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Emendamenti salva-blog per il nuovo regolamento stampa in Gb

di    -    Pubblicato il 26/03/2013                 
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Lord Black

Lord Black, executive editor del Telegraph

Il nuovo regolamento stampa introdotto nel Regno Unito a seguito del “Tabloidgate”  potrebbe subire delle modifiche. Il governo britannico sta pensando di introdurre delle norme a protezione dei piccoli blog e dell’attività giornalistica secondaria, come quella svolta sui social network.

L’intenzione è quella di distinguere chiaramente i piccoli blog e i profili Twitter che fanno informazione da quelle pubblicazioni digitali che raggiungono grosse masse di pubblico.

La definizione dipress-like activity online contenuta nel decreto reale in fase di studio (una formula che equivale a una nostra legge costituzionale) è infatti piuttosto vaga.

La bozza di legge prevede che siano passibili di giudizio tutte quelle pubblicazioni contenenti materiale informativo, che siano scritte da autori diversi, che siano soggette a una qualche forma di controllo editoriale e che siano finalizzate a un business, ha spiegato sul Guardian Lord Mcnally, leader del partito Liberaldemocratico, uno dei tre partiti (insieme ai Conservatori e ai Laburisti) che hanno promosso il regolamento.

Lord Mcnally ha anche sottolineato che si era “cercato di tenere distinte le attività dei blog di piccola scala, da quelle attività che hanno sviluppato nel tempo forme di business più sofisticate e multiautoriali. Non c’era l’intenzione di imbrigliare aggregatori di notizie come Yahoo o Msn. Non si intendeva nemmeno includere i siti sui social network o i siti che moderano semplicemente i commenti di altri.”

Una delle accuse mosse nei confronti di questo nuovo regolamento dal fronte più accanito (Telegraph, Sun e Daily Mail), capeggiato da Lord Guy Black, direttore esecutivo del Telegraph, era stata nei giorni scorsi proprio quella di comportare danni economici enormi soprattutto alle piccole pubblicazioni e ai blogger, di certo non in grado di affrontare spese di risarcimento particolarmente alte. Una “shotgun legislation“, un “incubo costituzionale”: erano state le parole di Lord Black nei confronti del regolamento.

Compito del parlamento britannico sarà quello di sciogliere gli ultimi dubbi su chi o cosa verrà controllato da questa authority. Dall’altro lato della barricata i tabloid cercheranno di preservare un ruolo che gli compete – e gli frutta ingenti ricavi – fin dagli albori del giornalismo: quello del gossip e del giornalismo scandalistico e spregiudicato .

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