il Ducato » corte di strasburgo http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » corte di strasburgo http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Carceri sovraffollate, Italia punita. Ma a Pesaro “situazione accettabile” http://ifg.uniurb.it/2013/05/28/ducato-online/carceri-leuropa-punisce-litalia-a-pesaro-sovraffollamento-accettabile/48709/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/28/ducato-online/carceri-leuropa-punisce-litalia-a-pesaro-sovraffollamento-accettabile/48709/#comments Tue, 28 May 2013 02:57:00 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=48709 [continua a leggere]]]> URBINO – Una condanna senza appello per il sovraffollamento delle carceri italiane: la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha respinto il ricorso sulla sentenza in favore di sette detenuti di Busto Arstizio e Piacenza (8 gennaio 2013) e condannato definitivamente l’Italia a un’ammenda di 100.000 euro per i danni morali. La motivazione parla di condizioni di vita disumane e degradanti conseguenza del vivere in meno di tre metri quadri.

LEGGI A Villa Fastiggi: “Sovraffollato sì, ma qui torna la speranza”

L’Italia avrà un anno di tempo per trovare una soluzione ai suoi 20.000 carcerati in più rispetto al numero di posti disponibili e dovrà anche istituire una procedura nazionale per risarcire i detenuti che dovessero essere riconosciuti come vittime. Brescia, Busto Arstizio, Reggio Calabria e Varese sono, secondo i dati raccolti dall’associazione Antigone, le carceri con la situazione più critica.

Non è la prima volta che l’Italia viene condannata. Dopo la sentenza del luglio 2009 a favore di un detenuto del carcere di Rebibbia di Roma, l’Italia ha dato il via al “piano carceri” e alla costruzione di nuovi penitenziari, parallelamente all’ampliamento di quelli esistenti e al ricorso a pene alternative.

Scadrà a settembre, invece, il decreto “svuota carceri” voluto dall’ex guardasigilli Paola Severino che permette ai detenuti con pene inferiori ai 18 mesi di scontarle ai domiciliari.

A fronte di una capienza complessiva di 45.588 unità, infatti, le carceri italiane ospitano ad oggi 66.009 detenuti. In alcuni casi si possono trovare anche otto persone in celle da quattro o addirittura da due (la legge prevede che ogni detenuto disponga di uno spazio di almeno 9 metri quadri) e sono già più di 400 detenuti che hanno fatto ricorso per le condizioni in cui si trovano.

È di poche settimane fa, poi, il rapporto del Consiglio d’Europa sulla popolazione carceraria, fotografata nel settembre 2011. Con 147 detenuti ogni 100 posti disponibili, l’Italia è al terzo posto per il sovraffollamento, dopo Serbia e Grecia. È anche al terzo posto per numero assoluto di detenuti in attesa di giudizio, dopo Ucraina e Turchia.

La casa circondariale di Villa Fastiggi, a Pesaro, non è immune al problema del sorplus di carcerati. I detenuti dovrebbero essere 176 ma in realtà sono 293, quasi il doppio. La loro condizione, però, non sembra turbarli, anzi: a loro dire, si tratterebbe di un “sovraffollamento accettabile” rispetto alle altre realtà italiane.

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Adozioni gay, la storia di Jacopo e Davide: “Non rinunciamo a lottare per un nostro diritto” http://ifg.uniurb.it/2013/02/22/ducato-online/adozioni-gay-la-storia-di-jacopo-e-davide-non-rinunciamo-a-lottare-per-un-nostro-diritto/35577/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/22/ducato-online/adozioni-gay-la-storia-di-jacopo-e-davide-non-rinunciamo-a-lottare-per-un-nostro-diritto/35577/#comments Fri, 22 Feb 2013 14:23:22 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=35577 La Corte europea di Strasburgo ha riconosciuto il diritto, per le coppie omosessuali, di adottare i figli del proprio partner. Cosa ne pensano i diretti interessati? Abbiamo intervistato una giovane coppia.
Jacopo e Davide stanno riflettendo sulla possibilità di diventare, un giorno, genitori dello stesso sesso.

“Mi piacerebbe poter vivere in un paese dove questo fosse possibile per una coppia come me e Davide”, spiega Jacopo. Le riflessioni dei due ragazzi tra pregiudizi e luoghi comuni difficili da sfatare: “In Italia il figlio di una coppia omosessuale rischia ancora di essere discriminato”.


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Sparaventi, “deluso” da Silvio: “Salveremo il Tribunale di Urbino” http://ifg.uniurb.it/2013/02/21/ducato-online/alfredo-sparaventi-deluso-da-silvio-salveremo-il-tribunale-di-urbino/35291/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/21/ducato-online/alfredo-sparaventi-deluso-da-silvio-salveremo-il-tribunale-di-urbino/35291/#comments Thu, 21 Feb 2013 09:30:35 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=35291 Laura Boldrini (Sel) / Enrico Letta a Urbino
GLI ALTRI CANDIDATI Mochi (Pdl) / Cancellieri (Lega) / Nasoni (RC) / M5S / Scoglio (Fare) / Giovanelli (Pd)
TUTTE LE LISTE CAMERA / SENATO]]>

Alfredo Sparaventi, candidato alla Camera con la lista Scelta Civica  con Monti per l’Italia

URBINO – Mentre la Corte di Strasburgo con una sentenza dice sì all’adozione del figlio del partner in caso di coppie omosessuali, Alfredo Sparaventi, banchiere e candidato urbinate alla Camera con Scelta Civica di Monti, polemizza: “Tu daresti tuo figlio a due gay? Mi chiedo se si tratti realmente di un desiderio legittimo, o solo di una sorta di lotta alle famiglie ‘normali’, per cui tutto ciò che possono fare loro (coppie etero), possiamo farlo anche noi (coppie gay)”.

Argomento sensibile, quello delle adozioni per le coppie gay, per un politico come Sparaventi, fin da giovanissimo militante nella Dc, poi passato al Partito Popolare Italiano ed infine nel Pdl, ingannato dalla “promessa di una rivoluzione liberale ad opera di Silvio Berlusconi” che non c’è mai stata e che “ha prodotto nulla in termini di riforme”. Un deluso da Silvio. Un ex Dc. Ora con Monti, “unica alternativa a una sinistra burocratico-clientelare e a un centro-destra immobilista”.

E non si riferisce solo all’Italia. Parla anche di Urbino e del Montefeltro, dove “la politica ormai da anni non interviene come dovrebbe”.

Una promessa: salveremo il Tribunale di Urbino
“Il nostro tribunale ha una specificità propria ed è di capoluogo di provincia. Non deve essere chiuso, perché ci sono i numeri per mantenere la struttura che tra l’altro allo Stato non costa nulla perché l’affitto è interamente pagato dal comune. Garantisco una dura lotta in Parlamento”.

I tagli all’ospedale Urbino e nei presidi dell’entroterra
“Le tasse le pagano tutti allo stesso modo. Bisogna mantenere i presidi di Pronto Soccorso e di Pronto Intervento tramite l’elicottero”. L’elicottero? “Nessuno sa che l’ospedale di Urbino ha una zona per l’atterraggio di elicotteri, ma non regge. E’ stata fatta male. Il risultato di gare d’appalto fatte al ribasso”. Una responsabilità grave della politica: “Entrata prepotentemente nella sanità urbinate, portando dissapori interni e mala gestione delle risorse”.

No collegamenti, no turismo, solo centri commerciali
“Non ci sono vie di comunicazione tra Urbino e Pesaro e la Fano-Grosseto per ora resta un miraggio. Manca un collegamento veloce verso la costa, che sarebbe propedeutico a rilanciare il turismo. Rischiamo di ritrovarci ‘due cattedrali nel deserto’. I due centri commerciali (il Consorzio già aperto e quello di Santa Lucia in costruzione) hanno penalizzato i piccoli esercizi del centro storico, a loro volta già danneggiati dalla mancanza di politiche volte a valorizzare il territorio e rilanciare il turismo. Un circolo vizioso, insomma, dove non si intravede via d’uscita”.

Immigrazione
“La frazione di Urbino 2 nasce da una speculazione edilizia. Da case per studenti diventano appartamenti, per modo di dire. Prezzi a ribasso, si sparge la voce. E tutti gli immigrati vanno lì. Ma non si possono costruire quartieri-dormitori di quel tipo. Fino a qualche anno fa non potevi andarci di notte, era pericoloso. Non sono state fatte politiche di integrazione sufficienti, né pensato nulla per evitare ‘concentrazioni etniche e culturali di quel tipo’. C’è molta superficialità, molta disorganizzazione. Immobilismo, per l’appunto”.

Università, scuola e la polemica con il sindaco di Urbania
“I ragazzi devono essere liberi di scegliere. Sia nel piccolo che nel grande. Il prodotto che reputano di miglior qualità. E’ per questo che noi siamo per un sistema misto di scuole paritarie e pubbliche e prevediamo la detraibilità delle rette universitarie”. E chi non può permettersi proprio l’accesso? Ovvero di pagare quella somma tutta intera, anche se poi venisse rimborsata? In altri termini, dov’è la libertà di chi non può scegliere?

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