il Ducato » agricoltori http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » agricoltori http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Donne e agricoltura, quattro storie di coltivatrici nel Montefeltro http://ifg.uniurb.it/2014/02/01/ducato-online/donne-e-agricoltura-quattro-storie-di-coltivatrici-nel-montefeltro/56044/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/01/ducato-online/donne-e-agricoltura-quattro-storie-di-coltivatrici-nel-montefeltro/56044/#comments Sat, 01 Feb 2014 16:24:52 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=56044 Valentina e una delle sue pecore

Valentina e una delle sue pecore

URBINO – Anna, Valentina, Frauke, Paola. Quattro donne e quattro storie di vita, ognuna con i suoi successi e le sue sconfitte. In comune hanno la passione per la natura, l’agricoltura e il territorio marchigiano: di questa passione hanno avuto il coraggio di farne un lavoro.

LO SPECIALE “DONNE” DEL DUCATO

LA TESTIMONIANZA - “Ricomincio da me”, Lucia Annibali si racconta
LE INTERVISTE - La tenente Baldacci, prima donna al comando di Urbino | Laura Gardini, mamma e coordinatrice di Economia
SESSUALITA’ – Valentina, vita di una donna nata nel corpo di un uomo | Le studentesse: “Gli urbinati freddi e maleducati”
LE STORIE - Simona, casalinga in rete: vita familiare tra baratto e amicizia
I DATI - “Parla con noi”: il centro antiviolenza di Pesaro-Urbino | Nascite in calo a Urbino
LEGGI - Il Ducato in edicola

Anna Faggi – Agriturismo Il Mulino della Ricavata (Urbania)

“Da ragazzina ero appassionata di fiori e di cucina: ho messo insieme le due cose”. Oggi Anna ha 62 anni e coltiva un orto biologico, fiori e erbe aromatiche, che cucina secondo la tradizione locale per i suoi ospiti. Ha realizzato il suo agriturismo in un antichissimo mulino, utilizzato nel 1200 dai frati e poi dai duchi di Urbino. “Il mulino mi attirava già da piccola – racconta Anna sul sito web della sua azienda – “L’edificio era chiuso e abbandonato, ma il fiume, la valle, erano magici”. Con altre due aziende della zona ha fondato il progetto “L’erba a colori”, per valorizzare le pratiche agricole e di allevamento tipiche della montagna appenninica. Il compito del Mulino è la riscoperta culinaria e ornamentale dei fiori e delle erbe spontanee che crescono nella nostra zona.

Valentina Chieregato – Tribù della valle dei cavalli (FratteRosa)

“La decisione di aprire questa fattoria l’abbiamo presa in famiglia, tutti insieme. Volevamo essere attenti all’ambiente e vivere in modo più naturale possibile”. Valentina, 34 anni, si è trasferita qui dalla Lombardia circa 10 anni fa: ormai è una marchigiana doc. Il sogno di famiglia prevedeva di realizzare un agriturismo con passeggiate a cavallo e con punti di ristoro fino al monte Catria. “Purtroppo abbiamo deciso di ridimensionare un po’ il progetto, per problemi burocratici”. Oggi l’azienda ha sette ettari seminabili, sette cavalli “in pensione” e 20 pecore: Valentina tiene corsi di filatura e lavorazione della lana. “Non credo che l’agricoltura non sia un settore per donne – afferma Valentina – il fatto è che di questi tempi non è un settore per nessuno”.

Frauke Weissang – Agriturismo “Le Cesane”

Nata a Norderney, una piccola isola del Mar del Nord, Frauke è arrivata a Urbino per caso e da qui non si è più mossa. Nel 1996 ha aperto la sua azienda di agricoltura biologica. “Vengo da tutt’altro campo, ma a 8 anni ho imparato a cavalcare nel maneggio di un agricoltore. Da lui ho imparato a mungere le mucche e ad amare la natura”. Oggi Frauke è presidente dell’associazione mondiale di agricoltura biologica Naturland, con sede in Germania, e ha un agriturismo vicino Urbino che è frequentato da ospiti provenienti da tutta Europa. “Qualsiasi lavoro è un lavoro per donne, quindi anche l’agricoltura. Le donne, nelle Marche, gestiscono il 25 per cento delle imprese agricole, soprattutto nel campo del biologico”.

Paola Fabbri – Fattoria San Michele (Mondavio)

“Del mio lavoro mi piace il contatto diretto con la natura: si ritorna ad una dimensione umana di ritmi naturali, si impara di nuovo a sentire le proprie braccia e le proprie forze”. Paola oggi ha 59 anni e ha iniziato a fare l’apicoltrice per pura passione, perché nessuno in famiglia allevava api. Un giorno è andata a lavorare da un produttore di miele per vedere se le piaceva e, soprattutto, se l’attività era adatta alle sue forze. “Ognuno deve trovare la sua passione. L’agricoltura è un lavoro pesante, ma lo consiglio a tutte le donne. La natura ti insegna che le cose vanno fatte ora e mai rimandate: è una filosofia di vita.

 

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Cancellieri: “Neve calamità naturale, lo Stato lo riconosca” http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-online/cancellieri-neve-calamita-naturale-lo-stato-lo-riconosca/25129/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-online/cancellieri-neve-calamita-naturale-lo-stato-lo-riconosca/25129/#comments Wed, 15 Feb 2012 18:31:35 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=25129 di Stefania Bernardini e Rossella Nocca

La situazione a Fermignano, dopo la bufera di neve, è ancora difficile. Il sindaco Giorgio Cancellieri spiega quali sono le principali problematiche della città.

Qual è la situazione post-neve a Fermignano?

Le abitazioni, ora sono tutte libere e raggiungibili e non mancano più di acqua ed energia elettrica, ma ci sono stati momenti in cui le case isolate erano una quindicina. La neve ha prodotto danni incalcolabili, che investono sia il settore pubblico sia quello privato, le industrie, l’agricoltura… E che vedremo soprattutto nei prossimi mesi. Le aziende sono bloccate. Grazie all’ufficio tecnico siamo riusciti a pulire, con un giorno non stop di lavoro, la zona industriale, ma il problema è che la strada provinciale è in condizioni allucinanti. Io – che abito nella frazione di San Silvestro – mi sono intraversato in quella strada cinque volte. Bisogna che la Provincia risponda, c’è un ‘taccone’ con binari gelati, anche se la strada era stata pulita nella precedente ondata di neve. Il nostro rappresenta il terzo polo industriale della provincia, vi arrivano 25000-3000 persone al giorno. E ora le aziende del Nord dicono ‘Non andate a Fermignano, perchè la zona industriale è coperta dalla neve’, è una specie di sciacallaggio. Delle 120-130 aziende presenti a Fermignano, quasi tutte di piccole dimensioni, sono decine quelle che rischiano il fallimento.

Com’è stata affrontata l’emergenza?

Tanta gente ha fatto un lavoro enorme, come gli uomini della nostra Protezione civile, che reputo la migliore dell’entroterra, e i 70-80 giovani che hanno risposto al mio appello aiutando a spalare. Ma ho visto anche un sacco di piagnucoloni che hanno sfruttato il lavoro della Protezione civile con richieste assurde, vergognose per un momento del genere.

Quanto vi costerà questa nevicata?

Questa non va considerata una nevicata esagerata, ma una calamità naturale e spero lo stato centrale la tratti come tale. Bisogna trovare meccanismi di aiuto: il pubblico ha bisogno di risorse vive e dell’annullamento del patto di stabilità, il privato che le contribuzioni non vengano fatte pagare. Un grosso trattore dell’esercito ci è stato sottratto in maniera inopinata per portarlo a Pesaro ma lì ci saranno 30 cm di neve, il Montefeltro da 1 metro e mezzo a 3 metri. Quel mezzo avrebbe dovuto pulire la zona industriale, invece abbiamo dovuto usare un caterpillar proveniente da Gradara, che dovremo pagare noi. Dopo giorni di richieste, sono arrivate due pale dell’esercito e una turbina, che abbiamo messa su Pagino, la nostra isola amministrativa nel massiccio del Furlo, che rappresenta la zona più difficile.

Qual è la situazione dei tetti?

Ci sono stati cinque crolli, si va dall’autocarrozzeria alla palestra alle aziende produttive. Ora ci siamo appellati al buon senso degli imprenditori per far controllare le loro coperture, come abbiamo fatto noi per gli edifici pubblici, il palazzetto dello sport. L’ufficio tecnico ha detto che se non si toglie il 70 per cento della neve gli edifici non si riaprono. Non si può mandare la gente sul tetto a pulire, le aziende specializzate sono al Nord, ma c’è un gioco al rialzo. C’è da aspettare e ciò vuol dire fermare le aziende e perdere clienti.

Cancellieri: “Aziende in crisi”

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I ‘Forconi’ nelle Marche, Morsello: Politica corrotta http://ifg.uniurb.it/2012/01/24/ducato-online/i-forconi-contagiano-le-marche-il-leader-politica-corrotta/16775/ http://ifg.uniurb.it/2012/01/24/ducato-online/i-forconi-contagiano-le-marche-il-leader-politica-corrotta/16775/#comments Tue, 24 Jan 2012 11:39:22 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=16775

Martino Morsello, uno dei rappresentanti nazionali Movimento dei Forconi. Fonte: L'indipendenza.com

Le proteste del Movimento dei forconi stanno paralizzando in queste ore tangenziali e autostrade di tutto il paese. Da Torino a Bari sono numerosi i blocchi organizzati dagli autotrasportatori che aderiscono all’iniziativa. Sulla scia del focolaio scoppiato in Sicilia anche nelle Marche è nato un gruppo regionale che ieri ha manifestato bloccando i caselli di Ancona Sud, San Benedetto del Tronto, Porto Sant’Elpidio e Civitanova Marche. Finora in regione hanno aderito in massa autotrasportatori e pescatori, mentre sono circa 50 gli agricoltori che si sono uniti alla protesta. Protestano contro l’aumento del prezzo del gasolio, dei pedaggi autostradali, dell’Irpef e contro l’introduzione dell’Ici per capannoni e terreni agricoli.

Martino Morsello è uno dei referenti principali e non rinnega i manifestanti che nelle altre regioni si richiamano alle proteste siciliane: “Il forcone è di tutti, è un simbolo di libertà”. Secondo il leader, il Movimento non ha però natura politica: “Nasce per difendere le aziende e le famiglie, per rilanciare l’agricoltura”. Perché, secondo lui “è necessario parificare le tariffe alle altre nazioni europee e rendere competitivi i nostri prodotti”.

Ascolta l’intervista: Le richieste dei Forconi e il legame con il movimento marchigiano

Morsello difende i Forconi dalle accuse di infiltrazioni mafiose, attaccando duramente non solo i politici siciliani e nazionali , ma anche il sindacato Coldiretti e Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia . Negli scorsi giorni era stato infatti il leader degli industriali isolani a denunciare la presenza di Cosa Nostra tra i blocchi dei manifestanti. Sulle accuse riguardanti la forte influenza di Forza Nuova all’interno del movimento, Morsello prova a respingere ogni apparentamento. Sembra però apprezzare il partito neofascista, dove milita la figlia Antonella: “Gli altri partiti hanno fallito”, afferma, cercando di spiegare la sua partecipazione al II Congresso del partito di Roberto Fiore. “Io però sono sempre stato e morirò socialista. E comunque ho partecipato anche al congresso di Idv, perché poteva essere il movimento per cambiare l’Italia”, si difende.

Ascolta l’audio: Le accuse di infiltrazioni mafiose e neofasciste

Le agitazioni intanto continuano in tutta Italia, anche se Morsello considera prioritario continuare la protesta in Sicilia: “Lombardo e l’Ars ci stanno rovinando. Noi non vogliamo mettere in ginocchio l’isola, ma saranno i siciliani a decidere come continuare la protesta”, conclude.

Ascolta l’audio: Le proteste in Sicilia

Morsello sembra però essere rimasto isolato in seguito a una spaccatura tra i maggiori esponenti dei Forconi. A prevalere è stata infatti la linea di Mariano Ferro (ex del Movimento per le autonomie del governatore della Sicilia Raffaele Lombardo) e di Giuseppe Scarlata, che hanno deciso di attendere l’incontro di mercoledì tra lo stesso Lombardo e il presidente del Consiglio Mario Monti. Al contrario di Morsello, Ferro e Scarlata si sono dissociati negli scorsi giorni dai movimenti nati lungo tutta la penisola: i due esponenti hanno precisato come “il vero movimento dei forconi siciliani a livello nazionale è legato solo al movimento pastori sardi”.

Aggiornamento del 25 gennaio ore 9.00

Giuseppe Scarlata e Mariano Ferro hanno espulso Martino Morsello dal Movimento. L’accusa è quella di aver strumentalizzato la protesta a favore dei neofascisti di Forza Nuova. Morsello è anche criticato per essersi fatto portavoce “di argomentazioni che mai aveva discusso con gli altri componenti del movimento”. Il profilo su Fb dei Forconi (con oltre 55 mila “likes” ) fa però ancora riferimento al leader espulso. Per questo Scarlata e Ferro (nuovi portavoce) hanno creato un nuovo profilo ufficiale.

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