il Ducato » turismo http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » turismo http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Mostre non pubblicizzate? Crespini agli albergatori: “Le brochure ci sono, vadano a prendersele” http://ifg.uniurb.it/2015/04/04/centro-2/mostre-non-pubblicizzate-crespini-agli-albergatori-le-brochure-ci-sono-vadano-a-prendersele/69937/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/04/centro-2/mostre-non-pubblicizzate-crespini-agli-albergatori-le-brochure-ci-sono-vadano-a-prendersele/69937/#comments Sat, 04 Apr 2015 09:41:14 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69937 LEGGI Gli operatori: "Poca pubblicità" ]]> crespini URBINO – “Chi dice che a Urbino i turisti arrivano per ragioni diverse dalle mostre e dalle attività culturali mente sapendo di mentire”. L’assessore al Turismo Maria Francesca Crespini risponde così agli albergatori che raccontano di visitatori poco informati sulle iniziative locali e di una città che non sa sponsorizzarsi adeguatamente. “Chi viene a Urbino lo fa per una scelta precisa. È ovvio che alcuni sono interessati principalmente alla città, ma i visitatori conoscono i nostri eventi. I turisti non vengono qui di passaggio”.

Il ritorno degli Uomini illustri, la Muta di Raffaello, la Festa del Duca. Secondo gli operatori gli ultimi turisti arrivati in città non sapevano di queste mostre, e già in passato è capitato che i clienti apprendessero dell’offerta culturale di Urbino direttamente dalle loro parole. Non aiuta il fatto che agli hotel non vengano forniti brochure e materiale informativo sugli eventi in corso. Alcuni albergatori hanno raccontato infatti di dover rimediare stampando autonomamente cartine e programmi da internet.

Ma la Crespini non ci sta. E dice la sua: “Il materiale c’è, ma gli albergatori non possono aspettarsi di riceverlo direttamente in hotel quando ci sono apposite sedi in cui andarli a prendere”. Un infopoint si trova a Borgo Mercatale, mentre in via Puccinotti c’è lo IAT – Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica. È lì che, secondo l’assessore, gli operatori dovrebbero recarsi per raccogliere il materiale da distribuire ai loro clienti. Insomma, sta a loro tirarsi su le maniche. “È finito il tempo in cui gli enti pubblici fornivano questi servizi. Eppure noi lo facciamo lo stesso, e gratuitamente”.

La verità, per la Crespini, è che gli albergatori “non spendono soldi per loro stessi”, mentre dovrebbero invece essere i primi a promuovere il territorio. E che, tra l’altro, non tutti gli alberghi sono uguali. “I grandi hotel a quattro stelle come il Mamiani, o il Bonconte, o il San Domenico, hanno già venduto dei pacchetti che includono le visite alle mostre”, precisa l’assessore. “Poi ci sono le strutture che non investono in questa direzione, e più che hotel sono affittacamere. Ma il Comune non è nato per dare assistenza a chi fa il commerciante e non l’albergatore”.

In generale, secondo la Crespini, la pubblicità non manca, e gli sforzi dell’amministrazione sono più che sufficienti. “La promozione a Urbino ha fatto un enorme balzo in avanti, grazie anche a Vittorio Sgarbi“. L’afflusso dalle scuole, comunica l’assessore, è aumentato del 27%, mentre continua il lavoro sugli itinerari delle “Terre del Duca” e la collaborazione in ambito turistico con Umbria, Emilia Romagna e Marche. Dal primo aprile, anticipa la Crespini, partirà poi un nuovo progetto sperimentale di marketing territoriale.

E per tornare alle “brochure fantasma”, l’assessore rivendica quanto sia invece stato fatto per la promozione su larga scala. L’esempio più recente, la mostra dello Studiolo del Duca apparsa su tutti i grandi giornali nazionali. “Non conta forse di più essere su Repubblica?”.

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Brochure fantasma e poca pubblicità, gli albergatori: “Urbino si promuova di più” http://ifg.uniurb.it/2015/03/31/centro-2/brochure-fantasma-e-poca-pubblicita-gli-albergatori-urbino-si-promuova-di-piu/69472/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/31/centro-2/brochure-fantasma-e-poca-pubblicita-gli-albergatori-urbino-si-promuova-di-piu/69472/#comments Tue, 31 Mar 2015 08:49:56 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69472 LEGGI Urbino semisconosciuta in Romagna | A Palazzo Ducale Artemisia e i nudi di Rops e Mannelli ]]> mostreurbinoURBINO – Per strada pochi cartelli, alle reception degli hotel neanche l’ombra di un volantino. E l’amministrazione non si preoccupa di distribuirli. Il turista tipo che viene a Urbino non sa di essere a Urbino. Ci capita per caso, o nel migliore dei casi la sceglie pensando sia semplicemente un buon posto dove passare le vacanze. Ma l’Urbino patrimonio della cultura, quella delle mostre di Raffaello o degli “Uomini Illustri”, non sa proprio cosa sia. Sembra una barzelletta, ma a sentire gli albergatori la realtà cittadina è questa. Se già Urbino era poco sponsorizzata fuori dalle Marche, ora sappiamo che non è nemmeno brava ad autopromuoversi. Così all’hotel La Meridiana di via Urbinate arrivano pacchi di brochure da Recanati, San Leo e dalle Grotte di Frasassi, “ma niente che abbia a che vedere con Urbino”, spiega il titolare Gianluigi Campagna. E i clienti arrivati da Londra all’hotel Raffaello, nel centro storico, hanno saputo della mostra Lo studiolo del Duca dalla BBC. Pubblicità sprecata, se poi all’arrivo a Urbino non c’era nessuno che sapesse guidarli.

Così, mentre la stampa si accalca a palazzo Ducale per fare foto ai preziosi dipinti appena tornati dal Louvre di Parigi, i clienti degli hotel trascorrono le vacanze felicemente ignari dell’evento. “Non ci mandano le locandine nemmeno per la festa del Duca – fa sapere Enzo Cecconi dell’albergo San Giovanni – scarico io il programma da internet e lo attacco ai vetri”. Il titolare racconta di aver fatto più volte richieste di dépliant al Comune, ma senza ricevere risposta. “Qualche cliente che viene appositamente per le mostre ogni tanto c’è, ma ci si aspettava qualcosa in più”, continua Cecconi. E se Giulio Lonzi dell’hotel Raffaello i volantini se li va a prendere direttamente all’assessorato, alla segreteria dell’hotel Bonconte si rimedia facendo le fotocopie della mappa della città. Sprovvisto di materiale anche l’hotel dei Duchi, dove è più facile trovare locandine di eventi musicali lasciate dai privati direttamente interessati. “Gli ultimi turisti non sapevano della Muta, ma lo stesso era accaduto tre anni fa con la mostra di Raffaello”.

In effetti il turista disorientato è un modello ormai consolidato. “È un problema storico di Urbino – spiega Gianluigi Campagna della Meridianaringraziamo per le mostre, ma che farne se non sono sponsorizzate?”.

Questa settimana, per esempio, ci sono ben quattro esposizioni da visitare in città. Alla Muta di Raffaello e allo Studiolo del Duca a palazzo Ducale si sono aggiunte domenica l’esposizione della Cleopatra di Artemisia Gentileschi nella sala del Castellare e la Resurrezione di Prospero Fontana all’oratorio di San Giuseppe. Ma il turista tipo che viene a Urbino forse non sa di queste mostre. Forse sarà “il classico cliente dal Lazio”, com’è d’abitudine per l’hotel Raffaello, o di quelli che si fermano “due giorni e non di più”, come all’hotel Piero della Francesca, o ancora uno tra i tanti che “arrivano la mattina e vanno via la sera”, come al San Giovanni.

Nonostante la scarsa promozione e la carenza di materiale informativo le previsioni per il weekend di Pasqua sono buone. L’hotel Raffaello occuperà tutti e 25 i suoi posti letto, La Meridiana ha già 50 camere prenotate. All’hotel Piero della Francesca sono rimaste libere solo le singole, mentre l’hotel Italia calcola in tutto 76 presenze. Ma come spiegano gli stessi proprietari, l’affluenza durante le festività – seppure in calo negli ultimi anni – non sorprende. “La Pasqua è una garanzia – spiega Giulio Lonzi – il problema semmai riguarda il resto dell’anno”.

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Il Ducato n.4 – 20 marzo 2015 http://ifg.uniurb.it/2015/03/20/ducato/il-ducato-n-4-20-marzo-2015/68887/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/20/ducato/il-ducato-n-4-20-marzo-2015/68887/#comments Fri, 20 Mar 2015 16:21:05 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=68887 [continua a leggere]]]> È in edicola il quarto numero de Il Ducato. Tra i temi affrontati questa settimana: Turismo, una ‘guida’ per i visitatori ed evitare brutte sorprese e tassa di soggiorno in arrivo a giugno. Il racconto delle storie di Urbino 2, il quartiere dimenticato. Intervista a Ilaria Cucchi a Urbino per incontrare gli studenti e raccontare la storia del fratello Stefano. La chiusura di Pesaro Studi e la nascita della Casa della Poesia.

Ducato_n.4-20 MARZO 2015


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Urbino, tassa di soggiorno a giugno 2015. Ma la città non supera la “prova turista” http://ifg.uniurb.it/2015/03/18/ducato-online/urbino-tassa-di-soggiorno-a-giugno-2015-ma-la-citta-non-supera-la-prova-turista/68689/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/18/ducato-online/urbino-tassa-di-soggiorno-a-giugno-2015-ma-la-citta-non-supera-la-prova-turista/68689/#comments Wed, 18 Mar 2015 15:56:53 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=68689 URBINO – Rilanciare il turismo con l’introduzione della tassa di soggiorno prevista per il 1 giugno. Lo ha confermato il sindaco Maurizio Gambini dopo la discussione in Giunta comunale. Ma oggi Urbino quali servizi offre a un turista? Dal virtuale al reale, ecco una “guida alla sopravvivenza”. Ovvero tutto quello che può capitare a chi decida di visitare la città del Duca.
LO SPECIALE – La città non supera la “prova turista”

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Tassa di soggiorno, Gambini: “In vigore dal 1 giugno” http://ifg.uniurb.it/2015/03/18/ducato-notizie-informazione/tassa-di-soggiorno-gambini-in-vigore-dal-1-giugno/68536/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/18/ducato-notizie-informazione/tassa-di-soggiorno-gambini-in-vigore-dal-1-giugno/68536/#comments Wed, 18 Mar 2015 11:16:23 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=68536 [continua a leggere]]]> URBINO – La Giunta comunale ha discusso della tassa tassa di soggiorno e, al termine della riunione di martedì 17 marzo, il sindaco di Urbino Maurizio Gambini ha confermato: “Dal 1 giugno, se il bilancio viene approvato, la tassa di soggiorno entrerà in vigore”. Per Gambini non ci sono alternative, c’è bisogno di risorse da investire sul decoro della città. “Urbino è patrimonio dell’Unesco – dice il sindaco – non possiamo rischiare di perdere questa qualifica”.

Le categorie e le associazioni alberghiere hanno chiesto, in questo senso, di sapere come verranno spesi i soldi. La tariffa sarà variabile: partirà da 1,50 euro per gli hotel a 3 stelle, agriturismi e Bed and Breakfast fino a 2,50 euro per gli hotel a 5 stelle

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Turismo, tassa di soggiorno anche a Urbino. Sarà introdotta da giugno http://ifg.uniurb.it/2015/03/11/ducato-online/turismo-tassa-di-soggiorno-anche-a-urbino-sara-introdotta-da-giugno/67796/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/11/ducato-online/turismo-tassa-di-soggiorno-anche-a-urbino-sara-introdotta-da-giugno/67796/#comments Wed, 11 Mar 2015 09:20:07 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67796 UrbinoURBINO – Dell’introduzione della tassa di soggiorno a Urbino se ne parla da anni, ma adesso sembra sia arrivato il momento: a giugno dovrebbe entrare in vigore. Non si sa ancora quale sarà la tariffa a persona e a notte ma l’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di definire tutto a giorni:“È appena terminata la riunione della Commissione Cultura, Turismo e Attività Produttive – ha detto l’assessore al Bilancio Christian Cangiotti raggiunto al telefono – la volontà è quella di proseguire per questa strada e introdurre la tassa. Non abbiamo ancora stabilito chi sarà esentato né il prezzo – continua – sono in esame delle simulazioni per capire che impatto avrebbero i diversi costi”.

La norma nazionale sull’imposta di soggiorno dà autonomia alle amministrazioni comunali che, con proprio regolamento, decidono se adottare o meno la tassa di soggiorno in base alle proprie esigenze e deve essere deliberata dal consiglio comunale.

Da Confturismo arriva la proposta di una tariffa differenziata: 2 euro per gli hotel 4 stelle e 1,50 per tutti gli altri. Lunedì infatti il direttore della Confcommercio di Pesaro e Urbino Amerigo Varotti e il segretario Egidio Cecchini hanno incontrato il sindaco Maurizio Gambini, l’assessore Cangiotti e alcuni albergatori: “Non abbiamo gradito l’ipotesi tassa perché è un onere – ha dichiarato Cecchini – soprattutto in un momento difficile come quello che il settore alberghiero sta attraversando dal 2009. Inizialmente si era parlato di una tariffa di 2,50 euro a notte per tutti gli alberghi, proposta a nostro avviso eccessiva, adesso bisogna aspettare la versione definitiva. Non si è mai felici quando si introducono delle tasse – aggiunge – però bisogna tener conto che per Urbino può essere una possibilità di inserimento in circuiti più importanti. Se il comune ritiene che questi soldi siano necessari per rilanciare il turismo e scommettere sulla cultura, comprendiamo e applaudiamo”.

Confcommercio ha inoltre proposto di rimandare l’introduzione a gennaio 2016, così da evitare costi aggiuntivi per le prenotazioni già effettuate: “L’amministrazione su questo punto ha risposto che se la tassa di soggiorno dovesse entrare in vigore a giugno le prenotazioni fatte precedentemente, se dimostrate, verrebbero escluse dal pagamento”.

Dall’opposizione non arriva un rifiuto: il consigliere Pd Federico Scaramucci, presente in commissione, ritiene opportuno ci sia un confronto con tutti gli operatori del settore per valutare il progetto: “Albergatori, associazioni, Confesercenti, Confcommercio; dovrebbero essere invitati tutti in Commissione”. “Come PD prendiamo atto che il sindaco Gambini e l’amministrazione, prima critici, hanno cambiato idea rispetto al passato, cambiamento positivo se le risorse serviranno a interventi strutturali di arredo e turismo della città”.

L’effetto è quello di alzare la spesa (per notte e per persona) del soggiorno dei turisti con possibili ricadute proprio sugli arrivi. Una tassa della cui esazione sono però responsabili i gestori delle attività di ricezione: “Il fatto che la tassa di soggiorno sia introdotta in altre città non vuol dire che bisogna farlo anche qui – lamenta il gestore dell’albergo Italia – il turismo a Urbino fatica, se non fosse per l’università che muove tutto non ci sarebbe tanto lavoro”. Anche dalla reception del Piero della Francesca l’iniziativa non trova molto favore: “Abbiamo riaperto da poco – afferma l’albergatore – da dicembre a marzo abbiamo chiuso perché la situazione è morta. Se si introduce la tassa non verrà più nessuno, già adesso molti turisti preferiscono dormire in riviera e raggiungere Urbino da lì”. Della stessa opinione il gestore dell’Hotel Raffaello:”In un posto in cui 4 alberghi restano chiusi durante la stagione invernale, l’introduzione della tassa aggrava la situazione. Nello stesso tempo, però, se i fondi raccolti venissero vincolati solo al rilancio turistico e non a coprire i buchi di bilancio, potrebbe essere positivo”.

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Sgarbi rilancia la cultura a Urbino: “In arrivo capolavori straordinari, anche dal Louvre” http://ifg.uniurb.it/2015/02/10/ducato-online/sgarbi-rilancia-la-cultura-a-urbino-in-arrivo-capolavori-straordinari-anche-dal-louvre/65175/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/10/ducato-online/sgarbi-rilancia-la-cultura-a-urbino-in-arrivo-capolavori-straordinari-anche-dal-louvre/65175/#comments Tue, 10 Feb 2015 14:32:13 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65175 URBINO – Niente campanilismi, “capolavori straordinari” in mostra e un grande flusso turistico. Per la festa del Duca della prossima estate l’assessore alla Cultura e alla Rivoluzione di Urbino, Vittorio Sgarbi, ha creato aspettative molto alte. Sgarbi ha parlato all’incontro organizzato da Filcams Cgil “JobArt, con la cultura si cresce”, incentrato sul ruolo del turismo nel rilancio dell’occupazione.

Per l’assessore è stata l’occasione per parlare dei suoi progetti per la città ducale. Per la grande festa del Rinascimento prevista per questa estate a Urbino, “porteremo capolavori straordinari”, spiega Sgarbi. Si è parlato inoltre del progetto di riunificazione dei 28 pannelli dello Studiolo del Duca, alcuni dei quali arriveranno dal Louvre di Parigi dove sono custoditi, con una mostra che si inaugurerà alla fine del mese. Nelle parole dell’assessore regionale al Bilancio Pietro Marcolini questo evento “porterà un afflusso turistico straordinario”. Il campanilismo, che ha a lungo diviso le due città capoluogo di provincia,  si supera anche attraverso iniziative come un biglietto unico per i musei di Pesaro e Urbino, perché “chi va a Urbino deve sentire l’esigenza di andare a Pesaro e viceversa” ha spiegato Sgarbi. Altre iniziative previste sono l’integrazione fra il Rossini Opera Festival di Pesaro e il Festival di musica antica di Urbino, grandi eventi che dovrebbero contaminarsi, e non essere tenuti separati. Infine c’è l’intenzione di aprire 2-3 giorni al mese alcune chiese che ora sono chiuse, per gli studenti in particolare.

“Un impegno sul turismo è importante, cercando di correggerne i difetti – ha proseguito Sgarbi – non sia un turismo dell’ubriacarsi e del bere, una delle piaghe di Urbino. Gli studenti si ubriacano ma non vanno a vedere Palazzo Ducale, per una sciocca superstizione. Io non impongo di visitarlo, perché non si può imporre di amare, di sognare, e neanche di leggere e studiare. Che almeno dimostrino però di non avere paura di un sortilegio, che è il contrario della scienza”.

Difende inoltre la sua scelta di spostare il quadro del Tintoretto “L’adorazione dei Magi” da Macerata, dove si trovava nella Chiesa delle Vergini, a Urbino.  La decisione è stata oggetto di un’interrogazione parlamentare lo scorso mese da parte della deputata del Pd Irene Manzi.  “A Macerata non lo vede nessuno. A Urbino siamo sempre nelle Marche, e noi gli abbiamo dato il massimo risalto”, ha detto Sgarbi, che ha concluso il suo intervento con affermando che “non c’è nessuno più fortunato di chi vive a Urbino”.

E’ intervenuto poi, fra gli altri, il rettore dell’Università Vilberto Stocchi, che ha parlato con orgoglio del patrimonio librario universitario, 650mila volumi, 20.500 dei quali molto antichi. Uno solo di questi volumi è stato valutato 400mila euro. “Abbiamo tanta bellezza e dobbiamo riuscire a comunicarla meglio”, è il suo messaggio.

Il sindaco Maurizio Gambini si è detto “contentissimo” della vicinanza culturale sempre più stretta fra Pesaro e Urbino, ringraziando il suo “rivoluzionario” assessore Sgarbi. Ha poi sottolineato la difficoltà del momento di crisi che stiamo attraversando, e la necessità quindi di “vendere bene il nostro territorio”. Nella stessa giornata di ieri il sindaco e Sgarbi hanno parlato del progetto di portare il Montefeltro a Expo 2015.

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Turismo, Urbino semisconosciuta anche nella vicina Romagna http://ifg.uniurb.it/2014/03/17/ducato-online/turismo-urbino-semisconosciuta-anche-nella-vicina-romagna/59105/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/17/ducato-online/turismo-urbino-semisconosciuta-anche-nella-vicina-romagna/59105/#comments Mon, 17 Mar 2014 10:31:16 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59105 Negli alberghi di Rimini non si trovano brochure di Urbino negli espositori

Negli alberghi di Rimini non si trovano brochure di Urbino negli espositori

RIMINI – “Urbino… provincia di?”. È una domanda che gli albergatori di Rimini si pongono spesso quando gli viene chiesto come la città ducale viene promossa a livello turistico in riviera. E la risposta è quasi sempre sconfortante.

La domanda non è casuale. Infatti sono proprio le province, solitamente, a promuovere le città. Almeno, così avviene sulla costa romagnola, come spiegano molti albergatori della zona. Ma Urbino non viene valorizzata: “I turisti non la chiedono come meta per un’escursione, soprattutto perché gli stranieri non la conoscono e non sanno che sta qui vicino. Non arrivano brochure o depliant su Urbino, come potrebbero scoprirlo?”, spiegano in un albergo di Rimini.

Andiamo con ordine. Facendo un giro degli alberghi di Rimini e chiedendo come viene sponsorizzata Urbino le risposte sono diverse, ma sempre poco incoraggianti.

Nel primo albergo, alla reception, spiegano come funziona l’organizzazione dei tour per i turisti della riviera: “Solitamente non sono gli hotel a organizzare le escursioni, noi al massimo diamo qualche indicazione. Però i turisti spesso chiedono mete che già conoscono o di cui hanno visto in giro manifesti, volantini e brochure, ma tra queste non c’è Urbino”. Difatti, nell’espositore non c’è alcun riferimento alla città ducale, come sottolineano gli albergatori. “Le mete che ci vengono richieste sono Gradara, San Leo e San Marino – continuano a spiegare – soprattutto i russi e gli stranieri in generale, che ovviamente non hanno mai sentito nominare prima questi posti ma hanno solo visto pubblicità per strada o nei locali”. Già in questo primo hotel viene spiegata l’importanza della provincia: “Urbino che provincia è? Perché noi di solito riceviamo le informazioni e i depliant dalle province e mi pare che per Urbino non sia mai arrivato nulla”.

In un albergo del lungomare viene fatto notare come manchi un “transfer organizzato – spiega un operatore – per San Leo si spendono 50 euro al giorno comprensivi di bus, musei e pranzo. Per Urbino non esiste nulla del genere, considerando la distanza andrebbe fatto lo stesso”. La stagione comunque non è ancora iniziata e gli albergatori non sanno ancora quali saranno le promozioni per quest’anno: “L’anno scorso c’era qualcuno che andava a Urbino e comunque gli autobus ci sono, ma erano veramente in pochi a chiedercelo”.

Anche in alcuni hotel del centro di Rimini la situazione è simile: “Non mi risulta che ci siano richieste per Urbino né che la città venga promossa – ci dicono – qualcuno chiede, ma non esistono tour organizzati. Sappiamo solo che alcuni alberghi hanno dei pacchetti organizzati per le città dell’entroterra, ma sono iniziative private e sporadiche”.

Andando avanti, troviamo chi è ancora più critico nei confronti della promozione turistica di Urbino, soprattutto perché conosce a fondo la città dei torricini. A parlare è la responsabile di uno degli hotel del lungomare di Rimini: “Se noi avessimo materiale da esporre, lo faremmo volentieri. Noi li chiediamo ma nessuno ce li manda. Io ho dovuto fare una piantina di Urbino per darla ai turisti così che sappiano almeno dove andare – continua – io la suggerisco spesso come meta delle escursioni, anche perché i turisti hanno lo stesso interesse per tutto, non sanno dove andare. Capita anche, ma raramente, che ci siano clienti che chiedano di Urbino e noi gli organizziamo il viaggio”. I collegamenti con la città ducale comunque non mancano: “C’è una compagnia di bus che fa varie corse tutti i giorni, le possibilità di arrivare a Urbino ci sono per tutti”.

È sempre la stessa operatrice dell’hotel che ci spiega come gli alberghi ricevono i depliant delle varie località: “Ogni anno riceviamo un foglio dalla provincia di Rimini. Lo compiliamo scegliendo quali brochure vogliamo avere e in che lingua. In questo modulo ci sono tutte le attrattive turistiche della provincia e riceviamo tutto gratuitamente”. La domanda sorge spontanea: “Perché dalle altre provincia della zona, come quella di Pesaro-Urbino, non arriva nulla?”, si chiede ancora la responsabile dell’albergo.

Anche in un residence le risposte date sono molto simili: “Noi non organizziamo tour, ma cerchiamo di indicare ai turisti le mete che riteniamo più interessanti. Il problema è che sui siti internet troviamo informazioni generiche, per cui l’unica cosa che possiamo fare è rimandare all’agenzia in piazza per saperne di più”.
Questo è quanto succede in riviera.

Dalle Marche, invece, i turisti arrivano? Urbino è conosciuta? Risponde Daniele Crognaletti, un tour operator di Senigallia: “Noi organizziamo viaggi per l’entroterra e tra le nostre mete c’è anche Urbino, ma la richiesta è meno forte di quanto pensavo inizialmente. La gente preferisce le Grotte di Frasassi”.

In ogni caso, Urbino è la seconda meta più ambita tra quelle previste: Corinaldo, Recanati, Jesi e le Grotte di Frasassi, appunto. Ma Daniele si aspettava che Urbino fosse l’escursione preferita da tutti: “Invece – spiega il tour operator – nella città ducale ci vanno solo persone molto acculturate e più anziane. Alle Grotte di Frasassi vanno tutte le famiglie perché è più divertente anche per i bambini”. Conforta sapere, comunque, che “tutti i turisti conoscono Urbino, anche se poi preferiscono altre mete”, come spiega Daniele.

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Comunali 2014, Urbino che vorrei: il sondaggio tra i cittadini http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/comunali-2014-urbino-che-vorrei-il-sondaggio-tra-i-cittadini/59167/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/comunali-2014-urbino-che-vorrei-il-sondaggio-tra-i-cittadini/59167/#comments Fri, 14 Mar 2014 13:20:57 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59167 Ducatoa 137 abitanti. I cittadini-elettori hanno detto la loro sulle questioni più importanti.Un 'vademecum' per il futuro primo cittadino Le interviste: Muci - Gambini - Crespini - Malerba - Sgarbi - De Santi - Demitri - Londei - Forti SFOGLIA E LEGGI Il nuovo numero de Il Ducato]]> città idealeURBINO – Piazza della Repubblica è affollata di giovani. Sono accorsi da tutta Europa, e oltre, per assistere alla Fiera internazionale dell’Arte contemporanea. L’evento è solo il primo di una lunga serie di iniziative promosse da Comune e università con la partecipazione attiva degli istituti d’arte urbinati. Ne parlano tutti e tutti vorrebbero essere qui, nella città ducale che per l’occasione ha implementato la rete di trasporti extraurbani. Per raggiungere piazza Raffaello,  trasformata in un grande museo all’aperto, si può lasciare l’automobile a porta Santa Lucia e da lì proseguire con le scale mobili o gli ascensori.

Questa è l’immagine utopica costruita interpretando i desideri di chi vive a Urbino, o almeno quelli di 67 donne e 70 uomini che hanno risposto alle domande del nostro questionario. I giovani.

Dalla “città ideale” alla città ducale, quella vera, dove i giovani sono più degli abitanti. Gli urbinati ne sono consapevoli tanto che il 92,7% di loro è convinto che senza gli universitari la città “morirebbe”. Paradossalmente quella che è la più grande risorsa di Urbino, diventa un problema quando gli stessi giovani, che pagano affitti e tasse universitarie, escono il giovedì sera per divertirsi. Gli abitanti del centro storico si lamentano per il chiasso e la sporcizia che il venerdì mattina trovano in piazza e nei vicoli. Come risolvere il problema? Per il 73% degli intervistati basterebbe creare nuovi luoghi di aggregazione, mentre il 26,5% pensa che la soluzione possa essere la chiusura dei locali a mezzanotte. «È un’assurdità – dice un settantenne – perché oggi i ragazzi non escono prima delle undici di sera. Mica come ai miei tempi quando i bar alle 21 erano già tutti pieni».

La città. Un borgo rinascimentale tanto bello quanto inaccessibile. Dentro le mura, salite che anche l’alpinista Reinhold Messner avrebbe qualche difficoltà a “scalare”. A complicare le cose si aggiunge la zona a traffico limitato (Ztl) che impedisce alle automobili di circolare nel centro storico, penalizzando, secondo il 66,4%, non solo i commercianti, ma anche cinema e teatro. Vero è che più della metà degli intervistati sostiene anche che la Ztl riesce a preservare la vivibilità della zona. Avere delle “buone gambe” a Urbino è fondamentale. Non solo perché non si può accedere al centro in automobile, ma anche perché non ci sono né scale mobili né ascensori gratuiti. Forse è per questo che l’86% desidererebbe avere questo tipo di facilitazioni.

Ma Urbino non è solo centro storico. Negli ultimi anni, i quartieri fuori le mura sono stati notevolmente ampliati. Come raggiungerli? Con i mezzi pubblici, che per il 50,4% degli intervistati sono efficienti e puntuali. Ma non per tutti: «Gli studenti – dichiara una giovane donna – sono costretti a vivere in centro, spendendo molto di più per l’affitto, perché i bus la sera non passano e non collegano tutte le zone della città». Situazione che non migliora quando si parla di collegamenti extraurbani: per il 68,6% è mal collegata con il resto d’Italia. Sarà anche per questo che i turisti non sono poi così tanti. Non è però tutta colpa dei trasporti. Il 76,6% del campione ritiene che le bellezze di Urbino siano poco pubblicizzate. La casa di Raffaello, le colline del Montefeltro, il Museo della città, i torricini di palazzo Ducale sono solo alcuni dei luoghi unici e magici della città. «Un castello così ce l’abbiamo solo noi e Walt Disney», dice Andrea, agente di commercio di giorno e dj di notte. È inoltre significativo che il 96,4% vorrebbe che Comune e università collaborassero di più per organizzare eventi culturali.

Una volta arrivato nella città ducale, il turista avrà delle difficoltà a trovare qualche souvenir: sono sempre di più i locali chiusi o sfitti. Problema che per il 54% degli intervistati non deriva dall’apertura dei due centri commerciali – che sono comunque troppi per il 64,2% – ma dagli affitti troppo alti. Il degrado. «La differenziata non funziona perché non ci sono abbastanza controlli. Bisognerebbe fare una raccolta porta a porta, così chi non divide i rifiuti correttamente verrebbe multato». L’opinione espressa da una barista del centro storico non è condivisa da tutti gli intervistati. Infatti, se il 46,7% non è soddisfatto del modo in cui viene gestita la raccolta differenziata, il 38,7% non si lamenta. «Per migliorare il servizio – dichiara un commerciante di via Raffaello – basterebbe aggiungere un turno di raccolta in più, soprattutto nelle vie del centro, in tarda serata per evitare che la spazzatura rimanga fuori ai portoni fino al mattino seguente». Una volta ritirati i rifiuti finiscono a Montesoffio, nella discarica di Ca’ Lucio, da sempre al centro di forti polemiche che dividono la popolazione. Posizioni contrastanti che si riflettono anche nei dati raccolti: il 48,2% vuole che la discarica sia chiusa, l’altra metà degli intervistati si divide tra contrari e indecisi. «E pensare che vicino a San Bernardino c’è una discarica a cielo aperto – racconta la proprietaria di una libreria in via Bramante – in una casa abbandonata c’è una montagna di vetro».

Altro tasto dolente è il degrado in cui versa Urbino2, zona periferica che per il 60,6% è paragonabile a un “ghetto”. C’è poi un 33,6% che addirittura non sa cosa sia e chi ci vive. In vista delle elezioni comunali, questo sondaggio potrebbe essere una sorta di vademecum per il nuovo sindaco. Certo, è un po’ difficile che Urbino possa diventare la città ideale sognata dagli urbinati, ma secondo gli intervistati sarebbe opportuno muovere i primi passi in questa direzione. Sognano il cambiamento, qualcosa di nuovo che permetta alla città ducale di non restare chiusa in se stessa ma di aprirsi al mondo. E al nuovo sindaco alcuni consigliano: «Non si occupi solo di quelli già tutelati ma di tutti i cittadini del Comune e soprattutto migliori le comunicazioni».

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Urbino che vorrei: i risultati del sondaggio http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/urbino-che-vorrei-i-risultati-del-sondaggio/59080/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/urbino-che-vorrei-i-risultati-del-sondaggio/59080/#comments Fri, 14 Mar 2014 09:35:43 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59080 [continua a leggere]]]> URBINO – Ecco i risultati dell’indagine a cui hanno risposto 137 abitanti (67 donne e 70 uomini) tra i 18 e gli 80 anni. Le 17 domande, incentrate sulle principali problematiche della città, vogliono essere una sorta di vademecum per il futuro sindaco.

LEGGIUrbino che vorrei, il vademecum per il nuovo sindaco

ztl vivibilità

ztl commercianti

mezzi in città

Mezzi fuori

Scale mobili

differenziata

Ca' Lucio

Ospedale

Luoghi aggregazione

Chiusura H24

strutture sportive

Universitari

Eventi culturali

Due centri commerciali

Botteghe chiuse

Attrazioni turistiche

Urbino 2

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