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All'arrembaggio!
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Link esterni per approfondire
Free
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Greche, tedesche, inglesi, olandesi... Difficile avere numeri esatti perché queste radio appaiono e scompaiono anche se c’è chi tiene d’occhio, anzi d’orecchio le frequenze e aggiorna gli appassionati con appositi bollettini. Gli incontri più ‘strani’ si fanno nelle ore notturne, quando le onde si propagano più facilmente e, come detto, durante i fine settimana o nei giorni festivi. Difficile in Italia ascoltare le emittenti americane, mentre è abbastanza semplice sintonizzarsi su quelle dell’Europa del nord, le più numerose, anche se non mancano Francia, Grecia, Turchia e paesi dell’est. Molto attivi fino a qualche anno fa erano i pirati d’Irlanda grazie a una legislazione, ora modificata, che prevedeva solo una multa di due sterline per chi trasmetteva senza i permessi necessari. |
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Le radio pirata italiane sono ben poche, Andrea Borgnino dà notizia di una radio che trasmette solo musica teckno da Milano, città in cui operano anche Radio Europe e Irrs una stazione legale che opera come relay cioè ritrasmettendo programmi altrui. Quello del relay è una pratica molto diffusa fra i pirati che non hanno attrezzature proprie per messa in onda o che comunque vogliono far sentire i propri programmi in aree diverse. Generalmente per far si che un’altra emittente trasmetta i propri programmi si pagano modeste somme di denaro. Oltre alle emittenti
illegali usano il relay soprattutto comunità religiose che producono
trasmissioni proprie. |
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Altre Pirata ancora attive o spente di cui si può trovare notizia nei vari siti specializzati sono Marconi Radio International, Radio Mistero Ghost Planet, Radio Mariquita. Nella sezione dedicata ai links si possono trovare indirizzi utili che contengono informazioni aggiornate sulle frequenze da ascoltare attualmente per ‘beccare’ emittenti italiane.
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