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Rocco
Derek Barnabei è un giovane italo americano
condannato a morte dallo stato americano della Virginia.
E' accusato di aver ucciso la fidanzata nel 1993. A quei
tempi Barnabei studiava nel campus universitario di
Norfolk. Le prove a sua discolpa sono tante e portano
dritte al suo compagno di appartamento, nella cui
automobile sono state trovate macchie di sangue che
potrebbe appartenere alla ragazza. Ma negli Usa esiste
una legge secondo la quale bisogna dimostrare la propria
innocenza entro 21 giorni; poichè il termine non è
stato rispettato, queste prove non sono state prese in
considerazione dal giudice Rutherford, che lo ha
condannato a morte. Ecco alcuni stralci della
trascrizione di una registrazione che Barnabei ha
inviato, tramite sua madre, ai parlamentari italiani ed
europei.
"In America, la giustizia
ha un prezzo che io non posso permettermi. Il braccio
della morte, in America, non ospita i criminali più
violenti, ma solo i più poveri. Il braccio della morte
è composto da infermi di mente, da persone di colore e
minoranze etniche e, inevitabilmente, da poveri".
"L'applicazione arbitraria della pena di morte è
una testimonianza del fatto che non esistono regole
chiare e precise per stabilire a chi deve essere
applicata e a chi no. Nella prigione dove sono detenuto,
ci sono uomini responsabili di omicidi di massa, eppure
non hanno avuto la condanna a morte. Come si può
giustificare questa disparità nelle sentenze?"
"Durante i sette anni di prigionia, sono stato
colpito, torturato, disumanizzato senza fine. Ho visto e
sperimentato orrori, entro queste mura, che nessun uomo
dovrebbe subire. Il mio corpo è pieno di cicatrici, sia
fisiche che psichiche. Uno dei ricordi più terrificanti,
per me, è quando fui incarcerato. [...] Fui messo in una
cella sporca di feci umane e di topo; le mura erano
coperte di scarafaggi ed escrementi. Quando chiesi di
pulire la cella, fui avvicinato da quattro robuste
guardia che tirarono fuori dalla mia cella, mi denudarono
e mi gettarono sul pavimento. Mentre stavo lì per terra,
una guardia cominciò a slacciarsi i pantaloni,
bestemmiando e dicendo di volermi sodomizzare.
Naturalmente mi ribellai e benché, fortunatamente, non
sia stato violentato, fui picchiato quasi fino alla morte
ed obbligato a mangiare gli escrementi che erano nella
cella. La mia cella fu messa sottosopra e pisciarono
sulle foto della mia famiglia. Mi lasciarono nella cella
insanguinato e pesto, in una pozza di urina, senza alcuna
cura medica. Fu solo la gentilezza di un altro carcerato
che mi ha assistito a salvarmi la vita. Da quel giorno ho
cercato di sopravvivere e, grazie a Dio, ci sono
riuscito. A tutt'oggi le persone sono picchiate e
brutalizzate, dentro queste mura, ma ciò viene tenuto
nascosto dall'amministrazione. Siamo trattati come
animali selvaggi e viviamo in condizioni orribili. Al
mondo esterno non è permesso entrare dentro queste mura,
con poche eccezioni, e ci viene detto di rimanere in
silenzio mentre le persone vengono scortate attraverso il
braccio della morte. Una sola parola di un prigioniero
può comportare, per quel prigioniero, di essere spinto
con dei bastoni elettrici, come quelli usati per il
bestiame, e di essere picchiato con i manganelli così
severamente che egli non oserà parlare ancora. In più,
le persone possono essere legate al loro letto, nude sul
freddo acciaio, obbligate a stare nei loro stessi
escrementi. Più tardi vengono legate ad una doccia e
colpite con spazzole che portano via la pelle".
"Io grido a voi, ora, nobili membri del Parlamento
Europeo, di mettere fine alle nostre sofferenze. E' nel
vostro potere farlo. L'America, nella sua arroganza, si
proclama campione dei diritti umani, eppure noi siamo
forse i peggiori violentatori dei diritti umani. Voi
potete fermare queste sofferenze, imponendo sanzioni
economiche all'America. In particolare, attraverso un
embargo imposto da tutti i paesi rappresentati nel
Parlamento Europeo, contro gli Stati Uniti, fino a quando
la pena di morte non sarà fermata. L'America
risponderà, ve lo assicuro, e potrà esserci una
moratoria della pena di morte. La chiave, comunque, è
l'embargo a tutti gli Stati Uniti e non solo a singoli
stati. Questo è il solo modo perché i vostri sforzi
abbiano successo. Ciò che la gente spesso fa fatica a
capire è che in America le prigioni e la pena di morte
sono un grosso affare. Al contrario di molti paesi,
l'America ha molte prigioni private. Il sistema
carcerario è un'industria da miliardi di dollari. Come
è noto, è più remunerativo giustiziare una persona che
tenerla in prigione per tutta la vita. Rendere la pena di
morte finanziariamente insostenibile potrebbe
effettivamente portare alla sua abolizione. L'embargo,
signori, è la sola soluzione".
Dominique Green
è un ragazzo afro-americano di 24 anni. E
stato condannato a morte quando aveva da poco compiuto 18
anni, accusato per un omicidio avvenuto durante una
rapina. Catturato con la violenza e sottoposto ad un
interrogatorio senza che gli fosse concesso di vedere un
avvocato, ha subìto un processo ingiusto. Ora si trova
nella prigione della contea Harris, a Hudson.
Questa è una poesia che ha scritto nel 1996, quando era
già in prigione.
Ho trovato una mano che mi
aiuta
Una spalla forte a cui appoggiarmi
Un sorriso gentile che mi rallegra
Un'amicizia buona da cui dipendere
A volte temo che possa dissolversi
Anche se è sempre nei miei pensieri
Mentre passo i miei giorni
Intrappolato nel buio
Ne hanno portato via un altro
Un amico che non rivedrò più.
Sono debole, sto impazzendo
Che cosa posso fare?
Troppe cose, a catena, non vanno
Troppe per poterle contare
Non riesco più a sopportarle
... e tu?
Billy Hughes, dal carcere
di Huntsville, in Texas, ha scritto una lettera a
"La Repubblica" il 19 gennaio scorso, pochi
giorni prima dell'esecuzione della condanna a morte.
Hughes aveva anche scritto una lettera al presidente
Clinton per chiedergli la grazia e una moratoria delle
condanne capitali. Ecco il testo della lettera pubblicata
da "La Repubblica".
"Nuove regole per i prigionieri nel
braccio della morte che hanno una data di esecuzione
imminente.
Ai prigionieri del Braccio della Morte che hanno una data
di esecuzione imminente è stato detto che verranno
trasferiti nell'Ala F (segregazione cellulare) una decina
di giorni prima (ma alcuni sono stati trasferiti 30
giorni prima della data). Ci sono uomini trasferiti nell'
Ala F prima del dovuto.
Gli uomini che hanno una data vengono messi in
ricreazione individuale. Non possono più parlare con
altri o giocare a domino. Questa è sempre stata una
punizione per chi non andava d'accordo con gli altri, ma
ora sei messo in isolamento solo perché hai una data di
esecuzione.
Questi uomini saranno messi in "death watch"
[ovvero controllati a vista fino all'esecuzione, ndt] tra
i 7 e i 10 giorni prima della data e messi al Livello 3.
Per il solo fatto di avere una data di esecuzione
ricevono una punizione supplementare, solo per questo.
Al Livello 3, che è la peggiore delle punizioni, tutti
gli oggetti personali vengono confiscati. Non si può
più tenere nessun oggetto personale, niente radio,
niente macchina da scrivere, niente materiale legale,
niente da leggere, niente spaccio (quindi niente caffè o
altro da mangiare o da bere), niente tv, nessun contatto
con altri. È impossibile avere notizie su quello che
accade. È consentita solo una visita al mese. Gli uomini
saranno perquisiti ogni 30 minuti, durante gli ultimi 10
giorni in "death watch". Questo significa che
gli agenti di custodia che perquisiscono il detenuto
devono avere delle risposte verbali. Il detenuto non
potrà dunque dormire che pochi minuti per volta. Gli
agenti devono assicurarsi che il detenuto sia vivo e
sveglio perché possa subire l'esecuzione.
Questo nuovo regolamento è stato imposto
dall'amministrazione penitenziaria del Texas e dai
direttori di Ellis Unit (il Braccio della Morte di
Huntsville), Wayne Scott, Gary Johnson, il direttore
Morgan e il direttore Dawson. Bisognerebbe chiedere
all'amministrazione penitenziaria e alla Ellis Unit
perché gli uomini in attesa dell'esecuzione vengono
tormentati in questo modo.
So che gli uomini e le donne nel Braccio della Morte
apprezzeranno qualsiasi cosa possiate fare. Sappiamo che
non vi dimenticate di noi. Grazie a tutti.
Sinceramente, Billy G. Hughes".
(traduzione di Luis E.
Moriones).
Edward
Green, condannato a morte, si trova nel braccio
della morte di Huntsville, in Texas. Ha lanciato questo
appello:
"Il mio
nome è Edward Green, sono afro-americano, ho 23 anni e
ho trascorso gli ultimi cinque anni della mia vita nel
Braccio della Morte ad Huntsville nel Texas. A diciotto
anni sono stato accusato di omicidio a scopo di rapina,
sono stato processato e condannato a morte per un crimine
orribile che non ho commesso. Sono stato condannato a
morte perché povero, di colore e ignorante: la mia
famiglia non poteva permettersi di pagare un avvocato di
fiducia, così mi è stato assegnato un difensore
dufficio che non ha voluto neanche sapere da me
come si sono svolti i fatti. In America è convinzione
comune che tutti i "negri" nascano criminali,
confermato dal fatto che qui dentro - nel Braccio della
Morte - siamo quasi tutti afro-americani o ispanici. Ma
torniamo ai fatti. Del reato siamo stati accusati io e
J.L. Daniels, larma del delitto non è stata
ritrovata, né sono state rilevate le mie impronte
digitali sul luogo del delitto. Non è stato riscontrato
nulla che mi potesse ricollegare allomicidio,
perché non sono colpevole. Le prove a mio carico sono
state la testimonianza di Daniels - che mi ha accusato di
aver eseguito il delitto, ottenendo in questo modo una
sentenza più mite - e una confessione estortami con
violenze e minacce. Al dipartimento di polizia di
Houston, durante lestenuante interrogatorio non era
presente nessun avvocato che potesse consigliarmi; per
ore mi è stato detto cosa dovevo dire e che confessando
me la sarei cavata con poco. Collaborare era lunica
via duscita. Così, sfinito, ho detto loro quello
che volevano sentirsi dire. Chiedo solo di ottenere un
processo giusto. Sappiate che la giustizia americana non
assicura pari diritti ai cittadini: solo chi ha soldi
può permettersi di comprare la propria innocenza.
E necessario essere assistiti da un avvocato
motivato, che attivi le indagini tralasciate dalla
polizia, acquisire gli atti, disporre dei mezzi per
effettuare il test del DNA e chiedere perizie tecniche.
Tutta la procedura costa da un minimo di 25.000 ad una
media di 50.000 dollari, una cifra che nessuna persona
povera ed emarginata può permettersi di pagare. Adesso
sono qui nel Braccio della Morte, in attesa della data
dellesecuzione. Io non ho mai ucciso nessuno nella
mia vita, eppure lo Stato è determinato ad uccidere me.
Il mio processo è in una fase fondamentale per
dimostrare la mia innocenza e il tempo è così poco. Vi
prego: aiutatemi a non morire ! Ad ogni modo, se anche
questo non riuscisse a salvare la mia vita, io ho
intenzione di dedicare tutto il tempo che mi rimane a
combattere la Pena di Morte, affinché a nessun uomo, in
nessun luogo succeda quello che è successo a me. Per
qualsiasi chiarimento o informazione in merito al mio
caso vi prego di scrivermi. Il mio indirizzo è:
Edward Green III # 999073
Ellis I Unit H 17/2-5
Huntsville, Tx 77343 U.S.A.
Confido nel vostro aiuto, in Italia potete prendere
contatti con il Comitato Edward Green :
Stefania 041/997781 - Tania 041/5801050
Valeria 081/7517810 e-mail ria@connect.it
Paola 081/5269145
Per chi volesse contribuire i versamenti possono essere
effettuati sul:
C/C N.11821808 Valeria Ponticiello
Prol. Carlo De Marco 26, Napoli
-causale Pro Edward Green-
oppure ad:
Edward Green III Account # 1539000
c/o First Educators Credit Union P.O. Box 920719
Houston, Tx 77292-0719
Vorrei poter ringraziare ciascuno di voi, anche solo per
aver letto questo mio appello, apprezzo infinitamente il
vostro interessamento.
Sinceramente vostro
Edward Green".
Napoleon Beazley,
condannato a morte, si trova nel carcere di massima
sicurezza di Terrel Unit, in Texas. Questa è la
traduzione in italiano di un suo scritto, dal titolo
"Animali in gabbia".
"Siete mai stati allo zoo?
Gli studiosi affermano che ciascun animale ha bisogno di
una certa area o territorio per vivere in salute. Gli
stessi studiosi affermano anche che se l'animale non può
usufruire della quantità di spazio di cui necessita, ben
presto impazzisce.
Lo zoo è un fenomeno artificiale creato dall'uomo
perché è una situazione innaturale nella quale gli
animali sono forzati a vivere in spazi chiusi ed
aberranti per essere inumanamente esibiti. Gli animali
selvaggi hanno bisogno di aree vaste chilometri per
vivere sanamente e questo non può essere certo possibile
dentro una gabbia. Chiusi dietro serrature e chiavi
impazziscono. Combattono tra di loro, diventano
distruttivi ed a volte si suicidano, impazzire per loro
è inevitabile. A causa di una specifica domanda di
mercato, questi animali sono drammaticamente trasferiti
dal loro mondo selvaggio in una gabbia circondata da
turisti, visitatori e persone indifferenti al loro
dramma.
Quando avevo 13 anni andai con la mia classe a fare una
visita allo zoo ed essendo da sempre amante degli animali
ero veramente entusiasta di sapere che avrei potuto
vedere gli animali selvaggi che ammiravo. A differenza di
quanto mostrato nei documentari del National Geographic,
durante la mia prima visita allo zoo, mi accorsi che la
vita selvaggia sembrava priva di vita. C'erano leoni che
non ruggivano e tigri insolitamente quiete, scimmie che
giacevano nella loro stessa urina ed elefanti depressi ed
inerti che si adagiavano sui propri escrementi. Ovunque
mi girassi sembrava che ci fosse un turista, un mio
compagno di classe od un altro qualsiasi sciocco
visitatore che per gioco ridicolizzasse gli animali in
gabbia. Dopo quel giorno non sono mai più tornato allo
zoo, almeno non come visitatore. Dentro di me nel cuore
del mio profondo essere mi doleva tanto vedere quegli
animali sofferenti ed umiliati ma invece di combattermi e
soffire per questo decisi di avere un altro punto di
vista ed ignorarli. Solo adesso capisco, come quegli
animali fecero quel giorno, che l'altro punto di vista
non è una scelta se sei tu ad essere dentro una gabbia.
Io vivo in un unarea speciale di Huntsville (Texas)
in un posto in quarantena dalla luce del giorno, dove gli
uomini vivono per morire. E' un posto dove non esiste
giustizia ma solo tradimento. Questo è anche un posto
dove, a volte, la morte è il minore dei mali. Alcuni di
voi conoscono questo posto come Ellis One Unit. Alcuni lo
conoscono come Braccio della Morte. Comunque sia chiamato
dai turisti per alcuni di noi è l'inferno, per altri è
la casa loro e per altri ancora è l'ultimo posto che
vedranno prima di morire. Ho vissuto in questo zoo, in
questa prigione, tra le atrocità di esseri intrappolati
e terrorizzati per mezza decade. Fortunatamente non
potete sentire quello che io sento né vedere quello che
io vedo e se avessi il potere di descrivervelo, dubito
che lo capireste. Le parole che posso usare e le
situazioni che posso descrivervi non renderebbero mai
l'idea né vi faranno capire lo stato d'animo di cosa
vuole dire vivere come sub umani dentro delle gabbie.
Aspettare sino a che l'ultimo documento è stato stilato,
sino all'ultimo inutile appello, sino a che l'ultimo
saluto è stato dato e tutto ciò che ti viene concesso
in cambio è una quantità di pietà che passa per la
cruna di un'ago. Gli uomini qui muoiono molto prima di
accorgersene. Il tempo e il logorio possono distruggere
un animale in gabbia come il veleno iniettato nelle vene
dei loro corpi. Dopo anni che un uomo passa attraverso le
paludi delle corti d'appello e vive con promesse che mai
diventano realtà alla fine non ne può più. Gli uomini
qui sono stanchi. Non solo fisicamente ma anche
moralmente. Arrivano ad un punto che non desiderano altro
che la fine perché questo è l'ultimo desiderio che
rimane. Senza rabbia, né dolore, senza amore né odio.
Semplicemente vogliono che tutto questo finisca. La morte
è qualcosa che arrivano a desiderare. Credo che una
visita nel Braccio della Morte sia non molto diversa da
una visita allo zoo dove gli animali sono ingabbiati. La
demenzialità/pazzia dietro le sbarre è la stessa. Le
tigri vanno su e giù nella loro gabbia, gli uomini
misurano con i passi la loro cella e quando si fermano
guardano fissamente la parete. Ogni uomo sente di essere
stato denudato di tutto ciò che gli era caro. Ogni uomo
si deteriora lentamente, diventa alienato e vive nella
disperazione del momento e spera che dopo le cose
andranno meglio. Spesso arrivano dei visitatori che ci
vogliono guardare, vedere la cosiddetta feccia
dell'umanità, comè che vivono gli assassini
degenerati. Un giorno una visitatrice stava a circa mezzo
metro dalla mia cella e chiese al secondino "Sono io
che non lo vedo o il materasso proprio non c'è? Sembra
che ci sia solo una lastra d'acciaio sul letto". Il
secondino confermò debitamente l'osservazione: non c'era
un materasso a vista, ma prima che potesse dare una
spiegazione io intervenni. "Per favore non parlare
con lui come se io non fossi qui, se hai una domanda da
fare su di me chiedi a me. Il materasso è sotto il letto
e non lo uso per dormirci. Io dormo sul pavimento di
cemento, sull'asse d'acciaio o su qualsiasi altra cosa
scomoda. Non voglio stare comodo in un posto come questo,
mi impigrirebbe e mi farebbe dimenticare la realtà di
questo posto e del perché sono qui". La visitatrice
sbiancò in viso mentre mi guardava ed il secondino mi
rimproverò perché secondo lui non avrei avuto il
diritto di parlare. La donna non era in collera per come
l'avevo apostrofata ma sembrava avesse
unespressione scioccata in viso e ciò è una
reazione che sia io che voi possiamo capire bene, giusto?
Voglio dire, non è cosa di tutti i giorni andare allo
zoo e sentire gli animali che ti parlano. Il Braccio
della Morte è esistito prima che io nascessi e
probabilmente esisterà anche dopo che io non ci sarò
più a dispetto di queste mura che soffocano le grida e
contengono le lacrime e che a malapena conoscono la
differenza. Ciò non risiede in uno stato, un paese ma
piuttosto nei cuori degli uomini e delle donne che
soffrono di una malattia chiamata ignoranza.
L'unico rimedio, cura e vaccino che abbiamo per questo è
la capacità del capire che proviene dalla tolleranza
sociale, dalla compassione e dallaccettazione. La
follia media dell'individuo medio porta inavvertitamente
dolore al mondo intero. Non possiamo ignorare che esista
l'ignoranza ed aspettarci che la nostra vita esca indenne
dalla nostra negligenza. Il giorno che andai allo zoo e
indifferentemente assistetti al tormento di quegli
animali, disonorai me stesso. Quando la mia memoria va a
quei momenti e vedo i loro occhi, capisco. Sino a che gli
esseri umani e gli animali sopporteranno sofferenza ed
umiliazione e non un gesto di aiuto né una voce di
dissenso sarà data significherà tradire loro e me
stesso. Il nostro silenzio, da sempre, aiuta il
tormentatore, non il tormentato. Proprio come la
neutralità incoraggia l'oppressore e mai l'oppresso. Le
nostre vite non appartengono solo a noi stessi ma
appartengono anche a coloro che hanno disperatamente
bisogno di noi. Questo è il motivo per il quale vi
incoraggio a credere e supportare quello che in cuor
vostro credete sia giusto. Non siate come quel ragazzo di
13 anni che io ero e voltiate le spalle ad animali o
persone che soffrono a causa dell'ignoranza di una
nazione. Agendo in questo modo voltate le spalle al
futuro della natura umana. Tra mille anni da adesso non
avrà importanza come era il vostro conto in banca, che
tipo di automobile guidavate o che tipo di casa
abitavate, ma avrà più importanza il fatto che il mondo
sia un mondo migliore perché voi ci avete vissuto. E
così dopo aver letto questo, la prossima volta che
andate allo zoo e guardate gli animali negli
occhi...ricordate queste parole, chiudete gli occhi e
ascoltate. Fidatevi, sarete sorpresi di scoprire quanto
spesso gli animali in gabbia parlano davvero".
TERRELL UNIT
Napoleon Beazley 999141 12002 FM 350 South
Livingston,Texas 77351 - USA
Richard Wayne Jones,
detenuto nel carcere di Terrel Unit (Texas), ha diffuso
il regolamento del penitenziario dove vive.
"TDCJ -TERRELL UNIT-
REGOLE e LOCKDOWN (chiusura totale)
AVVISO AI DETENUTI:
(Questa è
la comunicazione che viene consegnata ai detenuti con il
regolamento del Lockdown)
"LE
E STATO IMPOSTO LO STATO DI LOCKDOWN A CAUSA DI
ATTI DI DISTURBO. QUESTA CONDIZIONE DURERA FINO A
QUANDO TALI COMPORTAMENTI NON SARANNO STATI ELIMINATI.
PER ESSERE CERTI CHE LE SIANO CHIARE LE CONDIZIONI E IL
PROCESSO CHE LA RIPORTERA ALLE NORMALI
ATTIVITA, DI SEGUITO VENGONO RIPORTATE LE REGOLE IN
USO":
PRIMA
SETTIMANA TRE VOLTE ALLA SETTIMANA LE SARA
CONSENTITO DI FARE LA DOCCIA E TRE VOLTE ALLA SETTIMANA
LE VERRANNO CONSEGNATI I GENERI DI NECESSITA'. NON LE
SARA PERMESSO LACCESSO ALLA SALA DI
RICREAZIONE. NON LE SARA PERMESSO FARE ACQUISTI
ALLO SPACCIO. RICEVERA UNICAMENTE CIBI AL SACCO E
NON LE SARA PERMESSO RICEVERE VISITE. SE IL SUO
COMPORTAMENTO SARA ACCETTABILE, VERRANNO
SUCCESSIVAMENTE APPLICATE LE REGOLE DELLA SECONDA
SETTIMANA.
SECONDA
SETTIMANA TRE VOLTE ALLA SETTIMANA LE SARA
CONSENTITO DI FARE LA DOCCIA E TRE VOLTE ALLA SETTIMANA
LE VERRANNO CONSEGNATI I GENERI DI NECESSITA. NON
LE SARA PERMESSO LACCESSO ALLA SALA DI
RICREAZIONE. IN UNA GIORNATA LE VERRA CONSENTITO DI
FARE ACQUISTI PER UNA SOMMA MASSIMA DI $10.-- E
LIMITATAMENTE A MATERIALE PER USO IGIENICO E LEGALE. UNA
VOLTA ALLA SETTIMANA RICEVERA UN PASTO CALDO. NON
LE SARA PERMESSO RICEVERE VISITE. SE IL SUO
COMPORTAMENTO MIGLIORERA ULTERIORMENTE, POTRA
PASSARE ALLE REGOLE DELLA TERZA SETTIMANA.
TERZA
SETTIMANA TRE VOLTE ALLA SETTIMANA LE SARA
CONSENTITO DI FARE LA DOCCIA E TRE VOLTE ALLA SETTIMANA
LE VERRANNO CONSEGNATI I GENERI DI NECESSITA.
LACCESSO ALLA SALA DI RICREAZIONE SARA
LIMITATO. IN UNA GIORNATA LE VERRA CONSENTITO DI
FARE ACQUISTI PER UNA SOMMA MASSIMA DI $10,-- E
LIMITATAMENTE A MATERIALE PER USO IGIENICO E LEGALE. TRE
GIORNI RICEVERA PRANZO E CENA CALDI. LE SARA
NUOVAMENTE PERMESSO RICEVERE VISITE. SE IL SUO
COMPORTAMENTO CONTINUERA AD ESSERE BUONO,
PASSERA ALLE REGOLE DELLA QUARTA SETTIMANA.
QUARTA
SETTIMANA TRE VOLTE ALLA SETTIMANA LE SARA
CONSENTITO DI FARE LA DOCCIA E TRE VOLTE ALLA SETTIMANA
LE VERRANNO CONSEGNATI I GENERI DI NECESSITA.
LACCESSO ALLA SALA DI RICREAZIONE SARA
LIMITATO. IN UNA GIORNATA LE VERRA CONSENTITO DI
FARE ACQUISTI. RICEVERA TUTTI I GIORNI PASTI CALDI
E CONTINUERA AD ESSERLE PERMESSO RICEVERE VISITE. A
DISCREZIONE DEL WARDEN / AMMINISTRAZIONE POTRA
RIPRENDERE IL LAVORO. SUCCESSIVAMENTE LO STATO DI
LOCKDOWN VERRA SOSPESO.
NOTA TUTTI I PASTI VERRANNO CONSEGNATI ATTRAVERSO
LAPPOSITA FESSURA. SE LA SUA CELLA E
SPROVVISTA DI DETTA FESSURA, PER RICEVERE IL SUO PASTO
NEL CORSO DEL LOCKDOWN DOVRA ANDARE IN FONDO ALLA
CELLA, INGINOCCHIARSI E METTERE ENTRAMBE LE MANI DIETRO
LA SCHIENA. DOPO CHE AVRA ESEGUITO ALLA LETTERA
QUESTA PROCEDURA, IL PASTO VERRA POSTO
ALLINTERNO DELLA CELLA.
SE IN QUALSIASI
MOMENTO NEL CORSO DI QUESTE QUATTRO SETTIMANE IL
COMPORTAMENTO TORNERA AD ESSERE INADEGUATO,
POTRANNO ESSERE REINTRODOTTE LE REGOLE A PARTIRE DALLA
PRIMA SETTIMANA.
LE
MIE NUOVE ATTIVITA GIORNALIERE
03:00 VIENE SERVITA
LA COLAZIONE
05:00 VENGONO RITIRATI I VASSOI DELLA COLAZIONE E LA
POSTA IN USCITA
06:00 CAMBIO DEL TURNO LE GUARDIE ACCENDONO TUTTE
LE LUCI, CI SVEGLIANO E CHIEDONO A TUTTI NOME E NUMERO
07:00 RICREAZIONE , IN QUALSIASI MOMENTO DALL 7 ALLE 9
10:00 PRANZO
11:00 VENGONO RITIRATI I VASSOI DEL PRANZO
12:00 DOCCIA PUOI VENIR LASCIATO LA DENTRO
DAI 20 MINUTI FINO AD UNORA
13:30 LE GUARDIE TORNANO, ACCENDONO TUTTE LE LUCI E
CHIEDONO A TUTTI NOME E NUMERO AL FINE DI ACCERTARSI CHE
NEL CORSO DEL LORO TURNO NON SIA VENUTO A MANCARE NESSUNO
14:00 CAMBIO DEL TURNO LE GUARDIE CONTROLLANO NOME
E NUMERO
16:00 VIENE SERVITA LA CENA
17:30 VENGONO RITIRATI I VASSOI DELLA CENA
19:00 LE GUARDIE ARRIVANO CON I DETENUTI ADDETTI ALLA
PULIZIA DEI CORRIDOI
20:30 VIENE DISTRIBUITA LA POSTA IN ARRIVO
21:30 LE GUARDIE CONTROLLANO NOME E NUMERO PER ACCERTARSI
CHE NESSUNO SIA VENUTO A MANCARE NEL CORSO DEL LORO TURNO
22:00 CAMBIO DEL TURNO LE GUARDIE ACCENDONO TUTTE
LE LUCI E CONTROLLANO NOME E NUMERO
23:30 LE GUARDIE ARRIVANO CON I DETENUTI ADDETTI ALLA
PULIZIA E CI CHIEDONO SE ABBIAMO NECESSITA DI
INOLTRARE UNA RICHIESTA DI VISITA MEDICA, SE DOBBIAMO
CAMBIARE LA LISTA DEI VISITATORI, O ALTRO
24:00 FRA LA MEZZANOTTE E LUNA E MEZZA LE GUARDIE
VENGONO PER CAMBIARE LA NOSTRA BIANCHERIA INTIMA E I
CALZINI
03:00 COLAZIONE ...
ORARI DI
VISITA
LUNEDI DALLE
08:00 ALLE 17:00
MARTEDI DALLE 08:00 ALLE 17:00
MERCOLEDI DALLE 08:00 ALLE 12:00 (GIORNATA DELLA
STAMPA)
GIOVEDI DALLE 08:00 ALLE 17:00
VENERDI DALLE 08:00 ALLE 17.00
SABATO DALLA 17:30 ALLE 21:30
ALCUNE
CONSIDERAZIONI:
- SE FAI LA
RICREAZIONE DI GIORNO, SEI COSTRETTO A RIMETTERTI
LA STESSA BIANCHERIA INTIMA BAGNATA E SPORCA DOPO
LA DOCCIA, A MENO CHE TU NON ABBIA LA
POSSIBILITA DI COMPRARTI LA TUA BIANCHERIA
PERSONALE ALLO SPACCIO DEL CARCERE
- SE TI AMMALI
IMPROVVISAMENTE O SE TI VIENE UN ATTACCO DI
CUORE, NON PUOI FARE ALTRO CHE STARE DISTESO E
SPERARE DI NON TIRARE LE CUOIA, NELLATTESA
CHE LE GUARDIE VENGANO A FARSI UN GIRO DALLE TUE
PARTI, PERCHE INDIPENDENTEMENTE DA QUANTO
FORTE RIUSCIRAI AD URLARE, NON TI RISPONDERANNO,
FARANNO FINTA DI NON SENTIRE UNA PAROLA DI QUELLO
CHE STAI DICENDO
- GLI ABITI
VENGONO CAMBIATI OGNI TRE GIORNI
- IL
VENERDI, IN QUALSIASI MOMENTO DALLA
MEZZANOTTE ALLE DUE DEL MATTINO, CI VIENE
CONSEGNATA LA BIANCHERIA PULITA PER IL LETTO,
UNITAMENTE AD UN PICCOLO ASCIUGAMANO PER IL VISO,
UN ROTOLO DI CARTA IGIENICA, TRE MINUSCOLE
BARRETTE DI SAPONE E IL TUTTO DEVE BASTARE PER
UNA SETTIMANA, ALTRIMENTI
SI STA SENZA!
- IL CIBO
E SCHIFOSO. QUANDO VENGONO SERVITI I PASTI
SONO ASCIUTTI E QUASI SEMPRE FREDDI E LE PORZIONI
BASTANO A MALAPENA PER UN BAMBINO DI CINQUE ANNI
- QUANDO I PASTI
VENGONO CONSEGNATI NEL VASSOIO, DEVI ATTENDERE
CHE LA GUARDIA RIPASSI E RITIRI IL VASSOIO,
PERCHE NON CE MODO DI FARLO
SCIVOLARE FUORI DALLA CELLA
- IL CONTATTO
UMANO E INESISTENTE. NON CE TV.
LA RICREAZIONE E UNO PER VOLTA. PER OGNI
CASO CONSIDERATO GRAVE, TI TOLGONO DAL LIVELLO 1
E TI METTONO AL LIVELLO 2 O 3
- OGNI VOLTA CHE
LASCI LA CELLA DEVI SOTTOPORTI AD UNA
PERQUISIZIONE CORPORALE, PIEGARTI IN AVANTI,
METTERE LE BRACCIA ALLINDIETRO ED INFILARLE
NELLA FESSURA DALLA QUALE VIENE INTRODOTTO IL
CIBO CON I PALMI DELLE MANI RIVOLTI
ALLINSU AFFINCHE TI VENGANO
MESSE LE MANETTE. QUANDO ESCI DALLA CELLA CI SONO
SEMPRE DUE GUARDIE, UNA AD OGNI LATO, CHE TI
TENGONO PER LE BRACCIA E CAMMINANO CON TE OGNI
MOMENTO, DOVUNQUE VAI
- SI, SO
CHE TUTTO QUESTO PUO SEMBRARE DANNATAMENTE
FRUSTRANTE, STRESSANTE E INSOPPORTABILE. E LO
E, INFATTI. PER LORO E
ALLORDINE DEL GIORNO. SONO MISURE FATTE
APPOSTA PER VEDERE FINO A CHE PUNTO POSSONO
SPINGERTI, FINO A QUANDO PUOI RESISTERE. FA TUTTO
PARTE DEL GIOCO!!
IL
TRASFERIMENTO DA ELLIS A TERRELL E STATO TERRIBILE.
E' STATO COME SALTARE FUORI DALLA PADELLA BOLLENTE
PER FINIRE DIRETTAMENTE NEL FUOCO".
SCRITTO IL 10 MARZO
2000 DA
RICHARD
WAYNE JONES SR
D/R # 000882 TERRELL UNIT 12EB27
12002 FM 350 SOUTH
LIVINGSTON, TEXAS 77351
USA
In appendice alle parole dei
condannati riportiamo alcuni stralci della lettera che sister
Helen Prejean ha inviato alla Comunità di
Sant'Egidio subito dopo lesecuzione di Dobie
Williams, avvenuta nel gennaio 1999.
"E stato il suo terzo incontro
ravvicinato con la morte. Due volte in precedenza, a
giugno e a novembre, era arrivato a unora dalla
morte, per poi essere risparmiato. Ma stavolta ha
incontrato la morte, con i suoi occhi spalancati, e
grazie a Dio con il suo cuore aperto, sapendo che era
amato e curato su questa terra, che la sua vita importava
a qualcuno. Come lui mi ha chiesto, voglio ringraziare
tutti coloro che hanno mostrato amore e tenerezza verso
di lui, attraverso la preghiera, le lettere, le
telefonate. Per la prima volta credo di essere stata
amica di un uomo veramente innocente nel braccio della
morte. Linnocenza o la colpevolezza non sono
importanti per me nella lotta contro la pena di morte. Io
credo che lo stato non debba torturare e uccidere le
persone, neanche se sono colpevoli. Ma Dobie, 38 anni,
nero, di famiglia assai povera, è stato condannato a
morte e giustiziato con laccusa di aver ucciso una
donna bianca in una cittadina del Sud razzista. Dobie
aveva tutte le caratteristiche di chi va a finire nel
braccio della morte, soprattutto negli Stati del Sud: un
uomo povero, nero, accusato di aver ucciso una donna
bianca, condannato da una giuria tutta di bianchi, quella
che la Costituzione garantirebbe come una "giuria di
pari". Ha avuto una terribile difesa, o meglio non
lha avuta. Laccusa ha ottenuto tutto quello
che aeva chiesto, compresa la morte di Dobie. Ma Dobie in
questi 14 anni è cresciuto nella fede, nellamore,
nella sua capacità di comunicare e provare tenerezza, di
conoscere e amare Cristo, che è divenuto la sua roccia e
il suo protettore, persino quando è saito sul lettino ed
è stato capace di perdonare coloro che lo hanno
giudicato male. " Prima di salutare e ringraziare
per lultima volta Sr. Helen, Dobie ha detto:
Di a tutti di ricordarmi felice" Ricordatelo
con il suo timido sorriso, con il suo berretto con la
scritta "Non aver paura", mentree cammina verso
il lettino e si sdraia su di esso, guardatelo adesso con
gli occhi della fede nel cuore delluniverso, nel
cuore di Dio. E guardate tutti noi, non paralizzati e
sconfitti dalla sua morte, ma rafforzati e rincuorati
nella nostra ricerca di abolire la pena di morte dalla
faccia della terra".
Per chi volesse
intraprendere una corrispondenza con dei condannati a
morte in Usa, indirizzi e consigli nei siti:
http://utenti.tripod.it/coalit_icadp/penpal.html
http://www.internazionale.it/carcere/carcere.html
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