il Ducato » sciopero http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » sciopero http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Sciopero scuole a Urbino: Marrè (Scuola del libro), “Abbiamo cercato di garantire il servizio” http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-notizie-informazione/sciopero-scuole-a-urbino-marre-scuola-del-libro-abbiamo-cercato-di-garantire-il-servizio/73469/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-notizie-informazione/sciopero-scuole-a-urbino-marre-scuola-del-libro-abbiamo-cercato-di-garantire-il-servizio/73469/#comments Tue, 05 May 2015 15:28:35 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73469 [continua a leggere]]]> URBINO, 5 MAG – “Abbiamo cercato di garantire il servizio al meglio senza ledere il diritto allo sciopero”. La preside della Scuola del Libro, Maria Pia Marrè ha commentato così i dati sullo sciopero dei docenti del suo istituto (53 assenti su 75) contro la riforma della scuola. Oltre agli insegnanti, oggi mancavano all’appello 331 studenti su 734 totali.

Antonio Serafini, dirigente della scuola media “Paolo Volponi”, dove ha scioperato il 30% dei docenti, si è dichiarato favorevole all’iniziativa: “Legittimo scioperare, servono investimenti per le assunzioni e le strutture delle scuole”.

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Sciopero scuole: Fermignano; Bonci, “riforma è punto di partenza per cambiare le cose” http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-notizie-informazione/sciopero-scuole-fermignano-bonci-riforma-e-punto-di-partenza-per-cambiare-le-cose/73511/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-notizie-informazione/sciopero-scuole-fermignano-bonci-riforma-e-punto-di-partenza-per-cambiare-le-cose/73511/#comments Tue, 05 May 2015 14:33:39 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73511 [continua a leggere]]]> FERMIGNANO, 5 MAG – La riforma della scuola è “un punto di partenza”: la pensa così Nicoletta Bonci, assessore alla Pubblica istruzione del comune di Fermignano. Alla luce dei dati sul numero dei docenti che oggi hanno scioperato contro la riforma del governo Renzi sulla scuola – 63 insegnanti su 77 non hanno lavorato – dichiara: “Nonostante la percentuale molto alta, il mio timore è che ci sia poca informazione: credo che molti degli insegnanti che hanno scioperato oggi non siano consapevoli dell’importanza della riforma. Ci lamentiamo tanto delle cose che non vanno e poi al primo cenno di cambiamento non ci va bene. Questa riforma è un punto di partenza per cambiare le cose, magari da rivedere e da aggiustare, ma rimane comunque un’opportunità”.

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Insegnanti e studenti contro la ‘Buona Scuola’, diario social della giornata – STORIFY http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-online/insegnanti-e-studenti-contro-la-buona-scuola-diario-social-della-giornata-storify/73428/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-online/insegnanti-e-studenti-contro-la-buona-scuola-diario-social-della-giornata-storify/73428/#comments Tue, 05 May 2015 11:09:06 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73428 [continua a leggere]]]> buonascuola

Foto di ‏@EnricoMazzo da Twitter

Giorno di protesta per il mondo della scuola. Insegnanti e alunni questa volta sono dalla stessa parte, dietro gli striscioni, uniti per contestare il nemico comune: la riforma ‘Buona Scuola’ di Matteo Renzi. Da Milano a Catania, passando per Roma, tutte le principali piazze d’Italia sono state occupate dai manifestanti. Era dal 2007 che non si verificava una chiamata alle armi di tale misura. A monte dell’organizzazione i sindacati di settore Flc-Cgil, Cis e Uil Scuola, Snals, Gilda e Cobas.

A URBINO: Quattro scuole chiuse e partecipazione nei licei

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Sciopero scuole: a Fermignano istituti aperti ma solo 14 docenti presenti http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-notizie-informazione/sciopero-scuole-a-fermignano-istituti-aperti-ma-solo-14-docenti-presenti/73427/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-notizie-informazione/sciopero-scuole-a-fermignano-istituti-aperti-ma-solo-14-docenti-presenti/73427/#comments Tue, 05 May 2015 10:37:37 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73427 [continua a leggere]]]> FERMIGNANO, 5 MAG – Alta adesione allo sciopero per gli insegnanti dell’istituto comprensivo “Donato Bramante” di Fermignano. Hanno aderito in totale 63 docenti su 77: alla scuola dell’infanzia tutti e 17, nelle due scuole primarie 32 su 35, mentre nella secondaria 14 su 25. Per quanto riguarda il personale Ata, ha scioperato una persona su 19. Lo sciopero, a livello nazionale, contro la riforma della scuola è promosso da Cgil, Cisl, Uil, insieme a Snals, Gilda e Cobas.

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“La #buonascuola è in piazza”, quattro scuole chiuse per sciopero e alta partecipazione nei licei http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-online/insegnanti-in-sciopero-contro-la-riforma-tre-elementari-chiuse-a-urbino/73405/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-online/insegnanti-in-sciopero-contro-la-riforma-tre-elementari-chiuse-a-urbino/73405/#comments Tue, 05 May 2015 09:15:50 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73405 FOTO Chiuse le elementari di Gadana, Trasanni, Piansevero e Mazzaferro. Alla Scuola del Libro e all'Istituto Raffaello molti insegnanti incrociano le braccia. Scioperano anche 63 docenti dell'Istituto Bramante di Fermignano. Sono gli effetti della giornata di mobilitazione nazionale contro la riforma di Renzi
STORIFY La giornata di protesta sui social]]>
La scuola elementare di Piansevero

La scuola elementare di Piansevero

URBINO – Lo sciopero contro la riforma della scuola del governo Renzi ha coinvolto anche le scuole di Urbino. Quattro gli istituti elementari chiusi oggi: Gadana, Piansevero, Trasanni e Mazzaferro. Le manifestazioni di oggi, che si sono svolte in tutta Italia con cortei in sette città, hanno unito per un giorno professori e studenti.

LO STORIFY: COME IL WEB RACCONTA LO SCIOPERO

Le altre scuole della città ducale sono rimaste aperte, seppur a ranghi ridotti. Alla superiori dell’Istituto comprensivo Raffaello alta partecipazione, con 42 docenti assenti su 54 (del personale Ata hanno scioperato in otto, su un totale di 18).

Più dei due terzi dei professori del liceo artistico Scuola del Libro di Urbino hanno aderito (53 su 75), seguiti da una forte assenza di studenti (331 assenti e 403 presenti). “Già da ieri sapevamo di avere molte adesioni – ha affermato la preside della Scuola del Libro Bianca Pia Marrè – abbiamo cercato di garantire il servizio al meglio, senza ledere il diritto allo sciopero”. Alle scuole medie Volponi la percentuale di scioperanti è stata più bassa, circa il 30%. “E’ Legittimo scioperare – ha dichiarato Antonio Serafini, dirigente della Volponi – servono investimenti per le assunzioni e le strutture delle scuole”.

Scuola Fermignano

L’Istituto comprensivo “Donato Bramante” di Fermignano

Anche a Fermignano alta adesione. All’Istituto comprensivo Donato Bramante assenti 63 docenti su 77. Si tratta di tutti i 17 insegnanti della scuola dell’infanzia e di 32 su 35 docenti nelle due scuole elementari. Nella secondaria dello stesso istituto sono mancati in 14 su 25 e, tra il personale Ata, ha scioperato una persona.

Dalle scuole della provincia verso Roma, i docenti si sono preparati per unirsi al corteo nella capitale, una delle sette città italiane che hanno ospitato i cortei. Da Pesaro sono stati organizzati due pullman da 55 posti ciascuno, come ha spiegato al Ducato Lilli Gargamelli, rappresentante della Cgil di Pesaro.

In piazza del Popolo, a Pesaro, si è svolto un flash mob per manifestare contro la riforma. Circa 400 persone, secondo la Cgil, hanno simbolicamente occupato la piazza della città con palloncini colorati e fischietti. Intorno a mezzogiorno è stato dato il via al flash mob e sono partiti tre grandi fischi collettivi. Il gesto è stata una risposta alle dichiarazioni del presidente del consiglio Matteo Renzi all’ultima festa dell’Unità di Bologna, durante la quale aveva dichiarato di non essere spaventato da “tre fischi” da parte di chi lo contestava sulla scuola. “A Pesaro c’erano insegnanti, studenti e persino bambini e famiglie – ha detto Gargamelli – i palloncini simboleggiavano le nostre idee che volano molto più in alto delle idee del governo Renzi sulla riforma della scuola”.

La mobilitazione si è svolta in tutto il Paese. La protesta – come detto – ha riguardato soprattutto sette grandi centri: Milano, Roma, Aosta, Bari, Catania, Palermo e Cagliari. Si parla di decine di migliaia di manifestanti, a livello nazionale. Roma e Milano sono le due città dove la partecipazione è più elevata. “Sarà il più grande sciopero della storia della scuola italiana – hanno annunciato i Cobas sotto alla sede del ministero dell’Istruzione – è la prima volta che i sei principali sindacati scioperano insieme”.

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Sciopero contro ‘la buona scuola’, la Cgil: “Anche a Urbino molti istituti chiusi” http://ifg.uniurb.it/2015/05/04/ducato-online/sciopero-contro-la-buona-scuola-la-cgil-anche-a-urbino-molti-istituti-chiusi/73191/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/04/ducato-online/sciopero-contro-la-buona-scuola-la-cgil-anche-a-urbino-molti-istituti-chiusi/73191/#comments Mon, 04 May 2015 14:55:27 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73191 Manifesto studentesco per adesione allo sciopero del 5 maggio

Manifesto studentesco per adesione allo sciopero del 5 maggio

URBINO – Anche a Urbino, e in tutta la provincia, lo sciopero nazionale della scuola rischia di creare disagi a studenti e famiglie, nonostante Adriabus garantisca il servizio scuolabus. Il 5 maggio il personale scolastico, gli studenti e i sindacati protesteranno uniti contro il disegno di legge presentato dal premier Matteo Renzi, chiamato Buona scuola.

La mobilitazione riguarderà non solo il Montefeltro: da Pesaro partiranno dei pullman per Roma e si svolgerà un flash mob in piazza del Popolo.

“Da Pesaro partiranno due pullman da 55 persone – ha detto Lilli Gargamelli, rappresentante della Cgil di Pesaro – i posti sono quasi tutti occupati. Speriamo che ci sia una grande affluenza al flash mob; le probabilità di avere un numero elevato di adesioni sono molte se consideriamo che, oltre al tema, molto sentito da tutti, la maggior parte delle scuole di Pesaro rimarrà chiusa. Anche a Urbino le scuole chiuse saranno molte, anche se probabilmente il numero sarà minore rispetto a quelle chiuse a Pesaro”.

Istituto P. Volponi

Istituto P. Volponi

“C’è stata un’adesione in massa tra i docenti della prima area e molto alta è stata anche per quelli della seconda, anche se fino a domani non sapremo i numeri precisi – ha dichiarato Antonio Serafini, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo P. Volponi di Urbino – la contestazione è legittima perché in società in continuo cambiamento è giusto che la scuola cambi, però non tutto in questo disegno di legge è giusto, c’è qualcosa da rivedere.  Tra gli obiettivi del governo c’è quello di prevedere misure per la valorizzazione e la sicurezza degli edifici scolastici; secondo me questo è un punto fondamentale e il governo si dovrebbe quindi preoccupare di dare più fondi per valorizzare la scuola pubblica perché spesso non si riescono a gestire nemmeno le attività ordinarie, come le pulizie. Per non parlare poi della ristrutturazione degli edifici: ci sono scuole in cui piove dal soffitto e i soffitti cadono a pezzi; è una questione di sicurezza, ma anche l’estetica non va sottovalutata perché un ambiente più gradevole è vissuto meglio da tutti”.

Lo sciopero generale della scuola è stato indetto da cinque sigle sindacali: Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda. Il primo sciopero unitario dopo 7 anni. Si sono unite anche le associazioni studentesche e l’Agenquadri (Associazione generale quadri, professionisti e alte professionalità). Il malcontento infatti è di chi vive la scuola tutti i giorni, dal personale scolastico alle famiglie. Gli studenti dell’Uds (Unione degli studenti) hanno scritto anche una lettera pregando i docenti di aderire alla contestazione “per difendere la scuola pubblica” e il loro futuro e “di stimolare discussioni sulla riforma nelle classi, invitando tutti gli studenti inconsapevoli di scendere in piazza a Roma”.

I punti della riforma per i quali si è indetto lo sciopero sono sei:

  1. organico triennale secondo la volontà del dirigente scolastico;
  2. contratti devono essere confermati dal dirigente anche per i docenti di ruolo che perderanno posizioni di graduatoria e posto per continuità;
  3. scomparsa di tutte le graduatorie;
  4. creazione di albi regionali e nazionali anche per i docenti di ruolo;
  5. mobilità coatta per i perdenti posto inseriti nell’albo regionale come precari per chiamata diretta del dirigente;
  6. aumento indiretto dell’orario di lavoro con 50 ore obbligatorie di formazione e supplenze.

 

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Dipendenti Bcc in Piazza a Fano: protesta contro i vertici nazionali – VIDEO http://ifg.uniurb.it/2015/03/02/ducato-online/dipendenti-bcc-in-piazza-a-fano-protesta-contro-i-vertici-nazionali-video/66918/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/02/ducato-online/dipendenti-bcc-in-piazza-a-fano-protesta-contro-i-vertici-nazionali-video/66918/#comments Mon, 02 Mar 2015 17:17:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66918 VIDEO - I dipendenti delle Banche del credito cooperativo marchigiane hanno scioperato e sono scesi in strada con tamburi e volantini. Bersaglio delle proteste la Federazione, per la rescissione del contratto integrativo dal 1 aprile. L'iniziativa è stata portata avanti in contemporanea con i colleghi in diverse piazze d'Italia]]> FANO – Più di un centinaio di dipendenti della Bcc in piazza a Fano per manifestare contro la rescissione del contratto integrativo. Sul banco degli imputati: la Federazione delle Banche di credito cooperativo, che attuerà la misura dal 1 aprile.

Il corteo ha sfilato in piazza XX settembre, di fronte alla sede della Bcc di Fano, al ritmo di tamburi e distribuendo volantini per spiegare i motivi del loro sciopero.

Nella regione Marche il Credito Cooperativo si compone di 19 banche aderenti alla Federazione marchigiana con 207 filiali di cui 191 nelle Marche, dieci in Romagna e sei in Abruzzo. Con oltre 52.000 soci e circa 1.500 dipendenti, il Credito cooperativo marchigiano è presente in 229 comuni sui 239 esistenti, con una presenza pari al 96%.

La giornata di sciopero rientra nella più ampia iniziativa nazionale che ha visto la mobilitazione dei dipendenti a Padova, Faenza, Roma, Salerno, Castellana Grotte e Udine. Gli scioperi proseguiranno a livello regionale domani (3 marzo) in Toscana e in Lombardia.

Servizio di Andrea Perini, Anna Saccoccio, Jacopo Salvadori, Antonella Scarcella, Valentina Ruggiu, Rita Rapisardi, Martina Nasso

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A Urbino disagi per lo sciopero Adriabus, alta adesione http://ifg.uniurb.it/2014/03/19/ducato-online/a-urbino-disagi-per-lo-sciopero-adriabus-alta-adesione/59838/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/19/ducato-online/a-urbino-disagi-per-lo-sciopero-adriabus-alta-adesione/59838/#comments Wed, 19 Mar 2014 13:48:54 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59838 sciopero-busURBINO- Il terminal di Borgo Mercatale oggi è particolarmente affollato. Nell’ora di uscita dalle lezioni e dagli uffici decine di passeggeri sono in attesa dei pullman Adriabus che non passerà. Anche a Urbino è il giorno dello sciopero del trasporto pubblico.

A indire la giornata di mobilitazione di 24 ore sono state FILT-CGIL, UGL, FIT-CISL, FAISA_CISAL, UILTRASPORTI. Il servizio minimo anche a Urbino è garantito  dalle ore 5.30 alle 8.30 e dalle alle 17.30 e dalle 20.30. Scioperano le navette del servizio locale, ma anche i bus da Urbino a Pesaro e da Urbino a Fano.

“E’ dalle 11 che aspettiamo, sapevamo dello sciopero ma ci abbiamo provato”, dice Gianmarco, al terzo anno di psicologia. Lui e Federico, di Pesaro, per essere sicuri di non perdere la lezione questa mattina hanno preso il pullman alle 7 e 30: “Dello sciopero abbiamo letto sui giornali, lo hanno detto anche al Tg, ma per questi corsi abbiamo frequenza obbligatoria. Se non arriva chiameremo qualche amico”.

Un po’ più lungo il viaggio che aspetta due studentesse di Chimica e tecnologie farmaceutiche, ignare dello sciopero: “Sinceramente – spiega una di loro – non ne sapevamo nulla. Dobbiamo arrivare a Giulianova e il treno parte da Pesaro alle 14. Se tarderemo, speriamo di poter  cambiare il biglietto”.

Anche la rete comunale di Urbino è ferma, conferma Noemi, al primo anno di Scienze della Comunicazione. “Sono di Urbania: come tutti i giorni, ho lasciato la macchina vicino alla Benelli Armi, dove ho preso il numero 6.  Di solito se c’è sciopero ci sono i fogli appesi dietro il sedile dell’autista, ma oggi non ho visto nulla.Erano le 8. Aspetto ancora un po’, ma se non passa la navetta  scenderò a piedi”. Siamo noi ad avvertire due turiste inglesi dello sciopero. Nel pomeriggio sperano di partire per Venezia e la le loro espressioni si fanno di colpo preoccupate.

Incontriamo anche un autista. E’ a piedi, dice di non aver scioperato. “Ma l’affluenza tra i miei colleghi è stata altissima, ha sfiorato il 100%, almeno qui a Urbino”.

 

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Sciopero dei mezzi pubblici per mercoledì 19 marzo http://ifg.uniurb.it/2014/03/18/ducato-notizie-informazione/sciopero-dei-mezzi-pubblici-per-mercoledi-19-marzo/59690/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/18/ducato-notizie-informazione/sciopero-dei-mezzi-pubblici-per-mercoledi-19-marzo/59690/#comments Tue, 18 Mar 2014 14:36:10 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59690 [continua a leggere]]]> URBINO – L’Adriabus ha annunciato uno sciopero dei mezzi pubblici per domani, mercoledì 19 marzo. L’iniziativa è stata indetta a livello nazionale per l’intera giornata dalle segreterie di Filt-Cgil, Ugl, Fit-Cisl, Faisa-Cisal, Uiltrasporti.

L’azienda di trasporti precisa che le partenze dai capolinea saranno comunque effettuate dalle 5.30 alle 8.29 e dalle 17.30 alle 20.29. Verranno garantiti inoltre i servizi per i portatori di handicap e per le scuole materne ed elementari. Per tutte le altre linee l’adesione allo sciopero è a discrezione del personale. Gli uffici sciopereranno per tutta la giornata, ma sarà presente un addetto per i servizi minimi.

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Sardegna Uno, licenziati cinque giornalisti su dieci http://ifg.uniurb.it/2014/02/05/ducato-online/sardegna-uno-redazione-dimezzata-i-dipendenti-gestione-indecente/56612/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/05/ducato-online/sardegna-uno-redazione-dimezzata-i-dipendenti-gestione-indecente/56612/#comments Wed, 05 Feb 2014 17:13:18 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=56612 Il logo dell'emittente Sardegna Uno

Il logo dell’emittente Sardegna Uno

Avevano annunciato una “radicale e dolorosa ristrutturazione” della redazione: di fatto, hanno licenziato la metà dei dipendenti. Si tratta di Sardegna Uno, la più importante emittente regionale sarda dopo la storica Videolina. Il licenziamento collettivo ha coinvolto 13 dipendenti su 26: in particolare cinque giornalisti su dieci, quattro tecnici della messa in onda, due dell’area produzioni, uno dell’area tecnica e uno dell’amministrativa.

La maggior parte dei dipendenti è in sciopero da diverse settimane contro la “gestione indecente” dell’azienda da parte degli editori, contro il ritardo – di alcuni mesi – nel pagamento delle spettanze e contro l’assenza di chiarezza sulle strategie di rilancio dell’emittente.

Risposte che in parte sono arrivate ieri: “La tv continuerà a esistere – hanno assicurato gli editori in un comunicato – dotandosi necessariamente di un nuovo modello organizzativo, in assenza di imprenditori disposti a ripianare annualmente le perdite con proprie risorse personali”.

Il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, ha chiesto il blocco immediato dei licenziamenti. “È una vicenda che presenta aspetti complessi – si legge in una nota della Regione – stante anche il recente passaggio di proprietà”. I nuovi editori sono subentrati a Giorgio Mazzella, presidente di Banca di Credito Sardo-Gruppo Intesa, l’estate scorsa: si tratta di Sandro Crisponi, ex amministratore delegato, che ora detiene il 71% delle quote, e due giornalisti che già collaboravano con la testata: Luigi Ferretti (19%), ex responsabile del circuito televisivo 7Gold, e Mario Tasca (10%), ex direttore del tg di Sardegna Uno.

La Federazione nazionale stampa italiana, al momento della cessione, aveva denunciato la scarsa trasparenza dell’operazione. Il dubbio, infatti, era che i nuovi editori – professionisti, ma non imprenditori – non avessero capitali sufficienti per far ripartire l’azienda. “I contorni del passaggio sono chiari – aveva dichiarato il segretario nazionale della Fnsi, Franco Siddi – ma il cuore no. Allo stato attuale sembrerebbe un passaggio di gestione, non di proprietà”.

Secondo i media sardi, all’orizzonte c’è uno sciopero generale di tutti i giornalisti dell’isola e l’occupazione di Sardegna Uno.  “Il Sindacato – si legge in una nota – ricorda che i lavoratori di Sardegna Uno hanno subito per due anni il Contratto di solidarietà che ha ridotto il loro stipendio del 33%. Ma neppure questo è bastato. Anzi si sono dovuti rivolgere alla magistratura per il mancato versamento dei contributi al Fondo integrativo”.

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