Madri a L'Aquila » Colonna sinistra http://ifg.uniurb.it/network/bernardini Crescere un figlio nella città che non c'è Mon, 31 Mar 2014 10:17:01 +0000 en-US hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.5.1 Crescere un figlio nella città che non c'è Madri a L'Aquila no Crescere un figlio nella città che non c'è Madri a L'Aquila » Colonna sinistra http://ifg.uniurb.it/network/bernardini/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it/network/bernardini/category/colonna-sinistra/ “Costruisci la tua vita lontano da qui” http://ifg.uniurb.it/network/bernardini/2012/04/17/figlia-costruisci-la-tua-vita-lontano-da-qui/ http://ifg.uniurb.it/network/bernardini/2012/04/17/figlia-costruisci-la-tua-vita-lontano-da-qui/#comments Tue, 17 Apr 2012 15:31:03 +0000 bernardini http://ifg.uniurb.it/network/bernardini/?p=42 L’AQUILAGiuseppina Vignini e Giulia Tresca. Madre e figlia. Oggi Giulia è una diciannovenne, dal 6 aprile 2009 sono passati tre anni e l’intero mondo della ragazza è cambiato. I suoi luoghi di ritrovo come quelli di tutta la popolazione aquilana, all’interno del centro storico, non ci sono più, se ne sono creati altri in sostituzione, sono cambiate alcune amicizie, si sono create nuove realtà.

Click here to view the embedded video.


Giulia è diventata maggiorenne , tra qualche mese dovrà sostenere l’esame di Stato. Poi ci sarà l’università che è già sicura di voler frequentare. È il momento di prendere una decisione importante che segnerà il suo futuro e scegliere se rimanere o andare via dal capoluogo abruzzese.

La famiglia Tresca è rientrata nella propria casa quasi subito, già a settembre 2010, ma ciò non significa che tutto sia tornato alla normalità di prima del terremoto. Giuseppina ha anche un’altra figlia, Gloria, di 8 anni. La bambina la notte della scossa aveva un braccio rotto, è stata svegliata di colpo e si è sentita molto male. Da quel giorno non riesce più a dormire nella sua stanza da sola. Anche Giuseppina non si sente più tranquilla dentro casa sua, di notte lascia delle piccole lucine accese e la paura che la terra torni a tremare ancora una volta la perseguita.

“Questa è una zona sismica, sappiamo che il rischio di una nuova scossa c’è”, racconta la madre. Dal 6 aprile 2009 è cambiato tutto, il centro storico è bloccato, praticamente non esiste più. Le abitudini di un tempo quando si poteva andare in Piazza Duomo e girare a piedi per fare tutte le commissioni sono un ricordo lontano, ora si deve riuscire a organizzare i tempi e incastrare gli impegni. “Per fare qualsiasi cosa bisogna prendere la macchina e girare intorno alla città. Qui è tutta periferia”.

Intanto le figlie di Giuseppina stanno crescendo e lei continua ad aiutarle nelle loro scelte  e a desiderare per loro un futuro sereno. “È brutto dirlo ma da una parte io spero che se ne vadano da qui. La sola idea che un giorno, quando saranno più grandi magari con le loro famiglie e i loro bambini, possa risuccedere un terremoto come questo non posso sopportarla”.

Visualizza I luoghi di Giulia e Giuseppina in una mappa di dimensioni maggiori

]]>
http://ifg.uniurb.it/network/bernardini/2012/04/17/figlia-costruisci-la-tua-vita-lontano-da-qui/feed/ 0
“Non può essere questa la loro normalità” http://ifg.uniurb.it/network/bernardini/2012/04/17/si-stanno-creando-nuovi-equilibri/ http://ifg.uniurb.it/network/bernardini/2012/04/17/si-stanno-creando-nuovi-equilibri/#comments Tue, 17 Apr 2012 15:30:40 +0000 bernardini http://ifg.uniurb.it/network/bernardini/?p=33 L’AQUILAMarianna De Lellis è la madre di due ragazzi adolescenti, Lorenzo e Ester, il primo di quasi 14 anni e la bambina di 10. Attualmente vive in un appartamento del Fondo Immobiliare. I suoi figli vanno a scuola, fanno sport, hanno ripreso a vivere costruendo nuove abitudini.

Click here to view the embedded video.

La città è ferma al 2009. Il centro storico è solo puntellato, la ricostruzione tarda e sembra non essere mai iniziata. I suoi figli si incontrano per le vie intorno a Piazza Duomo e non camminano, ma sembrano correre lungo le strade tra transenne, case distrutte e puntellamenti.

Mentre Marianna e la sua famiglia convivono con il ricordo della notte del 6 aprile 2009 e cercano di elaborare quello che è successo, ognuno in maniera diversa, ci si adatta anche alla nuova condizione. Vivere in assenza di una città, in un diverso contesto urbano, sociale e cittadino.

E per Marianna la preoccupazione maggiore è che i suoi figli “possano pensare che questa è la dimensione reale del vivere”.

Visualizza I luoghi di Marianna in una mappa di dimensioni maggiori

]]>
http://ifg.uniurb.it/network/bernardini/2012/04/17/si-stanno-creando-nuovi-equilibri/feed/ 0