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"Sciamani e Lama: i miei maestri" "La danza e stato il mio passo verso le religioni non cristiane". Capelli raccolti in una treccia e occhi neri, profondi, Monia Mattioli, 29 anni, racconta come si e avvicinata al buddismo e al Tibet. "I movimenti del corpo - Monia parla piano, ma con tono deciso - sono molto legati agli stati della mente. Vivendo un anno con uno sciamano messicano e la sua tribu ho iniziato a capire che la danza mi stava facendo vivere in modo diverso il rapporto con il mio mondo interiore e gli altri". E le sue esperienze sono maturate un po in giro per i continenti. Da Pesaro, Monia si e spostata prima in Olanda per studiare alluniversita, poi in Messico dove ha conosciuto i segreti dei riti sciamanici e di ritorno in Italia ha incontrato un Lama che lha condotta sulle strade del Budda, "luomo illuminato" e della religione tibetana che, spiega Monia, e un ramo del buddismo seguito anche in alcune regioni dellIndia, dellIndonesia e delle Filippinie. Sono ormai quattro anni che studia le leggi del Dahrma, gli antichi testi Sutra e i canti o meglio i Mantra. "Qui a Urbino non siamo ancora in molti a dedicarci alle dottrine buddiste - nelle sue parole ce grande energia - ma ho deciso di far nascere qui un centro di studi e meditazione per creare un nuovo punto di riferimento". Nei suoi occhi neri si legge un disegno:
" E stato il destino che ha voluto che il Lama
Yulu fosse daccordo a trasferirsi tra queste
colline marchigiane e diventasse il direttore spirituale
del centro". Il Lama - continua - ha gia preso
contatti con lUniversita di Urbino.
Lanno prossimo, nel 2000/2001, terra alcuni
seminari ed e gia pronto a ricevere chiunque
voglia parlare del Tibet e della sua storia e
religione".
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