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“Cut liberi tutti”: la nuova lista civica di Maria Crespini

di    -    Pubblicato il 14/03/2014                 
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crespini2URBINO-“Cut liberi tutti”.  La candidata sindaco Maria Francesca Crespini  ci ha rivelato in anticipo il nome della sua lista civica , che sarà presentata domenica prossima. “È una provocazione, sa che cut nel nostro dialetto vuol dire tana?C’è il riferimento alla libertà economica e poi cut nasconde varie sigle: C come Crespini, comune, cittadinanza . U come Urbino, università, urbanizzazione. T come territorio. Vogliamo proporci fuori dagli schemi che finora hanno determinato le sorti di questa città”

Una vita multitasking – Con la maturità classica, un diploma di operatore turistico e molto spirito d’iniziativa, Maria Francesca Crespini ha fondato e diretto una delle prime cooperative di servizi turistici della provincia. “Ho iniziato nel 1985 e ho ceduto l’attività  circa dieci anni dopo. I nostri fatturati erano stratosferici”. Nel frattempo la candidata sindaco si è laureata in geologia e ha iniziato a insegnare nei licei: “Prima matematica, poi chimica e scienze”. Dei figli ci racconta orgogliosa: “Uno è stato calciatore del Bologna ed è titolare di una palestra che gestiamo qui in città. L’altro vive a New York”. ”. Il marito è medico e organizza spettacoli in vernacolo. Nel 2006 Crespini ha ottenuto una seconda laurea in scienze dell’Amministrazione “Perché – spiega- volevo diventare preside”.

La regina degli eventi- “Abbiamo ideato la Fiera del tartufo di Sant’ Angelo in Vado, era il 1992. Poi il Gradara Lumens, che credo facciano ancora” Queste alcune delle iniziative nate su spinta della Crespini, che ha messo in moto uno degli eventi clou dell’estate urbinate, la festa del Duca: “All’ inizio è stata una cosa spontanea, frutto del lavoro di volontari. Ma l’anno scorso, alla 32esima edizione, abbiamo ricevuto i riconoscimenti del Mibac. Come presidente delle rievocazioni storiche è stata una grande soddisfazione, che ha compensato il dispiacere per com’è  terminata la mia esperienza in Comune”.

La vita politica – “Mio padre era presidente dei circoli Acli e non ho mai preso tessere di partito”, afferma Crespini, che ha iniziato la sua esperienza amministrativa nel 2004, da consigliere, chiamata dal sindaco Corbucci. “Ho testato da subito la lentezza della burocrazia: sono riuscita a cambiare la segnaletica nel 2012, era così dal 1984”. Nel 2009 , arrivata terza fra gli eletti, diventa assessore ai lavori pubblici: “Mi hanno scelto per quel ruolo grazie alla mia laurea in geologia. Ho avuto gran da fare nella gestione ordinaria, non immagina quanti soldi nel pubblico vengono spesi male o addirittura non sfruttati”. Alla fine del 2012 la professoressa passa a dirigere l’assessorato al turismo, ma dura meno di un anno.

Le dimissioni – “Già ai lavori pubblici avevo compreso quanto fosse difficile lavorare, l’ultimo anno al Turismo è stato ancora più complicato. L’invidia dei colleghi della mia stessa maggioranza non mi ha permesso di portare a termine quanto stavo cercando di fare per migliorare questa città. La scorsa estate, dopo aver saputo che mi avevano nascosto l’arrivo di un finanziamento dall’Unesco per riorganizzare Borgo Mercatale, ho deciso di lasciare l’incarico”.

Se diventassi sindaco- “Deregulation, ovvero permettere ai privati di finanziare eventi e iniziative di concerto col comune e l’università. Poi riorganizzazione della struttura del Comune: non più a uffici , ma secondo i progetti da portare avanti. Terzo: spending review: possiamo recuperare 150mila euro entro un anno. E infine sarà il quinquennio dei pedoni, costruiremo marciapiedi e strutture adeguate per il decoro urbano di questa città”.

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