il Ducato » sanità http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » sanità http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Fermignano, sportello gratuito per i consulti medici http://ifg.uniurb.it/2015/04/22/ducato-online/fermignano-sportello-gratuito-per-i-consulti-medici/71431/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/22/ducato-online/fermignano-sportello-gratuito-per-i-consulti-medici/71431/#comments Wed, 22 Apr 2015 13:42:23 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=71431 Dottoressa Rosaria Pignataro, una delle volontarie del nuovo sportello di ascolto e orientamento sanitario di Fermignano

Dottoressa Rosaria Pignataro, una delle volontarie del nuovo sportello di ascolto e orientamento sanitario di Fermignano

FERMIGNANO – Nella sede della Croce Rossa di Fermignano quattro medici volontari hanno unito forze e conoscenze per aprire uno sportello di ascolto e orientamento sanitario.

La scorsa estate si è iniziato a parlare del progetto e il sette aprile lo sportello è stato aperto. La dottoressa Rosaria Pignataro ha raccontato al Ducato com’è nata questa realtà: “Lo scopo è quello di creare un luogo dove fare cultura sanitaria. Le persone possono venire qui gratuitamente per consulti medici o per essere aiutati a leggere i risultati dei loro esami”.

Per ricevere le cure i cittadini del comune di Fermignano sono costretti a rivolgersi all’ospedale di Urbino. Il nuovo sportello rappresenta quindi un punto di riferimento sul territorio per il dialogo tra medici e cittadinanza. “Quando si fa volontariato si dimentica tutto il resto – ha detto la dottoressa Pignataro – ci si dedica totalmente a quello che si sta facendo. Quando arrivo qui spengo il cellulare perché la cosa importante è ascoltare e parlare con la persona che ho davanti. Ho anche notato che le donne che vengono qui si sentono più a loro agio: sanno di non avere i minuti contati come con il medico di base, possono parlare dei loro problemi, dei loro dubbi e sono anche più libere dai pregiudizi”.

Il team è composto da volontari di quattro associazioni del territorio: l’Aditi di Urbino, la Caritas, la Croce Rossa Italiana e l’Associazione Il Vascello di Fermignano. Ci sono quattro medici: le ginecologhe Pignataro e Anna Caporaletti, il radiologo Franco Bevilacqua e il dottor Piero Benedetti, primario di medicina all’ospedale di Cagli.

Lo sportello è aperto lunedì e martedì dalle 17 alle 19, mercoledì dalle 10 alle 12.30. È possibile prenotare al numero 3405469476.

“In queste prime giornate abbiamo già avuto una decina di consulti, ma ci aspettiamo di aumentare il numero delle visite – ha detto la dottoressa Pignataro – abbiamo visto una reazione positiva da parte della popolazione. Ci conoscono e sanno che ci siamo”.

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Università: al via il primo corso sulla sanità digitale http://ifg.uniurb.it/2015/02/19/ducato-notizie-informazione/universita-al-via-il-primo-corso-sulla-sanita-digitale/65816/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/19/ducato-notizie-informazione/universita-al-via-il-primo-corso-sulla-sanita-digitale/65816/#comments Thu, 19 Feb 2015 12:31:51 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65816 [continua a leggere]]]> URBINO, 19 FEB – Unire sanità, comunicazione e cultura digitale: è questo l’obiettivo del nuovo corso di alta formazione, dal titolo “La performance nella sanità digitale: gestione e comunicazione”, istituito dal dipartimento di Scienze della comunicazione e discipline umanistiche dell’università di Urbino, in collaborazione con l’Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori (Irst) di Meldola.

La finalità è quella di promuovere nuove competenze manageriali e di comunicazione in sanità. Il corso è rivolto a chi opera nel settore sanitario, negli istituti di ricerca a carattere scientifico  e a tutti i laureati che vogliono specializzarsi in questo settore. La domanda per partecipare scade il 3 marzo.

Le lezioni, 60 ore in totale, si svolgeranno al Collegio Internazionale di Urbino dal 24 al 27 marzo e a Meldola (FC) all’Irst dal 13 al 16 aprile e dall’11 al 15 maggio. In programma anche attività di laboratorio per mettere in pratica l’utilizzo di nuovi sistemi gestionali informatizzati.

 

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Ospedale di Urbino: 30% di pazienti in più. Il Pronto soccorso rischia l’apnea http://ifg.uniurb.it/2015/02/19/ducato-online/ospedale-di-urbino-30-di-pazienti-in-piu-il-pronto-soccorso-rischia-lapnea/65781/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/19/ducato-online/ospedale-di-urbino-30-di-pazienti-in-piu-il-pronto-soccorso-rischia-lapnea/65781/#comments Thu, 19 Feb 2015 00:02:04 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65781 LEGGI - Rischia di diventare un inferno]]> Filippo Mezzolani

Filippo Mezzolani

URBINO – Con circa il 30% di accessi in più a gennaio e febbraio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, il Pronto soccorso di Urbino rischia di andare in apnea. Questo l’effetto principale causato dal depotenziamento delle strutture sanitarie nell’entroterra della provincia di Pesaro-Urbino. Quello che un anno fa il primario Filippo Mezzolani denunciava come un rischio, oggi si avvicina alla realtà. “La centralizzazione della sanità è giusta” – commenta il primario urbinate – ma abbiamo bisogno di una struttura che sia in grado di gestire i numeri di quello che ormai è un ospedale provinciale”.

L’utenza.  Da Cagli a Mercatino Conca, da Borgo Pace fino a Fossombrone. Il Pronto soccorso ducale deve servire un bacino di utenza maggiore rispetto al passato, sopperendo al servizio venuto meno dopo la conversione di strutture ospedaliere come quella di Cagli, Sassocorvaro e Fossombrone. Le ambulanze o i singoli che prima si rivolgevano al punto di primo intervento più vicino ora confluiscono a Urbino. “Anche il territorio di Fossombrone e la zona a sud, che una volta convergeva verso Fano, ora viene qua”, precisa il primario.

Il personale e la struttura. Benché il contesto in cui opera sia cambiato, i locali e il personale impiegato sono “identici a quando è stato costruito nel 1976″.  Per il personale il modello è quello di 15 anni fa: durante il giorno lavorano due medici e tre infermieri. Stesso numero di personale infermieristico per la notte, ma con la presenza di un solo medico. Altra differenza è la mancanza del servizio di triage (il sistema di smistamento dei pazienti che assegna i codici con il grado di urgenza da bianco a rosso). Quello notturno, infatti, è previsto solo le aziende ospedaliere che durante l’anno svolgono 25mila prestazioni. Urbino arriva a 20mila. Per questo di notte la valutazione del caso viene affidata al personale di turno.

“Tutti i Pronto soccorso italiani sono in grave sofferenza e nel caos. Noi lo siamo per motivi contingenti e legati al fatto che anche qui, come nel resto del paese, si sta vivendo una ristrutturazione della rete sanitaria. Gli ospedali piccoli stanno vivendo una realtà ambigua: dovevano diventare case di cura ma non sono state ancora convertite del tutto. I punti di primo intervento ci sono, spendono risorse ma vanno spegnendosi come missione”, continua Mezzolani.

L’allungamento della vita. Il sovraccarico però non è causato solo dall’aumento degli accessi. “L’indicatore da tenere in considerazione, che fa la differenza nel lavoro, è la tipologia di paziente che arriva”. Il 10-15% dell’attività svolta dal Pronto soccorso è dedicata ad anziani di 3° e 4° età: “La diagnosi di questi pazienti non è semplice. Avendo molte problematiche c’è bisogno di più tempo per effettuare tutti i controlli necessari”, spiega Mezzolani. Una mole di lavoro che impegna per ore il reparto e che difficilmente può esser smaltita in tempi rapidi con il personale infermieristico attualmente impiegato.

I posti letto. L’intasamento riguarda anche il passaggio dal Pronto soccorso all’ospedalizzazione. I tagli lineari che sono stati fatti alla sanità hanno avuto ripercussioni soprattutto sui posti letto dei diversi reparti ospedalieri. Se questi infatti sono esauriti, i nuovi pazienti che devono essere ospedalizzati sono costretti ad attendere che si liberi un posto nelle stanze del pronto soccorso. Letti e brandine che il reparto dovrebbe tener liberi per i propri pazienti.

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Regione Marche, approvato protocollo per la riorganizzazione della sanità http://ifg.uniurb.it/2014/04/07/ducato-notizie-informazione/regione-marche-approvato-protocollo-per-la-riorganizzazione-della-sanita/61041/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/07/ducato-notizie-informazione/regione-marche-approvato-protocollo-per-la-riorganizzazione-della-sanita/61041/#comments Mon, 07 Apr 2014 17:12:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61041 [continua a leggere]]]> URBINO – E’ stato approvato in Regione il protocollo sulla riorganizzazione della sanità. Definizione del numero di posti letto, linee guida per l’assunzione del personale e  per gli incarichi dirigenziali sono le novità più importanti.  L’intesa, sottoscritta da giunta regionale, enti e aziende del Servizio sanitario regionale e organizzazioni dei dirigenti medici, veterinari e sanitari, nasce dalla necessità di rispettare i vincoli sul costo del personale, stabiliti dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 (spending review), che impone un tetto pari al corrispondente ammontare dell’anno 2004 diminuito dell’1,4%.

Per quanto riguarda le assunzioni del personale vengono definite le linee guida valide per tutte le aree vaste.  “Veniamo incontro alle richieste dei sindacati – ha detto il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca – garantendo il turn over del personale al 100%, la riduzione dei rapporti flessibili, criteri organizzativi uniformi per l’assegnazione degli incarichi”. Ci saranno inoltre forti limiti per chi volesse adottare contratti flessibili diversi dal tempo determinato.

Infine, viene assicurata la continuità assistenziale, ovvero la capacità di assicurare cure tempestive ai pazienti ricoverati per la durata dell’intero arco giornaliero. “E’ un’intesa importante”, continua Spacca, “che conferma come la buona sanità marchigiana si costruisca insieme”.

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Andrea Cecconi sabato al collegio Raffaello per parlare di sanità http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-notizie-informazione/andrea-cecconi-sabato-al-collegio-raffaello-per-parlare-di-sanita/60226/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-notizie-informazione/andrea-cecconi-sabato-al-collegio-raffaello-per-parlare-di-sanita/60226/#comments Tue, 25 Mar 2014 10:01:53 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60226 [continua a leggere]]]> URBINO – Parlare dei problemi della sanità nella provincia di Pesaro Urbino e proporre soluzioni per il futuro: con questo obiettivo nasce l’incontro di sabato 29 marzo in cui sarà presente Andrea Cecconi, deputato del Movimento 5 Stelle. L’evento, che si terrà alle 21 di sabato al Collegio Raffaello, è organizzato dal Meetup del Movimento 5 Stelle di Urbino, dal Comitato a difesa dei diritti e dal coordinamento La salute ci riguarda.

Sono previsti gli interventi di Emilia Forti (candidato sindaco del Movimento 5 Stelle a Urbino), Marco Zazzeroni (portavoce del Meetup locale), Marco Bartoli (Comitato a difesa dei diritti) sulla riforma sanitaria regionale, Fernanda Marotti e Patrizia Patrizi (La salute ci riguarda) sulle trasformazioni del sistema sanitario e gli effetti della riforma. A concludere il dibattito ci sarà il deputato Andrea Cecconi, eletto lo scorso anno nella circoscrizione marchigiana e rappresentante della Commissione Affari sociali della Camera.

Sabato 29 marzo si terrà anche un seminario a Pesaro, nella sala del consiglio provinciale, sulla strategia ‘rifiuti zero’, per discutere della gestione dei rifiuti nella zona di Pesaro Urbino. L’iniziativa nasce come un “incontro per i futuri amministratori della provincia” ed è stato organizzato dal Movimento 5 Stelle di Urbino e di Fano. Parteciperanno vari esponenti di associazioni locali e nazionali che si occupano della strategia ‘rifiuti zero’, tra cui anche il coordinatore nazionale Massimo Piras. L’evento avrà inizio alle 10 e terminerà alle 17.

 

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Centro antidiabetico, dalla Regione si teme un ridimensionamento http://ifg.uniurb.it/2014/03/18/ducato-online/centro-antidiabetico-dalla-regione-si-teme-un-ridimensionamento/59703/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/18/ducato-online/centro-antidiabetico-dalla-regione-si-teme-un-ridimensionamento/59703/#comments Tue, 18 Mar 2014 16:08:51 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59703 OSPEDALE_Urbino-300x225OKOKURBINO – C’è il rischio che i malati di diabete di Urbino e delle Marche vedano ridursi i servizi. In vista della ristrutturazione della sanità a livello regionale, associazioni e medici lanciano l’allarme sul possibile accorpamento dei diabetologi ai reparti di medicina generale.

Luciano Donati, presidente dell’associazione diabetici di Urbino, e Mauro Andreani, responsabile del centro per le malattie metaboliche e diabetologia dell’ospedale di Urbino, sono concordi nel dire che se si prendesse tale decisione non sarebbe più possibile garantire lo stesso livello di cure assicurato oggi ai pazienti. Il rischio è che i diabetologi debbano in futuro  occuparsi anche delle normali emergenze ospedaliere, sottraendo tempo alle visite per prevenire il diabete e seguire i malati. Venerdì i responsabili dei 12 centri presenti nelle Marche si sarebbero dovuti incontrare con l’assessore regionale alla sanità, Almerino Mezzolani, per capire quali scenari si prospettano, ma il vertice è stato rimandato.

Sono più di 3000 i pazienti sparsi tra Urbino e i territori circostanti, assistiti dal centro fondato nel 1985. Proprio per la frammentazione del territorio l’istituto è itinerante: una volta a settimana l’equipe si divide tra Urbino, Fossombrone, Pergola, Cagli, Urbania, Macerata Feltria, Mercatino Conca e Sassocorvaro, e una volta al mese visita anche i pazienti di Mondolfo.

“Il diabete è una malattia da prevenire. Quando i pazienti vengono ricoverati – spiega Andreani – significa che ci sono state delle complicazioni. Intervenire in anticipo aiuta sia i pazienti sia la collettività. Ricoverare un malato di diabete una sola volta costa più che seguirlo per un intero anno. I pazienti affetti da diabete di tipo 1 hanno bisogno di una visita al mese, mentre per quelli di tipo 2 ne basta  una all’anno”. La presenza sul territorio del diabetologo assicura quella prevenzione ritenuta fondamentale degli esperti, spiega il direttore del centro.

“Il diabete è la vera pandemia del secolo – ammonisce Luciano Donati – ed è per questo che abbiamo lanciato una raccolta firme. Vogliamo far capire alla popolazione, alle istituzioni e alle forze politiche che la diabetologia andrebbe casomai rinforzata”.

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Ospedali trasparenti: le Marche ancora indietro http://ifg.uniurb.it/2014/02/10/ducato-online/ospedali-trasparenti-le-marche-ancora-indietro/56734/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/10/ducato-online/ospedali-trasparenti-le-marche-ancora-indietro/56734/#comments Mon, 10 Feb 2014 15:11:44 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=56734 ospedalilibera

I punteggi di trasparenza per ogni regione d’Italia, secondo l’inchiesta di Libera e del Gruppo Abele

URBINO – I termini sono già scaduti e le Marche restano terzultime in Italia per quanto riguarda l’adempimento delle norme anticorruzione nelle aziende sanitarie pubbliche. Secondo la campagna “Riparte il futuro” di Libera e del Gruppo Abele – che tiene costantemente aggiornati i risultati dell’osservatorio, lanciato nel dicembre 2013 –  nella nostra regione il punteggio medio di trasparenza ospedaliera ha raggiunto solo il 60 per cento. La classifica viene calcolata sulla base delle informazioni presenti sui siti web delle strutture sanitarie: secondo la legge 190 del 2012, infatti, tutti gli enti pubblici dovevano dotarsi entro il 31 gennaio 2014 di strumenti per contrastare la corruzione e agevolare la trasparenza, pubblicando sul proprio sito web il piano anticorruzione e i dati relativi ai vertici dell’azienda.

In particolare l’Azienda sanitaria unica regionale, di cui fa parte l’Ospedale di Urbino, è al 50 per cento degli adempimenti. I peggiori della regione sono gli Ospedali riuniti Marche nord di Pesaro, con un punteggio del 23 per cento, mentre l’Azienda ospedaliera universitaria Ospedali riuniti di Ancona è al 68 per cento. L’unica struttura marchigiana che ha completato l’adeguamento alla legge 190/12 è l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di Ancona.

“Stiamo facendo un gran lavoro – ha assicurato Alberto Lanari, nominato responsabile anti-corruzione dell’Asur Marche – e il portale per la trasparenza è in costante implementazione”. Le stesse parole svettano nella home page della sezione “Amministrazione trasparente”, il nuovo link apparso da qualche settimana sul sito web dell’Asur. Per districarsi in questo nuovo portale, l’indice a 64 voci non è molto chiaro, ma cliccando qua e là si riescono a trovare gli atti di nomina dei vertici dell’azienda, i compensi, il curriculum vitae di Lanari e i suoi contatti.

Nessuna traccia, però, del piano anticorruzione, dei curriculum vitae dei vertici dell’azienda e dei compensi del responsabile dell’anticorruzione. “Il piano è già stato scritto – ha spiegato Lanari – ma prima di pubblicarlo deve essere firmato dai direttori amministrativi, sanitari e generali dell’Asur”. Le tre figure sono in fase di rinnovamento e ad oggi mancherebbe solo la firma del direttore amministrativo, che verrà nominato nei prossimi giorni. “La legge non prevede un termine preciso per la messa online degli strumenti anticorruzione – ha precisato Lanari – quindi, da parte nostra, cercheremo di farlo il prima possibile. Farò in modo inoltre che ogni modifica necessaria venga effettuata al massimo entro una settimana”.

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Maria Capalbo confermata direttore dell’ Area vasta1 http://ifg.uniurb.it/2014/01/20/ducato-online/maria-capalbo-confermata-direttore-dell-area-vasta1/54932/ http://ifg.uniurb.it/2014/01/20/ducato-online/maria-capalbo-confermata-direttore-dell-area-vasta1/54932/#comments Mon, 20 Jan 2014 14:49:11 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=54932 mariacapalboURBINO – Maria Capalbo è stata confermata a capo dell’Area vasta 1 di Pesaro – Urbino.

La Giunta regionale ha nominato questa mattina i direttori di Area vasta, su proposta del direttore Asur Gianni Genga che ha motivato così la sua decisione: “Le scelte sono state fatte sulla base della necessità di garantire la continuità dell’azione positiva già intrapresa e di avere come punto di riferimento professionisti che hanno contribuito ai risultati raggiunti e hanno maturato una positiva esperienza nei territori delle Aree vaste per le quali sono stati proposti”.

Sulle nomine anche il presidente della Regione Gian Mario Spacca, che su Twitter ha commentato con apprezzamento la riforma sanitaria in atto nelle Marche.

Insieme a Maria Capalbo sono stati nominati Giovanni Stroppa all’Area vasta 2 (Ancona), Pierluigi Gigliucci all’Area vasta 3 (Macerata),  Alberto Carelli all’Area vasta 4 (Fermo) e Massimo Del Moro l’Area vasta 5 (Ascoli).

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Ospedali poco trasparenti? Ecco che cosa succede a Urbino http://ifg.uniurb.it/2013/12/11/ducato-online/ospedali-poco-trasparenti-ecco-che-cosa-succede-a-urbino/53840/ http://ifg.uniurb.it/2013/12/11/ducato-online/ospedali-poco-trasparenti-ecco-che-cosa-succede-a-urbino/53840/#comments Wed, 11 Dec 2013 12:16:36 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=53840 OSPEDALE_Urbino-300x225OKOKURBINO – Le Marche sono al terzultimo posto in Italia sull’adempimento delle norme anti-corruzione negli ospedali e nelle strutture della sanità pubblica. Stando ai risultati di un’inchiesta di Libera e del Gruppo Abele, l’Azienda sanitaria unica regionale delle Marche, che comprende anche l’Asur zona 2 di Urbino, è ancora molto indietro: a meno di due mesi dalla scadenza dei termini fissati dalla legge, non c’è né un responsabile anticorruzione, né un Piano triennale online.

Tutti gli enti pubblici, infatti, devono dotarsi di strumenti contro la corruzione e a favore della trasparenza. In particolare le Aziende sanitarie sono tenute entro il 31 gennaio 2014 a nominare un responsabile anticorruzione, a pubblicare online il Piano triennale anticorruzione e a fornire informazioni dettagliate sui vertici della struttura. Che cosa accade a Urbino? Proviamo a saperlo chiamando la Direzione generale, con sede ad Ancona.

Direzione Generale, buongiorno”
“Buongiorno, siamo giornalisti del Ducato. Vorremmo sapere a che punto è l’Azienda per quanto riguarda l’allineamento con le norme anticorruzione della legge 190 del 2012”
“Senta, le passo l’area comunicazione”

Area comunicazione, buongiorno”
“Buongiorno, siamo giornalisti del Ducato. Vorremmo sapere a che punto è l’Azienda per quanto riguarda l’allineamento con le norme anticorruzione della legge 190 del 2012”
“Come?”
“Secondo un’inchiesta di Libera l’Asur non ha ancora un responsabile anticorruzione e un Piano anticorruzione. Ma mancano meno di due mesi allo scadere dei termini”
“Ma lei chi è?”
Il Ducato, una testata di Urbino”
“Le do il numero del responsabile anticorruzione, parli con lui, io non lo so”
Allora esiste. Libera e il Gruppo Abele si sbagliavano? Proviamo a chiamare, ma al numero fornito dall’area comunicazione non risponde nessuno. La telefonata passa direttamente al centralino.

Centralino, buongiorno”
“Buongiorno, siamo giornalisti del Ducato. Vorrei parlare con il responsabile anticorruzione”
“Chi?”
“Mi hanno dato questo numero: 071… Non è il responsabile anticorruzione?”
“Responsabile anticorruzione? No, no, quello è il numero del dottor Allegrezza, delle relazioni sindacali. Però c’è scritto anche responsabile di qualità. Ma non anticorruzione, non esiste”
“Grazie, arrivederci”
Aspettiamo quasi un’ora, il ‘responsabile anticorruzione’ continua a non rispondere. Richiamiamo l’area comunicazione.

Area comunicazione, buongiorno. […] Dottor Allegrezza? No, ti ho dato il numero del dottor Lanari, 071… è il responsabile anticorruzione, l’ha nominato il direttore”
“Sì, il numero è quello, ma non risponde. Ma quindi se avete un responsabile anticorruzione avete anche un Piano triennale?”
“Non lo so, deve parlare con lui”
“Vorrei solo sapere se quindi siete già a posto con la legge 190”
“Non lo so, chiami Lanari”
“Ma non c’è nessun altro in tutto l’ospedale che lo sa?”
“No, deve parlare con lui”

Riproviamo con il dottor Lanari/Allegrezza, ma continua a non rispondere. Proviamo a chiamare anche l’ufficio stampa dell’Asur zona 2 di Urbino, ma anche qui non risponde nessuno. Per provare a richiamare bisogna attendere la riapertura degli uffici domani mattina. Cercavamo la trasparenza, ma brancoliamo ancora nel buio.

 

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Tagli alla Sanità, i laboratori in sciopero: “Anche gli esenti dovranno pagare” http://ifg.uniurb.it/2013/12/09/ducato-online/tagli-alla-sanita-i-laboratori-in-sciopero-anche-gli-esenti-dovranno-pagare/53557/ http://ifg.uniurb.it/2013/12/09/ducato-online/tagli-alla-sanita-i-laboratori-in-sciopero-anche-gli-esenti-dovranno-pagare/53557/#comments Mon, 09 Dec 2013 14:25:27 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=53557 URBINO – A 80 anziani di Urbino potrebbe essere richiesto di pagare per le analisi del sangue, pur essendo esenti da ticket. La denuncia viene dal titolare del laboratorio d’analisi Selemar, Bruno Fulvi. Se il bilancio regionale sarà approvato così come previsto, infatti, i laboratori d’analisi marchigiani convenzionati con la Regione si vedrebbero applicare un prelievo alla fonte (ossia un taglio sui finanziamenti) di oltre il 15%.

Oggi 50 strutture convenzionate aderiscono a una protesta in un noto hotel di Ancona, indetta da numerose sigle sindacali tra cui Federbiologi, Anisap e Federlab Marche per dire “no” ai tagli imposti dal nuovo bilancio regionale.

Il laboratorio Selemar di Urbino si occupa di prelievi a domicilio e, sempre secondo Bruno Fulvi, si troverebbe, nel caso i tagli venissero approvati, a lavorare fuori bilancio: “Non si può chiedere a un’azienda – ha detto al Ducato – di svolgere un servizio pubblico senza coprire quantomeno le spese. Noi facciamo servizi domiciliari e abbiamo circa 80 pazienti a Urbino e dintorni. Se questi tagli verranno effettivamente messi in atto ci troveremo a dover chiedere loro un contributo volontario per i prelievi, perché la Regione ci coprirà a malapena le spese per i prelievi fatti in sede”.

Insomma l’azienda di Fulvi si troverebbe nella situazione di non poter sospendere  un servizio pubblico essenziale e di dover contemporaneamente andare in perdita.

Ma molte altre aziende di tutte le Marche si troverebbero in una situazione simile: secondo la sindacalista di Federbiologi Stefania Pellei Gasperi “c’è un budget esiguo che terminerà a giugno, luglio al massimo, saremo costretti quindi a chiedere i rimborsi anche ai pazienti esenti da ticket sanitario. La Regione deve mettere mano a questa situazione insostenibile”

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