il Ducato » cisl http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » cisl http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Sciopero scuole: a Fermignano istituti aperti ma solo 14 docenti presenti http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-notizie-informazione/sciopero-scuole-a-fermignano-istituti-aperti-ma-solo-14-docenti-presenti/73427/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-notizie-informazione/sciopero-scuole-a-fermignano-istituti-aperti-ma-solo-14-docenti-presenti/73427/#comments Tue, 05 May 2015 10:37:37 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73427 [continua a leggere]]]> FERMIGNANO, 5 MAG – Alta adesione allo sciopero per gli insegnanti dell’istituto comprensivo “Donato Bramante” di Fermignano. Hanno aderito in totale 63 docenti su 77: alla scuola dell’infanzia tutti e 17, nelle due scuole primarie 32 su 35, mentre nella secondaria 14 su 25. Per quanto riguarda il personale Ata, ha scioperato una persona su 19. Lo sciopero, a livello nazionale, contro la riforma della scuola è promosso da Cgil, Cisl, Uil, insieme a Snals, Gilda e Cobas.

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Sciopero contro ‘la buona scuola’, la Cgil: “Anche a Urbino molti istituti chiusi” http://ifg.uniurb.it/2015/05/04/ducato-online/sciopero-contro-la-buona-scuola-la-cgil-anche-a-urbino-molti-istituti-chiusi/73191/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/04/ducato-online/sciopero-contro-la-buona-scuola-la-cgil-anche-a-urbino-molti-istituti-chiusi/73191/#comments Mon, 04 May 2015 14:55:27 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73191 Manifesto studentesco per adesione allo sciopero del 5 maggio

Manifesto studentesco per adesione allo sciopero del 5 maggio

URBINO – Anche a Urbino, e in tutta la provincia, lo sciopero nazionale della scuola rischia di creare disagi a studenti e famiglie, nonostante Adriabus garantisca il servizio scuolabus. Il 5 maggio il personale scolastico, gli studenti e i sindacati protesteranno uniti contro il disegno di legge presentato dal premier Matteo Renzi, chiamato Buona scuola.

La mobilitazione riguarderà non solo il Montefeltro: da Pesaro partiranno dei pullman per Roma e si svolgerà un flash mob in piazza del Popolo.

“Da Pesaro partiranno due pullman da 55 persone – ha detto Lilli Gargamelli, rappresentante della Cgil di Pesaro – i posti sono quasi tutti occupati. Speriamo che ci sia una grande affluenza al flash mob; le probabilità di avere un numero elevato di adesioni sono molte se consideriamo che, oltre al tema, molto sentito da tutti, la maggior parte delle scuole di Pesaro rimarrà chiusa. Anche a Urbino le scuole chiuse saranno molte, anche se probabilmente il numero sarà minore rispetto a quelle chiuse a Pesaro”.

Istituto P. Volponi

Istituto P. Volponi

“C’è stata un’adesione in massa tra i docenti della prima area e molto alta è stata anche per quelli della seconda, anche se fino a domani non sapremo i numeri precisi – ha dichiarato Antonio Serafini, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo P. Volponi di Urbino – la contestazione è legittima perché in società in continuo cambiamento è giusto che la scuola cambi, però non tutto in questo disegno di legge è giusto, c’è qualcosa da rivedere.  Tra gli obiettivi del governo c’è quello di prevedere misure per la valorizzazione e la sicurezza degli edifici scolastici; secondo me questo è un punto fondamentale e il governo si dovrebbe quindi preoccupare di dare più fondi per valorizzare la scuola pubblica perché spesso non si riescono a gestire nemmeno le attività ordinarie, come le pulizie. Per non parlare poi della ristrutturazione degli edifici: ci sono scuole in cui piove dal soffitto e i soffitti cadono a pezzi; è una questione di sicurezza, ma anche l’estetica non va sottovalutata perché un ambiente più gradevole è vissuto meglio da tutti”.

Lo sciopero generale della scuola è stato indetto da cinque sigle sindacali: Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda. Il primo sciopero unitario dopo 7 anni. Si sono unite anche le associazioni studentesche e l’Agenquadri (Associazione generale quadri, professionisti e alte professionalità). Il malcontento infatti è di chi vive la scuola tutti i giorni, dal personale scolastico alle famiglie. Gli studenti dell’Uds (Unione degli studenti) hanno scritto anche una lettera pregando i docenti di aderire alla contestazione “per difendere la scuola pubblica” e il loro futuro e “di stimolare discussioni sulla riforma nelle classi, invitando tutti gli studenti inconsapevoli di scendere in piazza a Roma”.

I punti della riforma per i quali si è indetto lo sciopero sono sei:

  1. organico triennale secondo la volontà del dirigente scolastico;
  2. contratti devono essere confermati dal dirigente anche per i docenti di ruolo che perderanno posizioni di graduatoria e posto per continuità;
  3. scomparsa di tutte le graduatorie;
  4. creazione di albi regionali e nazionali anche per i docenti di ruolo;
  5. mobilità coatta per i perdenti posto inseriti nell’albo regionale come precari per chiamata diretta del dirigente;
  6. aumento indiretto dell’orario di lavoro con 50 ore obbligatorie di formazione e supplenze.

 

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Imab aperta il 25 aprile: i sindacati insorgono. L’azienda: “Resistenza alla crisi” http://ifg.uniurb.it/2013/04/24/ducato-online/imab-aperta-il-25-aprile-i-sindacati-insorgono-lazienda-resistenza-alla-crisi/44813/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/24/ducato-online/imab-aperta-il-25-aprile-i-sindacati-insorgono-lazienda-resistenza-alla-crisi/44813/#comments Wed, 24 Apr 2013 21:06:40 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=44813 FERMIGNANO – L’azienda Imab, produttrice di mobili dal 1968, ha chiesto di non fermare la produzione, nemmeno il 25 aprile. Dure le critiche dei segretari provinciali della Cgil, Simona Ricci, e della Cisl, Sauro Rossi.

Nei giorni scorsi, anche Fillea Cgil, la Federazione italiana dei lavoratori del legno, dell’ edilizia, delle industrie affini ed estrattive, insieme a Filca Cisl, Federazione italiana lavoratori costruzioni e affini, avevano condannato questa scelta.

In un comunicato i sindacati provinciali hanno espresso un parere negativo nei confronti della scelta del mobilificio di lavorare durante la festività: “L’azienda minimizza il carattere di quella ricorrenza che ha, per noi e per il paese, un valore fondativo, dicendo ai propri lavoratori che il 25 aprile è un giovedì come un altro”. Secondo i segretari il caso di questa azienda rischia di diventare “un pericoloso precedente”.

Oggi pomeriggio è arrivata la risposta dell’azienda leader nel settore del legno che, in un comunicato di risposta, dal titolo “La nostra Resistenza alla crisi”, ha puntualizzato: “È la prima volta che in oltre 40 anni, in un momento in cui il valore del lavoro è sicuramente il più minacciato, l’azienda ha sentito il forte bisogno di proteggerlo, chiedendo ai suoi collaboratori la disponibilità a non interrompere il ciclo produttivo”.

L’azienda di Fermignano ha proseguito il suo comunicato dicendosi amareggiata e allibita “per essere stata additata come pericoloso precedente” e ha respinto le accuse di insensibilità mosse dai sindacati: “Con la stessa forza con cui ogni giorno, grazie al sacrificio di tutti coloro che lavorano al suo interno e collaborano dall’esterno, difende la propria posizione sul mercato e la propria identità”.

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Bonanni: “I politici parlano, bisogna agire. I saggi? Utili al paese” http://ifg.uniurb.it/2013/04/10/ducato-online/bonanni-i-politici-parlano-bisogna-agire-i-saggi-utili-al-paese/42131/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/10/ducato-online/bonanni-i-politici-parlano-bisogna-agire-i-saggi-utili-al-paese/42131/#comments Wed, 10 Apr 2013 13:33:55 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=42131 VIDEO I delegati: una mappa della crisi]]> PESARO – Raffaele Bonanni, segretario nazionale della Cisl, è intervenuto oggi all’undicesimo Congresso regionale della Cisl Marche. Abbiamo chiesto la sua opinione sui problemi della disoccupazione nella regione Marche e sulla situazione politica del paese.


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Raffaele Bonanni: “Le istituzioni costano troppo, abolire le Province” http://ifg.uniurb.it/2013/04/10/ducato-notizie-informazione/raffaele-bonanni-le-istituzioni-costano-troppo-abolire-le-province/42167/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/10/ducato-notizie-informazione/raffaele-bonanni-le-istituzioni-costano-troppo-abolire-le-province/42167/#comments Wed, 10 Apr 2013 13:09:32 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=42167 [continua a leggere]]]> PESARO – “Le Marche sono una grande fonte per le esportazioni per il Paese”: così il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni ha esordito all’undicesimo Congresso regionale della Cisl Marche. “È vero che i marchigiani negli anni ’50 erano felici ma hanno voluto accrescere la loro felicità aumentando lo sviluppo della regione. E oggi nessuno vuole tornare alle ristrettezze degli anni ’50”.

Il segretario ha parlato anche di problemi nazionali: “Sono 4 anni che la Cisl sostiene che bisogna rivedere l’assetto istituzionale. Ci sono troppe istituzioni: chi le finanzia?”, ha detto, aggiungendo che è necessario abbassare le tasse per far ripartire l’economia. “Noi sosteniamo con forza che le tasse vadano abbassate. Le tasse devono essere tagliate a favore di pensionati e lavoratori perché i consumi sono quasi a zero”. Per eliminare le spese inutili “bisogna consorziare i comuni ed eliminare le province” ha continuato.

A proposito dei politici e dello stallo attuale, Bonanni si è schierato contro la legge elettorale e contro chi non è riuscito a modificarla: “I politici hanno conservato lo strumento della corruzione: il Porcellum. Continuano a fare i comodi loro. La malafede sta nella scelta di fare le elezioni due mesi prima della scadenza del mandato e poi perdere tempo in questo modo”.

Sull’ interazione tra politica e parti sociali: “I politici devono parlare con le parti sociali: io ho detto a Bersani che devono abbassare le tasse. Bisogna rivedere il pubblico impiego che finora è stato maltrattato. La dignità del lavoratori è stata calpestata per le ipocrisie della politica”.

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