il Ducato » ambulanze http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » ambulanze http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Caos ambulanze, a rischio il trasporto sanitario per pazienti oncologici e in dialisi http://ifg.uniurb.it/2014/02/25/ducato-online/caos-ambulanze-a-rischio-il-trasporto-sanitario-per-pazienti-oncologici-e-in-dialisi/57675/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/25/ducato-online/caos-ambulanze-a-rischio-il-trasporto-sanitario-per-pazienti-oncologici-e-in-dialisi/57675/#comments Tue, 25 Feb 2014 17:40:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=57675 URBINO – Per i trenta malati in dialisi di Urbino e per i pazienti oncologici che ogni giorno arrivano in ospedale per le terapie presto qualcosa potrebbe cambiare. L’Asur infatti non garantisce più il trasporto sanitario in ambulanza a chi ha scarsa capacità di deambulare. “È stata applicata  la delibera di giunta regionale n.292 del 2010 che prevede la riformulazione delle centrali operative del 118 “, afferma Fabio Cecconi della Croce Rossa regionale. “Esistono, infatti, due tipi di malati: quelli di tipo A che devono essere soccorsi con l’ambulanza e quelli di tipo B che invece possono recarsi in ospedale autonomamente”. In questa ultima categoria rientrano alcuni pazienti malati di tumore e alcuni in dialisi.

Il dottor Romeo Magnoni, direttore del distretto Urbino-Urbania, spiega: “Da gennaio il servizio si doveva interrompere, ma per non lasciare i pazienti a piedi abbiamo deciso di continuare. Ora stiamo cercando un accordo con le associazioni. Ai familiari dei malati verrà comunque rimborsato un quinto della benzina. Negli anni passati ci sono stati degli sprechi. Per chi può andare in ospedale con i propri mezzi, l’ambulanza non serve”.

Oltre al costo economico che graverà sulle famiglie, non tutti hanno familiari o amici che possono accompagnarli ogni giorno in ospedale. Secondo Tiziano Busca, dirigente dell’ufficio relazioni con il pubblico dell’Asur: “L’ospedale di Urbino ha speso nel 2013 per le ambulanze un milione di euro. I malati in dialisi che non hanno problemi seri possono essere trasportati dal taxi sanitario”.

La situazione non va meglio nel resto delle Marche. Dall’11 dicembre l’Anpas, associazione nazionale pubbliche assistenze che gestisce parte del trasporto sanitario, è in presidio permanente davanti al palazzo della Regione. “Chiediamo il conguaglio delle spese sostenute dal 2010 ad oggi. Le nostre associazioni sono a rischio chiusura perché non abbiamo più soldi”, sostiene Alfonso Sabatini, direttore Anpas.

Il 29 gennaio è stato raggiunto un accordo tra la Regione, la Croce Rossa, la Misericordia e le altre associazioni che si occupano di trasporto sanitario. L’Anpas però non ha aderito. “L’intesa prevede un terzo dei rimborsi. Da troppo tempo ormai riceviamo solo acconti basati su ipotesi di costi risalenti al 2002. Per fare un esempio, dodici anni fa il gasolio costava 80 centesimi al litro, oggi 1,70 centesimi. Sono aumentate anche le assicurazioni. Vogliamo l’adeguamento delle tariffe e il rimborso effettivo delle spese sostenute. Inoltre non abbiamo alcuna certezza sull’affidamento dei servizi di trasporto a carico dell’Asur. Le associazioni continuano a garantire il servizio anche se le convenzioni sono scadute da anni”, continua Sabatini. “Siamo, inoltre, preoccupati per la scelta della Regione Marche di non garantire il trasporto ai pazienti con scarsa capacità di deambulazione. In questo modo ha tagliato una grossa fetta di assistenza”. Intanto, la Croce Gialla ha deciso che a marzo fermerà il primo mezzo se la situazione non si sbloccherà.

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Sanità, un’ambulanza in più per l’area vasta 1 di Urbino e Urbania http://ifg.uniurb.it/2013/06/12/ducato-online/sanita-unambulanza-in-piu-per-larea-vasta-1-di-urbino-e-urbania/50923/ http://ifg.uniurb.it/2013/06/12/ducato-online/sanita-unambulanza-in-piu-per-larea-vasta-1-di-urbino-e-urbania/50923/#comments Wed, 12 Jun 2013 17:24:35 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=50923 URBINO – Potrebbe arrivare un’ambulanza in più nell’area vasta 1, che comprende i comuni di Urbino e Urbania. La proposta, tra i ‘nodi’ sanitari della provincia, è stata votata ieri dai consiglieri in commissione sanità alla Regione.

Il documento mira a conservare i punti di primo intervento territoriale della rete emergenza e il sistema di ambulanze, le “Potes” , (ambulanza attrezzata per la rianimazione) che affronta le situazioni di emergenza sia sul luogo, sia durante il trasporto fino all’ospedalizzazione. Il sistema ha infatti il compito di stabilizzare il paziente in fase critica e trasferirlo in sicurezza al pronto soccorso, entro 8 minuti nell’area urbana ed entro 20 in area extraurbana.
“Bisogna preservare questo servizio – ha spiegato la consigliera Elisabetta Foschi – siamo in emergenza sanitaria ed è necessario contrastare sia il taglio dei posti letto, che ha colpito la regione più di altre, sia la riduzione dei mezzi con medico a bordo”.

In realtà l’intenzione era quella di destinare due mezzi: “È necessario riequilibrare il territorio – ha spiegato ancora Foschi – e avevamo chiesto un’ambulanza per Urbino e una per Urbania. Con tutta probabilità, sarà solo Urbania a essere dotata di ambulanza in più con medico a bordo, mentre un’altra andrà al distretto sanitario di Calcinelli. Ma è comunque un buon inizio”.

Durante la seduta, la commissione ha approvato altri ordini del giorno: provvedimenti urgenti per il pronto soccorso del San Salvatore di Pesaro, la riduzione della “mobilità passiva e delle liste d’attesa”, da contrastare con un incremento di posti letto nella provincia, e la necessità di dotare l’area vasta di personalità giuridica. “I tagli alla sanità – ha chiarito Foschi – sono lineari e vengono fatti non conoscendo il territorio. Il consiglio regionale dovrebbe cambiare la legge e creare cinque aree vaste con personalità giuridica autonoma, affinché i territori abbiano un proprio budget e ci sia una gestione ragionata”.

Ora la palla passa ai sindaci e organizzazioni sindacali: a loro la commissione chiederà un parere nei prossimi giorni.

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Neve, aumentati accessi al Pronto soccorso. Sale operatorie solo per emergenza http://ifg.uniurb.it/2012/02/10/ducato-notizie-informazione/neve-aumentati-accessi-al-pronto-soccorso-sale-operatorie-solo-per-emergenza/22178/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/10/ducato-notizie-informazione/neve-aumentati-accessi-al-pronto-soccorso-sale-operatorie-solo-per-emergenza/22178/#comments Fri, 10 Feb 2012 12:16:23 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=22178 [continua a leggere]]]> URBINO – Fra ieri e oggi il pronto soccorso dell’ospedale di Urbino ha effettuato 52 interventi, di diversa entità, fra traumi e altre urgenze. Oggi sono state curate 16 persone. A richiedere l’intervento dell’ambulanza o ad andare al Pronto intervento sono stati anziani con problemi respiratori a causa anche del freddo o persone che hanno riportato traumi dopo essere scivolati sul ghiaccio.

La forte nevicata di questa mattina e i conseguenti disagi al traffico hanno ritardato gli interventi delle ambulanze sulle strade di campagna. Nessun problema di circolazione sulle strade urbane e provinciali.

Sono tutte funzionanti, le sale operatorie. Lo riferisce un dirigente dell’ospedale di Urbino. Sospesi fino a mercoledì gli interventi programmati: si opera soltanto per urgenze: traumi, parti e chirurgia generale.

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Grande nevicata, l’ospedale si difende bene http://ifg.uniurb.it/2012/02/06/ducato-online/grande-nevicata-lospedale-si-difende-bene/19754/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/06/ducato-online/grande-nevicata-lospedale-si-difende-bene/19754/#comments Mon, 06 Feb 2012 15:11:00 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=19754 [continua a leggere]]]> di Martina Ilari e Doriana Leonardo

URBINO – Ambulanze sommerse, infiltrazioni sui muri e porte d’emergenza bloccate. Questi alcuni dei problemi dell’ospedale di Urbino alle prese con la grande nevicata dei giorni scorsi. Appena arrivati nel parcheggio del pronto soccorso, si notano due delle tre ambulanze della Croce rossa completamente coperte dalla neve.

Ma danni gravi sono evidenti soprattutto all’interno della struttura. Colpisce, salendo le scale, la grossa macchia d’acqua sul soffitto del terzo piano e un secchio per raccogliere le gocce che cadono sempre più frequenti. A indicare il pericolo, due segnalazioni gialle con scritto “attenzione, pavimento bagnato”.

Girando per i corridoi dell’ospedale ci si accorge di un altro grave problema: tutte le uscite d’emergenza al primo piano sono completamente bloccate dalla neve.

I black out che hanno colpito la città in questi giorni non preoccupano però le sale operatorie e le zone ‘vitali’ dell’ospedale: un generatore autonomo d’elettricità è in grado di alimentare tutta la struttura in caso d’emergenza.

Ortopedia. Il problema  è il ripristino dei magazzini: “Per il rifornimento di pezzi, come protesi e tutori – dice Pierangelo De Simoni, primario di ortopedia chirurgica –  la neve sta ritardando le consegne, servirà più tempo”.  Per quanto riguarda traumi e fratture, gli incidenti più frequenti in questi giorni, la situazione sembra più tranquilla rispetto alla grossa affluenza di sabato scorso.  ”In reparto – spiega De Simoni – stiamo trattando solo urgenze. Tutte le terapie di mantenimento, come interventi al menisco o ai crociati, sono state rimandate”.

Centro trasfusioni. La difficoltà questa mattina è stata far arrivare le provette dal Centro trasfusionale dell’Ospedale di Urbino a quello di Ancona per i controlli di routine. Il centro del capoluogo raccoglie a livello regionale le provette con il sangue dei donatori che vengono sottoposte alla validazione, cioè l’esame che stabilisce se il sangue può essere utilizzato per le trasfusioni. Questa mattina, però, i mezzi dell’ospedale di Ancona non sono riusciti ad arrivare a Urbino a causa della neve, perciò il Direttore del Centro trasfusionale di Urbino Ernesto Sajeva ha dovuto raggiungere urgentemente Pesaro con la propria auto,  perché le piastrine in provetta hanno una durata massima di cinque giorni.

La neve non ha però fermato i donatori di sangue, così questa mattina tre persone hanno potuto effettuare regolarmente la trasfusione.

Dialisi. Il reparto di Nefrologia si è organizzato per garantire le cure ai pazienti. Sono stati ricoverati all’ospedale persone che facevano la dialisi a casa e che non avevano corrente elettrica. “Al reparto – dice il direttore Piermarino Acciarri - c’è la sicurezza di avere un gruppo elettrogeno per fare dialisi.  Nessuno ha interrotto la terapia. Ci siamo aiutati anche con altri centri, soprattutto con Fossombrone,  trasferendo alcuni pazienti quando era più semplice arrivare lì”.

Per assicurare la propria presenza, diversi infermieri hanno dormito per tre notti consecutive in ospedale.

“Noi non siamo i cento metri – aggiunge Acciarri – siamo una maratona, non ci possiamo fermare dopo qualche metro perché dobbiamo guardare alla meta: i nostri pazienti hanno bisogno di cure quotidiane, non possiamo rimandare la terapia”.

 

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