“Vi spiego come trovare un cinese per amico”
Pubblicato il 19/04/2012
TORINO – Ci sono casi di persone per le quali l’integrazione sembra incredibilmente naturale. Maurizio Boiero, giovane appassionato di Cina, racconta dei suoi amici più cari, tutti di origine cinese.
Maurizio Boiero, come ti sei avvicinato al mondo cinese?
Ho iniziato all’età di 13-14 anni, quando frequentavo la scuola media inferiore, arrivarono due compagni cinesi quell’anno: Hu Wang e Yu Kuai. Da quel momento ho cominciato a condividere le mie esperienze di adolescente con coetanei della stessa età, ma di origine cinese. Insieme abbiamo condiviso i momenti più significativi della nostra giovinezza, dalle serate in discoteca, alle gite scolastiche. Da subito ho cominciato a frequentare le loro case, mi sono immerso nella pura cultura tradizionale cinese, posso ricordare perfettamente le cene e i pranzi del fine settimana, nei quali ci trovavamo insieme. Oggi continuo a frequentare cinesi, amo la Cina e l’Asia Orientale con tutta la mia anima, è il mio presente e sarà il mio futuro, poiché ho ricevuto e continuo a ricevere nuove e continue emozioni dai cinesi che mi circondano.
Come ti sembra la situazione in Piemonte sul fronte integrazione?
La situazione in Piemonte e a Bagnolo e Barge è molto migliorata rispetto agli scorsi anni, in particolare grazie allo sforzo dell’associazione “Amicizia Italia Cina”, di cui faccio parte. Abbiamo attivato corsi di italiano per stranieri, corsi e conferenze riguardanti la Cina e l’immigrazione cinese in Italia per gli italiani, abbiamo contribuito e contribuiamo alla reciproca conoscenza e integrazione tra le diverse comunità.
Pensi che le associazioni siano un buon collante tra culture? Se sì, il loro lavoro è sufficiente?
Le associazioni sono una buona soluzione per l’integrazione, ma un’associazione da sola non basta. Bisogna deve dar vita ad una rete che colleghi le istituzioni locali,la popolazione e le associazioni per fare un buon lavoro.
Tu hai molti amici cinesi. E’ stato semplice entrare in confidenza?
Ci siamo conosciuti a scuola, su internet. Alcuni amici mi hanno presentato loro amici ed è stato facile perché ho aperto me stesso all’influenza culturale cinese
Come definiresti in tre parole la cultura cinese?
Armonia, Potenza, Orgoglio.
Secondo te oggi è semplice per un italiano entrare dentro la comunità cinese? Tu pensi di esserci riuscito?
Io ci sono riuscito. Ma non è semplice se cerchi di avvicinarti con un atteggiamento critico di partenza.
A una persona che volesse conoscere una ragazza/un ragazzo cinese, quale consiglio daresti? Ci sono cose da fare? E da non fare mai?
Bisogna parlare, fare domande sul loro paese, pranzare insieme, bere insieme. Facile no? Non bisogna mai dire frasi offensive citando luoghi comuni. Mai parlare male del loro paese, mai criticare il governo cinese, mai dire che il Tibet deve essere uno stato indipendente, i cinesi sono orgogliosissimi della propria madrepatria e condividono completamente la politica estera che il loro Stato conduce.