

Le caratteristiche del tirocinio. La differenza tra apprendistato e tirocinio è sostanziale. Il primo è un contratto di lavoro che può essere assimilato a un contratto a tempo determinato (anche se sul sito Garanzia giovani si legge erroneamente “a tempo indeterminato”); la durata minima è di 6 mesi, al termine del quale l’azienda stabilirà se proseguire il rapporto oppure recedere, fornendo il preavviso secondo quanto stabilito dal contratto collettivo. Al contrario i tirocini formativi in azienda non si configurano come un rapporto di lavoro, ma consistono in un periodo di orientamento e formazione all’interno di un’impresa per la durata di 6 mesi, percependo un’indennità di massimo 500 euro mensili corrisposti tramite i fondi della Garanzia Giovani.

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Regionali 2015, Marche: Spacca rieleggibile per altri due mandati con la nuova legge elettorale http://ifg.uniurb.it/2015/03/07/ducato-online/regionali-2015-marche-spacca-rieleggibile-per-altri-due-mandati-con-la-nuova-legge-elettorale/67293/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/07/ducato-online/regionali-2015-marche-spacca-rieleggibile-per-altri-due-mandati-con-la-nuova-legge-elettorale/67293/#comments Sat, 07 Mar 2015 11:37:41 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67293 Il Consiglio Regionale delle Marche (fonte: picenooggi.it)URBINO – Il presidente della Regione Marche non potrà essere rieletto per la terza volta consecutiva alla guida della Regione. Varrà per tutti ma non per Gian Mario Spacca. Una norma transitoria approvata dal Consiglio regionale lo scorso 17 febbraio stabilisce infatti una deroga di cui solo lui può usufruire e che, sembra, gli consentirà di restare presidente (se rieletto) fino al 2025. Dal 2005, prima vittoria, saranno passati 20 anni.

La legge elettorale votata a febbraio, e che entrerà in vigore dal prossimo 20 marzo, stabilisce all’articolo 3bis che non è rieleggibile “chi ha ricoperto tale carica (quella di presidente, ndr) per due legislative consecutive”. È una norma semplice e chiara, varata seguendo le prescrizioni della legge nazionale n. 165 nel 2004. Le Regioni, stabilisce quella legge, devono prevedere “la non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo del Presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto”.

In fondo alla legge delle Marche del 17 febbraio, all’articolo 11 (Disposizioni transitorie e finali), è annidata la norma transitoria che stabilisce la deroga a favore di Spacca. Vi è scritto che l’articolo 3bis, che sancisce la non rieleggibilità per la terza volta del presidente, “si applica alle legislature successive a quella di entrata in vigore della presente legge”. Quindi varrà per tutti i futuri presidenti ma non per Spacca che, se non ha ancora sciolto la riserva sulla sua terza corsa alla presidenza, si è comunque lasciata aperta questa porta chiudendola contemporaneamente ai suoi successori.

La legge è stata approvata con 27 voti a favore e due contrari, quelli della consigliera di Forza Italia Elisabetta Foschi e di Giancarlo D’Anna del Gruppo Misto. Alla conta mancano però 13 consiglieri che non hanno partecipato al voto.

“L’ho trovata pretestuosa – spiega al Ducato la Foschi – abbiamo avuto cinque anni per cambiare la legge elettorale, e ci troviamo a varare questa norma solo ora”. Per la consigliera forzista “l’ultima parola spetta agli elettori”, dunque non è sbagliato concedere a chi vota la possibilità di rieleggere più volte un presidente che reputa all’altezza del ruolo. “Certo è che si tratta di una legge ad hoc, presentata per salvaguardare chi è al potere in questo momento”.

Di tutt’altro avviso è Enzo Marangoni, consigliere di Forza Italia e membro della Commissione Affari Istituzionali: “In realtà l’articolo 11 (la norma transitoria che dispone l’applicazione della legge a partire dalla legislatura successiva) è stato introdotto proprio per evitare che quella appena varata venisse interpretata, al contrario, come una legge anti-Spacca”. Marangoni scende ancora più nel dettaglio: “Da ora si ricomincia a contare. Spacca è come se queste ultime due legislature non le avesse fatte. Sarà rieleggibile nel 2015 e nel 2020″.

Trovando applicazione nelle legislature successive a quella in corso, dunque, la legge n.5 di fatto azzera la somma dei mandati consecutivi ricoperti ad oggi dal presidente uscente. Ciò significa che dal 20 marzo, giorno stabilito per l’entrata in vigore della norma, si deve ricominciare a contare. E che Spacca, nel caso ufficializzasse la sua ricandidatura, non solo avrebbe il diritto di farlo, ma potrebbe ripresentarsi alle elezioni anche nel 2020. Insomma il presidente, in carica dal 2005, potrebbe rimanerci fino al 2025.

Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca

Il presidente delle Marche Gian Mario Spacca

Considerando che la norma è stata largamente condivisa, l’articolo 11 ha trovato i favore anche dell’opposizione. In vista di una possibile intesa – oggetto di discussione in questi giorni – tra Spacca e il centrodestra. Proprio mercoledì scorso era previsto un incontro a Roma tra il presidente delle Marche e il braccio destro di Silvio BerlusconiGiovanni Toti. Ma la trattativa (smentita dal governatore perché a casa con l’influenza) sarebbe stata rimandata. Resta il fatto che Forza Italia non ha ancora il suo candidato per le Regionali, e che le forze di centrodestra potrebbero ancora convergere sul suo nome.

“La legge è stata ampiamente discussa nei mesi scorsi – rimarca Marangoni – è stata scelta questa linea sul principio che la legge si applica al futuro e non al passato. Introdurre la retroattività sarebbe stata una mostruosità giuridica”.

Il fatto che la norma contrasti con la disposizione del governo di limitare la carica di presidente di Regione a due mandati consecutivi non disturba nemmeno Fabio Badiali del Pd: “È già successo per i sindaci che avevano alle spalle più di due legislature. Nulla da obiettare rispetto alla possibilità di un terzo incarico per Spacca”.

La normativa nazionale. È la nostra Costituzione, con l’articolo 122, a chiedere alle Regioni di disciplinare con legge i casi di ineleggibilità del presidente. Alcuni enti hanno provveduto negli anni a porre qualche limite alle candidature dei governatori. Altri no. Le Marche, fino a quest’anno, non avevano mai stabilito dei criteri di ineleggibilità: il vecchio testo (legge n. 27/2004), a cui ora è stato introdotto il 3bis, prima non aveva alcun articolo dedicato.

Poi è arrivata la normativa nazionale, che ha ordinato alle Regioni l’attuazione del 122, dando lo stop al triplo mandato. Anche la vicina Regione Abruzzo era in ritardo sulla legge italiana. Ma nel 2013 ha rimediato mettendo mano al proprio statuto. “Non può essere candidato Presidente della Giunta chi ha già ricoperto tale carica per due mandati consecutivi”, dice la legge abruzzese. Per l’Abruzzo però, oltre a questa disposizione, riportata all’articolo 3, nessuna norma transitoria. Insomma, nessuna eccezione.

 

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Regionali Marche 2015, verso una corsa a cinque. Spacca e Ceriscioli pronti alla sfida http://ifg.uniurb.it/2015/03/03/ducato-online/regionali-marche-2015-verso-una-corsa-a-cinque-spacca-e-ceriscioli-pronti-alla-sfida/66950/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/03/ducato-online/regionali-marche-2015-verso-una-corsa-a-cinque-spacca-e-ceriscioli-pronti-alla-sfida/66950/#comments Tue, 03 Mar 2015 10:13:23 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66950 LEGGI - Primarie, vince Ceriscioli / Seggio per seggio, il voto a Urbino / Lega, Cancellieri: "Pronti a lista Tosi"]]>

Luca Ceriscioli dopo la vittoria alle Primarie
(Fonte: Facebook- Comitato per Luca Ceriscioli Presidente

URBINO – Dopo Luca Ceriscioli, consacrato domenica dalle primarie del centrosinistra, il secondo candidato alle regionali del 10 maggio sarà un esponente di Marche 2020-Area Popolare. Manca l’ufficialità, ma il prossimo ad entrare nella rosa degli aspiranti governatori potrebbe essere proprio il presidente uscente delle Marche Gian Mario Spacca.

“La nostra posizione è quella espressa sabato”, comunica il gabinetto del governatore. E cioè che si va alle regionali insieme a Nuovo Centro Destra e a Unione di Centro. L’incontro del 28 febbraio alla Fiera di Ancona ha infatti sancito l’alleanza tra il partito fondato da Spacca, Marche 2020, e l’area centrista.“Non esiste una questione del mio terzo mandato, né di ruoli personali da preservare qui o altrove – aggiunge il presidente in una nota – esiste solo un problema di coalizione e di formula di governo”. Un appunto indirizzato allo stesso Ceriscioli, che al Resto del Carlino ha affermato che Spacca sarebbe “l’avversario ideale”. Perché il voto alle primarie dimostra la voglia di “discontinuità dal governo attuale della Regione”.

Il Congresso di Marche 2002-Area Popolare di Ancona (Fonte: Sito ufficiale Gian Mario Spacca)

Il Congresso di Marche 2002-Area Popolare di Ancona
(Fonte: Sito ufficiale Gian Mario Spacca)

Se Marche 2020 aspetta a dare l’annuncio ufficiale, il Pd marchigiano è certo della ricandidatura di Spacca. Non è un caso che la convention di sabato – dicono fonti interne al partito – si sia conclusa senza l’annuncio di un nome certo. L’attuale governatore avrebbe infatti preferito attendere l’esito delle elezioni per essere sicuro di non doversi scontrare con il collega di giunta Pietro Marcolini. Ora che l’assessore al Bilancio è uscito definitivamente dai giochi, i dubbi sulla partecipazione di Spacca sfumano.

Della discesa in capo del presidente uscente è convinto anche Giorgio Cancellieri, sindaco di Fermignano ed esponente della Lega Nord. Giorgio Mochi, sindaco di Piobbico in quota Forza Italia, dichiara al Ducato che sul nome di Spacca potrebbero convergere le forze di centrodestra. Non la Lega, che presenterà un suo candidato. Il Movimento 5 Stelle punterà su Gianni Maggi, attivista di Ancona eletto a fine gennaio dalle Regionalie online. Insomma: sarà corsa a cinque.

Pd con Ceriscioli, se si resta uniti. Il Partito Democratico da domenica ha il suo candidato ufficiale. Ma l’ex sindaco di Pesaro ha vinto le primarie con un margine ristretto: 2800 preferenze. Ecco perché dovrà cercare di riconquistare i voti andati a Marcolini.  I due si incontreranno nei prossimi giorni per discutere la linea da seguire, e lo sconfitto delle primarie si è già detto intenzionato a collaborare.

M5S con Maggi: “Contro l’alleanza di poltrone”. Eletto dalla rete con appena 200 voti su un totale di 1.485, Gianni Maggi è l’uomo di Grillo per le Marche. Che non si stupirebbe di fronte alla candidatura del presidente in carica. “Quella tra Spacca e Area Popolare è chiaramente un’alleanza di poltrone – commenta al Ducato il candidato grillino – dopo due mandati non avrebbe potuto ripresentarsi, e allora ha pensato bene di raccogliere i vecchi esponenti dell’Udc e del partito di Alfano. Area Popolare parla di nuove idee: ma se le avevano davvero potevano averle già applicate”.

Lega Nord: “No lista Tosi”. Per le regionali non c’è ancora un candidato definitivo. “Di certo se dovesse uscir fuori il nome di Spacca – dichiara il segretario regionale Luca Ridolfo Paolini – la Lega non lo appoggerebbe. L’attuale presidente propone una lista che è un rimpasto di vecchi partiti. Salvini vuole una Lega improntata al cambiamento: in questo Ceriscioli ci sembra l’avversario adatto. Lui è il nuovo, Spacca il vecchio”. E sul possibile divorzio nazionale tra Salvini e Tosi commenta: “Non ci sarà una lista Tosi perché non ci sono due leghe”.

Forza Italia prende tempo. Gli azzurri restano alla finestra. “L’alta affluenza alle primarie significa che Urbino va a sinistra? In realtà i risultati delle comunali hanno dimostrato il contrario”, rivendica la consigliera regionale Elisabetta Foschi. Che a concorrere per le regionali potrebbe trovare suo marito. Stefano Aguzzi, ex sindaco di Fano, è tra i papabili che potrebbero mettere d’accordo la restante parte del centrodestra. Fra i nomi trapelati dai militanti azzurri c’è anche quello del sindaco di Piobbico Mochi. Ma resta l’incognita di un possibile accordo tra Gian Mario Spacca e il segretario regionale di Forza Italia Remigio Ceroni, che già lo scorso novembre aveva dato la sua “benedizione” a Marche 2020, di cui si era definito possibile alleato. E se il centrodestra finisse davvero per diventare l’ombra di Spacca?

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Dipendenti Bcc in Piazza a Fano: protesta contro i vertici nazionali – VIDEO http://ifg.uniurb.it/2015/03/02/ducato-online/dipendenti-bcc-in-piazza-a-fano-protesta-contro-i-vertici-nazionali-video/66918/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/02/ducato-online/dipendenti-bcc-in-piazza-a-fano-protesta-contro-i-vertici-nazionali-video/66918/#comments Mon, 02 Mar 2015 17:17:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66918 VIDEO - I dipendenti delle Banche del credito cooperativo marchigiane hanno scioperato e sono scesi in strada con tamburi e volantini. Bersaglio delle proteste la Federazione, per la rescissione del contratto integrativo dal 1 aprile. L'iniziativa è stata portata avanti in contemporanea con i colleghi in diverse piazze d'Italia]]> FANO – Più di un centinaio di dipendenti della Bcc in piazza a Fano per manifestare contro la rescissione del contratto integrativo. Sul banco degli imputati: la Federazione delle Banche di credito cooperativo, che attuerà la misura dal 1 aprile.

Il corteo ha sfilato in piazza XX settembre, di fronte alla sede della Bcc di Fano, al ritmo di tamburi e distribuendo volantini per spiegare i motivi del loro sciopero.

Nella regione Marche il Credito Cooperativo si compone di 19 banche aderenti alla Federazione marchigiana con 207 filiali di cui 191 nelle Marche, dieci in Romagna e sei in Abruzzo. Con oltre 52.000 soci e circa 1.500 dipendenti, il Credito cooperativo marchigiano è presente in 229 comuni sui 239 esistenti, con una presenza pari al 96%.

La giornata di sciopero rientra nella più ampia iniziativa nazionale che ha visto la mobilitazione dei dipendenti a Padova, Faenza, Roma, Salerno, Castellana Grotte e Udine. Gli scioperi proseguiranno a livello regionale domani (3 marzo) in Toscana e in Lombardia.

Servizio di Andrea Perini, Anna Saccoccio, Jacopo Salvadori, Antonella Scarcella, Valentina Ruggiu, Rita Rapisardi, Martina Nasso

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Danni nevone, approvati in Regione criteri per assegnazione fondi immobili pubblici http://ifg.uniurb.it/2015/03/02/ducato-notizie-informazione/danni-nevone-approvati-in-regione-criteri-per-assegnazione-fondi-immobili-pubblici/66901/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/02/ducato-notizie-informazione/danni-nevone-approvati-in-regione-criteri-per-assegnazione-fondi-immobili-pubblici/66901/#comments Mon, 02 Mar 2015 15:40:46 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66901 [continua a leggere]]]> URBINO, 2 MAR – La giunta regionale delle Marche ha individuato i criteri  di assegnazione dei fondi per i danni agli immobili pubblici dovuti al ‘nevone’ del 2012. Il budget a disposizione della Regione è di 3.391.000 euro, che tuttavia devono ancora essere assegnati dal governo. La delibera è stata approvata il 2 marzo e, a partire dalla data di pubblicazione, gli enti pubblici avranno 30 giorni di tempo per presentare la domanda. Entro i 30 giorni successivi la Regione dovrà redigere una graduatoria per l’assegnazione dei fondi.

I destinatari dei finanziamenti sono principalmente gli immobili agibili al momento della calamità e resi inagibili dalla nevicata, quelli per cui sono necessari lavori di ricostruzione o riparazione e quelli che necessitano di lavori di finitura e impiantistica.

Le principali priorità che invece decideranno la graduatoria sono:

  • Immobile reso inagibile dalla calamità
  • Immobile inagibile su pubblica via
  • Altri immobili

In caso di parità in graduatoria saranno discriminanti criteri come l’appartenenza dell’edificio alla categoria di immobile strategico (secondo i canoni della protezione civile) e la partecipazione dell’ente locale nella proprietà dell’immobile.

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