L'anno della latin revolution. Così è stato
ribattezzato il 1999, dodici mesi testimoni
dell'invasione di stili diversi che hanno cavalcato
l'onda travolgente della musica ispanica. Mariachi
messicana, bossa nova e samba brasiliana, salsa
newyorchese, ritmi afrocubani - solo per dirne alcuni -
sono divenuti orecchiabili al pubblico internazionale
attraverso il filtro del pop americano. Una vera e
propria rivoluzione a pensarci bene. Fino a poco tempo
fa, infatti, le stelle ispaniche riuscivano a brillare
solo nei propri paesi d'origine e se ambivano al successo
planetario, erano costrette a cantare in inglese. Oggi lo
spagnolo ha dimostrato di funzionare musicalmente quanto
l'inglese, un' inversione di tendenza che ha reso
irresistibile, soprattutto commercialmente, il fascino
dei cantanti latini.
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La portoricana Jennifer Lopez , già nota come attrice, è diventata una superstar
quando si è data alla musica incidendo "On the six", un
debutto discografico miliardario che l'ha portata in cima alle classifiche
di tutto il mondo. Prima ancora di lei, è andato a segno un suo connazionale,
Ricky Martin , cantante della celebre "Copa della
Vida", inno in due versioni - inglese e spagnolo appunto - degli
ultimi mondiali di calcio. Enrique Iglesias
, voce calda e bella faccia, sta ripercorrendo le stesse tappe dei
suoi fortunati predecessori, mentre i cubani Jarabe de Palo sono ritornati a sfidare il mercato discografico
globale con l'hit "Depende", dopo averlo conquistato con
l'album La flaca.
Visti i tempi che corrono, non è stato certo un caso che nel 1999
Carlos Santana
si sia aggiudicato
per l'ultimo album, Supernatural
, otto Grammy Awards. Lui, il chitarrista della celebre "Oye
como va", miscelava blues, rock e ritmi afrocubani prima ancora
che si sentisse parlare di worldmusic. In un'intervista a "La
Repubblica", Santana ha dichiarato: "La musica latina manda
messaggi forti che schizzano da una parte all'altra del mondo. La
sensualità, il toccarsi durante il ballo, il sudare quando l'altro
suda, sono elementi di dolcezza che sfidano il soprannaturale perché
attivano secrezioni che la civiltà della correttezza e del formalismo
non è ancora riuscita a ingabbiare".
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