Non ci stanno: per loro il calcio e l'arbitraggio non sono club
per soli uomini. Sono le 1.300 "giacchette rosa" italiane,
ragazze con la passione per il calcio che nel fischietto hanno
visto una sfida: agli uomini, alla società, ai propri limiti.
Ma anche un modo per fare sport e stare insieme.
Da
Cristina Cini, prima donna in serie A, a Angela Esposito, prima
donna dirigente nazionale, fino alle ragazze che tutte le domeniche
fischiano sui polverosi campi di provincia, la passione per l'arbitraggio
fa sacrificare buona parte del tempo libero, fra allenamenti,
partite e riunioni.
Quante sono? Un arbitro su 25 è donna, circa il 4% del
totale. Una presenza ancora piccola ma che non può più
essere definita marginale. E si iniziano a fare dei confronti,
con risultati interessanti: secondo uno studio inglese, le donne
sarebbero geneticamente arbitri migliori degli uomini.
di Alessio
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