il Ducato » andrea orlando http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » andrea orlando http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Piove sul tribunale di Urbino: tetto rotto, molti processi pendenti e poco personale http://ifg.uniurb.it/2015/02/20/ducato-online/piove-sul-tribunale-di-urbino-tetto-rotto-molti-processi-pendenti-e-poco-personale/65690/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/20/ducato-online/piove-sul-tribunale-di-urbino-tetto-rotto-molti-processi-pendenti-e-poco-personale/65690/#comments Fri, 20 Feb 2015 08:27:18 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65690 L'INCHIESTA / Il palazzo di giustizia di Urbino in difficoltà: boom di processi pendenti, +100% nel penale e 40% nel civile. Il personale amministrativo scarseggia e dal tetto, mai riparato, filtra acqua. Chieste tre misure urgenti al ministro della Giustizia VIDEOINTERVISTA A NITRI / MAPPA La giustizia nelle Marche
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Il tribunale di Urbino

Il tribunale di Urbino

URBINO – La giustizia a Urbino si regge anche sugli stagisti. Un’immagine forte per descrivere le gravi carenze che mettono in seria difficoltà il lavoro del Tribunale ducale. La preoccupazione per il futuro incerto del palazzo di giustizia trova riscontro nelle parole del presidente Francesco Nitri: “La situazione del personale amministrativo è precaria”.

A distanza di un anno dal rischio accorpamento con Pesaro, che causò molti disagi all’organizzazione degli uffici giudiziari, il palazzo di giustizia della città ducale si trova ancora in affanno. Aumentano i rinvii delle udienze, i procedimenti si accumulano e il personale amministrativo non basta, tanto che molto lavoro viene smaltito grazie ai giovani che fanno lì degli stage con la speranza di una futura collocazione nell’organico.

VIDEOINTERVISTA / Il presidente Nitri: “Le nostre richieste al Governo”

Ad aggravare la situazione anche le condizioni dello stabile che ospita gli uffici giudiziari: “Ci sono gravi problemi di manutenzione – dice il presidente Nitri – il tetto del tribunale è ancora scoperto nonostante i lavori siano iniziati più di tre anni fa. Con le ultime piogge abbiamo avuto locali allagati e ci siamo dovuti stringere in quelli disponibili”.

Il tetto del Tribunale ancora da sistemare

Il tetto del Tribunale ancora da sistemare

Gli ultimi dati disponibili relativi al 2014, anche se non completi, confermano la situazione precaria del palazzo di giustizia. Ad esempio nel penale, dove nel secondo semestre 2014 si registra un aumento di casi pendenti da 723 a 814 con un aumento del 12,5%. Stessa tendenza per i casi in carico al gip, passati da 656 a 741 nel secondo trimestre con un aumento del 12,9%.

Se andiamo a guardare la serie storica, prendendo i dati del ministero della Giustizia (gli ultimi disponibili sono del 31 dicembre 2013) rispetto al 2005 si è registrato un aumento del 106% dei procedimenti penali non arrivati a sentenza e un +40% di quelli civili ancora pendenti. Di contro le cause portate a termine sono in diminuzione del 10% per il civile e del 42% per il penale.


GUARDA / Le tabelle con i dati integrali (fonte: ministero della Giustizia)

Non è sempre stato così, la situazione è precipitata negli ultimi 4 anni, in corrispondenza col periodo in cui il tribunale era a rischio chiusura. Nel 2013 sono stati iscritti 3551 procedimenti nei registri civili, ma ne sono stati chiusi solo 3105 e a fine anno c’erano 3572 cause pendenti. Numeri leggermente migliori nel penale, dove a fronte di 1444 fascicoli aperti, 1085 sono stati chiusi e ne rimangono 1242 che attendono di essere definiti. “Le pendenze civili si sono accumulate per il rischio chiusura del tribunale e le risorse – dice Nitri – sono state concentrate sui processi penali. Ora stiamo mettendo le mani su tutto. La priorità è stata data al civile ora”. Insomma a Urbino i procedimenti conclusi sono sempre meno rispetto a quelli che vengono aperti e quindi si stanno accumulando anno dopo anno.

Guarda la mappa dei tribunali marchigiani

Clicca per guardare la mappa dei tribunali marchigiani

Nelle Marche (mappa) va così male solo il tribunale di Fermo. Nella giustizia penale la maglia nera per i processi non conclusi va ad Ancona e Ascoli Piceno, mentre Urbino rientra nella media regionale. Lo stesso vale per il numero di processi civili portati a termine. La giustizia ducale si trova nella situazione di maggiore difficoltà rispetto al resto della regione per quanto riguarda il numero di procedimenti penali definiti, dove spicca il tribunale di Pesaro per i pochi procedimenti pendenti e i molti definiti rispetto a quelli iscritti nel 2013. Per fare un paragone con un tribunale di dimensioni simili si può fare riferimento a quello di Camerino, soppresso nel 2013, che aveva un maggior numero di procedimenti civili definiti, ma anche più cause pendenti.

Se invece guardiamo alla realtà nazionale, rispetto ai tribunali di piccole dimensioni ancora attivi in Italia (molti sono stati chiusi nel 2013), Urbino ha una media di una causa pendente per ogni nuova iscritta nel 2013, ma un basso numero di cause civili concluse (solo Caltagirone, Locri, Tempio Pausania e Vallo della Lucania fanno peggio).

Nonostante questo i dati sul numero di procedimenti civili portati a termine dai magistrati presenti è nella media nazionale. Questo dato indica che a fronte di un buon lavoro del personale giudiziario del tribunale, ci sono delle difficoltà nello smaltimento dei processi. Il tribunale di Urbino si trova infatti con una mancanza di personale amministrativo del 23% dell’organico previsto dal ministero della giustizia, una delle situazioni peggiori tra i piccoli uffici giudiziari italiani. Nel 2013 ogni dipendente si trovava oberato da una media di 223 procedimenti (erano 205 a testa a Fermo, 190 ad Ascoli Piceno, 170 a Pesaro e ad Ancona e 165 a Macerata).

Faldoni nel tribunale di Urbino

Faldoni nel tribunale di Urbino

“Il personale amministrativo è carente – dice Nitri – perché il tribunale era a rischio chiusura. Stiamo aspettando la copertura di questi posti. Molti sono andati in pensione” e poi continua facendo eco a quanto detto dal ministro della Giustizia Andrea Orlando: “Speriamo nella mobilità del personale delle province. Ci auguriamo che questo possa venire a coprire i ruoli amministrativi in tribunale”.

Per Nitri – che conosce bene la realtà pesarese, dove ha ricoperto il ruolo di sostituto procuratore per dieci anni – “se ci fosse stata la fusione con il tribunale di Pesaro la situazione sarebbe stata tragica”. Una soluzione alternativa, invece, potrebbe essere quella di ampliare il circondario di Urbino. L’operazione, come dimostrato anche da uno studio del procuratore generale Alessandro G. Cannevale, da un lato sgraverebbe Pesaro, oberato di lavoro nel settore civile, dall’altro incrementerebbe il numero di magistrati in organico a Urbino, rendendo così più veloce la risposta della giustizia alle richieste dei cittadini.

DALL’ARCHIVIO Pochi giudici e rischio chiusura, pioggia di rinvii in tribunale (giugno 2013)

Nitri aggiunge: “Nessuno a quel punto parlerebbe più di chiudere il tribunale di Urbino”. Il trasferimento riguarderebbe 10 comuni (Barchi, Cartoceto, Fratte Rosa, Mondavio, Orciano di Pesaro, Pergola, San Lorenzo in Campo, Serra Sant’Abbondio, Saltara e Serrungarina) per un totale di 36.476 residenti attualmente sotto la competenza di Pesaro, ma che si trovano territorialmente più prossimi a Urbino. La proposta è stata già inoltrata al ministero, ma è necessario che un parlamentare la porti avanti e per fare questo Nitri si rivolge alla deputata Alessia Morani.

I problemi del tribunale emergono in tutta la loro complessità non solo quindi dai dati ministeriali, ma anche dalle parole del presidente stesso che si rivolge direttamente al ministro della Giustizia: “Se potessi chiedere tre cose a Orlando sarebbero la copertura del personale amministrativo, abbiamo troppo personale precario che non si trova qui in pianta stabile; la revisione del circondario con il passaggio di alcuni comuni da Pesaro a Urbino per dare più materia al tribunale e scongiurarne definitivamente la chiusura. Infine vorrei maggior attenzione sulla manutenzione dello stabile che si trova in condizione di parziale abbandono. Tre richieste che si devono trasformare in interventi concreti che non si possono più rimandare.

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Tribunale Urbino, Nitri: “Situazione precaria”. E fa tre richieste al Governo (Videointervista) http://ifg.uniurb.it/2015/02/20/ducato-online/tribunale-urbino-il-presidente-nitri-situazione-precaria-e-fa-tre-richieste-al-governo-videointervista/65871/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/20/ducato-online/tribunale-urbino-il-presidente-nitri-situazione-precaria-e-fa-tre-richieste-al-governo-videointervista/65871/#comments Fri, 20 Feb 2015 08:13:10 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65871 [continua a leggere]]]> Il presidente del tribunale di Urbino Francesco Nitri

Il presidente del tribunale di Urbino Francesco Nitri

URBINO – Tre richieste per il ministro della Giustizia Andrea Orlando: la copertura del personale amministrativo, ora sostituito dagli stagisti, il passaggio di alcuni comuni dal circondario di Pesaro a quello di Urbino, e la manutenzione dello stabile di via Raffaello, danneggiato dal passare degli anni e dal maltempo.

Il presidente del tribunale di Urbino Francesco Nitri prova così ad aggiustare il guasto alla macchina giudiziaria che si è trovato a guidare lo scorso giugno. Quando, aggirato il decreto sulla chiusura dei piccoli uffici giudiziari, il palazzo di Giustizia urbinate ha dovuto fare i conti con le falle rimaste aperte. E con la pioggia, quella di procedimenti orfani di sentenza, e quella vera, che cade da un tetto ancora scoperto.

Il tribunale di Urbino è tra i più inefficienti tra i piccoli uffici giudiziari italiani. Come si spiega?
Le pendenze si sono accumulate dopo la proposta di chiusura del Tribunale, nel 2012. L’incertezza sul futuro del palazzo di Giustizia (prima nella lista di quelli da chiudere, poi depennato, ndr), ha portato il Csm e il Ministero a rimandare la copertura dei posti di lavoro. Dopo che ne è stata decisa la sopravvivenza, c’è voluto del tempo per rimettere in moto la macchina giudiziaria. L’organico dei magistrati è al completo da poco, e stiamo ora riesaminando le pendenze maggiori, quelle civili, che interessano direttamente i cittadini.

Ci sono anche sette procedimenti pendenti da prima del 2000.
Anche i sette procedimenti saranno portati a conclusione. Io stesso sto riesaminando le pendenze civili, come le udienze di separazioni e divorzi o le procedure fallimentari, e approfondirò personalmente la questione.

Qual è oggi il problema maggiore?
Il personale amministrativo è carente. In molti sono andati in pensione senza che il loro posto fosse occupato, e tiriamo avanti con personale precario. Giovani stagisti molto preparati che, nella speranza di un impiego, accettano di lavorare senza stipendio e finiscono con lo svolgere ruoli di contorno e supporto che spetterebbero ai dipendenti dell’amministrazione. Colpa della burocrazia: la cancelleria fallimentare, ad esempio, ora è scoperta nonostante la domanda di trasferimento di una collega sia stata accolta già da due mesi.

Se potesse avanzare tre richieste al ministro della Giustizia, cosa vorrebbe per il tribunale di Urbino?
Per prima cosa la copertura del personale amministrativo, che potrebbe realizzarsi sfruttando la mobilità dei dipendenti delle Province, annunciata dal Governo. Abbiamo già ricevuto diverse domande da parte di alcuni impiegati, ma i tempi sono ancora una volta dettati dalla burocrazia. In secondo luogo la revisione delle circoscrizioni: molti comuni potrebbero passare dal circondario di Pesaro a quello di Urbino, alleggerendo il primo tribunale e potenziando il secondo. Abbiamo presentato un progetto a riguardo – firmato dal procuratore della Repubblica Alessandro Cannevale – ma dal Ministero nessuna risposta. Qualche parlamentare locale potrebbe farsene portavoce, penso ad esempio all’onorevole Alessia Morani, eletta in questo circondario. E pensare che c’è addirittura chi parla ancora di una nostra fusione con Pesaro.

Faldoni in Tribunale

Faldoni in Tribunale

Cioè?
Sono circolate nuove voci su una possibile soppressione del tribunale di Urbino, ipotesi che smentisco. Anzi, posso dire che se ci fosse stata la fusione tra i due tribunali la situazione ora sarebbe davvero tragica. Perché anche a Pesaro, dove ho prestato servizio fino allo scorso giugno, c’è una lunga coda di cause sia civili che penali, e si decidono molte prescrizioni. La revisione del circondario è allora la soluzione più ragionevole, se si vuole bene alla giustizia e al cittadino.

Manca ancora la terza richiesta.
Chiederei la manutenzione del nostro stabile, che di fatto non c’è mai stata. Abbiamo infiltrazioni nei soffitti e un tetto gravemente danneggiato da tre anni. Iniziati ad agosto del 2013, i lavori sarebbero dovuti finire a giugno dell’anno scorso, ma il cantiere è ancora aperto e non so più come sollecitare la ricostruzione. Per di più, le ultime piogge hanno allagato alcuni locali che siamo stati costretti a sgomberare. Un’intera cancelleria è stata spostata nell’ufficio del Gip, e anche stringersi ora diventa difficile.

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