il Ducato » Serena Santoli http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Serena Santoli http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Spetia: “La radio smetta di parlare a pochi esperti” http://ifg.uniurb.it/2015/04/25/ducato-online/spetia-la-radio-smetta-di-parlare-a-pochi-esperti/72204/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/25/ducato-online/spetia-la-radio-smetta-di-parlare-a-pochi-esperti/72204/#comments Sat, 25 Apr 2015 15:59:47 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=72204 Simone Spetia

Simone Spetia

FANO – Dare troppe cose per scontate, parlare a un pubblico già esperto comunicando in modo aulico. Secondo Simone Spetia, conduttore del programma di attualità Effetto Giorno su Radio 24, il problema del giornalismo radiofonico è questo. Lo abbiamo sentito, insieme a Enrico Menduni a margine della terza giornata del festival del giornalismo culturale a Fano.

“Sono convinto che noi giornalisti sbagliamo perché pensiamo di parlare a un pubblico già iniziato e conosce quello di cui stiamo parlando. Per la cultura è addirittura più complicato” spiega Spetia. “L’attualità è creare nuovi format che trasmettano delle informazioni e consentano la comprensione di determinati fatti in maniera diversa. Bisogna staccarsi dalla strada aulica perché su quel binario non saremo mai seguiti”.

Secondo Spetia, quindi, il suo segreto per restare in vita è continuare a trovare nuovi modi di fare cultura al di là di quelli tradizionali. Qualcosa che secondo Enrico Menduni, analista e docente di comunicazione radiofonica all’Università di Roma Tre, sta già accadendo: “La radio sembra vecchia ma non lo è”. Negli ultimi anni infatti non ha perso l’occasione di sfruttare al meglio l’uso dei social network. Unico rischio: essere superata dal web proprio come spazio di divulgazione culturale.

Enrico Menduni

Enrico Menduni

“Tutti rischiamo di essere sorpassati – ha detto Menduni – la radio in realtà ha anticipato molto prima di internet le caratteristiche della rete. Si trova molto a suo agio in questa nuova condizione. Questo però non vuol dire dormire sugli allori: la radio deve comunque essere vigile e stare al passo con i cambiamenti per evitare inconvenienti e sorprese”.

Fedele e appassionato di Twitter, Spetia ammette che se c’è una sfida per i giornalisti radio quella è “trovare una chiave per attrarre il pubblico in maniera accattivante e trovare un’esca per portarlo anche a una dimensione più alta, come la cultura”. Per il giornalista di Radio 24 questa innovazione può avvenire anche grazie a uno smartphone. “Sono andato in onda anche grazie a questo strumento rapido e fruibile”.

Foto di Dania Dibitonto

 

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Festival di Urbino, Benini: “I social per rilanciare i contenuti della carta. Anche la cultura ma in chiave leggera” http://ifg.uniurb.it/2015/04/24/ducato-online/festival-di-urbino-benini-i-social-per-rilanciare-i-contenuti-della-carta-anche-la-cultura-ma-in-chiave-leggera/71891/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/24/ducato-online/festival-di-urbino-benini-i-social-per-rilanciare-i-contenuti-della-carta-anche-la-cultura-ma-in-chiave-leggera/71891/#comments Fri, 24 Apr 2015 14:51:44 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=71891 Foglio, "la carta non è mai tramontata ed è un veicolo del tutto in armonia con la cultura". E il web "un modo immediato di arrivare alle persone e ai lettori". Annalena Benini ha partecipato alla tavola rotonda sulla carta stampata durante la seconda giornata del Festival del Giornalismo Culturale]]> benini_Dentro

Annalena Benini, Il Foglio

URBINO –  Non è vero che oggi il mezzo della carta stampata e il tema della cultura sono due aspetti del giornalismo tramontati. Tanti ormai pensano a una separazione tra cartaceo e online ma secondo Annalena Benini, giornalista del Foglio, ospite al festival del giornalismo culturale, il quotidiano scritto si connette e si estende perfettamente sul web, e quindi sui social network. Ma in chiave più “leggera”.

Annalena Benini scrive di costume, cultura e libri dal 2001. Durante la sessione dedicata alla carta stampata ha ricordato con orgoglio l’intuizione pensata nel 1996 dal fondatore del FoglioGiuliano Ferrara. “Era un giornale che non proponeva solo notizie ma consentiva di far trovare al lettore in prima pagina la cultura. Un abitudine che Il Foglio non ha mai perso”.

Secondo lei oggi resiste il mezzo della carta stampata come strumento di informazione culturale?
Dal mio punto di vista la carta stampata non è mai tramontata ed è un veicolo del tutto in armonia con la cultura. Parliamo di un mezzo che va aggiornato e riadattato in continuazione, cercando nuovi sguardi e chiavi di ingresso sul mondo.

In riferimento a un suo articolo sui rapporti tra le persone perché definisce gli smartphone “antiletterari”?
Parlo di mezzo antiletterale perché è molto difficile inserirlo in alcuni generi, ad esempio nei romanzi. E’ difficile trovare uno scrittore contemporaneo che inserisca nelle sue pagine il nostro modo di vivere. Per questo si è creato una sorta di presente nostalgico in cui è tutto cristallizzato intorno agli anni 90 in cui non esisteva questo uso ossessivo. Ma è giusto che la letteratura faccia i conti con la realtà.

Si può far cultura anche con i social?
Usare i social significa innescare un meccanismo di rilancio sui contenuti della carta. Con questi strumenti diffondo a persone che non per forza sono gli stessi compratori della carta. Postare un articolo, un saggio su twitter e facebook può quindi essere molto utile.

Il  web aiuta la cultura a diventare più popolare e quindi fruibile per tutti?
Sì, perché è un modo immediato per arrivare alle persone e ai giovani. Se un articolo o una riflessione un po’ pesante dal punto di vista culturale viene trasformato in chiave più leggera può essere adattato al web. Questo non significa pretendere di fare un articolo di sole emoticon.

Come gestire la moderazione dei commenti e soprattutto reazione dei lettori in ambito culturale sui social?
Essendo un sistema del tutto aperto si presta anche agli istinti più bassi e alle opinioni più orribili. Per quanto mi riguarda non accetto certe reazioni. Il caso più recente è quello del cantante Gianni Morandi che per aver pubblicato sul profilo Facebook il suo parere sul recente caso del naufragio libico è stato accolto da critiche da tutta Italia.

Ha senso parlare in Italia di informazione culturale quando, come ha ricordato anche lei sul Foglio, ci sono scrittori come Erri De Luca che vengono processati per aver detto qualche parola di troppo?
Questo della libertà di espressione credo sia un importante tema culturale. Per questo ci tenevo a scrivere di un argomento profondo come questo. Le parole sono le parole ed è giusto potersi esprimere sempre nei limiti della legge.

Foto di Anna Saccoccio 

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Incidenti stradali: si ribalta rimorchio di un camion al Consorzio, nessun ferito (FOTO) http://ifg.uniurb.it/2015/04/10/ducato-notizie-informazione/incidenti-stradali-si-ribaltato-rimorchio-di-un-camion-al-consorzio-nessun-ferito/70447/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/10/ducato-notizie-informazione/incidenti-stradali-si-ribaltato-rimorchio-di-un-camion-al-consorzio-nessun-ferito/70447/#comments Fri, 10 Apr 2015 12:54:06 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=70447 [continua a leggere]]]>

URBINO, 10 APR – Il rimorchio di un camion che viaggiava da Pesaro a Fermignano si è ribaltato sulla rotatoria all’altezza del Consorzio, a Urbino. Il Volvo Fh12 trasportava truciolare e a causa della rottura di una sospensione ha perso la parte posteriore, dopo che il conducente ha imboccato la rotatoria. L’autista è rimasto illeso e non ci sono altri feriti. Sul posto è intervenuta la polizia e una delle uscite del centro commerciale è stata bloccata. Il traffico scorre lentamente.

Incidente al Consorzio, il rimorchio del camion ribaltato

Incidente al Consorzio, il rimorchio del camion ribaltato

Incidente al Consorzio, il rimorchio del camion ribaltato

Incidente al Consorzio, il rimorchio del camion ribaltato

Incidente al Consorzio, il rimorchio del camion ribaltato

Incidente al Consorzio, il rimorchio del camion ribaltato

Incidente al Consorzio, il rimorchio del camion ribaltato

Incidente al Consorzio, il rimorchio del camion ribaltato

Incidente al Consorzio, il rimorchio del camion ribaltato

Incidente al Consorzio, il rimorchio del camion ribaltato

 

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È stato il secondo marzo più piovoso dal 2000 a oggi http://ifg.uniurb.it/2015/04/09/ducato-online/marzo-e-stato-il-secondo-mese-piu-piovoso-dal-2000-a-oggi/70225/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/09/ducato-online/marzo-e-stato-il-secondo-mese-piu-piovoso-dal-2000-a-oggi/70225/#comments Thu, 09 Apr 2015 14:03:25 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=70225 Giornata di pioggiaURBINO – Il mese di marzo 2015 è stato il più piovoso degli ultimi 7 anni a Urbino, con precipitazioni di 158,6 mm. E’ il dato più alto dal 2009, quando sono stati raggiunti i 189,7, e il secondo dal 2000 a oggi.

I dati sono stati registrati dall’Osservatorio metereologico Serpieri di Urbino.  “E’ un dato molto alto, contando che normalmente si registrano a Urbino 870 mm di piogge annuali” ha riferito Piero Paolucci, tecnico dell’istituto Serpieri. “Sono tre anni che nel totale delle precipitazioni dell’anno c’è un incremento di pioggia, con rilevazioni sopra la media”, ha concluso l’esperto.

I dati arrivano dopo la pubblicazione sulle statistiche regionali dell’Assam – Agenzia per i servizi nel settore agroalimentare delle Marche – che nota come “per il terzo anno consecutivo marzo risulta essere più piovoso rispetto alla media”.

Per quanto riguarda i dati sul vento di marzo a Urbino la raffica più forte (116 chilometri orari) è stata registrata venerdì 5, quando è morta Rita Bucarini, schiacciata da un ramo caduto da un albero.

E la pioggia non è stata l’unico episodio meteorologico fuori dalla media: episodio eccezionale per il mese di aprile è stato la nevicata a Pasquetta. Anche se sono caduti solo 3 centimetri di neve, non succedeva dal 2003.

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Eventi: a Urbino il libro “Nuova Gestione” sulla mafia in Riviera http://ifg.uniurb.it/2015/04/08/ducato-notizie-informazione/eventi-a-urbino-il-libro-nuova-gestione-sulla-mafia-in-riviera/70060/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/08/ducato-notizie-informazione/eventi-a-urbino-il-libro-nuova-gestione-sulla-mafia-in-riviera/70060/#comments Wed, 08 Apr 2015 14:35:33 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=70060 [continua a leggere]]]> URBINO – Mafia e criminalità nella costa romagnola. Sono i temi di Nuova Gestione – Usura e prestanome, gli affari della criminatà organizzata in Riviera, il libro del giornalista Matteo Marini (docente all’Ifg di Urbino) che sarà presentato domani, giovedì 9 aprile, alle 18:30 alla libreria Montefeltro, in piazza della Repubblica a Urbino

È un’inchiesta che raccoglie storie esemplari su come la mafia si è inserita nel turismo delle provincie di Rimini e Pesaro-Urbino, attraverso usura, estorsioni e prestanome. Interverranno durante l’evento anche la direttrice dell’Ifg e del dipartimento di Comunicazione dell’Università Carlo Bo, Lella Mazzoli, il giornalista di Sky Tg24, Gianluca Semprini e il direttore dell’Ifg di Urbino, Gianni Rossetti.

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Frana Gola del Furlo, cantiere deserto. Il sindaco di Acqualagna: “Tutto in regola” http://ifg.uniurb.it/2015/03/09/ducato-online/frana-gola-del-furlo-cantiere-deserto-il-sindaco-di-acqualagna-tutto-in-regola/67585/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/09/ducato-online/frana-gola-del-furlo-cantiere-deserto-il-sindaco-di-acqualagna-tutto-in-regola/67585/#comments Mon, 09 Mar 2015 17:40:31 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67585 LEGGI / I ristoratori: "Ci sentiamo in trappola"]]> Cantiere Gola del Furlo

Cantiere Gola del Furlo

URBINO – I lavori dovevano iniziare una settimana fa e durare almeno 60 giorni. In realtà oggi, 9 marzo, il cantiere sulla Flaminia, all’imboccatura della gola del Furlo, era deserto.

“C’è una mancanza di informazione da parte delle istituzioni” ha detto Loris Ducci responsabile della cooperativa Marche and Bike. ”Se sono partiti i lavori lo sono solo sulla carta perché di fatto c’è solo un cantiere chiuso che non si sa quando e in che condizioni riaprirà. Noi ci occupiamo dei ciclisti e chi volesse farsi un giro in bici, per esempio da Urbino o Fermignano, dovrebbe fare un giro lungo e scomodo”.

È da dicembre 2013 che la strada per arrivare al passo del Furlo è chiusa per un frana causata dalla forte pioggia e dall’erosione provocata dal fiume Candigliano. A maggio 2014 il comune di Acqualagna aveva riaperto l’accesso a pedoni e ciclisti. Ma anche per loro, da febbraio di quest’anno, la via è sbarrata da pannelli di legno pressato. Il motivo del blocco è l’inizio dei lavori per rimettere in piedi una meraviglia di storia attraversata ai suoi tempi da Etruschi e Romani.

“Da una settimana a questa parte non ho visto nessun operaio nel cantiere” ha riferito Giuseppina Baldelli del bar Furlo ai piedi della Gola. “Abbiamo perso un bel po’ di lavoro perché in un anno c’è stato un calo di visitatori. Addirittura non vediamo più neanche i pullman che trasportano gli stranieri. Dall’estero vengono fin qui per poi trovarsi questa brutta sorpresa”.

Altri commercianti del Furlo raccontano di turisti furiosi perché sul sito internet della riserva non è segnalato il disagio. Sul portale campeggia ancora la scritta “un’area protetta alla portata di tutti!!”. Più in basso l’avviso dei lavori in corso e, ancora, dell’accesso consentito a pedoni e ciclisti. Ma anche questo non è più vero.

Per il sindaco di Acqualgna Andrea Pierotti, però, la situazione è normale: “I lavori sono iniziati il 2 marzo. Saranno utilizzate due squadre – spiega – ma al momento ne è intervenuta soltanto una per ripulire l’area del cantiere. Domani in giunta decideremo come muoverci  per mettere in sicurezza il cantiere,  abbattendo una parte del versante. Soltanto a questo punto i lavori saranno a pieno regime”. Il progetto, curato dall’ingegner Alberto Paccapelo dell’ufficio tecnico provinciale, consiste nella realizzazione di un muro di cemento armato per sostituire il precedente, “che risaliva ad almeno 80 anni fa”. Secondo il responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Acqualagna, Andrea Iorio, i lavori dureranno tre o quattro mesi al massimo. Tempi che non corrispondono alle stime del sindaco Pierotti. Circa un anno fa aveva dichiarato che “una volta avviato il cantiere, i lavori non dovrebbero durare più di 60 giorni”.

Il 19 marzo del 2014 il sindaco Pierotti ha dichiarato che c’era la copertura economica per far partire il progetto e che era “il momento di concludere l’iter in pochi giorni e avviare la gara d’appalto per i lavori”. Per  l’ ex assessore provinciale Massimo Galuzzi i lavori sarebbero dovuti finire “entro la stagione estiva” del 2014.

 

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Il Ducato n. 2 – 20 febbraio 2015 http://ifg.uniurb.it/2015/02/20/ducato/il-ducato-n-2-20-febbraio-2015/65943/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/20/ducato/il-ducato-n-2-20-febbraio-2015/65943/#comments Fri, 20 Feb 2015 17:47:49 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65943 [continua a leggere]]]> In edicola il secondo numero del Ducato. Fra i temi affrontati: le difficoltà dal palazzo di giustizia di Urbino, tra processi accumulati e la richiesta di intervento al governo del presidente del Tribunale Francesco Nitri;  l’intervista al sindaco Maurizio Gambini e il racconto della festa di Carnevale dello scorso 14 febbraio. Sfogliate il nuovo numero


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Contrade in corteo a Urbino per il Carnevale 2015 http://ifg.uniurb.it/2015/02/16/ducato-online/contrade-in-corteo-a-urbino-per-il-carnevale-2015/65418/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/16/ducato-online/contrade-in-corteo-a-urbino-per-il-carnevale-2015/65418/#comments Sun, 15 Feb 2015 22:09:01 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65418 FOTOGALLERIA - Urbino ha festeggiato il Carnevale con un lungo corteo popolato da personaggi storici, cinematografici e ispirati alla cucina. Protagoniste le contrade che hanno sfilato da Porta Santa Lucia fino a piazza della Repubblica dove li attendeva Capitan Uncino. Premiati i contadini di Mazzaferro per i costumi più belli. I dolci da colazione di Piansevero il gruppo "più estroso"]]> Maschere "minion" dal cartone animato "Cattivissimo Me"

Maschere “minion” dal cartone animato “Cattivissimo Me”

URBINO – A Porta Santa Lucia il silenzio del primo pomeriggio viene rotto da colpi di tamburi che arrivano da lontano. Un gruppo di centurioni romani procede verso l’ingresso della città.  Poco dopo, una folla viola di grappoli d’uva cerca di riunirsi vicino al proprio fattore. Intorno a tutti gira un uomo gobbo col naso a punta accompagnato da un piccolo esercito di mostriciattoli gialli, i ‘minion’ di Cattivissimo Me.

Sono tutti attesi in piazza della Repubblica da Capitan Uncino, interpretato dal presentatore Giuseppe Biancalana, pronto a farli sfidare a colpi di maschera. E’ la Urbino più fantasiosa quella che ha animato il Carnevale in Piazza 2015, organizzato dal Comune insieme all’Associazione delle Contrade. Per tutto il pomeriggio di sabato 14 febbraio gli abitanti delle diverse zone della città, insieme agli studenti del liceo, si sono trasformati in personaggi storici e fiabeschi.

Prima della ‘gara’, c’è tutto il tempo per una parata per le vie della città. In testa, alla guida  del corteo ci sono gli antichi romani, che da Santa Lucia scendono lungo via Bramante in assetto da guerra. Inscenano lo scontro tra Roma e i Galli di Brenno del 390 a.C.. “Ogni classe rappresenta una legione – spiega Gaspare Minaudo, docente del liceo delle scienze umane “Baldi”, che indossa l’armatura da guerriero – Il messaggio che vogliamo trasmettere non è di conflitto, ma di difesa dei valori”. I centurioni sono accompagnati da donne vestite in abiti d’epoca. Costumi creati dagli stessi studenti. “Durante un laboratorio abbiamo tagliato i tessuti e cucito”, dice una ragazza, nei panni di una donna romana. “Siamo anche guerriere” afferma un’altra, mentre mostra il suo elmo fatto a mano. Nei panni dei centurioni, anche i cittadini delle frazioni di Gadana e Valbona. Ai lati della strada, i curiosi scattano foto e sorridono insieme ai bambini divertiti dalle performance.

Non tutti sono così belligeranti. “John Stravolto”, versione attempata del Danny Zuko di Grease si concede un ballo insieme alla sua bella, Sandy, prima di unirsi al corteo. La musica proviene dalla loro Ape azzurra. Accanto ai due, anche la coppia di protagonisti giovani. Fanno parte del gruppo della contrada Monte che viene scortato da due centauri in moto anni ’50. Una grossa ghigliottina ‘insegue’ Maria Antonietta. Si tratta delle 21 maschere di Valbona, direttamente dalla Rivoluzione francese, con Robespierre, le guardie e i popolani. La contrada Mazzaferro sceglie le tradizioni della terra: i bambini fanno i grappoli d’uva grazie a palloncini viola e gli abitanti interpretano i contadini e il fattore. Una vendemmia originale, visto che sotto ai panni delle pigiatrici ci sono, in realtà, gli uomini della contrada. “Il viola ricorda il colore di Mazzaferro – spiega il vicecapo contrada Gabriele Lani, trucco pesante, bionda parrucca e vecchi vestiti da contadina – Per lavorare ai costumi ci siamo ritrovati nel salone parrocchiale, per circa un mese e mezzo”.

Al Carnevale di Urbino le buone forchette non mancano. La contrada di San Bernardino fa sfilare 48 figuranti con i vestiti tempestati da diversi tipi di pasta e raffiguranti i monumenti della città. A guidarli, un cuoco e il suo pentolone, lo stesso usato per i cenoni in contrada. Più numeroso il gruppo di Piansevero. Per loro la colazione è fondamentale. In 50 si esibiscono interpretando i biscotti e le merendine più amati, scortati da tazze, caffettiera, bottiglia di latte e da un barattolo di crema alle nocciole.

Durante il cammino strani esseri gialli si muovono cercando di non scontrarsi. Il loro punto di riferimento è un uomo calvo, con la gobba e il naso appuntito. Sono i ‘minion’ del film d’animazione Cattivissimo Me e dentro ai costumi di gommapiuma ci sono gli abitanti di Lavagine. “Siamo una ventina – dice il capocontrada Michele Bianchini - Io sono vestito da “evil minion”, l’antagonista. Per lavorare ai costumi ci siamo riuniti nella nostra sede”. La banda bassotti si fa fotografare mentre sventola in aria le banconote pescate dentro ai sacchi marroni. Si tratta dei cittadini della Piantata. Il colpo alla “banca dei marpioni” è stato messo a segno, anche se due guardie restano alle loro calcagna.

San Polo fa arrivare ‘in volo’ fino a Urbino direttamente Mary Poppins con il suo immancabile ombrellino. Il nero fuliggine degli spazzacamini che la accompagnano è lo stesso della contrada. Di tutt’altro tono la contrada Hong Kong: i colori esplodono sui tessuti dei costumi della “Compagnia dell’arcobaleno”. Alla chiusura del corteo c’è un’istituzione del divertimento al bar: il biliardino. Questa volta, sono gli urbinati della contrada Duomo a mettersi al posto degli omini rossi e blu. Nasce così il ‘biliarduomo’, versione umana (king size) del calciobalilla.

Tra i flash, gli sguardi sorpresi e le performance, i gruppi arrivano in piazza della Repubblica, dove li attende Capitan Uncino. I centauri di Grease continuano a rombare con le moto, gli antichi romani si prestano agli obbiettivi delle macchine fotografiche e Maria Antonietta scruta il pubblico osservando dalla sua mascherina dorata. Alle spalle del palco, Palazzo Albani, presidiato da due amazzoni alte quasi quattro metri.

In aria caramelle, coriandoli e stelle filanti. Ogni contrada sale sul palco, si presenta e tenta di convincere la giuria a farsi votare. La fila di giudici è composta da Giovanni Pagnoni (presidente del Legato Albani), Simona DentiGianluca Carrabs (amministratore unico Assam), Giovanni Volponi (Pro Urbino) ed Enrico Magnanelli (consigliere comunale).

Alla fine dei giochi, i giurati sono stati conquistati dalla piccola folla di grappoli d’uva interpretati dai bambini di Mazzaferro. A loro, ai contadini e al fattore è andato il premio di “Gruppo mascherato più bello”. I “più organizzati” sono al Duomo e sono stati premiati dal vicesindaco Maria Francesca Crespini. La terza coppa l’ha consegnata Giovanni Pagnoni ai biscottini della prima colazione (contrada Piansevero) riconosciuti come “i più estrosi”. La Rivoluzione inscenata sul palco con l’annuncio della ghigliottina per la regina di Francia ha fatto vincere il titolo di contrada “più intellettuale” a Valbona. Giovanni Volponi ha assegnato il premio simpatia al gruppo “di che pasta sei?” (San Bernardino). Il gruppo di Grease (contrada Monte) ha ricevuto il premio speciale della giuria. Il titolo di “Gruppo più colorato” non poteva non andare alla Compagnia arcobaleno di Hong Kong che durante tutta la parata ha ‘abbagliato’ il pubblico di questo Carnevale urbinate.

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Spese pazze Marche, il consigliere di Urbino Foschi: “Erano rimborsi per attività sul territorio”. Ricci: “Sereni” http://ifg.uniurb.it/2015/02/13/ducato-online/spese-pazze-marche-il-consigliere-di-urbino-foschi-erano-rimborsi-per-attivita-sul-territorio/65402/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/13/ducato-online/spese-pazze-marche-il-consigliere-di-urbino-foschi-erano-rimborsi-per-attivita-sul-territorio/65402/#comments Fri, 13 Feb 2015 18:23:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65402 Vittoriano Solazzi, presidente consiglio regionale e Mirco Ricci, capogruppo Pd in Regione

Vittoriano Solazzi, presidente del consiglio regionale e Mirco Ricci, capogruppo Pd in Regione

URBINO – Si difendono su tutta la linea. Elisabetta Foschi, consigliere comunale a Urbino, e Mirco Ricci, capogruppo Pd in Regione, sono i due urbinati inseriti nella lista dei 66 indagati per peculato e truffa nell’ambito dell’inchiesta sulle Spese pazze alla regione Marche.

La Foschi spiega così le sue spese: “Le somme sono rimborsi mensili previsti che sono stati assegnati ai consiglieri per le attività sul territorio. La Procura di Ancona mi ha solo notificato l’atto in cui mi avvertono su alcune spese non adeguatamente documentate”.  Ricci non ha voluto lasciare al Ducato commenti sulla vicenda.  Si è difeso però sul Messaggero dicendo: “Siamo sereni. Coerentemente con quanto previsto dalla legge, nonché dal proprio regolamento interno, il gruppo Pd ha utilizzato i fondi per il proprio funzionamento”.

E se il capogruppo Pd deve rispondere dell’acquisto di computer, libri, pranzi e prenotazioni in hotel, il governatore delle Marche Gian Mario Spacca dovrà giustificare alla procura di Ancona i 700 euro spesi in un negozio di ottica. La somma di tutte le compere contestate agli indagati dai sostituti procuratori Giovanna Lebboroni e Ruggiero Dicuonzo è di 1,2 milioni di euro.

La Foschi ha riferito al Ducato di “aver piena fiducia nella magistratura e di non aver fatto cose improprie o non consentite dal regolamento. Capisco che possono non avere tutti i giustificativi perché la regolamentazione interna non obbliga l’amministratore del gruppo ad allegarle. Ecco perché io gli fornirò tutto il materiale che servirà loro”.

Il consigliere comunale analizza le conseguenze sulle elezioni di maggio in cui su voterà per il rinnovo del consiglio regionale e del governatore (Gian Mario Spacca è presidente uscente, confluito nel partito Marche 2020, insieme a Vittoriano Solazzi, presidente del consiglio regionale, anche lui indagato): “Mi rendo conto che è significativo come l’indagine termina proprio a pochi mesi dalle elezioni. Io conto di poter dire nella mia campagna elettorale esattamente quello che ho fatto in questi anni”.

Si dichiara fiducioso nel lavoro della magistratura anche Giovanni Gostoli, segretario provinciale Pd. “Chi ha sbagliato deve pagare. Chi ha operato in buona fede non deve essere messo alla gogna. La magistratura deve andare fino in fondo e in tempi rapidi. Per questo tutti i consiglieri regionali del Pd devono andare subito dalle autorità giudiziali e chiarire la situazione”.

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Marche, spese pazze in Regione. Gli urbinati Foschi e Mirco Ricci tra i 66 politici indagati http://ifg.uniurb.it/2015/02/12/ducato-online/marche-spese-pazze-regione-urbinati-foschi-ricci-66-indagati/65375/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/12/ducato-online/marche-spese-pazze-regione-urbinati-foschi-ricci-66-indagati/65375/#comments Thu, 12 Feb 2015 18:10:14 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65375 Elisabetta Foschi, consigliera comunale e regionale Forza Italia

Elisabetta Foschi, consigliera comunale e regionale Forza Italia

URBINO, 12 FEB – Ci sono anche due urbinati tra i 66 indagati per peculato o concorso in peculato e truffa nell’inchiesta sulle “Spese pazze” nella Regione Marche. La procura di Ancona ha inviato l’avviso di conclusione delle indagini a Elisabetta Foschi, consigliere comunale a Urbino (Forza Italia) e Mirco Ricci, capogruppo del Pd in Regione. In tutto dieci sono originari della provincia di Pesaro Urbino. Gli altri sono Roberto Giannotti, ex consigliere regionale (Forza Italia), Almerino Mezzolani, consigliere provinciale (Pd), Luigi Minardi, ex consigliere regionale (Pd), Adriana Mollaroli, ex consigliere regionale (Pd),  Oriano Tiberi, ex consigliere regionale (gruppo misto), Giancarlo D’anna, consigliere regionale, Roberto Zaffini, consigliere regionale (Lega Nord), Mirco Carloni, consigliere regionale (Ncd)

L’inchiesta, partita nell’ottobre 2012, e condotta dalla guardia di finanza di Ancona, ha fatto luce sulle spese a carico della Regione effettuate dai consiglieri e da alcuni collaboratori tra il 2008 e il 2012. Tra questi 23 sono stati presidenti di un gruppo consiliare. Tra le spese contestate come “poco istituzionali” acquisti di libri, pranzi, consulenze, propaganda, telefonia e internet.

Luca Acacia Scarpetti (Italia dei Valori), uno dei consiglieri indagati, si è sfogato sul suo blog, scagliandosi contro i media che hanno seguito la vicenda:

“Mi dicono che domani mattina uscirà l’inferno sulla stampa, circa le indagini sulle spese di rappresentanza in Regione. Uno va a finire in prima pagina senza mai essere stato sentito, interrogato, senza aver ricevuto una notifica, senza che ci sia stata la minima possibilità di spiegare o verificare le carte, per vedere ad esempio se le carte a me attribuite sono effettivamente le mie. Confermo quanto detto in tempi non sospetti, su come ho utilizzato i previsti per legge fondi di cui alla sottoriportata tabella, aggiungendo che da allora, ovvero dopo circa un anno dall’inizio dell’ indagine, e più precisamente il 9 agosto 2013, dopo aver visto per la prima volta la contabilità del gruppo (gestita in esclusiva responsabilità dal capogruppo che non sono io), ho presentato esposto/querela proprio sulla questione, per ipotesi di irregolarità ai miei danni! Solleciterò IDV a costituirsi parte civile nell’eventuale processo penale.”

Anche il presidente della Regione Gian Mario Spacca (Pd) è tra gli indagati. Di seguito i nomi degli altri 65:

ITALIA DEI VALORI: Luca Acacia Scarpetti, Paola Giorgi, Andrea Filippini, Paolo Eusebi, Maura Malaspina, Luca Marconi, Fabio Pagnotta
FRATELLI D’ITALIA: Francesco Acquaroli, Franca Romagnoli Giulio, Natali Giovanni Zinni.
PARTITO DEMOCRATICO: Fabio Badiali, Stefania Benatti, Gianluca Busilacchi, Francesco Comi, Francesco Comi, Sara Giannini, Marco Luchetti, Antonio D’Isidoro, Enzo Giancarli, Katia Mammoli, Almerino Mezzolani, Luigi Minardi, Adriana Mollaroli, Rosalba Ortenzi, Paolo Perazzoli, Paolo Petrini, Mirco Ricci, Roberto Oscar Ricci, Gino Traversini, Angelo Sciapichetti, Vittoriano Solazzi
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’: Massimo Binci
RIFONDAZIONE COMUNISTA: Giuliano Brandoni
FORZA ITALIA: Ottavio Brini, Giacomo Bugaro, Guido Castelli ,Graziella Ciriaci, Roberto Giannotti, Elisabetta Foschi, Enzo Marangoni, Daniele Silvetti, Pietro Enrico Parrucci, Fabio Pistarelli, Umberto Trenta
PDCI: Raffaele Bucciarelli, Cesare Procaccini
UDC: Valeriano Camela, Leonardo Lippi, Luigi Viventi
GRUPPO MISTO: Giancarlo D’Anna, Franco Sordoni, Oriano Tiberi, Lidio Rocchi
VERDI: Adriano Cardogna, Giuseppe Canducci
PDL: Mirco Carloni, Massimo Di Furia, Franco Capponi,
LISTE CIVICHE PER L’ITALIA: Dino Latini, Sandro Donati
PER LE MARCHE: Erminio Marinelli
LEGA NORD: Roberto Zaffini
PSI: Moreno Pieroni,
NCD Francesco Massi, Gentiloni Silveri

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