il Ducato » anziani http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » anziani http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Il Comune di Urbino investe 15mila euro per gli anziani http://ifg.uniurb.it/2015/04/08/ducato-online/il-comune-di-urbino-investe-15mila-euro-per-gli-anziani/70008/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/08/ducato-online/il-comune-di-urbino-investe-15mila-euro-per-gli-anziani/70008/#comments Wed, 08 Apr 2015 08:19:32 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=70008 terme2_b-300x207

Le terme di Petriano

URBINO – Quindicimila euro per gli anziani di Urbino. Anche quest’anno il Comune ducale ha stanziato fondi per le attività degli urbinati della terza e quarta età.

Giornate alle terme e soggiorni al mare scontati, pasti offerti e un aiuto per il personale che accompagnagli anziani: l’investimento permetterà agli utenti di risparmiare fino al 70% della spesa totale.

“Abbiamo deciso di rinnovare quest’offerta – spiega Piero Fraternale, responsabile dell’ufficio Servizi educativi del Comune – anche visto il successo e la soddisfazione delle persone che hanno partecipato gli scorsi anni”.

Un impegno che coinvolge decine di persone ogni estate (si oscilla dalle venti alle ottanta presenze a seconda dell’attività) e che cresce di anno in anno soprattutto da un punto di vista economico: “Rispetto al 2014 alcuni costi sono aumentati – spiega Fraternale – ma non abbiamo cambiato la percentuale di spesa per gli anziani. L’affitto per la struttura delle Cesane ad esempio è aumentato da 600 a 1000 euro ma il prezzo per gli utenti è rimasto di 6 euro al giorno”.

Ed è proprio sul soggiorno in campagna che lo sconto è maggiore. Con sei euro infatti, normalmente si coprirebbe solo il costo dei pasti alla pensione.

Discorso simile per quanto riguarda la piscina comunale Fratelli Cervi, aperta da novembre. “L’ingresso sarà gratuito – conclude Fraternale – mentre gli utenti dovranno pagare l’istruttore se ne vorranno uno”.

IL PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ

Trasporto “Terme di Petriano” – Dal 18 al 30 Maggio 2015, dal Lunedì al Sabato, per un costo di Euro 15,00 a persona;

SCADENZA PRESENTAZIONE DOMANDE: 30 APRILE 2015

Trasporto “Bagni Lallo” di Pesaro – Dal 15 al 26 Giugno 2015, dal Lunedì al Venerdì dalle ore 7,15 alle ore 12,15- il costo giornaliero per il trasporto e il servizio spiaggia è di Euro 7,00 per un totale di Euro 70,00 a persona;

SCADENZA PRESENTAZIONE DOMANDE: 30 APRILE 2015

Soggiorno Diurno Albergo Belvedere- Cesane di Urbino – Dal 06 al 25 Luglio 2015 dal Lunedì al Sabato dalle ore 8,00 alle ore 17,00- il costo è di Euro 6,00 giornalieri a persona;

SCADENZA PRESENTAZIONE DOMANDE: 30 MAGGIO 2015

Soggiorno presso Hotel Giulietta di Riccione – Dal 27 Agosto al 09 Settembre 2015-

il costo giornaliero del soggiorno è di Euro 51,50 in camera doppia in pensione completa;

SCADENZA PRESENTAZIONE DOMANDE: 30 MAGGIO 2015

Trasporto Terme di Petriano – Dal 28 Settembre al 10 Ottobre 2015, dal Lunedì al Sabato, per un costo di Euro 15,00 a persona;

SCADENZA PRESENTAZIONE DOMANDE: 31 AGOSTO 2015

Accessi in Piscina F.lli Cervi con istruttore di nuoto qualificato- Dal 9 al 29 Novembre 2015, il martedì e il giovedì dalle ore 9 alle 9,45. Il costo totale è di Euro 27,00 a persona;

SCADENZA PRESENTAZIONE DOMANDE: 30 SETTEMBRE 2015

Gli interessati potranno presentare domanda, nei termini indicati, all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Urbino, nelle giornate di Martedì-Giovedì dalle ore 8,30 alle 13,45 e dalle ore 15 alle ore 17,00, Venerdì dalle 8,30 alle 13,45.

Per informazioni rivolgersi nelle giornate sopraindicate all’Assistente Sociale Tiziana Riservati 0722/309224.

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Anziani, contributo di 200 euro al mese per non autosufficienti http://ifg.uniurb.it/2015/02/23/ducato-notizie-informazione/anziani-contributo-di-200-euro-al-mese-per-non-autosufficienti/66066/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/23/ducato-notizie-informazione/anziani-contributo-di-200-euro-al-mese-per-non-autosufficienti/66066/#comments Mon, 23 Feb 2015 14:59:21 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66066 [continua a leggere]]]> URBINO, 23 FEB – Contributo di 200 euro mensili per un anno agli anziani disabili non autosufficienti. L’aiuto economico sarà assegnato a 30 beneficiari nei nove comuni dell’Ambito territoriale sociale 4, e ha l’obiettivo di sostenere le famiglie nelle spese per l’assistenza ed evitare così il ricovero in case di cura.

L’assegno sarà erogato direttamente alle persone anziane non autosufficienti o alla famiglia che le ha a carico; non è cumulabile con il Servizio di assistenza domiciliare, attivato dagli stessi comuni. La domanda e le informazioni necessarie si possono trovare sul sito del Comune di Urbino o all’ufficio Servizi sociali del comune di residenza, dovranno essere presentate entro il 31 marzo 2015 allo stesso ufficio servizi sociali.

I comuni interessati dal contributo sono:

Borgo Pace

Fermignano

Mercatello sul Metauro

Montecalvo in Foglia

Peglio

Petriano

S. Angelo in Vado

Urbania

Urbino

 

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‘Non è un paese per vecchi': ecco come vivono gli anziani a Urbino http://ifg.uniurb.it/2014/03/17/ducato-online/non-e-un-paese-per-vecchi-ecco-come-vivono-gli-anziani-a-urbino/59128/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/17/ducato-online/non-e-un-paese-per-vecchi-ecco-come-vivono-gli-anziani-a-urbino/59128/#comments Mon, 17 Mar 2014 11:49:16 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59128 nelliLa memoria storica di Urbino se ne va in giro tutti i giorni sugli autobus della città. Dalle nove di mattina fino a mezzogiorno e poi dalle 15 fino a sera, Luigi Nelli, 90 anni, conosciuto da tutti come “Gigi in carretta” è sempre lì, a salutare le persone che salgono e scendono, a scambiare due chiacchiere con gli autisti. Lo incontriamo un pomeriggio sul bus numero 1, seduto in prima fila: “Nella mia vita ho fatto il carrettiere, ecco perché mi hanno dato questo soprannome. Portavo la legna da Urbino a Rimini per i forni, consegnavo anche i caschi da parrucchiere e trasportavo l’immondizia. Avevo una salute di ferro, ero un donatore di sangue”, afferma con orgoglio. “Ogni mattina la prima corriera che si riempiva era la mia. Raccontavo barzellette e cantavo. Ancora oggi tutti mi conoscono”, dice sorridendo mentre stringe il bastone tra le mani. Gigi trascorre così le sue giornate, ma anche gli altri anziani di Urbino hanno ben poco da fare durante il giorno. Ettore e Sergio la mattina sono sempre in piazza, davanti al bar Basili: “Due anni fa hanno chiuso il circolo a piazza della Repubblica, adesso o spendi i soldi al bar o ti siedi sul muretto e sugli scalini”. Il pomeriggio però ad appropriarsi della piazza sono gli studenti.

Per quelli della cosiddetta terza età, l’unico punto di ritrovo nella città ducale è il centro anziani Padiglione, gestito dal Comune, in via Neruda, vicino alla piscina comunale. Un po’ fuori mano per chi abita nel centro storico. Lì gli anziani trascorrono il pomeriggio a giocare a carte. Hanno allestito una cucina e portato un biliardo. Quando entriamo ci sono una decina di persone, tutte concentrate sulle loro partite a briscola. Qualcuno legge il giornale in un angolo. Elide, Angela e Anna raccontano: “Ogni tanto organizziamo dei pranzi, poi aspettiamo la domenica per ballare”. Al piano superiore c’è infatti una grande sala da ballo addobbata con festoni, dove un giorno a settimana ascoltano i dischi della loro gioventù. E’ il loro cielo in una stanza. Maria, 74 anni, però preferisce frequentare il centro anziani di Urbania: “Lì organizzano molte più attività, si balla anche il sabato”. Poco lontano dal Padiglione, c’è il bocciodromo: la mattina gli anziani si ritrovano per giocare a bocce ma dalle 14 in poi le protagoniste sono di nuovo loro, le carte.

Una realtà questa che Sirto Sorini, 80 anni, conosce bene: “Io sono una eccezione, mi travesto da clown per i bambini sorinidell’ospedale, faccio l’animatore per gli anziani nelle case riposo e raccolgo fossili antichi sul Monte Nerone. Ma i miei coetanei durante il giorno non fanno nulla. Prima quando si poteva entrare con le auto nel centro storico, venivano in piazza accompagnati da parenti e amici, adesso chi abita fuori e ha difficoltà a prendere i mezzi pubblici non ha altra alternativa che restare in casa. La piazza si è svuotata e non ci sono altri luoghi d’aggregazione. Il bocciodromo e il Padiglione sono frequentati principalmente da chi vive in quel quartiere. Per gli altri è difficile arrivarci, è troppo lontano”. Sorini, che nella vita ha fatto il cameriere e poi il bidello, da quando è in pensione costruisce aquiloni da regalare agli ammalati: “Ne ho inventato uno che all’estremità ha una cannuccia, così anche i bambini che stanno a letto possono farlo volare facilmente per la stanza, basta soffiarci dentro. Cerco di farli sorridere, anche se ho il groppone in gola”, dice con gli occhi lucidi.

“Noi anziani siamo dimenticati”, continua. “Non ci sono biblioteche, non si organizzano corsi o feste. Il vuoto assoluto. I miei amici passano il tempo a giocarsi il caffè al bar”. racconta Sorini che è anche il massaggiatore della squadra di basket di Urbino e ogni tanto insegna agli studenti a costruire aquiloni con la plastica. “Non ho potuto studiare, anche se mi sarebbe piaciuto. Sognavo di fare il meccanico. Con tanti sacrifici, io e mia moglie siamo riusciti a far laureare i nostri due figli”. Entriamo in quello che lui chiama il suo piccolo studio. Dentro delle scatole ha catalogato tutti i fossili che ha raccolto durante le sue spedizioni sui monti della zona. Nell’ultimo ripiano della libreria ha appeso i suoi aquiloni. Indossa per noi il cappello da clown e fa una smorfia: “Io sono la dimostrazione che gli anziani possono ancora dare il loro contributo, possono essere una risorsa per la nostra città”.

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Il Ducato n. 3 – 14 marzo 2014 http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato/il-ducato-n-3-14-marzo-2014/59242/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato/il-ducato-n-3-14-marzo-2014/59242/#comments Fri, 14 Mar 2014 16:32:21 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59242 [continua a leggere]]]> URBINO – Nel nuovo numero del Ducato ci occupiamo dei problemi di Urbino in vista delle elezioni comunali. Dalla Ztl ai centri commerciali, dal rapporto con gli universitari al problema della discarica di Ca’ Lucio. Qual è la Urbino che vorrebbero gli abitanti? Pubblichiamo i risultati del questionario in cui abbiamo chiesto agli urbinati qual è la loro “città ideale”.

Sotto i torricini i problemi non mancano: gli spazi per i giovani e quelli per gli anziani sono pochi mentre agricoltori e artigiani vorrebbero avere più sostegno e pubblicità. Urbino è una città d’arte, ma viene promossa abbastanza? In riviera gli hotel che organizzano tour verso la città ducale sono pochi. Come si può “vendere” meglio una città con un grande patrimonio artistico e culturale? Lo abbiamo chiesto a un’esperta di marketing del turismo. Sindaco che viene, sindaco che va: ripercorriamo le principali tappe dei dieci anni di amministrazione del sindaco uscente Franco Corbucci. A maggio gli urbinati torneranno alle urne e i candidati in corsa sono già nove. Raccontiamo le loro storie e i loro sogni per la città.

 


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Caldo e anziani, progetto Helios: dopo 10 giorni impossibile iscriversi http://ifg.uniurb.it/2013/06/13/ducato-online/caldo-e-anziani-progetto-helios-dopo-10-giorni-impossibile-iscriversi/51120/ http://ifg.uniurb.it/2013/06/13/ducato-online/caldo-e-anziani-progetto-helios-dopo-10-giorni-impossibile-iscriversi/51120/#comments Thu, 13 Jun 2013 10:17:24 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=51120 URBINO – In aiuto agli anziani, con arrivo dei primi caldi, l’Asur Marche ha attivato anche quest’anno il “progetto Helios”, che fornisce assistenza telefonica domiciliare gratuita.  Il servizio dovrebbe essere già funzionante ma, alla prova dei fatti, non è ancora possibile iscriversi.

Stando al progetto, il call center risponde tutti i giorni dalle 9 alle 19, da primo giugno a fine settembre, e offre informazioni sui comportamenti da adottare e che, in caso di anziani in difficoltà o persone sole, telefona per accertarsi sulle condizioni di salute. Per aderire al servizio è necessario compilare un modulo di adesione e consegnarlo al proprio medico di famiglia, al proprio distretto sanitario o al servizio sociale di appartenenza.

Qui cominciano i problemi. Il servizio è attivo da più di 10 giorni ma il modulo di adesione non è ancora online sul sito dell’Asur e solo lì è possibile reperirlo. Impossibile sapere anche come l’unico iscritto finora sia riuscito a consegnare la propria sottoscrizione. “Il modulo di adesione lo stiamo cambiando – ha spiegato la dottoressa Maria Rita Paolini, responsabile del progetto – sarà online entro i prossimi due giorni. Proprio ora sto pubblicando l’informativa ai pazienti”.

Il call center, invece, è attivo, ma non ha ancora ricevuto gli elenchi dai distretti della Regione.  Ma se il canale per le iscrizioni è ancora chiuso, come è possibile compilare questi elenchi? Dal distretto di Urbino spiegano di non aver ricevuto alcuna comunicazione per l’attivazione del servizio di quest’anno e che negli anni passati sono stati informati alla fine di giugno.

“Ho mandato loro la comunicazione – ha spiegato ancora Paolini – ma non protocollata. Manderemo la nota ufficiale oggi. Devo precisare che chi si occupa direttamente del progetto sono i distretti, sono loro a dover segnalare gli anziani, noi abbiamo messo in piedi la struttura, ma il lavoro preliminare spetta a loro”. La Paolini spiega che, finora, questi progetti si attivano fattivamente soltanto quando c’è reale emergenza. “Non si è sentita ancora l’esigenza – dice – fa ancora relativamente freddo. Il call center però funziona e offre i servizi informativi su come comportarsi. Abbiamo anche creato un opuscolo, che dobbiamo ancora distribuire, ma siamo pronti, siamo operativi”.

Ricapitolando, il servizio c’è ma manca la parte centrale, cioè le segnalazioni dai territori per le persone a rischio. C’è da aspettare il loro arrivo insieme alla prima ondata di caldo di domenica prossima.

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Anziani, la vita nelle case riposo marchigiane: due pannoloni, un’ora e 40 di assistenza http://ifg.uniurb.it/2013/06/12/ducato-online/anziani-la-vita-nelle-case-riposo-marchigiane-due-pannoloni-unora-e-40-di-assistenza/50463/ http://ifg.uniurb.it/2013/06/12/ducato-online/anziani-la-vita-nelle-case-riposo-marchigiane-due-pannoloni-unora-e-40-di-assistenza/50463/#comments Wed, 12 Jun 2013 17:25:48 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=50463 URBINO – Due pannoloni al giorno devono bastare, anche se non sono sufficienti, chi ha un parente anziano con problemi di incontinenza lo sa. La tabella regionale che misura e cronometra la cura degli ospiti delle case di riposo taglia una fetta di tempo per ognuno: 100 minuti, un’ora e 40 minuti di assistenza giornaliera per mangiare, lavarsi, camminare, andare al bagno. Secondo la Regione Marche bastano per vivere dignitosamente. Negli altri 1340 minuti della giornata, gli anziani non autosufficienti che alloggiano nelle case riposo sopravvivono dentro a un letto. Come Giovanna (nome di fantasia) che ha 89 anni e lo sguardo triste. Ogni mattina si sveglia alle 7.  L’infermiera, piano piano, la alza e le passa sul viso, sulle braccia, sulle gambe stanche che non ce la fanno a reggere il piccolo peso del suo corpo delle salviette detergenti: questa è la sua doccia quotidiana. Il bagno, quello vero, quello con l’acqua, lo fa una volta ogni 7 giorni, a volte ogni 10 giorni. L’infermiera poi le cambia il pannolone, la sistema sulla sedia a rotelle e la porta nel refettorio per la colazione. Dopo mangiato, di nuovo a letto o in poltrona fino all’ora di pranzo. Nel pomeriggio, se non c’è l’animazione, si ritorna in stanza ad aspettare la cena. Cambio del pannolone prima della notte e poi a dormire in attesa di una nuova giornata. “Avevo tre figli, uno è morto. E’ da sei anni che vivo così, tutto quello che vorrei è morire”, dice Giovanna che non parla volentieri e subito si chiude nel suo silenzio. Da agosto abita nella nuova casa riposo Montefeltro di Urbino. Gli anziani che hanno bisogno di maggiori cure alloggiano nella residenza assistita, gli altri nella residenza protetta. In tutto sono una sessantina.

Secondo la delibera regionale del 2010, gli anziani hanno diritto a 100 minuti di assistenza al giorno: 20 con gli infermieri e 80 con gli operatori socio sanitari. Un tempo sufficiente per chi non necessita di una assistenza continua. Briciole per chi è costretto a passare tutta la giornata in un letto e non può muoversi, andare in bagno, vivere senza l’aiuto di qualcuno. Così, spesso, il personale delle case riposo non riesce a dedicare agli anziani quelle piccole attenzioni che renderebbero la vita più sopportabile. Non c’è tempo per farli passeggiare, portarli in giardino, dialogare con loro. C’è troppo lavoro da fare.

Nella residenza assistita di Urbino ci sono 2 infermiere e 3 operatori socio sanitari per 24 anziani non autosufficienti, mentre nella residenza protetta ci sono un infermiere e 4 oss per 50 anziani. “I cento minuti imposti dalla legge in certi momenti bastano, in altri no. Questo inverno c’è stata una epidemia influenzale e il personale ha fatto fatica a seguire tutti. Spesso le leggi vengono fatte da chi non lavora nella case riposo e non conosce quali sono le reali necessità delle persone. D’altronde per offrire di più bisognerebbe aumentare la retta ma siamo in una situazione economica in cui una cosa del genere non è pensabile”, dice il direttore della residenza Montefeltro, Massimo Manenti.

Gli scarsi minuti d’assistenza imposti dalla Regione non sono l’unico disagio per chi vive nelle  case riposo. Da gennaio l’Asur ha tagliato il numero di pannoloni forniti gratuitamente: da 120 a 60 pannoloni al mese per persona, solo due al giorno. “Un anziano incontinente necessita di 6 pannoloni durante la giornata”, continua il direttore. Secondo i parenti degli anziani, i pannoloni forniti dall’Asur sono scadenti e vanno cambiati in continuazione.  Così, sono le famiglie a comprare i pannoloni in più: in farmacia il pacco più economico da 30 pezzi costa 24 euro. A fine mese la spesa complessiva è di 50 euro. Un costo che si va ad aggiungere a quello per i medicinali e per la retta mensile della casa riposo.

Nella residenza Montefeltro una singola costa 45 euro, la doppia 43. La  retta è tra le più economiche della Provincia di Pesaro Urbino: le altre case riposo della zona oscillano da un minimo di 40 euro a un massimo di 71 euro. “Mantenendo dei costi così bassi, noi riusciamo a garantire solo i servizi base. L’animazione, la fisioterapia, il parrucchiere e la messa sono prestazioni in più che offriamo ma non siamo tenuti a fornire”, dice il direttore. “Alzare una persona dal letto non è una prestazione obbligatoria. Naturalmente lo facciamo ma questa non è la caritas. Dobbiamo rientrare nei costi”. Nella struttura non c’è una sala hobby e gli anziani passeggiano in un piccolo prato vicino al parcheggio.

Anche Iolanda, 89 anni, abita nella residenza Montefletro. Sua nuora passa con lei tre ore al giorno: la aiuta a mangiare, a passeggiare, le fa fare la cyclitte che ha comprato e sistemato in camera.  “Iolanda è ancora lucida, soffre a fare la pipì nel pannolone quando avrebbe bisogno solo di qualcuno che l’accompagnasse in bagno. Così, vengo a trovarla più volte durante la giornata, la porto in bagno e la lavo”, dice sua nuora, mentre Iolanda resta in silenzio a guardarla con i suoi occhi celesti. “Il personale della struttura lavora tantissimo. La colpa è degli standard regionali. Gli anziani hanno solo il minimo indispensabile. Semplicemente sopravvivono, non vivono”.

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Inaugurazione della residenza Montefeltro. Ma gli anziani alla festa non c’erano http://ifg.uniurb.it/2013/04/07/ducato-online/inaugurazione-della-residenza-montefeltro-ma-gli-anziani-alla-festa-non-cerano/41494/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/07/ducato-online/inaugurazione-della-residenza-montefeltro-ma-gli-anziani-alla-festa-non-cerano/41494/#comments Sun, 07 Apr 2013 16:06:59 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=41494 URBINO – C’erano proprio tutti ieri all’inaugurazione della residenza per anziani Montefeltro: il sindaco Franco Corbucci, l’assessore alle politiche sociali Maria Clara Muci, il direttore dell’Asur Maria Capalbo, l’assessore regionale alla Salute Almerino Mezzolani, l’arcivescovo di Urbino Giovanni Tani. E poi tanta, tanta gente.  “Questa è una scommessa che abbiamo vinto. La residenza protegge le persone più fragili, gli tende una mano. Quando vedi che si realizzano strutture come questa, pensi che a qualcosa sei servito”, dice Franco Corbucci. Gli ospiti però, che da agosto vivono nella nuova struttura, al taglio del nastro non c’erano.

Mentre al piano terra il buffet era imbandito, tavoli di pizzette, panini, dolci, bibite e frutta, loro aspettavano pazientemente al piano superiore il loro pranzo. Menù del giorno: riso, carne di tacchino e verdura. La signora Iolanda Romani, 89 anni, vive su una sedia a rotelle e ha partecipato alla cerimonia perché la nuora, Miriam Borroni, ha insistito per portarla giù: voleva farle trascorrere una mattinata diversa. Gli altri, la maggior parte non autosufficiente, sono rimasti nel piccolo refettorio. “L’inaugurazione con loro è stata fatta ad agosto, questa è stata pensata per presentare la residenza alla città. Chi voleva poteva scendere”, dice il direttore Massimo Manenti.

La struttura per ora ospita una settantina di persone. Gli anziani che hanno bisogno di maggiori cure alloggiano nella residenza assistita, gli altri nella residenza protetta.  In totale sono 90 posti, 50 per la quella protetta e 40 per quella assistita. Ci sono poi altri 6 posti nella casa albergo, per chi deve trascorrere nella struttura solo pochi giorni.

La sala del refettorio

Nella residenza non manca davvero (quasi) nulla: c’è una chiesa, un parrucchiere, un podologo e una palestra. Manca però una sala hobby e tutte le attività si svolgono nel refettorio. Aprirà a breve un centro diurno: le persone potranno passare lì l’intera giornata e tornare a casa per la notte. Ogni giorno è presente un infermiere per 40 persone e due operatori socio sanitari. Non c’è un dottore: in caso di bisogno si chiama il proprio medico di base.

Il costo giornaliero è di 41 euro. Il prezzo aumenta per la singola. La retta non è proporzionale al reddito: chi non ce la fa a pagare può chiedere al Comune un aiuto.

Per realizzare la struttura sono stati spesi 8,6 milioni di euro. Un milione è stato dato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e per il resto della somma il Comune ha chiesto il mutuo. A gestire la residenza è la cooperativa privata Coss Marche.

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Caos al Padiglione, fogne a cielo aperto http://ifg.uniurb.it/2012/03/23/ducato-online/caos-al-padiglione-fogne-a-cielo-aperto/29448/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/23/ducato-online/caos-al-padiglione-fogne-a-cielo-aperto/29448/#comments Fri, 23 Mar 2012 16:27:24 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29448 URBINO – Si aspettavano di poter passeggiare tra il verde, ma il rischio era quello di trovarsi di fronte una fogna a cielo aperto. Per gli ospiti del “Padiglione”, la nuova struttura socio-sanitaria per l’assistenza agli anziani da novanta posti letto, ci sarà ancora da attendere. Per entrare nella casa albergo “bisognerà aspettare fino al 31 maggio”.

A confermarlo è Giorgio Ubaldi, presidente di Urbino Servizi, municipalizzata controllata al cento per cento dal Comune di Urbino, alla quale è stata affidata l’opera.

Il progetto della rete fognaria

Eppure l’apertura era già slittata da febbraio ad aprile, nonostante a dicembre la residenza fosse stata presentata al pubblico, comprese le famiglie dei futuri ospiti. “Venite a vedere il Padiglione” era il nome dell’iniziativa: i meno attenti non si erano però accorti delle tre condotte fognarie che affiorano proprio davanti all’edificio.

Le tubature dovevano essere collegate al depuratore comunale del Sasso: il giallo su chi avrebbe dovuto realizzare l’allaccio, tra l’Urbino Servizi o la Inso Spa (azienda che ha vinto la gara per realizzare la struttura), era finito anche in Consiglio comunale.

La soluzione? Sarebbe bastato sfogliare il contratto d’appalto: “I lavori spettano alla Inso”, conferma l’ingegnere Lazzaro Spadoni dell’Ufficio tecnico comunale. Ma, progetti alla mano, si scopre come il problema sia ora più complicato del previsto.

Come cambia il tracciato
Nel maggio del 2010 era stata Marche Multiservizi, società che gestisce il servizio idrico, a sollevare alcune osservazioni prima di concedere il nulla osta. Da tempo il comune di Urbino progettava di costruire un condotto fognario comunale che collegasse le abitazioni delle vie Federico Comandino e Giuseppe Tomassini fino al depuratore del Sasso.

Lo stesso depuratore al quale, secondo contratto, la Inso doveva collegare le fogne del Padiglione. Il tracciato scelto dal Comune però era inadeguato: come chiarisce Marche Multiservizi, “la fogna si colloca in un’area con pendenze eccessive e instabilità diffusa”.

Ecco che allora è spuntata l’ipotesi di costruire un’unica fogna per raccogliere le acque di tutta l’area, compresa la struttura di Santa Lucia, ancora in costruzione. Ma qui nasce un nuovo problema: secondo Marche Multiservizi collegare Padiglione più Santa Lucia significa saturare il depuratore. Così le famiglie in attesa di collegamento resteranno per ora “a cielo aperto”, mentre si blocca il secondo stralcio del progetto “Il Padiglione” che prevede, in aggiunta alla casa albergo, un Centro diurno più grande, il centro direzionale dell’area ospedaliera e altri appartamenti.

Una prospettiva della casa ospedale

Lavori in corso
A costruire la fognatura comune fino al depuratore, secondo quanto anticipato da Urbino Servizi,sarà la stessa Inso. Una volta ultimata, la condotta resterà però pubblica, eccetto per i tratti che allacciano le strutture del Padiglione (e in futuro di Santa Lucia).

Un lavoro che costerebbe circa 130 mila euro e al quale il Comune “parteciperà per 30 mila euro, risparmiando sui costi inizialmente previsti per il condotto da realizzare autonomamente”, spiega Ubaldi.

Dall’Ufficio tecnico però arriva una frenata: “Siamo ancora in una fase di valutazione. Da parte dei tecnici c’è un parere favorevole, ma a prendere la decisione sarà il consiglio comunale”, precisa Spadoni. Così il rischio è quello che i tempi si possano allungare.

I costi
I lavori per il Padiglione, iniziati nel luglio del 2009, sono costati in tutto circa 10 milioni di euro. La cifra è completamente a carico dell’Urbino Servizi, che riceverà dal futuro gestore, la cooperativa Coos Marche, un canone annuo di 450 mila euro (più Iva) per un periodo di trent’anni.

Tradotto in numeri, 13 milioni e 500 mila euro. Un costo che l’azienda scaricherà sui futuri ospiti. Oggi, tra autosufficienti e non, restare alla vecchia casa albergo per un anno comporta una spesa di circa 13 mila euro. Solo per ripagare il costo della residenza a Coos Marche servono 5 mila euro annui per cliente.

Le tariffe non sono ancora disponibili, ma è facile prevedere che la cifra possa aumentare per gli alti costi di gestione: “È inevitabile che i nuovi servizi offerti richiedano costi maggiori. La spesa potrebbe aumentare di uno o due al giorno rispetto al passato”, spiega Maria Clara Muci, assessore al Bilancio della città ducale

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Fermignano, in ospedale anziano evacuato http://ifg.uniurb.it/2012/02/13/ducato-notizie-informazione/fermignano-in-ospedale-anziano-evacuato/24158/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/13/ducato-notizie-informazione/fermignano-in-ospedale-anziano-evacuato/24158/#comments Mon, 13 Feb 2012 18:09:25 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=24158 [continua a leggere]]]> FERMIGNANO – Evacuato un anziano in località Cà san Tommaso a Fermignano con un cingolato della protezione civile. L’uomo si sarebbe procurato una frattura al femore ed è stato portato all’ospedale dalla Croce rossa. A soccorrerlo anche due motoslitte del soccorso alpino, arrivate della Val Camonica. Molti gli interventi della protezione civile durante la giornata soprattutto per questioni legate alla viabilità, particolarmente critica in alcune vie del paese.

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Emergenza neve, militari e volontari in soccorso di anziani e famiglie isolate/VIDEO http://ifg.uniurb.it/2012/02/07/ducato-online/emergenza-neve-militari-e-volontari-in-soccorso-di-anziani-e-famiglie-isolatevideo/20067/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/07/ducato-online/emergenza-neve-militari-e-volontari-in-soccorso-di-anziani-e-famiglie-isolatevideo/20067/#comments Tue, 07 Feb 2012 07:02:29 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=20067 Interviste di Alberto Sofia e Antonio Siragusa

A cura di Maria Sara Bertuccioli

Continuano a Urbino le operazioni di soccorso dei militari dell’esercito: restano critici gli interventi nelle frazioni, soprattutto nelle case isolate dei privati. Al lavoro anche cittadini volontari: liberata dai cumuli di neve anche la Casa Albergo degli anziani.

Clicca qui per vedere il video incorporato.

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