il Ducato » astronomia http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » astronomia http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Sabato 18 Urbino ricorda l’astrofisico Franco Pacini http://ifg.uniurb.it/2013/05/15/ducato-notizie-informazione/sabato-18-urbino-ricorda-lastrofisico-franco-pacini/47283/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/15/ducato-notizie-informazione/sabato-18-urbino-ricorda-lastrofisico-franco-pacini/47283/#comments Wed, 15 May 2013 08:43:32 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=47283 [continua a leggere]]]> URBINO – “Come fai a fare un altro lavoro, quando puoi fare l’astronomo?” chiedeva Franco Pacini, astrofisico di fama internazionale, morto l’anno scorso a 72 anni. Il comune di Urbino, città nella quale lo studioso ha passato la sua giovinezza, lo ricorda sabato 18 maggio con un’iniziativa dalle 9.30 nella sala Serpieri del collegio Raffaello.

Franco Pacini, al quale è stato dedicato anche il nome di un asteroide, è nato a Firenze e ha studiato al liceo classico Raffaello di Urbino. Era molto legato alla città ducale e nel 2002 la giunta e il consiglio comunale gli avevano conferito la cittadinanza onoraria. Ha passato la sua vita ha studiare stelle, supernove, galassie, pulsar, raggi x e gamma. Questa sua passione ha cercato di diffonderla agli studenti e a tutta la società, fondando osservatori e scrivendo libri di divulgazione astrofisica per bambini. È stato presidente dell’Unione astronomica nazionale, ha ricevuto il premio per la scienza della Presidenza del Consiglio, ha partecipato alla costruzione del Large binoculare telescope in Arizona, il più grande telescopio ottico su singola muratura.

L’iniziativa è a entrata libera e saranno presenti dei gruppi di studenti delle scuole superiori e alcuni familiari dello scienziato. Sono previsti interventi del sindaco di Urbino Franco Corbucci, del professor Flavio Vetrano dell’università Carlo Bo, del presidente dell’accademia Raffaello Giorgio Cerboni Bajardi, del fratello dello scienziato Antonio Pacini, di Piero Salinari dell’Osservatorio astrofisica di Arcetri, di Giancarlo Setti dell’Università di Bologna, di Marica Branchesi dell’Università di Urbino e di Antonina Speziale del Galu (Gruppo astrofili Legambiente Urbino).

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Equinozio, Urbino risveglia le meridiane dimenticate http://ifg.uniurb.it/2013/03/19/ducato-online/equinozio-urbino-risveglia-le-meridiane-dimenticate/39019/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/19/ducato-online/equinozio-urbino-risveglia-le-meridiane-dimenticate/39019/#comments Tue, 19 Mar 2013 09:12:45 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=39019

La terrazza della chiesa di Sant’Agostino che nasconde una meridiana

URBINO – Fogli bianchi, vetrini neri, squadre e matite colorate. Ecco il materiale richiesto dal Galu (Gruppo astrofililegambiente di Urbino) a chi vorrà toccare “con mano” il prossimo equinozio di primavera. Quest’anno è atteso per il 20 marzo verso le 11 il momento in cui il sole si troverà perpendicolare all’equatore, in modo che la linea di separazione tra la zona in ombra e quella illuminata della terra passi per i poli.

Sono quattro gli eventi in programmazione nell’urbinate dal 20 al 22 marzo, gestiti da Galu e Cea (centro educativo ambientale) Casa delle Vigne. E, oltre alla comprensione del fenomeno astronomico, saranno anche occasione per riscoprire le meridiane della zona.

La manifestazione partirà alle 12 del 20 marzo nel Duomo di Fossombrone, dove i partecipanti saranno aiutati a capire i concetti di eclittica ed equatore celeste, a misurare il diametro del sole e a cogliere la discrepanza tra i segni zodiacali e l’effettiva astronomia delle costellazioni.

Il 21 marzo l’appuntamento si sposterà a Urbino: ore 11.45, Porta Santa Lucia. Il protagonista sarà un mappamondo portatile su cui rintracciare il meridiano che passa per la città ducale, confrontarlo con la longitudine rispetto a Greenwich e Catania e con la linea meridiana.

Il 22 marzo sono due gli eventi in programma. Dalle 11.45 alle 12.30 è prevista un’analisi dell’orologio solare presente nel cortile della facoltà di economia dell’Università Carlo Bo, che ha sede in via Saffi. Dalle 20 alle 22 l’iniziativa si concluderà osservando il cielo equinoziale dal parco cittadino muniti di telescopi.

Sfatare i falsi miti utilizzando metodi scientifici è uno dei fari che guidano l’iniziativa, in modo da “vivere il cielo come l’altra metà del paesaggio, ma puntando bene i piedi per terra”. Queste le parole di Antonina Speziale, astrofila del Galu dedita alla valorizzazione di strumenti quali orologi e meridiane. La serie di incontri nasce anche per applicare l’astronomia alla riscoperta di Urbino, dei suoi angoli (e meridiane) nascosti. Se “andare a scuola di tempo” è il desiderio espresso dalla Speziale, questo obiettivo sarà parzialmente raggiunto.

In occasione dell’equinozio, la Valle del Metauro aprirà le porte alle sue meridiane più nascoste, ma non a tutte. Resterà ancora invisibile quella della chiesa di Sant’Agostino, in via Saffi, che è una delle due uniche meridiane a camera oscura presenti nella regione Marche, assieme a quella del Duomo di Fossombrone. Gli astrofili del Galu l’hanno raggiunta su permesso della curia, ma aprirla al pubblico è al momento impossibile.

Se le meridiane da esterno sono orologi solari, quelle da interno sono dei fori realizzati in modo che alle 12 di ogni giorno la luce solare possa confluirvi e generare un fascio che attraversi il pavimento da nord a sud. La chiesa di Sant’Agostino fu scelta per questa operazione astronomica in quanto unica in tutta la città ad avere una parete libera esposta a sud dove poter praticare un foro. Non a caso fu restaurata nel ‘700 per volontà di Papa Clemente XI, nato a Urbino, che ordinò anche la realizzazione di una meridiana nella chiesa romana di Santa Maria degli Angeli.

“Trasformare queste chiese in aule di astronomia” è la missione della Speziale e degli altri astrofili del Galu, attraverso un percorso storico-artistico che confluirà in una pubblicazione. Nel frattempo siamo attesi numerosi dall’equinozio di primavera.

 

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