il Ducato » calunnia http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » calunnia http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Firma falsificata: ex imprenditore condannato per calunnia e falso http://ifg.uniurb.it/2013/12/05/ducato-online/firma-falsificata-ex-imprenditore-condannato-per-calunnia-e-falso/53367/ http://ifg.uniurb.it/2013/12/05/ducato-online/firma-falsificata-ex-imprenditore-condannato-per-calunnia-e-falso/53367/#comments Thu, 05 Dec 2013 17:53:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=53367 [continua a leggere]]]> tribunaleURBINO – Cercava di far valere le proprie ragioni in aula, ma le carte a suo supporto portavano una firma contraffatta. Il Tribunale di Urbino ha condannato a 3 anni e 4 mesi per calunnia e falso in scrittura privata P.F., ex imprenditore della città ducale attivo in vari settori.

La vicenda ha inizio nel 2006 quando l’allora legale dell’imprenditore, l’avvocato Gilberto Ottaviani, ha presentato un decreto ingiuntivo contro P.F. chiedendo il pagamento di alcune parcelle accumulate nel corso degli anni. Non potendo onorare il debito, P.F. ha autorizzato il legale a riscuotere un credito che vantava nei confronti di una ditta (ma che comunque non copriva tutta la somma). L’imprenditore ha poi deciso di denunciare il suo ex avvocato per appropriazione indebita presentando una scrittura privata, rivelatasi un falso, che prevedeva la restituzione allo stesso imprenditore di una parte della somma che Ottaviani aveva riscosso dall’impresa debitrice.

L’avvocato ha citato a sua volta in giudizio l’ex assistito, accusandolo di aver falsificato la sua firma in calce al documento: una perizia grafologica ha dato ragione al legale, mentre un altro esame, disposto dal nuovo difensore dell’imprenditore, ha ribaltato questa conclusione. Il giudice Paolo Cigliola ha oggi stabilito che la scrittura privata è un falso, condannando P.F. alla pena detentiva, sospesa per motivi di salute e di età, con pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e al pagamento delle spese processuali. Il magistrato ha inoltre disposto un risarcimento di 5 mila euro alla parte civile.

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Paga i debiti con assegni postdatati che poi ‘smarrisce': condannato http://ifg.uniurb.it/2013/06/11/ducato-online/paga-i-debiti-con-assegni-postdatati-che-poi-smarrisce-condannato-per-calunnia/50652/ http://ifg.uniurb.it/2013/06/11/ducato-online/paga-i-debiti-con-assegni-postdatati-che-poi-smarrisce-condannato-per-calunnia/50652/#comments Tue, 11 Jun 2013 16:03:25 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=50652 URBINO – Centoventicinque euro di debito gli sono valsi una pesante condanna. È quello che è successo a Marco Iodio, un uomo di Acqualagna che, per non pagare due piccoli debiti con due concittadini, aveva denunciato nell’ottobre del 2010 lo smarrimento di 8 assegni. Un’ingenuità che però stamattina gli è costata una condanna per calunnia a un anno e 7 mesi di reclusione e al risarcimento delle spese processuali. La pena è stata sospesa con la condizionale.

L’uomo aveva firmato due assegni postdatati di 75 e 50 euro, rispettivamente a Corrado Fraternali e Luciano Borghesi, con la data del 15 ottobre 2010. Il 13 ottobre, però, Iodio denunciò lo smarrimento di alcuni assegni tra i quali i due destinati a Fraternali e Borghesi che, andando a incassare alla data di scadenza, non poterono avere i soldi pattuiti.

Iodio, che ha testimoniato stamattina davanti al giudice Paolo Cigliola e al pubblico ministero Catia Letizi, ha detto di aver emesso quegli assegni per coprire i debiti del padre. La famiglia Iodio versava, infatti, in condizioni economiche critiche con una ditta di autodemolizione in fallimento e con l’abitazione all’asta.

Di parere diverso invece Fraternali, secondo il quale si trattava di debiti personali di Marco Iodio, cliente abituale della stazione di servizio nella quale Fraternali lavora. In seguito alla denuncia di smarrimento degli assegni Iodio ha poi restituito direttamente la somma a Fraternali mentre il debito con Borghesi è stato colmato dal padre.

Secondo l’avvocato della difesa, Erika Grossi, non c’era alcun intento fraudolento o calunnioso. Ma il giudice non ha condiviso la posizione della Grossi, condannando l’imputato.

 

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