il Ducato » soprintendenza urbino http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » soprintendenza urbino http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Ancora ponteggi sui Torricini: 50 giorni di ritardo. E i lavori non sono finiti http://ifg.uniurb.it/2015/02/18/ducato-online/ancora-ponteggi-sui-torricini-50-giorni-di-ritardo-e-i-lavori-non-sono-finiti/65774/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/18/ducato-online/ancora-ponteggi-sui-torricini-50-giorni-di-ritardo-e-i-lavori-non-sono-finiti/65774/#comments Wed, 18 Feb 2015 16:52:32 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65774 I ponteggi sui Torricini

I ponteggi sui Torricini

URBINO – I Torricini sono ancora nascosti dietro ponteggi e impalcature. I lavori dovevano finire il 29 dicembre 2014: il restauro era cominciato dopo il nevone del 2012 per intervenire su sicurezza e antisismica. Un lavoro complicato che la Soprintendente di Urbino Maria Rosaria Valazzi garantisce sia finito: “Devono solo tirare giù i ponteggi, ho parlato con la soprintendenza di Ancona e in un mese tutto sarà pronto”.

Ma in cantiere l’ottimismo non è condiviso: sicuramente i ponteggi del torricino con l’ascensore staranno in piedi più a lungo del previsto, per l’altra torre l’operazione dovrebbe essere più rapida.

Cercata dal Ducato la Soprintendenza di Ancona, responsabile dei lavori, non si è resa disponibile a un commento.

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San Valentino, a Urbino l’amore si festeggia a palazzo Ducale http://ifg.uniurb.it/2014/02/12/ducato-online/san-valentino-a-urbino-lamore-si-festeggia-a-palazzo-ducale/57114/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/12/ducato-online/san-valentino-a-urbino-lamore-si-festeggia-a-palazzo-ducale/57114/#comments Wed, 12 Feb 2014 14:30:44 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=57114 san-valentino

URBINO – A San Valentino, gli innamorati di oggi potranno festeggiare nei luoghi degli innamorati di ieri. La Soprintendenza per i Beni Storici Artistici delle Marche e di Urbino ha infatti  organizzato due iniziative per la festa più dolce dell’anno.

Il 14 febbraio a palazzo Ducale la Galleria Nazionale delle Marche di Urbino propone due visite guidate gratuite (alle 10.30 e alle 16). Il percorso scelto interessa opere storiche, mitologiche ed epiche che parlano dell’amore tra il duca Federico e Battista Sforza e si snoderà nelle stanze che ospitano arazzi, dipinti su tela ottocentesca, sculture, ceramiche e piccole incisioni litografiche raramente esposte al pubblico.

Gradara, invece, la Rocca ospiterà il racconto dell’amore di Paolo e Francesca, la storia resa celebre dalla Divina Commedia di Dante Alighieri. Per San Valentino, gli innamorati potranno visitare a pagamento il suggestivo castello che ha visto nascere e finire tragicamente la storia d’amore dei due amanti.

Il 14 febbraio si parlerà di amore anche all’Università di Urbino.  L’aula rossa di palazzo Battiferri alle 15 ospiterà l’ottava edizione del ciclo di conferenze dedicate alla matematica intitolata  “Matematica e… amore: il caso di Jules e Jim“, i protagonisti del romanzo di Henri-Pierre Roché del 1953, poi diventato un film di Truffaut nel 1962. Nel seminario di Fabio Dercole del Politecnico delle Marche verrà spiegato il curioso studio matematico del triangolo amoroso della letteratura francese.

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Scuola di restauro: gioielli dimenticati in mostra alla Grotta della Cattedrale http://ifg.uniurb.it/2013/03/19/ducato-online/scuola-di-restauro-gioielli-dimenticati-in-mostra-alla-grotta-della-cattedrale/39283/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/19/ducato-online/scuola-di-restauro-gioielli-dimenticati-in-mostra-alla-grotta-della-cattedrale/39283/#comments Tue, 19 Mar 2013 10:52:28 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=39283

Laura Barattin, direttrice della Scuola di restauro

URBINO – Forse non saranno la Flagellazione di Cristo di Piero della Francesca o la Scuola di Atene del Raffaello, ma le tele, le sculture e i manufatti affidati agli allievi della Scuola di Conservazione e restauro dei beni culturali di Urbino “sono comunque opere importanti” come spiega Laura Baratin, direttrice dell’Istituto.

La mostra “Il restauro per una didattica dell’arte” , dal 23 marzo al 30 giugno all’Oratorio della Grotta della Cattedrale, ospiterà le opere d’arte restaurate dagli studenti che hanno cercato di riportare alla visibilità, ciò che non era più visibile come “Il passaggio del popolo eletto nel Mar Rosso” del Villiani, opera scelta come simbolo della mostra.

Alla conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta questa mattina all’ex sala consiliare del Municipio,  la responsabile della Soprintendenza di Urbino, Agnese Vastano ha spiegato che, grazie alla collaborazione tra le diverse istituzioni, si riesce a recuperare cose che i circuiti dello stato e degli sponsor, in tempi di crisi non possono più recuperare. Con questo tipo di partenariato, a Maggio inizieranno anche i lavori per la restaurazione del Portico di san Francesco in piazza della Repubblica.

Gli allievi della Scuola diretta dalla professoressa Laura Baratin si sono cimentati nel recupero di numerose opere d’arte di diversa forma, dalle tele alle sculture, che altimenti sarebbero rimaste nell’oblio dei depositi. Queste opere così rilevanti a livello artistico, fanno capire quanto forte sia stata la fiducia data agli allievi  della scuola. La Scuola di restauro è considerata un’eccellenza che non tutte le città d’arte hanno a loro disposizione.

La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione tra l’Arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado, la soprintendenza per i beni artistici ed entnoantropologici della Regione Marche e appunto la Scuola di restauro dell’Uniurb.

A co-finanziare l’evento un’impresa privata, il Consorzio della casciotta di Urbino. “Anche la casciotta è cultura” le parole di Paolo Cesaretti, del Consorzio, che ha sottolineato l’importanza dell’enogastronomia e della cultura come importanti motori dello sviluppo per l’Italia.

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Mattoni penzolanti dalle mura di Palazzo Ducale http://ifg.uniurb.it/2013/03/18/ducato-online/mattoni-penzolanti-dalle-mura-di-palazzo-ducale/38991/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/18/ducato-online/mattoni-penzolanti-dalle-mura-di-palazzo-ducale/38991/#comments Mon, 18 Mar 2013 15:35:31 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=38991 URBINO – Alcuni mattoni della parete esterna delle fondamenta di Palazzo Ducale che danno su Corso Garibaldi penzolano da una finestrella ad arco rischiando di cadere sulla strada. La Soprintendenza di Urbino è stata contattata ma, al momento, non risulta al corrente della piccola crepa dovuta, forse a un’infiltrazione d’acqua.

I mattoni in bilico (uno, in particolare, come si vede nella foto è quasi del tutto staccato e potrebbe cadere da un momento all’altro) si trovano in un punto (probabilmente corrispondente a una specie di abside) della parte inferiore della parete, nella zona a metà tra Palazzo Ducale e il Duomo all’altezza del numero civico 62 di Corso Garibaldi. Se i mattoni dovessero staccarsi e cadere non finirebbero comunque direttamente sulla strada sottostante. Alla base del muraglione, infatti, c’è un piccolo terrapieno che dovrebbe fermarli.

Le scalette che dalla strada portano a palazzo Ducale e che passano affianco al contrafforte dove si trova il danneggiamento, sono chiuse al passaggio pedonale da febbraio per lavori di manutenzione alla facciata.

 

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Cantiere bloccato a Santa Chiara, progetto per spostare la domus http://ifg.uniurb.it/2013/03/17/ducato-online/cantiere-bloccato-a-santa-chiara-progetto-per-spostare-la-domus/38608/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/17/ducato-online/cantiere-bloccato-a-santa-chiara-progetto-per-spostare-la-domus/38608/#comments Sun, 17 Mar 2013 09:07:02 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=38608 URBINO- C’è da spostare una domus in via Santa Chiara. E’ l’antica casa di età repubblicana ritrovata tre anni fa tra palazzo Gherardi e il convento di Santa Chiara, durante lo scavo per la creazione di un sistema di drenaggio della acqua nel versante sud-est del centro storico. I lavori, iniziati nel 2009, sono fermi dal 2010 proprio a causa del ritrovamento. Ma ora sembra esserci una soluzione. Anche se i tempi per riaprire il cantiere saranno certamente lunghi.

Grazie allo scavo archeologico realizzato nell’area subito dopo il ritrovamento sono venuti alla luce due frammenti di mosaico racchiusi tra tre pareti, testimonianza dell’esistenza di un’antica domus romana. “Si tratta di ritrovamenti di interesse storico che meritano di essere tutelati e valorizzati come testimonianza del passato della città di Urbino”, ha spiegato Maria Gloria Cerquetti, funzionario territoriale della Soprintendenza archeologica.

“Lo scavo comunale – continua Cerquetti – continuerà sotto la nostra supervisione perché potrebbero essere trovati altri reperti. È poco probabile che in passato una domus sia sorta sola, lontana da un centro abitato: potrebbe esserci molto altro”. Per cercare di riavviare i lavori nelle scorse settimane il Comune di Urbino ha inoltrato alla direzione regionale della Soprintendenza un progetto che prevede lo smantellamento della domus e la sua ricostruzione in un’altra parte del cantiere, più in alto rispetto allo scavo.

Grazie a questo spostamento i reperti sarebbero comunque integrati nella struttura finale in modo da valorizzarla e renderla visibile al pubblico, come in un museo a cielo aperto. “Ho inoltrato – ha commentato il soprintendente ai Beni archeologici delle Marche, Mario Pagano – la proposta del comune alla direzione regionale, dopo il mio parere positivo. La domus andrebbe smontata per permettere di continuare lo scavo e poi ricostruita in una parte più alta, riuscendo così anche a far interagire conservazione e innovazione”.

Se non si sposta la domus, infatti, non potranno riprendere gli scavi che hanno ricevuto un finanziamento di due milioni di euro dal Ministero dell’ambiente (di cui una buona parte è oggi ancora disponibile). In sostanza, la domus, lo studio e l’osservazione della zona hanno fatto slittare i lavori per la creazione di un sistema di drenaggio per le acque (abbondanti nella zona da secoli, come testimoniato anche dai rilievi di Leonardo da Vinci nel 1502) e, parallelamente, per la realizzazione di un primo scavo per l’installazione di scale mobili a collegamento dai parcheggi previsti nella zona dell’ex fornace Volponi.

“La zona non è soggetta a vincolo archeologico – spiega Pagano – ma è stata ferma per la necessità di redigere un progetto comune tra gli uffici tecnici e la Soprintendenza: dopo l’approvazione del progetto comunale, i due architetti dovranno lavorare insieme per elaborare un piano che tenga conto dei finanziamenti disponibili, delle reciproche esigenze e dei tempi”.

Nonostante gli orizzonti di risoluzione, un altro problema che il comune dovrà affrontare riguarderà la ditta incaricata dei lavori. Nel 2009, il piano di risanamento fu appaltato alla ditta parmense Cospe Srl. Dopo pochi mesi dall’inizio dei lavori, la Soprintendenza dispose lo scavo archeologico per capire cosa fosse stato e i lavori furono sospesi. Nel 2011, la ditta che aveva l’appalto è fallita a causa della crisi dell’edilizia lasciando il cantiere scoperto e allungando di fatto i tempi per la ripresa dei lavori: “Dopo il via libera – spiega l’architetto Mara Mandolini, responsabile del progetto e dell’ufficio progettazione del Comune di Urbino – la sovrintendenza dovrà affidare a una ditta lo smontaggio delle strutture presenti. Una volta liberata l’area sarà possibile avviare un nuovo appalto, anche se attualmente non si può fare una previsione certa per l’inizio di nuovi lavori. Generalmente i tempi per la pubblicazione del bando e i tempi tecnici di verifica dei requisiti di una ditta e contratto sono di circa tre mesi”.

La direzione regionale della Soprintendenza, a oggi, sembra quindi pronta a dare il via libera al progetto di smontaggio e assemblaggio: sarebbero destinati alla domus di Santa Chiara almeno 30.000 euro del fondo normalmente indirizzato all amanutenzione per i beni artistici.

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Restauri a palazzo Ducale, giovedì presentazione programma dei lavori http://ifg.uniurb.it/2013/02/12/ducato-notizie-informazione/restauri-a-palazzo-ducale-giovedi-presentazione-programma-dei-lavori/34439/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/12/ducato-notizie-informazione/restauri-a-palazzo-ducale-giovedi-presentazione-programma-dei-lavori/34439/#comments Tue, 12 Feb 2013 10:01:13 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=34439 [continua a leggere]]]> URBINO – Il 14 febbraio, alle 11.30, si terrà una conferenza stampa per illustrare il programma dei lavori di restauro nel Palazzo Ducale di Urbino. Il progetto è realizzato grazie ai finanziamenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

L’incontro, organizzato dal direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche Lorenza Mochi Onori, dall’architetto Stefano Gizzi, soprintendente per i Beni Architettonici delle Marche e dalla dott.ssa Maria Rosaria Valazzi, soprintendente per i Beni Storici artistici e Etnoantropologici delle Marche, si terrà nell’ufficio del Soprintendente Maria Rosaria Valazzia, a Palazzo Ducale.

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La Galleria nazionale delle Marche spegne 100 candeline http://ifg.uniurb.it/2012/03/06/ducato-online/la-galleria-nazionale-delle-marche-spegne-100-candeline/27419/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/06/ducato-online/la-galleria-nazionale-delle-marche-spegne-100-candeline/27419/#comments Tue, 06 Mar 2012 20:23:52 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27419 URBINO – Il lontano 7 marzo del 1912 nelle prestigiose stanze del Palazzo Ducale venne istituita con regio decreto la Galleria Nazionale delle Marche.  Più che un gioiello del Montefeltro, uno scrigno. Il palazzo, costruito nel XV secolo da Federico da Montefeltro, custodisce nelle sue splendide sale una collezione di inestimabili tesori. La Flagellazione di Cristo e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, considerata il capolavoro del grande artista rinascimentale e restaurata di recente e laProfanazione dell’Ostia di Paolo Uccello, solo per citarne alcuni tra i più conosciuti al grande pubblico. Come la Città ideale, il dipinto su tavola, splendido esempio di studio prospettico, tra i simboli del Rinascimento, la cui attribuzione è tuttora incerta. E poi dipinti su tavola e su tela, affreschi, sculture in pietra e in terracotta, sculture lignee policrome e dorate, legni intarsiati, mobili, arazzi, disegni e incisioni.

Per celebrare il centenario di uno dei musei più visitati della regione, la Galleria spalanca le porte e chiama a raccolta la cittadinanza: mercoledì 7 marzo il Palazzo Ducale sarà aperto gratuitamente. Fresca di nomina, Maria Rosaria Valazzi è la nuova soprintendente per i Beni storici artistici ed etnoantropologici delle Marche, incaricata della gestione della Galleria. Prima di lei hanno ricoperto il prestigioso incarico nomi illustri: Pasquale Rotondi, noto per aver salvato dalla distruzione e dal saccheggio delle truppe naziate oltre 10 mila opere d’arte italiane, lo storico Pietro Torriti e il pittore bolognese Luigi Serra.

“Conosco bene la realtà della Galleria, sono stata una funzionaria per tanti anni. L’idea di celebrare i 100 anni dalla fondazione è mia: mi sembra un modo adeguato per spostare l’attenzione su una realtà prestigiosa” commenta Valazzi. Domani alle 17 ci sarà un incontro con le autorità organizzato dalla soprintendenza di Urbino. “Una bellissima occasione per affrontare insieme un excursus storico sulla storia del museo, con una bella raccolta di fotografie d’epoca che siamo orgogliosi di poter mostrare. E per finire, faremo un bel brindisi”.

I cento anni della Galleria Nazionale delle Marche

http://www.youtube.com/watch?v=S6PyzjCMLJw&feature=youtu.be

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Infiltrazioni al Duomo, atteso sopralluogo dei tecnici da Ancona http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/infiltrazioni-al-duomo-atteso-sopralluogo-dei-tecnici-da-ancona/24781/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/infiltrazioni-al-duomo-atteso-sopralluogo-dei-tecnici-da-ancona/24781/#comments Wed, 15 Feb 2012 11:02:18 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=24781 [continua a leggere]]]> URBINO – Prevista in tarda mattinata una riunione tra la Soprintendenza di Urbino e gli architetti Biagio De MartinisPaola Mazzotti, rispettivamente della Soprintendenza per i beni architettonici delle Marche e della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici.  La vicedirettrice di Palazzo Ducale, Agnese Vastano, fa sapere che i due tecnici faranno anche un sopralluogo all’interno del Duomo, “dove ci sono infiltrazioni d’acqua”.  Nell’incontro si farà il punto sui danni subiti, a causa del peso della neve, dal patrimonio storico nel comprensorio urbinate, e sui rischi delle infiltrazioni d’acqua, già segnalate “alla chiesa di Santa Caterina a Cagli, al Palazzo ducale di Urbania e alla Rocca di Sassocorvaro”.

 

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Mostra delle città ideali a rischio l’arrivo della tela berlinese http://ifg.uniurb.it/2011/04/05/ducatotv/mostra-delle-citta-ideali-a-rischio-la-tela-berlinese/7265/ http://ifg.uniurb.it/2011/04/05/ducatotv/mostra-delle-citta-ideali-a-rischio-la-tela-berlinese/7265/#comments Tue, 05 Apr 2011 16:24:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=7265 URBINO – Rischia di partire zoppa la mostra che da marzo 2012 dovrebbe riunire a Urbino i dipinti delle tre “Città ideali”, attualmente conservati nei musei di Baltimora, Berlino e della città ducale.

La tavola berlinese, infatti, non sarà probabilmente disponibile, a causa delle cattive condizioni dell’opera. Lo ha rivelato a Il Ducato Vittoria Garibaldi, Soprintendente per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico delle Marche. La mostra, organizzata in occasione del centesimo anniversario dell’apertura della Galleria Nazionale delle Marche con il contributo ministeriale e degli enti locali del territorio, intende svelare lo storico enigma delle tre tele, delle quali non si conoscono con esattezza i committenti, gli autori e il significato. Dovrà essere accertato se le opere siano state dipinte dallo stesso pittore e se rappresentino un’immagine decorativa o, invece, un progetto per una città da costruire. “Il nostro obiettivo è quello di scoprire il legame che unisce le tre opere, non solo attraverso un giudizio critico, ma offrendo una prospettiva scientifica” ha affermato la Soprintendente.

Sarà infatti realizzata un’indagine diagnostica non invasiva sulle opere esposte, a cura di un comitato promotore coordinato dalla stessa soprintendente.  Al progetto partecipano anche il Centro di Eccellenza SmaArt di Perugia e le Università di Bologna e Urbino.

 

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