MORIRE DI ADRENALINA: PERCHE?
Vivere all'estremo rischiando la vita

"Cosa spinge certi uomini a sfidare continuamente se stessi, a tentare di superare i propri orizzonti fisici e mentali? Cosa sfidano precisamente? Perseguire obiettivi estremi richiede costanza, severo impegno, rigore; ma anche entusiasmo, capacità di commozione, passione. Fondamentale è cercare di farlo. Determinante è solo saper capire il percorso che si sta facendo, il traguardo che si sta inseguendo nel suo esatto valore: sfidare se stessi oltre ogni limite. E’ una scelta di vita" (Francesco Iacono nel sito di Progetto Estremo).

Bungee jumping, paracadutismo, parapendio, canyoning, free climbing, snowrafting, bodyboarding, non importa quale disciplina si pratichi, l’importante è fare qualcosa di estremamente difficile, che non è mai riuscito a nessun altro.

Ma quanto può costare un tale obiettivo?

In Italia non esistono dati né sul numero di incidenti e morti dovuti alla pratica di sport no limits, né studi sugli effetti di queste attività a livello neurologico, osteo-articolare, psicologico.

Nelle prossime pagine sono contenute le interviste a psicologi dello sport, Giovanni Lodetti e Stefano Tamorri, al neurofisiologo di Pavia Roberto Casale e un sunto dei più frequenti incidenti e traumi riportati dai siti statunitensi.

Ilaria Vesentini