IL MONDO NASCOSTO
Quello delle grotte era ed e' ancora, seppure in forme molto diverse, un universo che appartiene solo ai pescatori e ai loro figli, pronti a imparare il mestiere e i suoi segreti e ad apprendere valori forti come lo spirito di collaborazione, il sacrificio, la lealta'. Lo scambio era circolare e generava continuita' fra le generazioni.
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Poi lo sviluppo economico lentamente cambio' la fisionomia di alcuni di questi posti. Fu proprio negli anni Sessanta, infatti, che nacque l'ultima serie di grotte, scavate sotto la zona della piscina comunale. Qui sorsero costruzioni singolari, diverse da quelle rudimentali e semplici scavate dai primi pescatori, segno dei tempi mutati e del diverso spirito che animava uomini e cose: molte oggi sono le grotte a due piani, dotate di vari comfort. Alcuni vi hanno anche costruito piccoli terrazzi che danno sul mare.
Le grotte iniziarono, cosi', a essere vissute in maniera diversa; ora, a distanza di piu' di un secolo dalla loro nascita, per molti sono piuttosto dei piccoli luoghi di villeggiatura, vicini alla citta' e comodi da raggiungere. Al di la' delle differenze formali, la sostanza non cambia: tutti i grottaroli difendono con forza il loro attaccamento a questi luoghi, nonostante il Comune di Ancona abbia intrapreso un'azione legale forte nei loro confronti per rivendicare il diritto alla proprieta' del terreno su cui sorgono le grotte. Per loro, pero', non c'e' causa che tenga: la grotta e' qualcosa di personale, come la casa, la vita
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