il Ducato » artigianato http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » artigianato http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Comunali 2014, Urbino che vorrei: il sondaggio tra i cittadini http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/comunali-2014-urbino-che-vorrei-il-sondaggio-tra-i-cittadini/59167/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/comunali-2014-urbino-che-vorrei-il-sondaggio-tra-i-cittadini/59167/#comments Fri, 14 Mar 2014 13:20:57 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59167 Ducatoa 137 abitanti. I cittadini-elettori hanno detto la loro sulle questioni più importanti.Un 'vademecum' per il futuro primo cittadino Le interviste: Muci - Gambini - Crespini - Malerba - Sgarbi - De Santi - Demitri - Londei - Forti SFOGLIA E LEGGI Il nuovo numero de Il Ducato]]> città idealeURBINO – Piazza della Repubblica è affollata di giovani. Sono accorsi da tutta Europa, e oltre, per assistere alla Fiera internazionale dell’Arte contemporanea. L’evento è solo il primo di una lunga serie di iniziative promosse da Comune e università con la partecipazione attiva degli istituti d’arte urbinati. Ne parlano tutti e tutti vorrebbero essere qui, nella città ducale che per l’occasione ha implementato la rete di trasporti extraurbani. Per raggiungere piazza Raffaello,  trasformata in un grande museo all’aperto, si può lasciare l’automobile a porta Santa Lucia e da lì proseguire con le scale mobili o gli ascensori.

Questa è l’immagine utopica costruita interpretando i desideri di chi vive a Urbino, o almeno quelli di 67 donne e 70 uomini che hanno risposto alle domande del nostro questionario. I giovani.

Dalla “città ideale” alla città ducale, quella vera, dove i giovani sono più degli abitanti. Gli urbinati ne sono consapevoli tanto che il 92,7% di loro è convinto che senza gli universitari la città “morirebbe”. Paradossalmente quella che è la più grande risorsa di Urbino, diventa un problema quando gli stessi giovani, che pagano affitti e tasse universitarie, escono il giovedì sera per divertirsi. Gli abitanti del centro storico si lamentano per il chiasso e la sporcizia che il venerdì mattina trovano in piazza e nei vicoli. Come risolvere il problema? Per il 73% degli intervistati basterebbe creare nuovi luoghi di aggregazione, mentre il 26,5% pensa che la soluzione possa essere la chiusura dei locali a mezzanotte. «È un’assurdità – dice un settantenne – perché oggi i ragazzi non escono prima delle undici di sera. Mica come ai miei tempi quando i bar alle 21 erano già tutti pieni».

La città. Un borgo rinascimentale tanto bello quanto inaccessibile. Dentro le mura, salite che anche l’alpinista Reinhold Messner avrebbe qualche difficoltà a “scalare”. A complicare le cose si aggiunge la zona a traffico limitato (Ztl) che impedisce alle automobili di circolare nel centro storico, penalizzando, secondo il 66,4%, non solo i commercianti, ma anche cinema e teatro. Vero è che più della metà degli intervistati sostiene anche che la Ztl riesce a preservare la vivibilità della zona. Avere delle “buone gambe” a Urbino è fondamentale. Non solo perché non si può accedere al centro in automobile, ma anche perché non ci sono né scale mobili né ascensori gratuiti. Forse è per questo che l’86% desidererebbe avere questo tipo di facilitazioni.

Ma Urbino non è solo centro storico. Negli ultimi anni, i quartieri fuori le mura sono stati notevolmente ampliati. Come raggiungerli? Con i mezzi pubblici, che per il 50,4% degli intervistati sono efficienti e puntuali. Ma non per tutti: «Gli studenti – dichiara una giovane donna – sono costretti a vivere in centro, spendendo molto di più per l’affitto, perché i bus la sera non passano e non collegano tutte le zone della città». Situazione che non migliora quando si parla di collegamenti extraurbani: per il 68,6% è mal collegata con il resto d’Italia. Sarà anche per questo che i turisti non sono poi così tanti. Non è però tutta colpa dei trasporti. Il 76,6% del campione ritiene che le bellezze di Urbino siano poco pubblicizzate. La casa di Raffaello, le colline del Montefeltro, il Museo della città, i torricini di palazzo Ducale sono solo alcuni dei luoghi unici e magici della città. «Un castello così ce l’abbiamo solo noi e Walt Disney», dice Andrea, agente di commercio di giorno e dj di notte. È inoltre significativo che il 96,4% vorrebbe che Comune e università collaborassero di più per organizzare eventi culturali.

Una volta arrivato nella città ducale, il turista avrà delle difficoltà a trovare qualche souvenir: sono sempre di più i locali chiusi o sfitti. Problema che per il 54% degli intervistati non deriva dall’apertura dei due centri commerciali – che sono comunque troppi per il 64,2% – ma dagli affitti troppo alti. Il degrado. «La differenziata non funziona perché non ci sono abbastanza controlli. Bisognerebbe fare una raccolta porta a porta, così chi non divide i rifiuti correttamente verrebbe multato». L’opinione espressa da una barista del centro storico non è condivisa da tutti gli intervistati. Infatti, se il 46,7% non è soddisfatto del modo in cui viene gestita la raccolta differenziata, il 38,7% non si lamenta. «Per migliorare il servizio – dichiara un commerciante di via Raffaello – basterebbe aggiungere un turno di raccolta in più, soprattutto nelle vie del centro, in tarda serata per evitare che la spazzatura rimanga fuori ai portoni fino al mattino seguente». Una volta ritirati i rifiuti finiscono a Montesoffio, nella discarica di Ca’ Lucio, da sempre al centro di forti polemiche che dividono la popolazione. Posizioni contrastanti che si riflettono anche nei dati raccolti: il 48,2% vuole che la discarica sia chiusa, l’altra metà degli intervistati si divide tra contrari e indecisi. «E pensare che vicino a San Bernardino c’è una discarica a cielo aperto – racconta la proprietaria di una libreria in via Bramante – in una casa abbandonata c’è una montagna di vetro».

Altro tasto dolente è il degrado in cui versa Urbino2, zona periferica che per il 60,6% è paragonabile a un “ghetto”. C’è poi un 33,6% che addirittura non sa cosa sia e chi ci vive. In vista delle elezioni comunali, questo sondaggio potrebbe essere una sorta di vademecum per il nuovo sindaco. Certo, è un po’ difficile che Urbino possa diventare la città ideale sognata dagli urbinati, ma secondo gli intervistati sarebbe opportuno muovere i primi passi in questa direzione. Sognano il cambiamento, qualcosa di nuovo che permetta alla città ducale di non restare chiusa in se stessa ma di aprirsi al mondo. E al nuovo sindaco alcuni consigliano: «Non si occupi solo di quelli già tutelati ma di tutti i cittadini del Comune e soprattutto migliori le comunicazioni».

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Urbino che vorrei: i risultati del sondaggio http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/urbino-che-vorrei-i-risultati-del-sondaggio/59080/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/urbino-che-vorrei-i-risultati-del-sondaggio/59080/#comments Fri, 14 Mar 2014 09:35:43 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59080 [continua a leggere]]]> URBINO – Ecco i risultati dell’indagine a cui hanno risposto 137 abitanti (67 donne e 70 uomini) tra i 18 e gli 80 anni. Le 17 domande, incentrate sulle principali problematiche della città, vogliono essere una sorta di vademecum per il futuro sindaco.

LEGGIUrbino che vorrei, il vademecum per il nuovo sindaco

ztl vivibilità

ztl commercianti

mezzi in città

Mezzi fuori

Scale mobili

differenziata

Ca' Lucio

Ospedale

Luoghi aggregazione

Chiusura H24

strutture sportive

Universitari

Eventi culturali

Due centri commerciali

Botteghe chiuse

Attrazioni turistiche

Urbino 2

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I “cocci” di Fratte Rosa, concorso per artisti e studenti marchigiani http://ifg.uniurb.it/2014/02/10/ducato-notizie-informazione/i-cocci-di-fratte-rosa-concorso-per-artisti-e-studenti-marchigiani/56768/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/10/ducato-notizie-informazione/i-cocci-di-fratte-rosa-concorso-per-artisti-e-studenti-marchigiani/56768/#comments Mon, 10 Feb 2014 13:55:00 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=56768 [continua a leggere]]]> URBINO –  Artigiani e artisti al tornio, per una sfida sui “cocci”: “Un Museo che Cresce“, è il concorso organizzato dall’Associazione LIS di Fratte Rosa: aperto a tutti gli artisti e artigiani e agli studenti di licei Artistici, Accademia di Belle Arti, Isia e istituti di formazione artistica della Regione Marche, dai 18 ai 35 anni di età. Il 12 marzo è il termine ultimo per presentare il proprio lavoro di terracotta.

Il concorso è organizzato in occasione della mostra Di Terre e di Fuoco che si terrà a marzo nel Convento di Santa Vittoria a Fratte Rosa (PU), e che ha l’obiettivo di valorizzare e rilanciare le terrecotte realizzate nella località maggiore centro produttivo dell’area fra la Valle del Metauro e Cesano, soprattutto i cosiddetti ‘cocci’, utensili di uso domestico.

Le categorie sono due: creazione e decorazione (con una sezione dedicata alle scuole della Regione Marche) e solo decorazione. Per tutti gli altri è possibile concorrere nella categoria fuori concorso e vincere dei workshop di ceramica e del materiale da lavoro.  I partecipanti sono chiamati a rivisitare in ottica contemporanea le terrecotte e i pezzi tipici usati nella cucina locale e prodotti nei secoli a Fratte Rosa, rispettando lo stesso valore d’uso e i principi di risparmio e di sostenibilità tipici delle produzioni di un tempo.

Le tre opere finaliste verranno esposte nella sezione dedicata al concorso all’interno della mostra Di Terre e di Fuoco e i vincitori riceveranno un premio in denaro.

Per avere maggiori informazioni consultare il sito del Convento di Santa Vittoria.

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Bottega di Mestiere, ancora 8 giorni per candidarsi ai tirocini http://ifg.uniurb.it/2014/01/22/ducato-notizie-informazione/bottega-di-mestiere-ancora-8-giorni-per-candidarsi-ai-tirocini/55328/ http://ifg.uniurb.it/2014/01/22/ducato-notizie-informazione/bottega-di-mestiere-ancora-8-giorni-per-candidarsi-ai-tirocini/55328/#comments Wed, 22 Jan 2014 12:27:16 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=55328 [continua a leggere]]]> URBINO – Scade il 30 gennaio il termine per candidarsi al primo ciclo di tirocini  della Bottega di Mestiere Fabrica, a cui aderiscono otto imprese della provincia di Pesaro e Urbino. Ilsecondo ciclo di stage si svolgerà da maggio ad ottobre del 2014.

I  tirocinanti selezionati avranno una borsa di 500 euro mensili. Gli interessati possono rivolgersi ai Centri per l’impiego, la formazione e l’orientamento Professionale di Pesaro, Fano e Urbino. Il progetto Fabrica nasce dalla collaborazione tra CNA e Confartigianato. L’obiettivo è di inserire i giovani nel mondo del lavoro attraverso un tirocinio che non pesi sulle spese dell’impresa ospitante.

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Lavoro, nelle Marche persi 19.000 posti di lavoro nel 2013 http://ifg.uniurb.it/2013/12/02/ducato-online/lavoro-nelle-marche-persi-19-000-posti-di-lavoro-nel-2013/52792/ http://ifg.uniurb.it/2013/12/02/ducato-online/lavoro-nelle-marche-persi-19-000-posti-di-lavoro-nel-2013/52792/#comments Mon, 02 Dec 2013 18:14:39 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=52792 operaioURBINO – Il 2013 è stato un anno drammatico per i lavoratori delle Marche: secondo i dati Istat elaborati dalla Cna e dalla Confartigianato da ottobre 2012 a ottobre 2013 si sono persi  19.000  posti di lavoro. Gli occupati sono, così, scesi da 651.000 a 632.000.

Allo stesso tempo aumentano gli scoraggiati, giovani che non studiano e non lavorano: “Non tutti i  marchigiani che hanno perso il lavoro sono andati a ingrossare le liste degli uffici di collocamento”, affermano le associazioni artigiane. “Quasi la metà di loro ha rinunciato a cercare una nuova occupazione”. Tra di loro ci sono anche gli ultracinquantenni rimasti senza lavoro e senza pensione.

In dodici mesi i disoccupati sono saliti invece da 57.000 a 67.ooo, il dato più alto da inizio crisi. Un marchigiano su dieci, dunque, cerca attivamente un lavoro ma non lo trova. Una percentuale che per i giovani sotto i 24 anni sfiora il 40%.

Se il tasso di disoccupazione sale dall’8 al 9,6 per cento, il tasso di occupazione scende invece dal 62,9 al 61,6 per cento. Ad aver perso il maggior numero di posti di lavoro, tra ottobre 2012 e ottobre 2013, sono stati i servizi. I lavoratori occupati nel commercio e nel terzo settore sono scesi da 403.000 a 393.ooo, con una perdita di 10.000 addetti. Cinquemila posti di lavoro sono andati in fumo nell’agricoltura (da 18 a 13 mila) e 4.000 nell’industria (da 230 a 226.000). Solo la meccanica è in controtendenza e registra un aumento della produzione dello 0,3%

I più colpiti dalla crisi sono, ancora una volta,  i lavoratori dipendenti passati da 493 a 481.000 (-12.000 in un anno) mentre gli autonomi e quelli indipendenti sono diminuiti di 9.000 unità (da 158 a 151.000).

Tra le province marchigiane Fermo paga il prezzo più alto a causa del difficile momento del calzaturiero, seguita da Macerata, con le imprese ascolane che vedono la produzione ridursi del 4,3%. Più alte nella classifica Pesaro e Urbino (-3,3) e Ancona (-3,2).

“In questa situazione di grande difficoltà”, affermano Cna e Confartigianato Marche “le piccole imprese marchigiane hanno saputo creare più posti di lavoro delle grandi aziende, con un saldo positivo di oltre 7.000 lavoratori in dieci anni”.

Bisogna aspettare ancora un anno prima che l’economia della nostra Regione inizi una timida ripresa. Secondo lo studio di Unioncamere – Prometeia, quest’anno nelle Marche è prevista una caduta del Pil dell’1,6% accompagnata da una riduzione dell’occupazione dell’1,3%. La situazione dovrebbe cambiare nel prossimo biennio: la ricchezza interna delle Marche dovrebbe crescere nel 2014 e nel 2015 dello 0,9% mentre l’occupazione dovrebbe risalire dello 0,2%.

In ogni caso alla fine del 2015 i marchigiani saranno comunque più poveri rispetto a cinque anni prima: a dicembre del 2015 il valore aggiunto per abitante stimato sarà di 20.585 euro rispetto ai 21.013 euro del dicembre 2010, con una perdita di 572 euro.

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Artigiani in crisi, l’allarme della Cna “115 aziende chiuse in quattro anni” http://ifg.uniurb.it/2013/05/15/ducato-online/artigiani-in-crisi-lallarme-della-cna-115-aziende-chiuse-in-quattro-anni/47378/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/15/ducato-online/artigiani-in-crisi-lallarme-della-cna-115-aziende-chiuse-in-quattro-anni/47378/#comments Wed, 15 May 2013 15:13:06 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=47378 URBINO – Chi passeggia tra le vie di Cartoceto, piccolo comune distante 30 chilometri da Pesaro, avrà serie difficoltà a sentire il rintocco del martello di un artigiano che conclude la sua opera. E anche chi si trova nei dintorni di Saltara e Orciano non si imbatterà con facilità in una bottega di lavorazione del legno o in una attività di edilizia artigianale. Là dove l’artigianato era tra i settori trainanti dell’economia locale, ora troviamo soltanto capannoni sfitti e botteghe con la serranda abbassata.

Negli ultimi quattro anni di crisi economica, tra Cartoceto, Saltara e Orciano si sono riscontrate ben 85 chiusure di aziende artigianali. “Stiamo assistendo – si legge sul comunicato rilasciato questa mattina dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato – alla progressiva “desertificazione” di questo settore”. Secondo i dati forniti dalla Cna, allargando il campo di indagine anche ai comuni di Barchi, Montemaggiore, Piagge, San Giorgio e Serrungarina, si arrivano a contare ben 115 imprese chiuse negli ultimi quattro anni. “L’aumento della tassazione locale e nazionale, la carenza di infrastrutture e il problema del credito alle aziende si lega alla recessione del settore” si legge nel comunicato della CNA.

“E’ l’epilogo di un lungo periodo di crisi – commenta il sindaco di Cartoceto, Olga Valeri – il mercato dell’edilizia è completamente bloccato e le imprese del territorio, che ruotavano intorno ad esso, non possono fare altro che chiudere”. Il sindaco punta il dito contro le eccessive tasse che stanno soffocando la volontà di resistere di molti artigiani: “Speriamo in qualche intervento da parte del governo. Se a Roma decidessero di togliere l’Imu dai capannoni, sarebbe sicuramente una boccata di ossigeno per le nostre aziende”.

E anche a Saltara la situazione non è certo positiva: “Stiamo soffrendo molto gli effetti della crisi – è la riflessione del sindaco Fabio Cicoli – qui molte aziende che provenivano dalla lavorazione del ferro e del legno si erano riconvertite per entrare nel settore della nautica. Oggi però anche questo mercato è caduto in picchiata e molte imprese sono in difficoltà”.“Una situazione drammatica – racconta il primo cittadino di Orciano, Stefano Bacchiocchi – Cerchiamo di venire incontro ai disoccupati offrendo loro esperienze lavorative di utilità sociale ma come comune abbiamo pochi margini di intervento”.

Per parlare della questione, la Cna ha indetto per domani un incontro con gli imprenditori. Alle 21 nella sala Rossa delegazione comunale di Calcinelli in via Marconi è prevista la presenza del presidente territoriale della Cna, Luciano Barattini, e della vicepresidente provinciale, Emilia Esposito.

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Convegno sull’arte della tessitura, tradizione antica e fonte di nuova imprenditoria http://ifg.uniurb.it/2013/04/15/ducato-notizie-informazione/convegno-sullarte-della-tessitura-tradizione-antica-e-fonte-di-nuova-imprenditoria/42917/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/15/ducato-notizie-informazione/convegno-sullarte-della-tessitura-tradizione-antica-e-fonte-di-nuova-imprenditoria/42917/#comments Mon, 15 Apr 2013 15:13:36 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=42917 [continua a leggere]]]> URBINO – La tessitura è una delle più antiche tradizioni artigianali delle Marche che ancora oggi rappresenta una buona possibilità per le nuove imprese. Per far conoscere ai giovani l’arte di questo lavoro e offrire nuove strategie imprenditoriali, il Consiglio regionale delle Marche ha organizzato un convegno che si terrà mercoledì 17 aprile al collegio Raffaello. All’evento, dal titolo “Identità del territorio, tra storia e leggenda”, interverranno Gian Luca Marcucci, assessore alle politiche educative del Comune di Urbino, Paola Giorgi, vicepresidente dell’assemblea legislativa, Stefano Papetti, storico d’arte, l’imprenditore Piero Guidi, il visual designer Paolo Buroni e la presidente della fondazione tessile italiana, Clelia Traini. Il convegno chiuderà la mostra sull’arte della tessitura allestita al collegio Raffaello.

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Tessitura, tradizione marchigiana. Arte e cultura in mostra al Collegio Raffaello http://ifg.uniurb.it/2013/04/09/ducato-online/tessitura-tradizione-marchigiana-arte-e-cultura-in-mostra-al-collegio-raffaello/41857/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/09/ducato-online/tessitura-tradizione-marchigiana-arte-e-cultura-in-mostra-al-collegio-raffaello/41857/#comments Tue, 09 Apr 2013 16:58:01 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=41857

Maria Callas nei panni della Medea

URBINO – Pierpaolo Pasolini, in un suo giro per l’italia, si ritrovò in una piccola necropoli a Numana, in provincia di Ancona. In un piccolo museo poté ammirare i gioielli e i tessuti indossati dalla leggendaria regina dei piceni e ne fu così colpito da copiarli e farli indossare a Maria Callas nel suo film ‘Medea’. nella necropoli visitata da Pasolini era anche esposto un telaio, il più antico mai ritrovato in Europa. L’arte tessile ha una tradizione antichissima nelle Marche, la terra dove nacque la cultura pre-romana dei Piceni. Questo è stato lo spunto da cui è partita l’idea di una mostra per raccontare due millenni di tradizione tessile intrecciata con arte e poesia: ‘Tra storia, leggenda e identità del territorio’ in un percorso attraverso 35 pannelli.

L’inaugurazione è prevista per domani alle 11.30 al collegio Raffaello. Per Clelia Traini, ideatrice di questo progetto e presidente della ‘fondazione per l’innovazione tessile italiana’, “la nostra forza sta nella tradizione e nella cultura. Dobbiamo partire da questo e far capire ai giovani che per creare ricchezza e affrontare le sfide del futuro dobbiamo apportare l’eccellenza e la riconoscibilità del nostro territorio alla moda, all’artigianato e al design. Solo così possiamo essere competitivi”.

La mostra, infatti, vuole proprio instillare nei più giovani la coscienza di questa tradizione, rilanciando l’artigianato nella modernità: il connubio tra tradizione e tecnologia può dare vita a una nuova forma di ‘alto artigianato’ capace di superare questo momento di crisi e creare nuove figure professionali. Il dicembre scorso, al Moma di New York è stato presentato la Medea di Pasolini restaurata insieme a una sfilata di moda di Frida Giannini, ispirata proprio alle vesti della regina dei piceni. “Se n’è parlato in tutto il mondo, tranne che qui” ha detto la Traini. E ha continuato dicendo che “un popolo che non conosce le proprie radici non può  costruire il proprio futuro”.

Alla conferenza stampa che introdurrà la mostra saranno presenti, oltre a Clelia Traini, il vice presidente dell’assemblea legislativa regionale, Paola Giorgi e il sindaco di Urbino Franco Corbucci.

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I volti e le storie della “Urbino minore” nelle foto di Fulvio Palma http://ifg.uniurb.it/2013/03/19/ducato-online/i-volti-e-le-storie-della-urbino-minore-nelle-foto-di-fulvio-palma/39021/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/19/ducato-online/i-volti-e-le-storie-della-urbino-minore-nelle-foto-di-fulvio-palma/39021/#comments Tue, 19 Mar 2013 08:02:56 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=39021

Locandina della mostra ‘Urbino Minore’

URBINO – “E’ difficile essere grandi in una città dal passato illustre come Urbino”. Queste le prime parole di Fulvio Palma, fotografo e professore di biologia e genetica del comportamento alla facoltà di Psicologia di Urbino. Ama la sua città,il suo passato rinascimentale e l’arte che trasuda dalle pietre del palazzo Ducale, ma è quando parla degli urbinati che gli brillano gli occhi.

La mostra fotografica che verrà inaugurata domani alle 17.30 nella casa di Raffaello, è dedicata all’‘Urbino minore’.  “L’individuo considerato ‘minore’, ossia la gente comune, contribuisce alla storia di Urbino perché è proprio la gente che incontri in piazza la domenica che fa e vive la storia del suo tempo“.

I soggetti delle sue foto sono artigiani: calzolai, falegnami, ceramisti, marmisti, restauratori. “Dal Rinascimento in poi, gli urbinati hanno sempre trasferito la loro conoscenza sulla materia senza intermediari ed è per questo che quando ci mettono in fabbrica per noi è un dramma”. Dicendo questo indica la foto di una giovane donna dal viso assente in una fabbrica di jeans negli anni ’80  e subito dopo indica la foto di Fulvio Santini, artista urbinate nella lavorazione del ferro e dice “la vede la differenza?”.

Per Fulvio Palma è proprio nella ‘normalità’ che Urbino nasconde le sue eccellenze. Vicino alla casalinga che annaffia i fiori e a due innamorati che s’incontrano nella neve, ci sono le foto di Raphael Gualazzi, di Carlo Ceci, celebre storico del costume, dell’artista Vitaliano Angelini e del suo grande amico e scrittore Umberto Piersanti, che domani interverrà per presentare la mostra durante l’inaugurazione.

Di fronte al ritratto di Don Franco Negroni, storico urbinate, Palma si ferma e sorride: “Lui era un mio insegnante,ma non ho mai avuto il coraggio di fotografarne il volto. Era capace di trasmettere grande dignità anche di spalle, pensi che si è sempre rifiutato di indossare i pantaloni da prete”.

Il professor Palma ha un aneddoto per ogni foto, come per esempio quello della centenaria ‘Nonna Marina’ che il giorno in cui morì il suo ‘giovane’ vicino ottantenne, decise di metter due uova in più nell’impasto delle tagliatelle per ‘mangiare alla sua memoria’. Poi c’è la merenda nel campo di fave: per parteciparvi, lo zio del fotografo, sopravvissuto all’affondamento del suo sommergibile durante la seconda guerra mondiale, tornava ogni anno dall’America, perchè “là le fave non eran buone come da noi”.

Negli anni il professore Fulvio Palma si è impegnato nella ricerca per la cura del morbo di Niemann-Pick, una malattia genetica degenerativa. Il suo impegno è nato quando ha scoperto che uno dei suoi amici più stretti aveva due figli affetti da questa malattia. Nonostante la sua professione lo porti a confrontarsi con realtà dure, Palma sà ancora gioire delle piccole cose. “Io sono stato sempre un inguaribile ottimista – dice- sono uno di quelli che quando si sveglia la mattina è contento, perchè – e qui fa una pausa e sorride di nuovo – è la semplicità il segreto di una vita felice”.


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Confartigianato consulenze assicurative per gli associati http://ifg.uniurb.it/2013/03/08/ducato-notizie-informazione/confartigianato-consulenze-assicurative-per-gli-associati/37769/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/08/ducato-notizie-informazione/confartigianato-consulenze-assicurative-per-gli-associati/37769/#comments Fri, 08 Mar 2013 18:28:59 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=37769 URBINO – Da oggi Confartigianato offre un nuovo servizio ai suoi associati. Si tratta di ConfartGlobal s.r.l., che offrirà consulenza agli artigiani per la scelta dei pacchetti assicurativi. L’iniziativa nasce dalla collaborazione con alcuni Partner assicurativi come Donau Spa, Helvetia Spa e i Lloyd’s di Londra, rappresentati da Roberto Oddo e Benedetti Pietro.

Il primo prodotto di ConfartGlobal è Perteconfart Assicura Start, un programma dove ogni mese 50 artigiani residenti nel territorio e suddivisi per categorie saranno affiancati dalle società assicurative per raccogliere e far emergere le loro esigenze e i rischi per poi trovare delle soluzioni condivise e personalizzate in materia di previdenza.

 

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