il Ducato » conferenza. http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » conferenza. http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Addio alla C1: a metà marzo il confronto studenti-Università http://ifg.uniurb.it/2012/02/27/ducato-online/addio-alla-c1-a-meta-marzo-il-confronto-studenti-universita/26702/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/27/ducato-online/addio-alla-c1-a-meta-marzo-il-confronto-studenti-universita/26702/#comments Mon, 27 Feb 2012 16:59:17 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=26702 URBINO – Che fine farà la ‘vecchia’ C1? Da stamattina sono iniziati i lavori: due operai stanno ripulendo l’aula e imbiancando le pareti. Dopo quattro anni di occupazione è un nuovo inizio per l’ aula che presto potrebbe ospitare le lezioni di psicologia, perché la sede della facoltà è in affitto. Con questa scelta l’Ateneo razionalizzerebbe gli spazi e ridurrebbe i costi. Resta però la richiesta degli studenti di spazi autogestiti.

“Dopo la metà di marzo ci sarà una conferenza – dice Nicola Giannelli, delegato rettorale agli studenti – a cui parteciperanno l’Università, le associazioni e i gruppi studenteschi e sentiremo le loro esigenze. Cercherò di indirizzare la discussione senza imporre una soluzione piuttosto che un’altra, in maniera da facilitare un accordo tra le parti. A Urbino le associazioni studentesche si muovono in autonomia e si guardano con diffidenza., invece è giusto che imparino a stabilire delle regole comuni di convivenza”. Assegnare un’aula a ognuna delle associazioni è però impensabile, visto che sono una decina: “Nell’incontro si discuterà il metodo, cosa si vuole fare all’interno degli spazi autogestiti, ma se ciascun gruppo vuole uno spazio proprio allora l’Ateneo risponderà di no. La C3 potrebbe essere l’ aula alternativa alla C1”.

Contrastanti le opinioni dei rappresentanti degli studenti nel CdA. “Io so che c’è necessità di spazi perché tante associazioni li richiedono – dice Mauro Vecchietti, rappresentante degli studenti – ciò che a me interessa è condividere degli spazi come è sempre stato in un’aula che sia regolamentata e che permetta quindi l’accesso ad associazioni e gruppi di studenti”.

Di altra opinione un’altra rappresentante degli studenti, Gabriella Flammini, : “Il problema è proprio che, dopo la conferenza, l’aula che verra scelta sarà regolamentata. Noi abbiamo ricordato al rettore come quasi tutti gli atenei italiani prevedono delle aule autogestite da ogni associazione. A Urbino, invece, ne avevamo una sola ed è stata tolta”. Sul futuro però la situazione non è chiara: “Non sappiamo esattamente come sarà gestita però, proprio perchè prevede che molte associazioni e gruppi studenteschi ne facciano parte, l’autogestione diventerà difficoltosa e per questo ci vorrà un regolamento”.

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Francesco Guccini a Urbino: “Le canzoni sono la nostra storia” http://ifg.uniurb.it/2011/05/14/ducato-online/francesco-guccini-a-urbino-le-canzoni-sono-la-nostra-storia/8814/ http://ifg.uniurb.it/2011/05/14/ducato-online/francesco-guccini-a-urbino-le-canzoni-sono-la-nostra-storia/8814/#comments Sat, 14 May 2011 10:22:48 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=8814

Francesco Guccini alle prese con gli autografi durante la conferenza al Magistero

URBINO –  “Mi chiedono del tema del viaggio nelle mie canzoni: anche se ne parlo spesso io in realtà sono un non viaggiatore, mi piace viaggiare più sui libri”. Francesco Guccini arriva a Urbino: 70 anni, il solito spirito tra il riflessivo e l’ironico, i modi di fare di un professore di provincia, tra cultura e radici contadine. Il Maestrone, come lo chiamano i suoi fans, è stato il protagonista alle 16 nell’aula magna del Nuovo Magistero di un incontro culturale dal titolo: “Canzoni e identità nazionale”, con il rettore Stefano Pivato e Stefano Paternò, presidente del Consiglio degli studenti di Urbino.

“Attraverso le canzoni è possibile ricostruire la nostra storia. Io poi le conosco tutte: quelle fasciste, quelle anarchiche, i classiconi, quelle influenzate dagli Stati Uniti e dall’Inghilterra. Quando ho cominciato mi hanno detto che col mio modo di fare musica non avrei fatto strada, avrei dovuto cantare pezzi come “Vola colomba bianca vola”. Però non ne ero capace e ho dovuto continuare col mio stile” scherza il cantautore. In un’aula magna gremita, piena di ragazzi a dimostrazione dell’attualità dei suoi pezzi, sono risuonate le note di poesie in musica come “Dio è morto“, “Auschwitz“, “Eskimo” e “La locomotiva“, accompagnate dai cori dei presenti.

Il cantautore col rettore Stefano Pivato e Stefano Paternò

Alla domanda se sia favorevole alle proteste studentesche, Guccini risponde: “sono favorevolissimo: i giovani devono far sentire che ci sono e hanno istanze da proporre. Tante cose sono cambiate, noi le prime occupazioni le abbiamo fatte in giacca e cravatta. Ma c’è ancora molto contro cui protestare”.

E alla domanda del rettore Pivato sull’influenza degli Stati Uniti nel dopoguerra: “Gli americani ci hanno portato tante cose: la Coca cola, la frutta sciroppata, i jeans… Io leggevo Hemingway, Steinbeck. Ascoltavo i Platters di “Only you”: in quegli anni erano novità incredibili quelle che arrivavano dagli Usa. Molti miei amici fumano o bevono perchè volevano imitare i personaggi dei film americani. Dalla metà degli anni 60 abbiamo visto gli Stati Uniti in modo diverso: non era più tutto così lucido, così meraviglioso. Quando è arrivato Bob Dylan però abbiamo cominciato a imitarlo, per poi riscoprire l’Italia”.

Guccini parla anche della genesi di uno dei sui grandi successi, “La locomotiva”: “Il pezzo è nato da una storia vera, quindi si è praticamente scritto da sè. Il primo verso, che è quello che conoscono tutti, è stato in realtà l’ultimo che ho aggiunto quando la canzone era già completa”.   Guarda il video

E chiedendo, parafrasando “Dio è morto”, se l’Italia saprà risorgere dal momento difficile in cui si trova, il cantautore scherza: “ci vorranno sicuramente più di tre giorni”.

Le foto

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