il Ducato » campo sportivo http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » campo sportivo http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Due defibrillatori donati ai campi sportivi di Urbino http://ifg.uniurb.it/2013/11/27/ducato-online/due-defibrillatori-donati-ai-campi-sportivi-di-urbino/52303/ http://ifg.uniurb.it/2013/11/27/ducato-online/due-defibrillatori-donati-ai-campi-sportivi-di-urbino/52303/#comments Wed, 27 Nov 2013 12:34:58 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=52303 URBINO – Gli stadi di calcio di Urbino hanno da oggi a disposizione due nuovi defibrillatori, donati dal Rotary club e “Gli amici del cuore” alla New Football Team “Sandro De Crescentini”. La società dilettantistica ha messo a disposizione gli apparecchi a tutti quelli che utilizzeranno lo stadio Montefeltro e il campo sportivo di Castel Cavallino. Custodi, allenatori e il personale delle strutture hanno seguito un corso specifico per imparare a utilizzarli.

“La cosa più importante – spiega la dottoressa Isabella Marini che fa parte della dirigenza della squadra – è che ci siano persone in grado di usare gli apparecchi: averli e basta non serve a nulla. Per questo ho organizzato dei corsi di formazione per insegnare a chi è sempre presente nelle strutture il corretto utilizzo dei macchinari”. Ora ci sono 11 addetti in grado di intervenire con i defibrillatori in caso di emergenza.

Il 20 luglio scorso è diventato legge il decreto 24 aprile 2013 , meglio conosciuto come decreto Balduzzi che prevede l’obbligo per le società di avere defibrillatori in campo. Le dilettantistiche devono dotarsi del macchinario entro 30 mesi dall’entrata in vigore della legge, per quelle professionistiche il tempo massimo è sei mesi. Nonostante siano passati diversi mesi, l’argomento della sicurezza in campo resta di grande attualità: è di soli tre giorni fa la notizia della morte di un ragazzo di 14 anni durante una partita di calcio a Abbadia San Salvatore (Siena); il giovane, Matteo Roghi, si è accasciato al suolo all’improvviso e per lui non c’è stato nulla da fare. Nella struttura mancava il defibrillatore.

Un’indagine del Fatto Quotidiano  denunciava poco tempo fa una situazione allarmante: solo il 4% delle società dilettantistiche era dotata di defibrillatori a bordo campo.

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Tavoleto, da azienda agricola a società per ripartire dopo il nevone http://ifg.uniurb.it/2013/06/04/ducato-online/tavoleto-da-azienda-agricola-a-societa-per-ripartire-dopo-il-nevone/49754/ http://ifg.uniurb.it/2013/06/04/ducato-online/tavoleto-da-azienda-agricola-a-societa-per-ripartire-dopo-il-nevone/49754/#comments Tue, 04 Jun 2013 15:48:49 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=49754 URBINO – Trasformare un’azienda in società agricola, vendere quote di terreno a investitori per rilanciare l’attività produttiva dopo il nevone dell’anno scorso, condividendo alla pari gli utili, i rischi e i valori di un approccio etico e solidale.

L’azienda agricola Bio Pala di Tavoleto si è affidata al Gat, il Gruppo acquisto terreni, per riavviare le sue attività di produzione di formaggi, latticini e carni certificate.

“Un’idea maturata negli ultimi tempi – spiega Luca Pala, proprietario dell’azienda, acquistata dal padre nel 2003 – per la ripresa di un’impresa quasi ferma per i danni della neve. I contributi regionali ci sono stati assegnati, ma per usarli bisogna già aver ricostruito”.

Tramite internet Pala si è messo in contatto con il Gat per fondare una società a responsabilità limitata. Come funziona? Ogni investitore acquista da una a quattro quote al massimo, con il vantaggio di comprare in ‘capitale terreno’, come fosse un agricoltore. “Investe in un progetto – spiega Pala – perché sa da subito come verranno utilizzati i suoi soldi”.

Il finanziamento tramite quote societarie è conveniente, perché bypassa il sistema bancario e le difficoltà a farsi concedere finanziamenti. I soci sono alla pari, non ci sono prestiti e le quote coprono tutte le spese previste. Sono inoltre previste agevolazioni fiscali e i rischi legati al capitale sono molto bassi.

Per ora l’azienda conta quattro-cinque adesioni, tutte ancora da ufficializzare. “Contiamo di costituirla al più presto – ha concluso Pala – con il primo blocco di interessati, cioè con dieci o quindici soci, per avere un capitale utile al primo compromesso con l’azienda. Secondo il progetto dovremmo concludere la raccolta entro l’anno”.

 

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Andrea, si allena tra le buche e arriva alla finale nazionale http://ifg.uniurb.it/2013/03/27/ducato-online/andrea-si-allena-tra-le-buche-e-arriva-alla-finale-nazionale/40529/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/27/ducato-online/andrea-si-allena-tra-le-buche-e-arriva-alla-finale-nazionale/40529/#comments Wed, 27 Mar 2013 14:58:33 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=40529

Andrea Micheli durante le qualificazioni regionali di corsa campestre

URBINO – Domenica 7 aprile non sarà una domenica come le altre per Andrea Micheli, un ragazzino urbinate di 12 anni della scuola media Paolo Volponi. Quel giorno Andrea sarà a L’Aquila per partecipare alla finale nazionale di corsa campestre. E’ stato il dodicenne di Urbino il più veloce nella selezione regionale che si è tenuta a Pesaro ieri mattina: una vittoria che gli ha consentito di qualificarsi alla finalissima del 7 aprile. Un traguardo ottenuto grazie alla sua grande passione e determinazione visto che per allenarsi Andrea non ha avuto vita facile.

Come tutti i ragazzi di Urbino che amano l’atletica leggera, Andrea ha dovuto fare i conti con le difficile condizione del campo sportivo “Montefeltro” di Urbino. Proprio la pista di atletica è la parte del campo che presenta i problemi più gravi. Tra buche, dossi e tratti dove crescono ciuffi d’erba, allenarsi diventa quasi un’impresa. “E’ praticamente impraticabile - ci spiega Marco Gervasi, allenatore del Cus che segue i giovani atleti di Urbino – in molti punti il fondo è sconnesso e c’è il serio rischio per chi corre di infortunarsi”. La pista, realizzata più di 25 anni fa,  versa in queste condizioni da tempo e secondo l’allenatore del Cus una semplice riparazione dei tratti dissestati non è più sufficiente: “Sarebbe necessaria una ricostruzione completa anche perché, secondo gli standard della federazione, un tracciato in queste condizioni non è omologabile per l’organizzazione di eventi sportivi”.

Le condizioni della pista dello stadio Montefeltro

La mancanza di una struttura efficiente non ha però mai fermato la voglia di correre di Andrea che fin da piccolissimo ha iniziato ad allenarsi. Andrea va tutti i giorni al campo, anche quando la neve ricopre la pista e il custode deve spalargli a mano una corsia, per farlo continuare a correre. “Non c’è un mezzo che consenta di liberare velocemente la pista – ci spiega Carmela, la madre di Andrea – e di inverno allenarsi può diventare davvero un’impresa”. Nei mesi più freddi a venire in aiuto agli appassionati di atletica ci pensa l’Università che mette a loro disposizione i locali al coperto dell’Isef.

L’amministrazione comunale non è però restata ferma a guardare: “Abbiamo da poco ottenuto – ci spiega l’assessore allo sport, Lorenzo Tempesta – un finanziamento dalla regione Marche di 32.850 euro con il quale ristruttureremo i tratti della pista più compromessi”. La ricostruzione totale del tracciato rimane però una chimera: “Nella situazione economica attuale, è impossibile pensare al rifacimento dell’intero manto. Il progetto di ristrutturazione è però già definito e a giorni sarà approvato”.

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