il Ducato » associazione fuorikorso http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » associazione fuorikorso http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it #Saltabordo, finora 70 gli studenti che hanno aderito http://ifg.uniurb.it/2014/03/26/ducato-notizie-informazione/saltabordo-finora-70-gli-studenti-che-hanno-aderito/60405/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/26/ducato-notizie-informazione/saltabordo-finora-70-gli-studenti-che-hanno-aderito/60405/#comments Wed, 26 Mar 2014 12:29:20 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60405 [continua a leggere]]]> URBINO – Sono circa 70 gli studenti che finora hanno usufruito del servizio navetta #Saltabordo, organizzato e finanziato dall’associazione FuoriKorso Link Urbino, che copre la tratta Borgo Mercatale – Campus Mattei e Borgo Mercatale – Collegi.  “Si tratta di un dato che rimarca l’importanza di trasporti che siano sia più efficienti ed organizzati, sia gratuiti – sottolineano gli organizzatori – il problema di chi vive o studia all’Ex Sogesta non è sottovalutabile, se si pensa che è l’Università stessa ad imporre un luogo tanto dislocato rispetto al centro storico”. La cittadinanza studentesca, sostiene l’associazione, chiede il ripristino di una convenzione mensile e l’adeguamento delle tratte e dei prezzi alle normali necessità quotidiane degli studenti.
Il servizio andrà avanti per tutta la giornata.

 

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“Mai più in autostop fino a Sogesta”, l’iniziativa #saltabordo per migliorare i trasporti http://ifg.uniurb.it/2014/03/18/ducato-online/mai-piu-in-autostop-fino-a-sogesta-liniziativa-saltabordo-per-migliorare-i-trasporti/59607/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/18/ducato-online/mai-piu-in-autostop-fino-a-sogesta-liniziativa-saltabordo-per-migliorare-i-trasporti/59607/#comments Tue, 18 Mar 2014 12:00:37 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59607 foto 2URBINO – ‘Saltare a bordo’ di un pulmino che colleghi facilmente l’isolato ‘Polo E.Mattei’ (Ex Sogesta) con il resto della città e che non costringa gli studenti a fare l’autostop. È questo il ‘sogno’ di molti universitari e l’obiettivo dell’associazione FuoriKorso Link Urbino che ieri ha dato il via a una doppia campagna di sensibilizzazione: ‘#saltabordo‘, dedicata al problema dei trasporti insufficienti, e ‘#salvadanaio #salvasaperi‘, per chiedere un nuovo sistema di tassazione universitaria progressivo, sensibile alla più piccola differenza di reddito dichiarata dagli studenti.

Da ieri la città si è riempita di manifesti colorati che sponsorizzano le campagne. Oltre agli hashtag che saranno lanciati domani anche sui social network, sui cartelloni campeggiano le scritte “Non vogliamo più” e “Vogliamo”, seguite dai relativi elenchi di ‘cose da cambiare’.

“Quello che chiediamo è un miglioramento generale del sistema dei trasporti – afferma Andrea Kleinpoppen, coordinatore dell’associazione FuoriKorso – gli autobus sono pochi, non coprono alcune fasce orarie come la notte e non collegano Urbino alle altre città. L’ultimo pullman da Pesaro è alle 20.15 di sera. Poi stop. La domenica le corse sono ridotte e zone come quella dell’Ex Sogesta rischiano di rimanere completamente isolate. Il giovedì sera gli studenti che abitano al Polo sono costretti a tornare all’una. Altrimenti si fa l’autostop“.

Se il sistema dei trasporti è ‘discutibile’, il prezzo dell’abbonamento annuale è più alto di quello di Roma: “A Urbino manca una convenzione agevolata per gli studenti – racconta Andrea – fino a tre anni fa esisteva. Ora neanche i borsisti ne possono usufruire e tutti sono costretti a pagare l’abbonamento annuale di 275 euro (nella capitale costa 250 euro, senza riduzioni), non rateizzabili. Invece in altre città come Pavia, ad esempio, agli studenti viene chiesto di pagare 8 euro in più nella rata di iscrizione ma quei soldi servono per viaggiare gratis tutto l’anno”.

Disagi non nuovi per chi abita nella città ducale ma ora le lamentele raccolte dall’associazione studentesca serviranno a ‘reagire’. “Vorremmo che i ragazzi ci segnalassero i loro problemi usando ogni mezzo, sia attraverso i social network sia attraverso il colloquio diretto”. E per venire a contatto con gli studenti, il gruppo di FuoriKorso ha già elaborato il suo piano.

“La campagna sarà a tappe – afferma Andrea – il 24,25 e 26 marzo saremo nelle facoltà a parlare con la gente e a raccogliere firme. Il nostro obiettivo è arrivare all’8 maggio con 2000 firme. Il 26 metteremo a disposizione degli studenti un pulmino, noleggiato e finanziato da noi. Ci informeremo su quali sono gli orari peggiori, su quando la tratta rimane più ‘scoperta’ e la copriremo noi, dalla mattina fino alla notte. E gratis”.

Un’iniziativa, quella del pulmino, che già l’anno scorso aveva riscosso molto successo. “Ogni studente che saliva si lamentava del sistema dei trasporti di Urbino – afferma Andrea – ma quest’anno vogliamo fare di più. Ad aprile, quando la riproporremo, realizzeremo anche delle videointerviste agli studenti che poi proietteremo in piazza a maggio”.

Dopo la raccolta firme e l’evento in piazza, il coro di lamentele servirà a smuovere qualcosa? Su questo punto Andrea è scettico. “Di solito l’obiettivo di questo tipo di proteste è chiedere un tavolo. Ma noi non ci crediamo molto perchè al 99,9% siamo sicuri di non ottenerlo. Quello che vogliamo, però, è alzare la voce sul tema. Per ora l’importante è aggregare”.

 

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Associazione FuoriKorso Urbino, eletto il nuovo esecutivo http://ifg.uniurb.it/2013/12/03/ducato-notizie-informazione/associazione-fuorikorso-urbino-eletto-il-nuovo-esecutivo/52887/ http://ifg.uniurb.it/2013/12/03/ducato-notizie-informazione/associazione-fuorikorso-urbino-eletto-il-nuovo-esecutivo/52887/#comments Tue, 03 Dec 2013 13:49:02 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=52887 [continua a leggere]]]> URBINO – È stato reso noto pochi minuti fa il nuovo esecutivo dell’associazione studentesca FuoriKorso. La nomina durante il primo congresso del gruppo. Durante una prima riunione il presidente uscente Gabriella Flammini ha dato lettura dei nuovi responsabili: il coordinatore è Andrea Kleinpoppen, mentre il nuovo responsabile organizzativo è Dario Terraglia. Responsabile per la comunicazione è Ilaria Iannini, mentre i rapporti con università ed Ersu saranno curati da Ilaria Celentano. Nel corso del congresso, l’associazione ha anche deciso di chiedere l’adesione a Link, Coordinamento Universitario, una rete nazionale di movimenti studenteschi nata nel 2008.

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Wifi a Urbino, segnale a macchia di leopardo: la mappa di Fuorikorso http://ifg.uniurb.it/2013/05/14/ducato-online/wifi-a-urbino-segnale-a-macchia-di-leopardo-la-mappa-di-fuorikorso/46465/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/14/ducato-online/wifi-a-urbino-segnale-a-macchia-di-leopardo-la-mappa-di-fuorikorso/46465/#comments Tue, 14 May 2013 06:41:57 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=46465 URBINO – Se in giro vedete ragazzi girovagare nel centro storico con uno smartphone proteso in avanti sappiate che si tratta di ‘rabdomanti 2.0′, studenti alla ricerca del segnale wifi. La città-campus tutta connessa sembra ancora un obiettivo da raggiungere, stando almeno alla ricerca fatta dagli studenti dell’associazione FuoriKorso che hanno battuto palmo a palmo le vie dentro e poco fuori le mura della città ducale armati di portatile e cartina.

Si naviga tranquilli in pieno centro, tra piazza della Repubblica e Palazzo Ducale, stabile il segnale all’interno del dipartimento di Scienze della comunicazione in via Saffi, ma in tutto il resto del centro urbinate, all’interno di diverse sedi universitarie e lungo le mura, la rete è quasi assente.
Nella mappa, ricostruita sulla base della rilevazione dell’associazione FuoriKorso, i punti coperti dalla rete Uwic con segnale:
assente  debole  ottimale


Visualizza Wifi Uniurb secondo FuoriKorso: “immagina puoi” in una mappa di dimensioni maggiori

Partito nel 2006, il progetto Urbino wireless campus (Uwic) era nato con l’intenzione dell’università di dare una connessione internet a tutti, soprattutto nei luoghi pubblici all’aperto con il wifi, con l’appoggio della tecnologia hyperlan per l’utenza residenziale: “Quando il progetto è partito – racconta il professor Alessandro Bogliolo, all’epoca responsabile dell’iniziativa – volevamo colmare il digital divide che subiscono gli studenti urbinati con una rete condivisa, nella speranza che si avvicinassero anche operatori privati”.

Negli anni però Uwic è rimasta per tanti studenti l’unica possibilità di navigare: “Dalla semplice consultazione di email e pagine web – continua  Bogliolo – oggi siamo abituati a un uso della rete più esigente, la nostra dieta digitale è fatta soprattutto di contenuti multimediali che richiedono una banda di connessione maggiore e più capillare”.

Oltre alla quantità di banda richiesta da tutti è il numero di utenti contemporanei a creare diversi problemi: “Nei collegi – aggiunge il professor Bogliolo – arriviamo ad offrire la connessione anche a 500 persone contemporaneamente e rispetto agli inizi la copertura in quegli ambienti è stata anche potenziata”.

I disagi, sottolineano gli studenti di FuoriKorso, restano e sono evidenti in particolare nei luoghi chiusi come nel palazzo di Scienze Politiche in via Bramante: “Il segnale va cercato, – spiega Andrea Kleinpoppen, studente al terzo anno che ha partecipato alla ricerca – ci sono punti all’interno dell’edificio ancora poco coperti”.

Nata con un finanziamento ad hoc, la rete Uwic ora “è tirata al massimo,- chiarisce Bogliolo – inutile potenziare e aumentare il numero degli hotspot (le antenne per distribuire il segnale wifi, ndr) peggiorando la qualità del segnale: sono già in corso lavori di manutenzione e upgrade con un operatore privato per potenziare la rete dorsale, quindi i cavi; il Servizio sistema informatico ateneo (Ssia) sta pianificando il modo per servire le zone più critiche; il Comune con il progetto ‘Urbino free for turist’, in collaborazione con Università e l’operatore Milliway, sta studiando come aumentare la copertura nel centro storico”.

Bisogna fare i conti con diversi enti pubblici che tra loro devono dialogare, quindi, sperare che parlino lo stesso linguaggio e soprattutto che proseguano di pari passo con tempi simili e non troppo lenti. Ma Bogliolo è fiducioso: “Il servizio è stato mappato nel dettaglio; il cablaggio, in particolare nelle stanze dei collegi porterà nuovi vantaggi: entro il prossimo anno accademico la situazione sarà sicuramente migliorata”.

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Violenza sulle donne, domani in piazza a Urbino il flashmob “One billion rising” http://ifg.uniurb.it/2013/02/13/ducato-online/violenza-sulle-donne-domani-in-piazza-a-urbino-il-flashmob-one-billion-rising/34704/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/13/ducato-online/violenza-sulle-donne-domani-in-piazza-a-urbino-il-flashmob-one-billion-rising/34704/#comments Wed, 13 Feb 2013 16:04:41 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=34704 URBINO – Domani tutto il mondo manifesterà contro la violenza sulle donne e Urbino non sarà da meno.
La città parteciperà alla giornata “One billion rising” con un flashmob a Piazza della Repubblica alle 19.00: iniziativa voluta dagli organizzatori del movimento internazionale V-Day, che vuole contrastare la violenza, lo stupro e gli abusi sulle donne.

Pochi passi e solo alcune regole per chiedere la fine di questa ingiustizia. Il movimento ha pubblicato un video con la coreografia da seguire che è possibile guardare, oltre che qui,  sia sul sito del movimento, sia sulla pagina facebook OneBillionRising Urbino.

La presidente dell’associazione  Fuorikorso, Gabriella Flammini, è una delle organizzatrici del flashmob urbinate.

Come è nata l’idea di aderire all’appello?
Siamo stati contattati come associazione Fuorikorso da alcune amiche pugliesi che ci hanno chiesto di aderire all’iniziativa One billion rising. Subito siamo stati entusiasti e abbiamo risposto. Abbiamo chiesto il patrocinio del Comune e della Provincia che sono stati immediatamente felici di accettare la nostra richiesta.

Come avete diffuso la voce? Web o volantini?
Ci siamo mossi direttamente su Facebook, perché permetteva di raggiungere subito più persone. Abbiamo cominciato già dalla  settimana scorsa e abbiamo avuto molte risposte all’evento.

Quante persone verranno in piazza, secondo te?
Almeno 50 tra ragazzi e ragazze anche perché abbiamo contattato diverse scuole di danza ed enti che parteciperanno al flashmob.

Ci sono delle regole da rispettare?
Basta rispettare un ‘dress code’ che prevede come colori da indossare il rosso e il nero, oltre ai loghi dell’One billion rising e poi conoscere la coreografia, ovviamente.

Le immagini e i video del flashmob di Urbino e degli altri in giro per il mondo contribuiranno alla realizzazione di film e libri sul movimento V-day.  Eve Ensler, fondatrice del movimento, ha promosso così l’evento:

One billion rising è la promessa che il 14 febbraio 2013, anniversario dei 15 anni del V-Day, ci sarà un movimento, una vera e propria sollevazione con milioni di donne e uomini di tutto il mondo per dire: “Basta la violenza finisca ora”.
One billion rising farà tremare la terra, unendo ognuno di noi, attraverso la danza.
One billion rising è un appello globale all’azione. Ci riuniremo in tutto il Mondo.
One billion rising è comunitario. Danzeremo insieme con chi ha sofferto, sfidando le ingiustizie: noi, le nostre madri, sorelle, amanti e amiche.
One billion rising è una celebrazione. Balleremo nelle strade, alzeremo le nostre voci, e lasceremo i nostri uffici, le nostre case e le nostre abitudini quotidiane, ci uniremo in un’azione potente per rifiutare che la violenza continui.

 

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