il Ducato » beni culturali http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » beni culturali http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Turismo culturale, l’Italia cresce, le Marche no. E Palazzo Ducale si riempie solo grazie a grandi mostre http://ifg.uniurb.it/2015/05/06/ducato-online/turismo-culturale-litalia-cresce-le-marche-no-e-palazzo-ducale-si-riempie-solo-grazie-a-grandi-mostre/73726/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/06/ducato-online/turismo-culturale-litalia-cresce-le-marche-no-e-palazzo-ducale-si-riempie-solo-grazie-a-grandi-mostre/73726/#comments Wed, 06 May 2015 16:24:19 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73726 DSC_0458

L’ingresso di Palazzo Ducale

URBINO – Vent’anni di alti e bassi, un saliscendi che però porta più spesso il segno meno. I grafici dei risultati di incassi e affluenza del Palazzo Ducale di Urbino negli ultimi due decenni tracciano la linea di una sostanziale decrescita, con pochi picchi isolati. La fotografia che emerge dai dati raccolti dall’Ufficio statistica del ministero dei Beni culturali, nell’ambito del Programma statistico nazionale, è infatti quella di un turismo stagnante. Ma per le Marche si può dire la stessa cosa: le due linee sono praticamente parallele.

Valori che non reggono il confronto con il trend nazionale, che invece è in continua ascesa, sia per quanto riguarda il numero di visitatori che per gli incassi annuali. Per Urbino, un record di introiti e visitatori nel 2001, poi il crollo costante fino al 2004. Da allora sono passati più dieci anni, ma la situazione non è migliorata. Al contrario, sono stati registrati i record negativi: nel 2010 319mila euro per Palazzo Ducale e 734mila nell’intera regione (valori indicizzati al 2014 per l’inflazione). E solo nello scorso anno si è avviata una leggera ripresa, ma sempre al di sotto dei risultati di inizio secolo.

Dati che tengono conto del valore dell’inflazione annuale

I dati, disponibili online, evidenziano anche il grande ruolo giocato da Palazzo Ducale nell’andamento delle Marche. Insieme alla rocca di Gradara, rappresentano quasi la totalità di incassi e ingressi regionali. Il loro andamento è quindi in grado di influire su quello dell’intera regione che, nel 2014, era ancora al di sotto dei valori del 1996 relativi agli introiti, nonostante un numero di visitatori maggiore.

Le eccezioni sono poche e i momenti di ripresa corrispondono sempre a grandi eventi, come le mostre temporanee organizzate nelle sale di Palazzo Ducale. Il 2001 è stato l’anno più fruttuoso per la Galleria nazionale delle Marche (Palazzo Ducale): oltre 600mila euro di incassi e 240mila visitatori in corrispondenza dell’esposizione contemporanea della Fornarina di Raffaello e del Dittico dei Duchi di Piero della Francesca. Una mostra che come ha raccontato al Ducato Lorenza Mochi Onori, soprintendente per il patrimonio storico e artistico delle Marche dal 2003 al 2009, “è stato un gesto per omaggiare Carlo Bo, che prima di morire aveva scritto una lettera in cui si auspicava il ritorno della Fornarina a Urbino”.  Nel 2009, altro successo di pubblico per la mostra Raffaello e Urbino, ma in questo caso gli incassi non hanno raggiunto i 400mila euro.

Dati che tengono conto del valore dell’inflazione annuale

“Le ragioni di questo andamento sono molteplici – ha detto Mochi Onori – bisogna tenere conto di numerose varianti”. Secondo la ex soprintendente le Marche sono una regione ‘isolata’, difficile da raggiungere, certamente non una regione di passaggio. È quindi necessario sapere richiamare i turisti con eventi ‘eccezionali’, come le mostre temporanee, nonostante le attrazioni marchigiane abbiano una buona base di visitatori anche per le mostre permanenti. “È necessario lanciare nuove iniziative – ha detto Mochi Onori – per esempio, ho suggerito di riaprire le case storiche dei centri cittadini, che sono una grande attrazione e dovrebbero rappresentare l’offerta peculiare della nostra regione”.

La motivazione delle basse entrata degli ultimi venti anni è data anche dall’altissimo numero di ingressi gratuiti, spesso più di quelli a pagamento. Fino all’anno scorso, infatti, gli over 65, che rappresentano una grossa fetta del turismo nazionale, avevano diritto all’ingresso gratuito nei musei. Con la riforma del ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini è scomparso questo ‘privilegio’ ed effettivamente nell’ultimo anno, a fronte di un numero di visitatori quasi uguale a quello del 2013, gli incassi sono aumentati di circa 40mila euro.

Dati che tengono conto del valore dell’inflazione annuale

Non è d’accordo con una visione pessimistica Agnese Vastano, della Soprintendenza per i Beni storici artistici ed etnoantropologici delle Marche. “Palazzo Ducale, così come gli altri musei delle Marche, hanno da sempre un andamento costante. Anzi nel 2014 e nei primi mesi del 2015 c’è stato un grande miglioramento”. A gennaio, febbraio e marzo si sono registrati 10mila ingressi in più rispetto all’anno precedente e, come ricorda la Vastano, “in quei mesi non abbiamo avuto nessuna mostra temporanea. Si tratta anche di un periodo di bassa stagione, quindi questo risultato è ancora più significativo”. E il primo week-end di maggio, beneficiando della mostra Lo studiolo del Duca, si è chiuso con circa 7mila ingressi. “Considerando il periodo di crisi che stiamo attraversando e la posizione scomoda delle Marche e di Urbino, la nostra situazione è buona. Dobbiamo essere positivi” ha concluso la Vastano.

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Casa della Poesia, gli urbinati non sanno cos’è. Sgarbi: “Ignorante chi non la conosce” http://ifg.uniurb.it/2015/04/11/ducato-online/casa-della-poesia-gli-urbinati-non-sanno-cose-sgarbi-ignorante-chi-non-la-conosce/70224/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/11/ducato-online/casa-della-poesia-gli-urbinati-non-sanno-cose-sgarbi-ignorante-chi-non-la-conosce/70224/#comments Sat, 11 Apr 2015 08:00:47 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=70224 VIDEO Inaugurata il 27 marzo, è uno spazio dedicato a letture, mostre e presentazioni di libri. Ma gli urbinati sanno poco o nulla della sua esistenza. Abbiamo chiesto loro se ne avessero sentito parlare. La maggior parte ha risposto con uno sguardo perplesso. Secondo l'assessore chi si occupa della comunicazione "è in ritardo ma sicuramente provvederà"]]> URBINO – A Urbino c’è la Casa della Poesia. Ma nessuno lo sa. O quasi. In giro per le strade di Urbino solo in pochi sono a conoscenza dell’inaugurazione del 27 marzo scorso a Palazzo Odasi, dove prima sorgeva il Museo della Città. Online non c’è un sito per avere informazioni e per le strade del centro non c’è nessuna indicazione sul nuovo spazio culturale.

“Quelli che non sanno niente della Casa della Poesia sono ignoranti, non conoscono Ezra Pound“, afferma Vittorio Sgarbi, assessore alla Cultura che ha fortemente voluto la nascita del progetto. “Non sanno neanche dove sono i quadri dei fratelli Jacopo e Lorenzo Salimbeni” – aggiunge – “E per quel che riguarda la comunicazione, chi se ne occupa è in ritardo ma sicuramente provvederà”.

La casa della Poesia è stata realizzata per dare a Urbino “un luogo vivo, dove si faranno presentazioni di libri, si faranno incontri dedicati a poeti e scrittori. Sarà il luogo elettivo dove si parlerà di letteratura. Ma non solo”. Così è riportato dal sito del Comune e questa è l’unica traccia istituzionale online che però non è inclusa nella sezione beni culturali>musei e gallerie. Si trova qualcosa nell’area stampa e tra gli eventi, ma solo se si fa una ricerca accurata. Un turista che approda a Urbino, dunque, non riesce ad avere nessuna informazione su una novità rilevante mentre, ad ora, continuerà a finire nel sito dedicato al Museo della città, ormai inesistente nella realtà ma ‘intatto’ nel virtuale.

In mancanza di informazioni chiare, allora, è bene fare un punto insieme all’assessore stesso. L’ingresso è gratuito e Sgarbi ci tiene a sottolineare che “la Casa della Poesia è stata fatta per risparmiare il costo di un museo deserto. È inutile aprirla tutti i giorni, è un posto dove si fanno degli eventi singoli, come in un teatro. Al momento sono organizzati degli incontri e quando sarà pronto anche l’archivio sonoro probabilmente si aprirà su appuntamenti”.

Nel progetto è infatti prevista l’installazione di un museo delle voci di 100 poeti, dal 1900 a oggi, tra cui Oscar Wilde, Ezra Pound, Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale, solo per citarne alcuni. “Nell’archivio – afferma l’assessore – ci saranno anche i nastri che doneranno la figlia e il nipote di Pound presenti il giorno dell’inaugurazione, dove c’erano 4000 persone”.

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Una sala di Palazzo Odasi

Palazzo Odasi al momento ospita una mostra fotografica dedicata proprio al poeta statunitense, allestita con opere di artisti tra cui Coburn e Cartier-Bresson. In un’altra sala si è trasferita la sala di lettura per bambini LillliPut, prima ospitata nel Collegio Raffaello. In programma anche una serie di incontri con scrittori intitolata Lascia che parli il vento. Dal canto al mito, il primo con Tomaso Kemeny è previsto per il 10 aprile. Per conoscere la programmazione completa e per non perdersi in “navigazioni difficili”, qui tutte le date degli incontri.

 

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La soprintendente Valazzi: “La conoscenza prima azione di tutela” http://ifg.uniurb.it/2013/04/13/ducato-online/intervista-a-maria-rosaria-valazzi-soprintendente-delle-marche-la-conoscenza-prima-azione-di-tutela/42585/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/13/ducato-online/intervista-a-maria-rosaria-valazzi-soprintendente-delle-marche-la-conoscenza-prima-azione-di-tutela/42585/#comments Sat, 13 Apr 2013 12:19:06 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=42585

Complesso scultoreo Palazzo Ducale

URBINO – L’Italia è uno dei Paesi che investe meno in cultura (1,1% del Pil secondo gli ultimi dati Eurostat). Come si tutela l’immensa ricchezza del patrimonio italiano con i pochi fondi a disposizione? Lo abbiamo chiesto alla soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche, Maria Rosaria Valazzi, che ci ha concesso un’intervista in esclusiva per il nuovo numero del Ducato, tutto sulla cultura.

“Non ci occupiamo solo di patrimonio artistico, ma tocchiamo un campo culturale molto più vasto, che riguarda tutta l’immensa produzione del passato e del presente, in relazione alla catalogazione e alla valorizzazione. Per noi, tutela ha un significato specifico:ci interessa particolarmente l’aspetto della conservazione, che riguarda tutto il ciclo di vita dell’opera d’arte”.

Come Soprintendenza delle Marche, quali sono i vostri compiti?
“La prima azione di tutela è la conoscenza: ricerca, ispezione, territorio. I passi successivi sono il restauro, la manutenzione e la fruizione. La tutela dell’opera d’arte non deve essere concepita come un’azione sterile. E’un altissimo servizio che svolgiamo per conto della comunità, che può essere fatto attraverso canali più tradizionali o inaspettati”.

Quali sono le mostre attualmente in corso?
“Abbiamo restaurato con i nostri fondi la Visitazione di Giovanni Santi, padre di Raffaello, attualmente esposta a Fano: il lavoro è stato realizzato in collaborazione con le facoltà di Scienze Ambientali e di Restauro. E’ stata utilizzata una tipologia d’indagine scientifica non distruttiva, ovvero il rilevamento tramite riflettografia a raggi infrarossi che, superando il livello del colore, ha riportato alla luce uno dei pochissimi disegni preparatori di questo artista”.

Progetti futuri?
“Stiamo preparando un’esposizione sul Settecento marchigiano. Lo stesso Palazzo Ducale in questo momento è un cantiere aperto, sono previsti lavori per un costo di tre milioni. La conseguenza negativa di questa grande campagna di restauro sarà la chiusura di alcune parti dell’edificio, specialmente nella facciata dei Torricini. Non possiamo rinunciare all’agibilità del palazzo, per cui le parti più importanti rimarranno visibili e ospiteranno piccole esposizioni. Ma, prima della chiusura, dal 23 aprile fino al 5 maggio, sarà possibile visitare l’appartamento del duca, dove abbiamo appena terminato alcuni lavori preliminari. Già in questa prima fase sono venute alla luce opere bellissime. Il repertorio scultoreo del Palazzo Ducale credo sia il più ricco del Rinascimento italiano: nel giro di qualche anno realizzeremo un volume fotografico su questo tema”.

Come vi state preparando alla sfida per il titolo di capitale europea del 2019?
“Quello che abbiamo realizzato e quello che realizzeremo a breve è frutto dei fondi stanziati per la mostra su Lorenzo Lotto nelle Marche, alla Venaria Reale di Torino, ma possiamo dire che Palazzo Ducale sarà il fulcro artistico dei progetti che presenteremo per la competizione, da ultimare entro il 2015. Per quanto riguarda lo spazio museale avremo un ampliamento della Galleria Nazionale e una risistemazione del percorso espositivo. Inoltre integreremo le opere d’arte con contenuti multimediali e sistemi informatici all’avanguardia”.

Proprio in questo numero del Ducato abbiamo scoperto che gli oratori della città necessitano di essere restaurati
“Abbiamo previsto a breve un intervento sull’oratorio di San Giovanni. La dottoressa Vasano ha curato il monitoraggio degli affreschi dei Salimbeni. In questo caso sono le confraternite che devono far partire i lavori, noi svolgiamo funzione di controllo e abbiamo una deroga speciale per autorizzare casi urgenti di ristrutturazioni. Anche per San Bernardino sono previsti lavori, soprattutto di natura architettonica”.

Le sembra che si sia fatto abbastanza per valorizzare il patrimonio della città ducale?
“E’ un problema di giusta promozione. Per tanto tempo Urbino non si è resa conto, o meglio, ci si è accorti tardi del patrimonio che si aveva fra le mani. Fino a dieci, quindici anni fa, non si riteneva che il Palazzo Ducale fosse una delle risorse più importanti della città. Sulla cultura s’investe veramente poco e la crisi ha fatto il resto: nel nostro territorio, per esempio, hanno chiuso molte ditte di restauro con cui abbiamo lavorato per anni. D’altra parte, Urbino, che a livello istituzionale sta ricevendo più attenzione rispetto a qualche anno fa, sembra alla ricerca di un modo per riemergere. Un’altra mia impressione è che la città sia più considerata all’estero che in Italia”.

A testimoniarlo è anche il successo della mostra di Barocci alla National Gallery di Londra
“Da quando è partita, i musei di tutto il mondo sembrano molto interessati ad ospitare l’esposizione, ma per il momento dobbiamo fermarci per mancanza di fondi”.

 

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Dal 29 marzo al 3 giugno, il restauro de “La Visitazione” di Giovanni Santi in mostra a Palazzo Ducale http://ifg.uniurb.it/2013/03/25/ducato-notizie-informazione/dal-29-marzo-al-3-giugno-il-restauro-de-la-visitazione-di-giovanni-santi-in-mostra-a-palazzo-ducale/40132/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/25/ducato-notizie-informazione/dal-29-marzo-al-3-giugno-il-restauro-de-la-visitazione-di-giovanni-santi-in-mostra-a-palazzo-ducale/40132/#comments Mon, 25 Mar 2013 15:35:55 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=40132 [continua a leggere]]]> Uno dei più importanti dipinti di Giovanni Santi, “La Visitazione”, recentemente restaurato, sarà esposto nella Sala dei Banchetti di Palazzo Ducale, dal 29 marzo al 3 giugno 2013. L’inaugurazione dell’esposizione, invece, si terrà mercoledì 28 marzo alle ore 17.

Il restauro è stato realizzato a cura della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici e Etnoantropologici delle Marche e della facoltà di Scienze Ambientali dell’Università di Urbino. Tra le tecniche utilizzate, la riflettologia a infrarossi, usata per penetrare sotto lo strato pittorico e scoprire il disegno preparatorio dell’opera.

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Progetti a rilento per Urbino capitale europea 2019, il Comune: “Lavoriamo dietro le quinte” http://ifg.uniurb.it/2013/02/21/ducato-online/progetti-a-rilento-per-urbino-capitale-europea-2019-il-comune-lavoriamo-dietro-le-quinte/35376/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/21/ducato-online/progetti-a-rilento-per-urbino-capitale-europea-2019-il-comune-lavoriamo-dietro-le-quinte/35376/#comments Thu, 21 Feb 2013 09:46:05 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=35376

URBINO – Nella corsa per essere scelta come Capitale europea della Cultura 2019, Urbino si trova ancora ai blocchi di partenza rispetto a molte altre concorrenti italiane. La candidatura della città ducale è stata rilanciata pochi giorni fa alla Bit (Borsa internazionale del turismo di Milano) dal governatore delle Marche Gian Mario Spacca e dal sindaco Franco Corbucci.

Alla Bit era presente anche Jack Lang, ex ministro francese della cultura, scelto come presidente del comitato promotore, che ha dichiarato: “Urbino, non solo la storia ma anche il futuro: la culla di una nuova utopia, simbolo del nuovo Rinascimento europeo”.

Come è scritto nel bando di concorso, l’arma vincente è un progetto concreto, che non si limiti all’esaltazione del patrimonio artistico-culturale, ma si fondi su risorse e capacità presenti nel territorio che possano essere alla base di un nuovo sviluppo, economico, sociale e culturale. Tradotto: finanziamenti, infrastrutture (come strade e collegamenti con i mezzi di trasporto), eccellenze territoriali (produzione locale), strutture di accoglienza turistiche e culturali.

“Per ora non è in atto alcuna procedura di monitoraggio, che si attiverà soltanto dal momento di presentazione dei progetti a settembre”, dicono dal Focus Point del Ministero dei beni Culturali (Mibac). Cercando informazioni sulle potenziali candidate, la gara sembra già iniziata e la città ducale ha molto terreno da recuperare, specialmente in tema di comunicazione e tecnologia. Urbino non ha un sito ad hoc. Ancora più difficile capire, a parte lo studioso francese Jack Lang, chi costituisca il comitato promotore.

Perugia e Assisi, candidate allo stesso titolo, hanno già un sito web ricco di contenuti e molto seguito con account Twitter e Facebook. Le prime iniziative collegate alla candidatura a capitale europea risalgono al 2008 e per questo scopo si sono costituiti una fondazione, un comitato scientifico e un comitato promotore.

Spostandosi a nord, anche Ravenna ha predisposto molte attività e progetti per la sua candidatura, rafforzando i contatti con Sofia, tra le favorite del titolo in Bulgaria.

Un’altra rivale temibile per la città del Duca è Matera, che nel 2012 ha creato un’applicazione per iPhone e Android in vista del 2019, che si è  posizionata al quinto posto fra le app più scaricate in Italia.  Per prepararsi all’appuntamento Matera 2019 ha messo in piedi un “web team” che ha contribuito a testare la app e sta contribuendo a curarne la promozione sui social network.

Quest’anno, a settembre, scadrà il termine di presentazione dei progetti per le candidature. A confermarlo è Leila Nista, dirigente del Focus Point Capitali Europee del Mibac: “A novembre inizierà la vera e propria competizione. Per il momento stiamo ricevendo molte manifestazioni d’interesse. Non è possibile parlare nemmeno di candidature ufficiali. Gli elenchi delle città che si trovano sui siti web non sono definitivi, da gennaio molte altre realtà locali ci hanno chiesto informazioni”.

Dal Comune affermano di agire strategicamente “lavorando dietro le quinte”. Non ci si sbilancia nemmeno sulle date di presentazione del sito web, che dovrebbe vedere la luce “entro qualche settimana”. Anche il logo c’è, “ma prima di metà marzo non verrà presentato”. Si parla addirittura di  “infrastrutture che daranno un nuovo profilo alla città”, ma che la superstrada Fano-Grosseto venga inclusa nel progetto è solo un’ipotesi.

Per quanto riguarda la presenza di big della cultura nel comitato promotore, l’unico nome confermato da Palazzo Ducale è quello dell’ex ministro francese Jack Lang, presidente e ideatore del titolo del progetto “Utopie Concrete”. Niente di certo su Umberto Eco e Gerard Schröder.

Da Palazzo Raffaello (sede della Giunta marchigiana) trapela qualche informazione sui finanziamenti da destinare alle iniziative: “La Regione ha concentrato in un unico pacchetto i fondi per infrastrutture, mobilità e sanità, in modo che il territorio di Urbino possa destinarli a questa funzione agendo con più autonomia”, dice Claudia Lanari, dirigente del settore cultura, che sottolinea l’intenzione di coinvolgere tutte le Marche nel progetto.

Un’occasione da non perdere per Urbino: oltre alla visibilità a livello europeo, infatti, il premio finale per la città che nel 2019 sarà eletta capitale Europea della Cultura è di un milione mezzo di euro.

Queste le candidature annunciate (ma non ancora ufficializzate) per l’evento del 2019: Aosta, Amalfi, Bari, Bergamo, Brindisi, Caserta, L’Aquila, Mantova, Matera, Palermo, Perugia e Assisi, Ravenna, Siena (con Grosseto), Siracusa e il Sud-Est, Urbino, Venezia e il Nord-Est, Bolzano, Regione Autonoma di Trento, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

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Emergenza neve, dallo Stato 1 milione di euro per San Bernardino http://ifg.uniurb.it/2012/03/09/ducato-notizie-informazione/emergenza-neve-dallo-stato-1-milione-di-euro-per-san-bernardino/28008/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/09/ducato-notizie-informazione/emergenza-neve-dallo-stato-1-milione-di-euro-per-san-bernardino/28008/#comments Fri, 09 Mar 2012 14:28:22 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=28008 [continua a leggere]]]> URBINO – Un milione di euro al convento di San Bernardino per i danni subìti dalla neve. L’annuncio, questa mattina, del sottosegretario ai beni culturali Roberto Cecchi durante un incontro istituzionale a Urbino. Per gli stanziamenti si attingerà  al fondo di riserva del ministero dei beni culturali, circa 4 milioni di euro, per i primi interventi urgenti ai beni culturali danneggiati dalle nevicate.

Il sottosegretario ha auspicato che si possa far ricorso anche ai fondi dell’8 per mille per “preservare il patrimonio culturale, la piu’ grande ricchezza del Paese”. Ha poi lodato “la grande collaborazione istituzionale e la risposta efficace’ del territorio durante l’emergenza neve”.

 

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Infiltrazioni al Duomo, atteso sopralluogo dei tecnici da Ancona http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/infiltrazioni-al-duomo-atteso-sopralluogo-dei-tecnici-da-ancona/24781/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/infiltrazioni-al-duomo-atteso-sopralluogo-dei-tecnici-da-ancona/24781/#comments Wed, 15 Feb 2012 11:02:18 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=24781 [continua a leggere]]]> URBINO – Prevista in tarda mattinata una riunione tra la Soprintendenza di Urbino e gli architetti Biagio De MartinisPaola Mazzotti, rispettivamente della Soprintendenza per i beni architettonici delle Marche e della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici.  La vicedirettrice di Palazzo Ducale, Agnese Vastano, fa sapere che i due tecnici faranno anche un sopralluogo all’interno del Duomo, “dove ci sono infiltrazioni d’acqua”.  Nell’incontro si farà il punto sui danni subiti, a causa del peso della neve, dal patrimonio storico nel comprensorio urbinate, e sui rischi delle infiltrazioni d’acqua, già segnalate “alla chiesa di Santa Caterina a Cagli, al Palazzo ducale di Urbania e alla Rocca di Sassocorvaro”.

 

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Neve, Spacca a Urbino: “Salvaguardia beni artistici è priorità” http://ifg.uniurb.it/2012/02/12/ducato-notizie-informazione/neve-spacca-a-urbino-salvaguardia-beni-artistici-e-priorita/23639/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/12/ducato-notizie-informazione/neve-spacca-a-urbino-salvaguardia-beni-artistici-e-priorita/23639/#comments Sun, 12 Feb 2012 18:30:03 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=23639 [continua a leggere]]]> URBINO – Il presidente della Regione Gian Mario Spacca oggi è stato a Urbino per un sopralluogo e ha partecipato alla riunione del Coc (Centro operativo comunale) con il sindaco Franco Corbucci e i rappresentanti della Provincia. Tra le maggiori criticità analizzate, oltre i disagi causati dall’enorme quantità di neve, anche la tutela del patrimonio storico-artistico.

“Tra le emergenze che stiamo affrontando in queste ore ad Urbino – ha detto Spacca – c’è anche la salvaguardia dei beni storico-archiettonici, dal Palazzo Ducale al Monastero di Santa Chiara, dagli Oratori ad altri edifici di pregio. La tenuta delle coperture sotto il peso della neve e il rischio di infiltrazioni d’acqua, rappresentano al momento le maggiori criticità”. Oltre ad effettuare il costante monitoraggio delle strutture, si stanno studiando soluzioni tecniche per liberare le coperture dagli abbondanti accumuli di neve.

 

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Rischio crolli, Comune allontanerà studenti che dormono nei sottotetti http://ifg.uniurb.it/2012/02/12/ducato-notizie-informazione/rischio-crolli-maggiore-con-disgelo-studenti-non-dormite-nei-sottotetti/23510/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/12/ducato-notizie-informazione/rischio-crolli-maggiore-con-disgelo-studenti-non-dormite-nei-sottotetti/23510/#comments Sun, 12 Feb 2012 13:15:50 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=23510 [continua a leggere]]]> URBINO – Sciogliendosi, il peso della neve cresce, facendo aumentare anche il pericolo che i tetti possano cedere. Lo ha spiegato l’ingegnere Domenico Fucili che ha aggiunto: “Si faranno dei controlli in tutto il centro storico e inviteremo gli studenti che abitano nei sottotetti a trovare un’altra sistemazione”. I tetti crollati finora sono circa una decina e principalmente si è trattato di capannoni rurali. Gli ispettori si stanno attivando per monitorare i beni culturali della città.

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