il Ducato » abruzzo http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » abruzzo http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Furto negli uffici dell’ospedale, fermati in Abruzzo http://ifg.uniurb.it/2015/04/27/centro-2/furto-negli-uffici-dellospedale-fermati-in-abruzzo/72703/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/27/centro-2/furto-negli-uffici-dellospedale-fermati-in-abruzzo/72703/#comments Mon, 27 Apr 2015 15:58:57 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=72703 20130504-fossombrone-ospedale-gURBINO – Hanno rubato un portafogli dalla borsa di un’impiegata all’ospedale e hanno fatto acquisti e prelievi per oltre mille euro. Ma sono stati fermati due giorni dopo in Abruzzo. Il furto risale a mercoledì mattina, quando un uomo è salito al quarto piano dell’ospedale di Urbino, si è infilato nella stanza di un’impiegata dell’amministrazione e le ha rubato portafogli e cellulare. La donna non si è accorta immediatamente della sparizione e prima di capire che qualcosa mancava è passata qualche ora. Al momento di andare via per la pausa pranzo l’impiegata sollevando la borsa l’ha trovata stranamente leggera. A quel punto si è accorta della sparizione del portafogli e ha cominciato a cercarlo, credendo di averlo dimenticato da qualche parte. Solo quando si è resa conto che oltre a quello era sparito anche lo smartphone ha realizzato che qualcuno doveva averli presi direttamente dalla borsa.

Parlando con i colleghi è venuto fuori che in mattinata più di uno aveva visto un ragazzo che, fingendo di parlare al telefono, girava per i corridoi che ospitano gli uffici amministrativi. L’atteggiamento, però, aveva destato qualche sospetto: con la scusa della telefonata, infatti, il ragazzo si era fermato più volte di fronte alle stanze dando un’occhiata all’interno. Il corridoio dove si trovano gli uffici, tra l’altro, è piuttosto stretto e le stanze sono tutte molto vicine. In pochi passi quindi è possibile percorrerlo tutto e farsi un’idea di quali sono occupate e quali no. Secondo la signora è probabile che l’uomo sia entrato nel suo ufficio mentre lei si trovava nella stanza di una collega qualche metro più in là.

Nel pomeriggio dal bancomat della signora sono state effettuate diverse operazioni. I ladri hanno fatto prelievi sul circuito nazionale e su quello internazionale, in modo da aggirare il limite di contante erogabile in un giorno. Ma non si sono fermati ai soldi, hanno anche fatto una spesa al supermercato e comprato vestiti e persino un’Iphone 6 del valore di 750 euro. A compiere le operazioni con la carta pare sia stata una donna, complice del ladro, filmata da alcune telecamere di sicurezza al momento di pagare la merce e durante il prelievo dallo sportello.

Due giorni dopo l’uomo e la donna, insieme a un terzo uomo, sono incappati in un controllo sulle strade nella zona di Giulianova, sulla costa teramana. “I carabinieri si sono insospettiti per la quantità di buste dentro la macchina – ha raccontato la vittima del furto – e hanno deciso di controllarli”. Durante la perquisizione i militari hanno trovato il cellulare della donna e parecchi contanti. Dall’utenza della sim sono risaliti al marito dell’impiegata, titolare della scheda, e l’hanno avvisato del ritrovamento. “Adesso bisogna capire cosa succederà con i soldi che mi hanno rubato – ha raccontato la signora – perché ancora non so se oltre alle cose acquistate con la mia carta ci fosse anche il bottino di altri furti”.

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Corsi di formazione per giornalisti: dal 2016 obbligo anche per i nuovi iscritti http://ifg.uniurb.it/2015/03/10/media-home/corsi-di-formazione-per-giornalisti-dal-2016-obbligo-anche-per-i-nuovi-iscritti/67672/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/10/media-home/corsi-di-formazione-per-giornalisti-dal-2016-obbligo-anche-per-i-nuovi-iscritti/67672/#comments Tue, 10 Mar 2015 16:54:41 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67672 immagine-copertinaURBINO – Freschi di iscrizione all’albo, i neo giornalisti usciti dalle scuole dell’Ordine o iscritti al registro dei pubblicisti dovranno tornare sui banchi di scuola. Il regolamento pubblicato lo scorso 28 febbraio 2015 sul bollettino ufficiale del ministero della Giustizia parla chiaro: a partire dal 1 gennaio 2016, la formazione professionale continua “diventa obbligo deontologico per tutti i giornalisti in attività”, al contrario delle disposizioni precedenti, che risalgono al 2013, e che prevedevano tale dovere solo per i giornalisti iscritti da più di tre anni.
Così, esattamente come avviene per gli altri albi, professionisti e pubblicisti neoiscritti dovranno attivarsi subito per guadagnare i 60 crediti che la legge Severino del 2012, che regolamenta gli ordini professionali, prescrive debbano essere acquisiti nell’arco di tre anni.

Secondo le norme, l’organizzazione dei corsi di formazione è affidata ai singoli Ordini regionali che devono garantire, nei limiti del possibile, la gratuità dei corsi, in modo particolare per quelli relativi alla deontologia. Nel caso delle Marche, però, su 17 corsi in calendario da qui al 24 giugno 2015, è prevista in 16 casi una quota di 10 euro per spese di segreteria. “Quello marchigiano è un piccolo ordine – spiega Franco Elisei, consigliere nazionale  e componente del comitato tecnico scientifico dell’Ordine – e l’organizzazione ha costi elevati”. D’altra parte, ogni corso conferisce un numero di crediti, che oscilla da 4 a 10, sufficientemente alto da permettere di raggiungere facilmente l’obbiettivo minimo di 15 crediti annuali.
Ordini di regioni con numeri simili di iscritti come quelli di Abruzzo e Umbria forniscono un numero maggiore di appuntamenti gratuiti previsti in calendario, anche se spiccano le eccezioni di corsi come “Tutto l’internet da indossare”, organizzato dall’Ordine umbro,  per cui il costo è di 100 euro.

Ogni Consiglio regionale può poi decidere se affidare la formazione a soggetti privati, accreditati dal Consiglio nazionale, che abbiano una consolidata esperienza nel settore, o organizzarli direttamente. Ma il coinvolgimento di agenzie di formazione private, ha suscitato polemiche fin dal 2013, anno di approvazione del primo regolamento, perché le modalità di individuazione non sarebbero sempre trasparenti, così come la qualità dei corsi erogati, come denunciato da Sergio Rizzo sul Corriere della Sera lo scorso 30 novembre 2014.
Secondo Elisei, le polemiche derivano da due diversi problemi: da una parte le difficoltà organizzative dell’Ordine, che si è trovato a gestire un sistema formativo che deve soddisfare i bisogni di tutti i 120000 iscritti; dall’altra le diffidenze da parte degli stessi giornalisti, in molti casi restii a frequentare i corsi. “In termini organizzativi, un’assenza pesante è quella degli editori – aggiunge Elisei – che dovrebbero essere chiamati in causa nella macchina organizzativa. La qualità dell’informazione dipende anche da loro”.

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