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Allarme tetti, ne crollano una decina. Abitazioni evacuate

di Barbara Lutzu

URBINO – La situazione meteorologica sembra migliorare nel corso delle ore. Nevica a intermittenza ma il problema più grave a Urbino è il crollo dei tetti. La neve accumulatata negli ultimi dieci giorni è troppo pesante perché possano reggere e fino ad ora sono già una decina quelli crollati. Altri sono pericolanti.

Il centro storico verrà gradualmente chiuso proprio per permettere agli operatori la pulizia dei tetti dalla neve. Già bloccate piazza della Repubblica (qui il video con le prime operazioni dei vigili del fuoco), via Garibaldi e via Raffaello. Nei prossimi giorni chiuderanno anche via Vittorio Veneto e via del Poggio.

Questa mattina ha ceduto la volta reale della chiesa dei Cappuccini, vicino al collegio del Colle, dove si erano accumulati quasi quattro metri di neve. L’ingegner Alessandro Cioppi, responsabile dell’area tecnica dell’arcidiocesi di Urbino, ha spiegato che si sono abbassate le capriate della volta in mattoni.

L’allarme sulla pericolosità dei tetti carichi di neve è stato lanciato anche dall’ingegnere Domenico Fucili, che ha invitato tutti gli studenti a non dormire nei sottotetti. “Si faranno dei controlli in tutto il centro storico e inviteremo gli studenti che abitano nei sottotetti a trovare un’altra sistemazione”.

Le prime evacuazioni a titolo precauzionale sono già avvenute nel corso del pomeriggio di domenica. I vigili del fuoco hanno consigliato ad alcuni abitanti del centro storico di trovare un’altra sistemazione almeno fino a lunedì. Sono circa dieci le case interessate. L’indicazione è stata data dopo un’attenta valutazione della sicurezza della struttura, ha spiegato il capo dei Vigili del fuoco di Urbino, Claudio Ovarelli. Le situazioni a rischio derivano da gravi crepe nei muri e nel soffitto e da travi molto incurvate a causa delle infiltrazioni

Anche il Sindaco Franco Corbucci è intervenuto sul grave problema dei crolli, dichiarando che quello dei tetti “è la nostra prima priorità. Bisogna però stare tranquilli – ha aggiunto il sindaco – non abbiamo avuto episodi particolarmente gravi e stiamo monitorando la situazione”.

Ispettori si stanno attivando per monitorare i beni culturali della città. Nella Cattedrale di Urbino sono state trovate grosse infiltrazioni d’acqua in corrispondenza del secondo altare della navata destra. A riferirlo è l’ingegner Alessandro Cioppi, responsabile area tecnica dell’arcidiocesi di Urbino. Intanto il Cai, Club alpino italiano, sta intervenendo nella chiesetta del Santo Spirito, in via Bramante, per liberare il tetto dalla neve e mettere in sicurezza la copertura. La cappella, sede della adorazione eucaristica perpetua, è di importante interesse perché presenta affreschi di Girolamo Cialdieri.

Nella notte c’era stato un altro crollo. Una parte del solaio del terzo capannone della sede della facoltà di Scienze Motorie non ha retto al peso della neve. Il cemento ha ceduto e la parte superiore dell’edificio è quindi crollata. “Sabato l’avevamo liberato – spiega l’ingegenere Fabio Fraternale, tecnico dell’Università – ma con le nuove nevicate non ha retto”. Nell’edificio di via Quattroventi, sono intervenuti i Vigili del fuoco.

A rischio anche il convento di San Francesco in piazza delle Erbe, dove una trave ha ceduto a causa del peso della neve. La squadra alpino-fluviale dei Vigili del fuoco sta lavorando da questa mattina per mettere in sicurezza l’edificio. Stiamo intervendo intanto per liberare una tettoia in ferro in modo da buttar giù la neve dal tetto danneggiato ed evitare il crollo del soffitto” ha spiegato il comandante dei Vigili del fuoco Claudio Ovarelli. Le quattro stanze che affacciano sulla piazza sono state dichiarate inagibili e i frati sono preoccupati perché sotto queste stanze c’è la cappella Albani, dove sono depositate le ceneri di Clemente XI.

AUDIO Il racconto Padre Andrea, frate del Convento francescano

Questa notte i Vigili del fuoco di Urbino erano stati impegnati proprio nella verifica delle condizioni dei tetti. A Fermignano due famiglie erano state evacuate perché le travi in legno che sorreggono il tetto delle loro abitazioni stavano cedendo a causa del peso della neve. I Vigili del fuoco le hanno puntellate ma le due famiglie sono state invitate a lasciare la loro casa per il pericolo di crollo. Entrambe sono andate a dormire da familiari.

VIABILITA’ Pullman quasi regolari ma molti treni soppressi. la A14 chiusa ai mezzi pesanti.

La situazione meteorologica è comunque migliorata rispetto a ieri. Nella notte sono caduti solo cinque-dieci centimetri di neve contro il metro caduto ieri. Le precipitazioni sono state più deboli del previsto e dovrebbero attenuarsi di ora in ora. Secondo le previsioni di Francesco Cangiotti di pesarourbinometeo.it le nevicate saranno deboli fino a domani, con una lieve attenuazione dei venti freddi. Le temperature oscillano tra i -6 e i -3.

La Prefettura ha, comunque, disposto la chiusura di tutte le scuole e di tutti gli uffici pubblici della provincia per l’intera giornata di lunedì dopo le intense nevicate dei giorni scorsi. Esclusi i servizi pubblici essenziali, quelli di reperibilità e quelli organizzati per la gestione delle emergenze.

LA STORIA Isolata e soccorsa, partorisce in casa. Nica sta bene

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2 commenti to “Allarme tetti, ne crollano una decina. Abitazioni evacuate”

  1. […] TETTI – Il problema più grave rimane però il pericolo di crollo dei tetti a causa della neve accumulatata negli ultimi dieci giorni (fino a due metri). Fino ad ora sono già […]