il Ducato » bilancio http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » bilancio http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Spending review: ‘stangata’ di 759mila euro per Urbino e 237mila per Fermignano http://ifg.uniurb.it/2015/03/04/ducato-online/spending-review-stangata-di-759mila-euro-per-urbino-e-237mila-per-fermignano/67134/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/04/ducato-online/spending-review-stangata-di-759mila-euro-per-urbino-e-237mila-per-fermignano/67134/#comments Wed, 04 Mar 2015 16:45:31 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67134

Urbino

URBINO – Cambiano le regole per la spending review voluta dal governo Monti: nel 2015 i tagli previsti aumentano del 50 per cento. Per Urbino però significa che il bilancio comunale subirà una riduzione di fondi per 759mila euro. Sforbiciata di 237mila euro invece per il comune di Fermignano.

L’accordo tra governo e sindaci, siglato durante l’incontro Conferenza Stato-Città del 22 gennaio, prevede l’aumento complessivo dei  tagli ai comuni da 375,6 milioni a 563,4 milioni di euro. Le casse dei comuni si svuotano ulteriormente dopo la legge di stabilità approvata lo scorso dicembre che grava sui comuni per un totale di 1,2miliardi di euro.

Il comune di Urbino. “Le manovra economica – dice al Ducato l’assessore al bilancio Christian Cangiotti – è ancora da disegnare. Per il momento abbiamo previsto solo alcune riduzioni interne al comune”. Parte di questi tagli riguarderanno il personale amministrativo per una riduzione di 300mila euro. Nessuno perderà il lavoro ma non verranno attivati bandi di concorso per riempire i posti vacanti lasciati da chi va in pensione.
Il comune ha deciso di risparmiare 50mila euro sulle assicurazioni che coprono i beni del comune e  l’assicurazione sulla responsabilità civile. Di una cosa siamo certi – conclude l’assessore – non ridurremo affatto i servizi sociali, fondamentali per la comunità, soprattutto in un momento difficile come questo. I comuni pesano sullo bilancio dello Stato meno del 10% eppure siamo i primi dove tagliano”.

COMUNE ABITANTI
TAGLI
FANO
62.929 2.673.808,76
FERMIGNANO
8.616 237.503,37
FOSSOMBRONE
9.845 429.450,19
GABICCE MARE
5.849 344.759,21
MONDOLFO
11.737
398.105,90
PESARO
94.346
3.173.668,26
URBANIA
7.083
339.118,53
URBINO
15.503
759.773,98
TOTALE PROVINCIA PESARO E URBINO
12.675.401,09

Questi sono i risultati della manovra economica varata dal Governo per coprire il bonus da 80 euro ai dipendenti con i redditi medio-bassi e per l’esenzione dall’Imu per i terreni agricoli. Le cifre dei tagli comune per comune sono state decise il 26 febbraio con un decreto del Viminale, pubblicato il 2 marzo sulla Gazzetta Ufficiale. L’intera provincia di Pesaro-Urbino verrà privata di oltre 12milioni mentre per la sola città di Pesaro ci sarà una ‘sforbiciata’ di 3 milioni di euro.

La manovra
. Ogni anno fino al 2018 i comuni italiani dovranno ridurre le spese delle pubbliche amministrazioni per acquisti di beni e servizi in ogni settore. La distribuzione dei tagli, concordata nell’incontro di gennaio, riguarderà tutti i comuni italiani ad eccezione delle province di Lucca e Massa Carrara, colpite dal terremoto del 21 giugno 2013. Il criterio principale con cui  è stata ridisegnata la manovra si basa sul calcolo spese sostenute da ogni comune e registrate dal Siope, il sistema informativo che monitora le operazioni degli enti pubblici. La manovra dei tagli ha subito un aumento rispetto a quanto previsto lo scorso autunno.

Le amministrazioni comunali hanno tempo fino al 31 marzo per approvare il bilancio preventivo 2015. La commissione al bilancio di Urbino si è riunita il 26 febbraio, quando è stato pubblicato il decreto del Viminale sui tagli, per discutere in che modo intervenire. Cangiotti garantisce che “la commissione bilancio si riunirà altre volte” e che il bilancio previsionale per il 2015 verrà convalidato prima dell’approvazione del bilancio consuntivo, per la fine di aprile.

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Presentato in Provincia bilancio di previsione 2014. Ad aprile il voto http://ifg.uniurb.it/2014/03/17/ducato-notizie-informazione/presentato-in-provincia-bilancio-di-previsione-2014-ad-aprile-il-voto/59561/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/17/ducato-notizie-informazione/presentato-in-provincia-bilancio-di-previsione-2014-ad-aprile-il-voto/59561/#comments Mon, 17 Mar 2014 18:14:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59561 [continua a leggere]]]> PESARO – L’assesore al bilancio della provincia di Pesaro e Urbino, Renato Claudio Minardi, ha presentato oggi  in consiglio provinciale il bilancio di previsione per il 2014. Un decreto del 13 febbraio del ministro dell’Interno Angelino Alfano aveva infatti spostato dal 28 febbraio al 30 aprile il termine ultimo per la presentazione del piano di bilancio per gli enti locali.

Sono previsti 40 milioni di euro per la parte corrente e altri venti per quella vincolata. Nel capitolo della manutenzione straordinaria sarebbero stanziati un milione e 200mila euro per le strade, 800mila per le scuole e 600mila per il dissesto idreogeologico. Riconfermati i finanziamenti per il fondo anticrisi e i centri antiviolenza: “E’ un bilancio necessariamente tecnico, in attesa della riforma sulle Province – ha dichiarato l’assessore Minardi – abbiamo comunque mantenuto l’approccio di sobrietà e rigore”. Il dibattito e l’eventuale approvazione del bilancio sono attese nel mese di aprile.

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Il cda della “Carlo Bo” approva il bilancio per il 2014 http://ifg.uniurb.it/2014/03/05/ducato-notizie-informazione/il-cda-della-carlo-bo-approva-il-bilancio-per-il-2014/58836/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/05/ducato-notizie-informazione/il-cda-della-carlo-bo-approva-il-bilancio-per-il-2014/58836/#comments Wed, 05 Mar 2014 16:31:59 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=58836 [continua a leggere]]]> URBINO – Il consiglio d’amministrazione della “Carlo Bo”  ha approvato il bilancio per il 2014. La conferma arriva dal direttore generale dell’università di Urbino, Luigi Botteghi. Il via libera al documento che autorizza le spese dell’ateneo è arrivato durante la riunione di oggi pomeriggio, che ha avuto luogo nel rettorato di via Saffi.

La pubblicazione dei documenti di bilancio sarà possibile soltanto dopo la verbalizzazione degli atti che avverrà durante il prossimo consiglio d’amministrazione, previsto per il 21 marzo.

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Bilancio della “Carlo Bo”, domani l’approvazione in Consiglio di amministrazione http://ifg.uniurb.it/2014/03/04/ducato-online/bilancio-della-carlo-bo-domani-lapprovazione-in-consiglio-di-amministrazione/58660/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/04/ducato-online/bilancio-della-carlo-bo-domani-lapprovazione-in-consiglio-di-amministrazione/58660/#comments Tue, 04 Mar 2014 17:33:17 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=58660 rettoratoURBINO – Domani il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Urbino approverà il bilancio della “Carlo Bo”. La convocazione è fissata per le 12 nell’Aula Magna del Rettorato di Via Saffi. Il rettore Stefano Pivato e gli altri dieci membri del consiglio con diritto di voto si esprimeranno per dare il via libera al documento che autorizza le spese dell’ateneo per il 2014 (punto numero 10 dell’ordine del giorno). Il sì del board porrebbe di fatto fine all’esercizio provvisorio nella gestione delle finanze dell’università di Urbino.

“Il bilancio è stato risanato“, aveva dichiarato la settimana scorsa il rettore Pivato, interpellato dal Ducato. Non ci dovrebbero essere quindi problemi per l’approvazione, che era slittata per la richiesta, da parte del magistrato della Corte dei Conti interno al collegio dei revisori, di ulteriori documenti.

Oltre all’approvazione del bilancio, il consiglio affronterà anche questioni riguardanti ricerca, rapporti internazionali e personale.

L’ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE

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Malasanità, per il maxirisarcimento il Comune di Urbino chiede aiuto alla Regione http://ifg.uniurb.it/2014/02/26/ducato-online/malasanita-per-il-maxirisarcimento-il-comune-di-urbino-chiede-aiuto-alla-regione/57903/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/26/ducato-online/malasanita-per-il-maxirisarcimento-il-comune-di-urbino-chiede-aiuto-alla-regione/57903/#comments Wed, 26 Feb 2014 18:01:17 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=57903 URBOSPEDALE_UrbinoINO – Il Comune di Urbino è a un bivio: pagare o non pagare 1,2 milioni per risarcire gli eredi del signor Pecorini, che avrebbe contratto l’Epatite C nell’ospedale di Urbino dopo essersi sottoposto a un’operazione nel 1976, quando la struttura era di competenza dell’amministrazione cittadina.

La vicenda è stata discussa nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, durato quattro ore e incentrato in particolar modo sul bilancio di previsione: il Comune di Urbino cercherà di far pagare alla regione Marche la somma di 1.267.000 euro a cui è stato condannato lo scorso novembre dal tribunale della città ducale. “Noi non abbiamo colpe per quello che è successo negli anni ’70 – ha dichiarato il sindaco Franco Corbucci durante la seduta -  e pagare l’intero importo a cui siamo stati condannati sarebbe un gran problema per Urbino”.

L’amministrazione, a questo punto, può percorrere due strade: da un lato può tentare il ricorso in appello, rischiando però di veder confermata la condanna, dall’altro può raggiungere un accordo con gli eredi di Pecorini e il suo avvocato. Per quanto riguarda la prima opzione, il Comune ha già deliberato l’affidamento di un incarico al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Urbino per l’analisi approfondita del caso e per valutare l’esistenza dei termini per un eventuale ricorso in appello.

Nel secondo caso, c’è la possibilità di un accordo tra le parti le cui trattative sono già in corso da qualche mese: “Loro chiedono 600.000 euro, circa la metà della somma a cui siamo stati condannati – ha spiegato Corbucci – ma stiamo cercando di scendere a 500.000 euro”. Il sindaco ha poi sottolineato che quei soldi potrebbero arrivare da Ancona poiché la competenza degli ospedali, dopo la riforma sanitaria del 1980, è passata alle Regioni così come tutti i beni immobili della sanità pubblica. Il problema, però, è che la causa è stata sollevata successivamente.

A questo proposito, il Comune di Urbino ha comunque già inviato ad Ancona una lettera in cui chiede che il pagamento della condanna, o dell’eventuale cifra concordata, sia a carico della Regione. “Avevamo bisogno di approvare il bilancio entro fine febbraio proprio per il peso della sentenza Pecorini” ha concluso il sindaco. Tutto l’avanzo del 2013 era stato infatti destinato al pagamento della causa, pari a circa 400.000 euro.

“Sono soldi tolti ad altri bisogni della città – ha commentato il consigliere di opposizione Lucia Ciampi – il Comune non ha fatto abbastanza. Non basta scrivere una lettera in Regione. Bisogna andarci di persona, maggioranza e opposizione, e chiedere che si assumano la responsabilità di questa causa. O che, quanto meno, aiutino il Comune cedendo qualche immobile alla città. Urbino ha tanti e grandi problemi e se le cose dovessero andare male in un eventuale appello,  il Comune dovrebbe mettere soldi da parte per almeno tre anni”.

La vicenda
La storia risale al 1976. Secondo quanto si legge in una determina comunale relativa alla sentenza, il signor Pecorini  “è deceduto nel 2009 dopo una lunga malattia (Epatite C) insorta, secondo lui, a seguito di un’infezione contratta durante un intervento chirurgico al quale si era sottoposto all’Ospedale di Urbino nel 1976”.

Nel 1996, Pecorini viene a conoscenza della malattia mentre è ricoverato al Policlinico di Bologna. Solo nel 2003, però,  ricollega la contrazione dell’epatite all’intervento chirurgico di 27 anni prima, su suggerimento di un medico. Un’ipotesi confermata dal Consulente Tecnico d’Ufficio, il professor Bolondi, dell’Università di Bologna.

Nella causa, tutto è stato giocato sulle tempistiche: secondo il Comune, il termine temporale per la richiesta di risarcimento da parte del signor Pecorini sarebbe dovuta arrivare entro i 10 anni da quando aveva saputo della malattia (è il termine massimo previsto dalla legge entro il quale chiedere il risarcimento). Secondo la difesa della famiglia, che ha poi avuto ragione in tribunale, il conteggio dei dieci anni dovrebbe invece partire dal 2003, l’anno in cui Pecorini ha ricollegato la sua malattia all’operazione subita a Urbino.

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Consiglio Comunale di Urbino: approvati bilancio, Iuc e nuove opere pubbliche http://ifg.uniurb.it/2014/02/26/ducato-online/consiglio-comunale-di-urbino-approvati-bilancio-iuc-e-nuove-opere-pubbliche/57829/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/26/ducato-online/consiglio-comunale-di-urbino-approvati-bilancio-iuc-e-nuove-opere-pubbliche/57829/#comments Wed, 26 Feb 2014 08:55:41 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=57829 Il sindaco di Urbino, Franco Corbucci

Franco Corbucci, sindaco di Urbino

URBINO – Bilancio previsionale, Iuc all’1,90 per mille e nuove opere pubbliche: sono questi i punti approvati ieri dal Consiglio comunale di Urbino dopo quattro ore di discussione. La componente Tasi dell’imposta unica comunale è stata fissata – per le prime case – all’1,90 per mille (la legge consente ai Comuni di arrivare fino al 2,5) e al 10,3 per mille per le seconde case: quasi il massimo, visto che la soglia limite è del 10,6. I cittadini che vivono nei pressi della discarica di Ca’ Lucio, però, non pagheranno la Tari, cioè la componente legata alla raccolta dei rifiuti.

Ad aprire il dibattito è stato il sindaco Franco Corbucci che per venti minuti ha ricordato il lavoro svolto dalla sua Giunta negli ultimi anni: “Volevamo lasciare i conti in regola e ci siamo riusciti. Abbiamo rispettato il patto di stabilità imposto ai Comuni. Un vincolo che ha turbato spesso le mie notti perché non è facile spiegare ai cittadini di avere i soldi nelle casse e di non poterli spendere. Chi verrà dopo di me però potrà stare tranquillo. Io tornerò a fare il farmacista”.

Subito dopo il Consiglio è entrato nel vivo con l’approvazione del regolamento sulla Iuc che comprende l’Imu sugli immobili, la Tari (il tributo per la raccolta dei rifiuti) e la Tasi (la tassa sui servizi comunali come i trasporti e l’illuminazione). “Questa è una tassa voluta dal governo – ha spiegato Corbucci – ma noi abbiamo cercato di non aumentare i costi”. Non la pensa così l’opposizione: “Tra poco gli urbinati si accorgeranno che dovranno versare dei soldi per una tassa ingiustamente alta. Il Comune poteva togliere la Tasi ma non l’ha fatto”,  ha affermato Lucia Ciampi, capogruppo di Per Urbino.

A fare la differenza sul costo totale della Iuc è, infatti, la Tasi. Le prime case, a eccezione di quelle di lusso, non pagano l’Imu, ma devono versare la Tari, commisurata ai metri quadri dell’immobile o ai rifiuti prodotti, e la Tasi. Quest’ultima prevede un’aliquota base dell’1 per mille sulle abitazioni principali, ma i Comuni hanno la libertà di aumentarla fino al 2,5 per mille o cancellarla del tutto grazie ad uno stanziamento di 500 milioni di euro previsto dalla legge di stabilità.

Inoltre, la Tasi deve essere pagata sia dal possessore che dall’utilizzatore dell’immobile, quindi vengono coinvolti anche gli inquilini, che dovranno versare un importo oscillante tra il 10% e il 30% del totale a seconda delle decisioni prese dai Comuni. Ieri il consiglio comunale ha fissato la soglia al 20%.  Per le seconde case invece si arriva al 10,3 per mille su un tetto massimo del 10,6 per mille. L’opposizione ha anche contestato il costo dell’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche: “È fissata all’0,8%, il massimo possibile e da tre anni non diminuisce”, ha affermato Lucia Ciampi.

Dopo la discussione sulla Iuc, il Consiglio ha approvato con 11 voti favorevoli e 4 contrari il bilancio di previsione del 2014. Maurizio Gambini, consigliere di Liberi per Cambiare, ha spiegato: “Non ci avete convinto. Non è vero che è stato fatto tutto il possibile per questa città e per mantenere le tasse basse. La verità è che non avete fatto nulla per promuovere le energie rinnovabili, per la discarica di Ca’ Lucio, per migliorare i trasporti. La nostra città è bloccata in ogni senso. Ha dimenticato lo spirito di Enrico Mattei e questa è colpa vostra”.

Acceso è stata anche il dibattito sul programma triennale delle opere pubbliche 2014-2016. Tra queste il consolidamento, l’ampliamento e la costruzione di nuovi loculi nei cimiteri di Canavaccio e Schieti, la manutenzione straordinaria di strade e vie nella città e nelle frazioni, la messa a norma degli edifici comunali. Secondo il sindaco Franco Corbucci: “Grazie a noi il centro storico è stato liberato dalle automobili e Urbino ha cambiato volto”. L’opposizione ha sottolineato invece lo stato di abbandono del cimitero di San Bernardino e il degrado nelle strade delle città: “Da più di venti giorni – ha detto il consigliere Massimo Guidi di Liberi per Cambiare – un lampione in via dei Morti è stato staccato e nessuno l’ha sistemato. Alcuni tratti della cinta murale di Urbino sono inguardabili, non si può far finta di niente” . Anche quest’ultimo punto all’ordine del giorno è passato con 4 voti contrari, un astenuto e 8 favorevoli.

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Stipendi in ritardo, l’Università assicura: “Pagheremo entro i primi di marzo” http://ifg.uniurb.it/2014/02/25/ducato-online/stipendi-in-ritardo-luniversita-assicura-pagheremo-entro-i-primi-di-marzo/57811/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/25/ducato-online/stipendi-in-ritardo-luniversita-assicura-pagheremo-entro-i-primi-di-marzo/57811/#comments Tue, 25 Feb 2014 18:23:50 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=57811 pivatoURBINO – Assegnisti, dottorandi, titolari di co.co.co. e borsisti dell’ Università Carlo Bo, questo mese non riceveranno lo stipendio. È scritto nella lettera che il direttore generale Luigi Botteghi ha inviato loro la scorsa settimana dove è spiegato che la mensilità potrebbe subire dei ritardi “a causa – spiega Botteghi – di problemi tecnici della procedura U-GOV”, un sistema informativo integrato per la governance degli atenei. L’Università assicura che è solo questione di giorni:“Già dai primi di marzo tutti riceveranno lo stipendio”.

Visualizza documento inviato dall’Università

Il pagamento arretrato degli associati, quindi, non dipende dal bilancio dell’Università che ancora non è stato approvato. “E’ solo questione di giorni, dice il Rettore Stefano Pivato. La legge Gelmini prevede nel Collegio dei revisori un magistrato della Corte dei Conti che ha chiesto ulteriore documentazione che sarà presentata tra qualche giorno. Il bilancio, come dimostra il consuntivo – ha concluso Pivato  – è stato risanato e sarà presentato per l’approvazione nei primi giorni di marzo”. Sembrano così rientrare le voci che parlavano di un’Università in difficoltà con il rischio di entrare nell’esercizio provvisorio.

 

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Bilancio preventivo 2013, quasi 700mila euro in meno per Urbino http://ifg.uniurb.it/2013/06/13/ducato-online/bilancio-preventivo-2013-quasi-700mila-euro-in-meno-per-urbino/51299/ http://ifg.uniurb.it/2013/06/13/ducato-online/bilancio-preventivo-2013-quasi-700mila-euro-in-meno-per-urbino/51299/#comments Thu, 13 Jun 2013 16:51:47 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=51299 URBINO – Ci saranno quasi 700.000 euro in meno nel bilancio di previsione 2013 del Comune di Urbino. È l’unica certezza finora, visto che per gli enti locali la scadenza per la sua approvazione è stata prorogata al prossimo 30 settembre e quindi non è possibile sapere dove saranno i tagli.

“Ci stiamo lavorando, non sappiamo ancora granché – spiega Ornella Valentini, responsabile del servizio finanziario – non c’è certezza sulle somme disponibili in arrivo dallo Stato, non sappiamo ancora dire granché”. Anche perché tutto è in bilico per la sospensione della prima rata e la possibile riforma dell’Imu 2012.

Se ancora non è chiaro quali saranno le spese a bilancio e i settori colpiti, alcune valutazioni sono comunque possibili. “Abbiamo sicuramente speso meno per la neve – ha proseguito Valentini – quest’anno non c’è stato il ‘nevone’ dell’anno scorso e poi non si è provveduto a sostituire parte del personale che è andato in pensione, per cui c’è stato un risparmio non previsto”.

Le incognite però rimangono. “Bisogna partire dal presupposto – ha chiarito Valentini – che ci sono delle spese fisse, legate al personale, ai contratti già in essere, alle rate di ammortamento dei mutui, alle utenze. E seppure la Giunta non ha aumentato per quest’anno tariffe e aliquote, e per il sociale sono state previste le stesse cifre, fare previsioni adesso è comunque prematuro”. Si lavorerà perciò quest’estate. “Speriamo di approvarlo prima della scadenza – conclude Valentini – stiamo lavorando alla creazione di un programma e aspettiamo in questi giorni i dati del ministero sulle entrate previste”.

A livello provinciale, il bilancio di previsione è arrivato nei giorni scorsi. L’assessore Renato Claudio Minardi ha presentato al consiglio il documento, sul quale regna incertezza perché “non si sa cosa saranno le Province in futuro”.

Per la provincia di Pesaro e Urbino nel 2013 ci saranno 10 milioni e 600mila euro in meno. Cifre che si sommano a quelle decurtate negli anni precedenti, quasi 23 milioni e mezzo negli ultimi 4 anni. “Abbiamo tagliato tutto il possibile – ha spiegato – non ci sono risorse per far niente ma cogliamo comunque salvaguardare la manutenzione su strade e scuole e tutelare i dipendenti”.

Nel bilancio presentato niente soldi per il sostegno a istituti universitari e fondazioni. “Abbiamo tagliato per rigore e sobrietà – ha detto Minardi – è stato molto difficile. Cultura e istruzione fino all’anno scorso erano state garantite, ora le convenzioni non saranno riconfermate e dubitiamo di recuperare risorse entro la fine dell’anno. Si toccano questi settori perché l’alternativa è non scaldare le scuole. Sono a rischio le università di Fano e Pesaro, così come la fondazione Rossini, l’evento ‘Ginnastica in festa’, il festival di arte drammatica. Se i tagli del governo, meno 1,2 miliardi di euro, non vengono rimodulati, tutto questo non si potrà fare”.

Il bilancio verrà approvato il prossimo 1 luglio, dopo che i consiglieri avranno creato le commissioni e presentato gli emendamenti. E a rischio c’è anche il sostegno alle imprese. “Al fondo di garanzia per le piccole medie imprese – spiega Minardi – ha contribuito finora anche la provincia. Ne sono state finanziate oltre tremila, per un importo di 131 milioni di euro. Ora il fondo sarà finanziato soltanto dalla Regione”.

Il futuro non sembra perciò per niente roseo. “Le condizioni sono queste – ha concluso Minardi – se non cambia nulla possono soltanto peggiorare e con loro i servizi ai cittadini. Anche quando ci sono, le risorse non si possono spendere per il patto di stabilità. La sensazione è che i rappresentanti centrali non abbiano chiaro il senso di come funzionino gli enti locali e della loro vicinanza con i cittadini”.

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Senza Imu, 714mila euro in meno Muci: “Servizi sociali a rischio” http://ifg.uniurb.it/2013/05/08/ducato-online/senza-imu-714mila-euro-in-meno-muci-difficile-fare-il-bilancio-di-previsione/46163/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/08/ducato-online/senza-imu-714mila-euro-in-meno-muci-difficile-fare-il-bilancio-di-previsione/46163/#comments Wed, 08 May 2013 15:27:37 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=46163 URBINO – Il Comune di Urbino potrebbe perdere circa 714mila euro di entrate Imu se l’imposta sull’abitazione principale dovesse essere cancellata. Tanto ha incassato il Comune dalla prima casa nel 2012.

Il Governo discute da settimane la possibilità di far slittare la rata di giugno dell’imposta municipale unica, fonte primaria per i comuni assieme alla Tares. Oppure di eliminarla grazie al rinvenimento di entrate di copertura alternative.

“In questo modo – spiega l’assessore al bilancio Maria Clara Muci – diventa quasi impossibile redigere il bilancio di previsione del  Comune che ha come data di scadenza il 30 giugno. Pensavamo di riuscire a compilarlo entro fine maggio, ma con tutti questi cambiamenti e le prospettive più mutevoli che mai, è sempre più difficile capire su quali entrate il Comune potrà contare nel prossimo anno”.

I numeri dell’Imu, a Urbino, parlano di una quota totale 2012 di 3.325.411,37 euro. Di questa cifra, l’importo relativo all’abitazione principale è di 714.293,81 euro.

“Se dovessero decidere davvero di sospenderla- continua la Muci – ci troveremo in grosse difficoltà, come tutti gli altri comuni. Dovrebbero cercare di reintegrarla attraverso altri canali, oppure saremo costretti a pensare seriamente a cosa tagliare. Inutile dire che verrebbero colpiti tutti i servizi del comune, dai semplici bisogni primari come elettricità, acqua e manutenzione ai servizi per i cittadini. Sarebbero a rischio anche i servizi sociali, e questa è l’ultima cosa che vorrei”.

Con l’introduzione dell’Imu, spiega la Muci, il comune aveva già perso quasi 150mila euro di contributi, quelli relativi ai trasferimenti statali che compensavano la soppressione dell’Ici (per i quali Urbino beneficiava di 843mila euro).

“Sono sicura – conclude l’assessore – che il governo voglia solo cercare una fonte alternativa per il gettito Iva. Non ci resta che aspettare le decisioni  e organizzare quanto prima, spero davvero entro la scadenza di giugno, il bilancio comunale”.

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