il Ducato » Ami http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Ami http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it La protesta degli studenti disabili: “Noi discriminati” http://ifg.uniurb.it/2014/04/02/ducato-online/urbino-la-protesta-degli-studenti-disabili-noi-discriminati/60728/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/02/ducato-online/urbino-la-protesta-degli-studenti-disabili-noi-discriminati/60728/#comments Wed, 02 Apr 2014 17:49:06 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60728 disabili2 URBINO – Gli studenti disabili di Urbino si ribellano. Non accettano la nuova convenzione tra Università e Ami (l’azienda dei trasporti integrati). Il testo del nuovo accordo stipulato tra i due enti prevede che il servizio navetta per gli studenti portatori di handicap possa portare gli stessi soltanto verso le strutture universitarie. Niente più fermate al supermercato o alla mensa, niente più libertà di prendere un aperitivo in un bar del centro storico.

“La segreteria degli assistenti ai disabili – racconta Davide Andrea, uno dei ragazzi che aiutano gli studenti con handicap – ci ha riferito, in maniera informale, che la convenzione avrebbe ridotto il servizio di trasporto. Quando abbiamo chiesto spiegazioni, ci è stato risposto che la convenzione, in realtà, non è stata modificata, che il testo è sempre stato questo e che erano gli autisti a farci il ‘favore’ di allargare il servizio anche ad attività extrauniversitarie. Magari la situazione resterà la stessa, grazie alla disponibilità dei lavoratori, ma noi non possiamo accettarlo: esigiamo che i nostri diritti siano scritti nero su bianco”.

Gli studenti disabili, accompagnati da un’ampia partecipazione dei loro colleghi ‘normodotati’, hanno sfilato dal collegio “La vela” fino al comune, all’Ersu e all’università per consegnare il volantino con le loro rivendicazioni.

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Uno degli ascensori del collegio La Vela, in cima a una rampa di scale

La situazione dei trasporti è legata a doppio filo con la sistemazione dei ragazzi: vivono all’ottavo piano del collegio (quello al livello dell’atrio) e da lì non possono spostarsi nel resto della struttura progettata negli anni 70, quando le norme sulle barriere architettoniche non esistevano. Gli unici ascensori che esistono al collegio “La vela” sono “incastrati” tra due rampe di scale, completamente inaccessibili a chi ha difficoltà motorie (vedi foto a destra).

“Siamo discriminati dall’università – racconta Antonio, uno dei ragazzi – i servizi sono scarsi e difficili da ottenere. L’autobus infatti funziona a chiamata, si deve avvertire un giorno prima ed è difficile organizzarsi la giornata in anticipo”.

Leonardo, un ragazzo calabrese che usa una sedia a rotelle, è chiaro nello spiegare la sua situazione: “Siamo costretti a vivere su un piano solo, non possiamo nemmeno accedere alle sale studio che stanno al settimo piano. Ci hanno messo dei tavolini nell’atrio che però, essendo un atrio, non è un luogo silenzioso e adatto allo studio. Se tagliano anche il servizio trasporti saremo completamente bloccati qui. La soluzione, comunque, è semplice: potrebbero semplicemente spostarci al collegio Internazionale che è una struttura più nuova, dotata di ascensori e molto più funzionale alle nostre esigenze”.

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Ami al bivio: appalto europeo o rischio chiusura http://ifg.uniurb.it/2014/03/17/ducato-notizie-informazione/ami-al-bivio-appalto-europeo-o-rischio-chiusura/59512/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/17/ducato-notizie-informazione/ami-al-bivio-appalto-europeo-o-rischio-chiusura/59512/#comments Mon, 17 Mar 2014 16:26:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59512 [continua a leggere]]]> URBINO – “Se l’Ami non vincerà la prossima gara per l’affidamento del trasporto pubblico di Urbino, Pesaro e Fano, chiuderà”. Lo ha detto il presidente della società partecipata Ami, Giorgio Londei, prendendo la parola durante il consiglio comunale oggi pomeriggio a Urbino.

“Abbiamo già salvato l’Ami da un recente provvedimento del ministro Lupi – ha spiegato Londei – Il ministero imponeva che le società attive su bacini di utenza inferiori ai 400 mila euro dovessero fondersi con altre della stessa regione. Le commissioni parlamentari stanno spingendo per abbassare la soglia a 300 mila euro: in questo caso l’Ami non sarebbe costretta a unirsi con altre realtà”.

Entro il 30 giugno dovrà essere bandita una gara d’appalto europea per il rinnovo del servizio di trasporto pubblico: “Se l’Ami dovesse chiudere – precisa Londei – ci sarà una nuova società, forse straniera, con nuovi dirigenti e nuove politiche di gestione. Non sarà scontato garantire il posto di lavoro a tutti i nostri dipendenti. Inoltre alcune tratte, come quelle per Roma e Cosenza, potrebbero non essere più coperte”.

“Premiare chi non licenzierà”. La proposta è del consigliere comunale Federico Scaramucci (Pd) nel corso del consiglio comunale di Urbino sui casi Ami trasporti e Adriabus. “La gara a carattere europeo preoccupa anche i dipendenti – dice Scaramucci – Sarà opportuno che la gara possa prevedere un punteggio maggiore a chi dichiarerà di assicurare il mantenimento degli attuali dipendenti”.

“La gara è un punto interrogativo – dice il sindaco di Urbino, Franco Corbucci, a proposito della prossima gara d’appalto europea sul servizio di trasporti della provincia di Pesaro-Urbino, oggi gestita dall’azienda partecipata Ami – Il problema ce lo poniamo. Vista l’efficienza della nostra società penso che possiamo gareggiare con serenità. Però può succedere che possa vincere qualcun altro. La Regione dovrà tenere conto che chi concorre a un servizio del territorio, deve fare la sua parte per la tutela dell’occupazione. Non va dimenticata l’importanza di Urbino con l’Università e i servizi che ospita”.

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