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Neve, tre metri isolano Urbino. Ricci: “Provincia più flagellata d’Italia”

di    -    Pubblicato il 11/02/2012                 
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di Martina Manfredi e Giorgia Grifoni

URBINO – Il ‘nevone’ ha assediato la città ducale. Questa mattina Urbino si è svegliata con un nuovo strato di neve alto quasi un metro che è cresciuto durante la giornata e, accumulandosi sulla neve dei giorni scorsi, ha raggiunto i tre metri. E blizzard, la tempesta, non si ferma. Il caos sulle strade ha reso difficile anche il lavoro dei mezzi spazzaneve, lasciando isolate molte frazioni e rendendo difficili i soccorsi.

FOTO La città in preda al blizzardVIDEO La tormenta

Durante la giornata sono rimaste bloccate per ore due persone in dialisi, in ambulanza, e una donna al nono mesi di gravidanza, in casa. La donna, bloccata a San Marino di Urbino, alla fine ha partorito assistita da soccorsi che l’hanno raggiunta poco prima.

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Critica la situazione anche all’ospedale che ha garantito solo i servizi di emergenza, registrando la maggior parte degli ingressi per patologie traumatologiche. Accanto alla nuova emergenza dei portoni bloccati, anche i tetti rimangono un pericolo. Oggi è crollata la tettoia del residence Le Mura, l’ex lanificio Carotti e i tetti di cinque piccoli fabbricati agricoli, fra cui uno nella zona delle Cesane e uno vicino Montesoffio.

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DICHIARAZIONI – “Siamo il territorio più flagelato dalla tormenta di tutta Italia – ha dichiarato oggi pomeriggio il presidente Metteo Ricci in una nota – e le previsioni sono pessime anche per le prossime ore. Abbiamo decine e decine di frazioni isolate. Servono immediatamente rinforzi”.

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Aiuti evocati anche dal prefetto Attilio Visconti e dal sindaco di Urbino Franco Corbucci: “Arriveranno nuovi mezzi e nuovi uomini – ha detto il sindaco – la grave situazione lo richiede”. “La protezione civile nazionale – ha invece dichiarato il prefetto – sta mandando in questa zona mezzi dell’esercito e turbine provenienti dal Nord Italia”.

SOCCORSI – E’ infatti arrivata al Com (Centro operativo municipale) nel tardo pomeriggio una squadra specializzata nel recupero di persone nelle montagne: sono otto uomini del Soccorso Alpino del Piemonte e della Val D’Ossola . La loro prima operazione recuperare la partoriente bloccata nella sua casa a San Marino di Urbino.

Intanto, gli Spalatori volontari Urbino, gruppo nato su Facebook per liberare le strade dalla neve, continuano dalle 16 a spalare davanti ai portoni per permettere alle persone di uscire. Ma il centro storico rimane paralizzato: le vie, anche quelle principali, sono bloccate. Una turbina sta andando a liberare il quartiere della Piantata, vicino all’ospedale. Soccorsi anche per un uomo intrappolato da otto giorni a Santa Maria, frazione di Fermignano, la donna in dialisi a Mazzaferro, l’uomo in dialisi a Montecalvo e la donna incinta a San Marino di Urbino.

PREVISIONI – Le nevicate non sembrano destinate a terminare: continueranno nella nottata e nella mattinata. A riferirlo è Francesco Cangiotti di PesaroUrbinoMeteo.it. “Da questa notte si segnala la caduta di almeno un metro e mezzo di neve nella zona di Urbino, – ha aggiunto Alessio Casagrande, altro responsabile del sito – e così ora si sfiorano i tre metri. Nella zona di Fermignano si è arrivati a un metro e mezzo, a Fossombrone un metro. Sulla costa invece sono caduti almeno tra i 30 e i 50 cm”.

ZONE ISOLATEMontecalvo in Foglia è rimasto isolato per quasi 24 ore, con cumuli di neve che arrivano fino a 4 metri. La comunità di recupero di via della Conserva, nella zona delle Cesane, è rimasta completamente isolata e senza riscaldamento per ore. Anche la casa di riposo Arcobaleno è rimasta bloccata nella neve, mettendo a rischio il servizio mensa per gli anziani. Isolato anche il canile di Ca’ Lucio.

SCUOLE E UNIVERSITA’ - Le università e le scuole di ogni ordine e grado, inclusi gli asili nido, resteranno chiuse fino a martedì 14 febbraio incluso. L’ordinanza firmata dal sindaco Corbucci riguarda l’intero comune. L’università “Carlo Bo” ha invece comunicato la sospensione sulla sua pagina di Facebook. La notizia ha subito scatenato le reazioni preoccupate degli studenti dell’ateneo urbinate. C’è chi dice di avere un esame molto importante il 15 febbraio e di aver bisogno di sapere se la sessione ci sarà e chi invece si preoccupa della scadenza per la consegna della tesi di laurea, altri si interrogano sulla possibilità di chiedere una proroga.

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