il Ducato » crolli http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » crolli http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Lo speciale – 29 febbraio 2012 http://ifg.uniurb.it/2012/02/29/radio-ducato/speciali-radio/lo-speciale-%e2%80%93-29-febbraio-2012/27063/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/29/radio-ducato/speciali-radio/lo-speciale-%e2%80%93-29-febbraio-2012/27063/#comments Wed, 29 Feb 2012 17:11:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27063 Passata l’emergenza neve arriva la prima conta dei danni. Una raccolta di voci, suoni e notizie dalla città di Urbino. In questo numero come cittadini, imprenditori e comuni affrontano il post nevicata

Questo speciale è stato curato da Paola Rosa Adragna, conduce Stefania Carboni

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Neve, crolla tetto di un capannone alle Cesane http://ifg.uniurb.it/2012/02/27/ducato-notizie-informazione/neve-crolla-tetto-di-un-capannone-alle-cesane/26741/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/27/ducato-notizie-informazione/neve-crolla-tetto-di-un-capannone-alle-cesane/26741/#comments Mon, 27 Feb 2012 17:07:32 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=26741 [continua a leggere]]]> URBINO – A causa del peso della neve nel pomeriggio è crollata una parte del tetto di un capannone alle Cesane vicino a un’abitazione. Il capannone funge da deposito di grano e al momento del crollo era vuoto. Lo riferiscono i Vigili del fuoco di Urbino.

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L’acqua fa paura ai tetti. Danni salati per la Diocesi: “Decine di milioni” http://ifg.uniurb.it/2012/02/27/ducato-online/lacqua-fa-paura-ai-tetti-danni-salati-per-la-diocesi/26634/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/27/ducato-online/lacqua-fa-paura-ai-tetti-danni-salati-per-la-diocesi/26634/#comments Mon, 27 Feb 2012 11:08:43 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=26634 LEGGI Urbino conta i danni / Fermignano, cede il tetto del bocciodromo]]> URBINO – Scorre rumorosa lungo le vie della città, si insinua tra le fibre del cemento infiltrandosi tra i coppi mentre la neve scivola giù sciogliendosi. E’ l’acqua, il più grande nemico del legno che ora insidia le travi che sorreggono i tetti.

Se prima a far temere erano i crolli per i tre metri di neve accumulati sulle case di Urbino, ora che è finita la prima fase dell’emergenza e che la maggior parte delle coperture è stata ripulita – grazie all’incredibile spiegamento di forze (dai vigili del fuoco all’esercito, dai volontari specializzati a quelli che non lo erano) del Montefeltro e di quelle provenienti da tutta Italia – sembra che il pericolo più grande siano diventate le infiltrazioni. L’acqua fa paura.

“Lo scioglimento della neve provoca danni indiretti – dice l’ingegnere Alessandro Cioppi, responsabile dell’area tecnica dell’Arcidiocesi di Urbino e scampato per un soffio al crollo del tetto della chiesa dei Cappuccini – le travi marciscono, già sono state messe a dura prova dal carico della neve, poi con l’acqua si indeboliscono ancora di più. Questo rende più serio il rischio dei crolli”.

Travi rotte e spezzate, il simbolo della grande nevicata dopo il blizzard, il freddo vento che ha soffiato da nord. La neve è stata buttata giù dai tetti, ora non c’è più, ma il suo peso resta impresso nelle strutture portanti: “molte sono state deformate dalla neve – sottolinea Domenico Fucili, a capo dell’équipe di ingegneri volontari che dai primi giorni di febbraio ha monitorato e fatto interventi su tutto il territorio – e ora sono pericolose forse più di quanto lo fossero quando erano ricoperte di neve”.

Travi pericolanti, flesse, “alcune già erose dai tarli – afferma l’ingegnere Roberto Cioppi – come potevano reggere il peso di tre metri di neve? E’ un miracolo che molti tetti abbiano retto”.

Ingegneri e vigili del fuoco sono intervenuti con sopralluoghi e puntellamenti, ma in alcuni casi non si è fatto in tempo, come è successo alla chiesa dei Cappuccini, dove il tetto è crollato lasciando uno squarcio di sette metri e una gran paura ad Alessandro Cioppi e Federico Borghini che erano lì e che sono stati sbalzati indietro di alcuni metri. Salvi. “Metteremo un cappello di lamiera alla chiesa, la copriremo con una struttura metallica temporanea e questo ci permetterà di rimuovere le macerie e le opere d’arte – dice Cioppi – non sappiamo assolutamente cosa c’è lì sotto, ci sono almeno quattro metri di calcinacci”. Sprazzi di colore tra il grigio omogeneo delle rovine, erano affreschi, erano dipinti e chissà cos’altro.

A parte il complesso dei Cappuccini e la chiesa di S.Francesco, dove una trave ha ceduto e hanno dovuto sfondare il tetto per ripararla, la maggior parte del patrimonio storico culturale di Urbino è salvo. Molte strutture sono state evacuate, come il convento di San Bernardino, ma le opere sono state tutte trasferite e portate in luoghi sicuri. “Alcune pale d’altare sono alte anche sette metri – confida l’ingegnere – e qualche difficoltà l’abbiamo avuta a trasportarle, soprattutto con molte strade bloccate e la neve di due metri ai lati. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta”.

Il nevone ha colpito duro sull’Arcidiocesi di Urbino: il danno è di “qualche decina di milioni di euro”, dice l’ingegnere Alessandro Cioppi che non può fare un conto preciso perché stanno ancora cercando di contenere i danni, non possono ancora “risolvere”.

I crolli della chiesa dei Cappuccini, di San Francesco, del Cinema Ducale, delle abitazioni in via Budassi e in via Bramante e del tetto del ristorante cinese ‘Nuovo Sole’, sono stati una battaglia e come dopo ogni guerra, anche quella bianca dovrà avere la sua ‘ricostruzione’. Ma non se ne parla ancora. Qualcuno riesce solo a sussurrare questa parola, perché l’emergenza non è ancora finita. “Non siamo alla fine – fa sapere l’ingegnere Domenico Fucili – vale la pena fare ispezioni per tutte le categorie d’abitazione, stiamo raccogliendo i dati di tutto quello che è successo e una classificazione dei costi ora è difficile, perché ogni tetto ha bisogno della propria indagine, ogni struttura della propria ricognizione”.

I danni sono stati tanti, forse troppi. Qualunque cifra per ‘ricostruire la città‘ sarebbe ipotetica. Quello che è certo è che sarà pesantissima, da aggiungere al mezzo milione di euro già speso durante la prima emergenza per ruspe, spalaneve, esercito e ospitalità. “Dobbiamo trovare i soldi necessari – fa sapere Gabriele Cavalera, capoufficio stampa del Comune – speriamo solo in tempi celeri. Il tempo, forse, è il problema più grande. Non ne abbiamo molto per rimettere in piedi la città”.

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Fermignano, crollato tetto del bocciodromo http://ifg.uniurb.it/2012/02/22/ducato-notizie-informazione/fermignano-crollato-tetto-del-bocciodromo/26202/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/22/ducato-notizie-informazione/fermignano-crollato-tetto-del-bocciodromo/26202/#comments Wed, 22 Feb 2012 09:52:26 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=26202 [continua a leggere]]]> FERMIGNANO – E’ crollata, ieri pomeriggio, la copertura del bocciodromo comunale di Fermignano. A intervenire sono stati i Vigili del Fuoco di Urbino che hanno dichiarato inagibile tutta la struttura, comprese le gradinate. A far cadere il tetto questa volta non è stato il peso della neve, che era già stata spalata, ma le numerose infiltrazioni d’acqua. Nella struttura, che esistente da circa 30 anni, svolge la propria attività a livello provinciale e regionale l’associazione bocciofila fermignanese. Il ristorante attiguo, costruito con materiali diversi, non ha subito danni ed è quindi regolarmente in funzione.  “Non c’è limite al peggio – ha dichiarato il sindaco Giorgio Cancellieri – ci stavamo ancora leccando le ferite dell’emergenza neve. Anche questo intervento rientrerà nei numerosi lavori che il nostro Comune dovrà sopportare”.

 

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Neve, evacuato il centro operativo misto (Com) del Sasso http://ifg.uniurb.it/2012/02/19/ducato-notizie-informazione/neve-evacuato-il-centro-operativo-misto-com-del-sasso/25824/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/19/ducato-notizie-informazione/neve-evacuato-il-centro-operativo-misto-com-del-sasso/25824/#comments Sun, 19 Feb 2012 18:39:06 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=25824 [continua a leggere]]]>

Evacuato il Com

URBINO – I vigili del fuoco stanno evacuando il centro operativo misto del Sasso. Qui, per tre settimane, si sono riunite tutte le autorità per coordinare gli interventi per far fronte all’emergenza neve. “Una parte della struttura – dice l’ingegnere Domenico Fucili – ha già ceduto per il peso della neve accumulata sul tetto. Il rischio è che venga giù tutto”. Dopo aver fatto uscire il personale, i vigili del fuoco hanno portato via documenti e computer.

 

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Cede sottotetto in via Bramante, il Comune: “Niente allarmismi” http://ifg.uniurb.it/2012/02/16/ducato-online/preoccupano-i-tetti-a-rischio-80-per-cento-finita-emergenza-in-ospedale/25278/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/16/ducato-online/preoccupano-i-tetti-a-rischio-80-per-cento-finita-emergenza-in-ospedale/25278/#comments Thu, 16 Feb 2012 20:12:33 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=25278 di Nadia Ferrigo e Antonio Siragusa

URBINO – Nuovo crollo nel centro di Urbino. Questa volta ha ceduto una trave di un sottotetto in una casa di via Bramante, vicino alle Poste, senza causare feriti. Coinvolta anche un’altra abitazione. Lo ha reso noto l’ingegnere Alessandro Cioppi, responsabile dell’area tecnica dell’Arcidiocesi di Urbino-Urbania e Sant’Angelo in Vado.

E mentre il maltempo concede una tregua – il sole proseguirà almeno fino a domenica –  il presidente della Regione Spacca, dopo l’annuncio incostituzionalità della “tassa sulle disgrazie”, introdotta dal governo Berlusconi dopo l’alluvione del marzo scorso, annuncia: “Chiederemo lo stato di calamità”.

La Consulta ha quindi  dato ragione al ricorso della regione contro l’obbligo di scaricare sui cittadini marchigiani i costi dei danni dell’alluvione del marzo scorso. E così la Regione è pronta a chiedere subito il provvedimento anche per l’emergenza neve delle ultime settimane. Inoltre “valuteremo la possibilità della revoca dei provvedimenti relativi all’aumento delle accise sui carburanti  – ha detto Spacca - e diventa anche inaccettabile ogni ritardo nell’erogazione delle risorse statali che la regione Marche ha richiesto per i danni subiti”.

LEGGI Ricci: “Resta il pericolo tetti, 50 famiglie sono ancora isolate”

TETTI – Nonostante il crollo odierno, sulla situazione dei tetti il Comune precisa che la situazione non è allarmante: “La maggior parte dei tetti è ben dimensionata, dovrebbero resistere – ha affermato il dirigente dell’Urbanistica Carlo Giovannini – con due leggi speciali sul restauro del centro storico i proprietari hanno già dovuto provvedere al consolidamento di tetti e coperture”.

“Ricordo che i responsabili dello stato di tetti e grondaie sono i cittadini – ha proseguito Giovannini – e in centro storico la maggior parte degli edifici è già restaurata“.

Non è dello stesso parere il geometra Nicola Ceccaroli, impegnato con la sua ditta nell’intervento della chiesa San Francesco: “I tetti di Urbino sono progettati per reggere un peso massimo di 250 kg per metro quadro, mentre attualmente sopportano un peso di 400 kg. Così ci sono alti rischi di crollo: secondo me l’80 per cento dei tetti di Urbino è in questa condizione, e si tratta di strutture antiche, sicuramente datate. Si tratta di un problema serio. Il Comune farebbe bene a informare i cittadini – prosegue Ceccaroli – in modo che si facciano lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria per verificare la tenuta delle coperture, lo stato delle strutture lignee, e capire se in futuro saranno idonee a sopportare un peso di questo genere”.

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E la Protezione civile ha deciso di far arrivare in città una squadra di carpentieri di un’azienda trentina, esperta nella costruzione di tetti e coperture in legno, per intervenire sulle case del centro storico. Arrivata dal Trentino Alto Adige anche una squadra di 21 vigili del fuoco, che oggi hanno lavorato sui tetti di Palazzo Ducale, della chiesa di San Bernardino (FOTO) e dell’istituto comprensivo Volponi. Iniziati anche i lavori di ripulitura del tetto del Duomo, dopo che ieri un sopralluogo ne aveva verificato con esito positivo lo stato, dopo le infiltrazioni d’acqua alla volta.

VOUCHER SPALATORI PER I DISOCCUPATI – Pressante anche il problema della pulizia dei vicoli del centro. Il Comune recluterà altre 30 persone per spalare la neve in varie zone col sistema dei voucher regionali. A differenza del provvedimento emesso da Ancona, riservato ai cassintegrati e ai lavoratori in mobilità, il bando sarà aperto anche a studenti e inoccupati. Un miglioramento rispetto a quanto previsto dalla Regione, che aveva causato polemiche nei giorni scorsi. Chi è interessato dovrà presentarsi in mattinata al Centro per l’impiego (zona campo sportivo) dalle 9.00 alle 12.00.

PERICOLO CALDAIE – La neve potrebbe ostruire le condotte di scarico delle caldaie: è l’allerta del Comune di Urbino sulla sua pagina Facebook: ”Attenzione! Questo appello riguarda la sicurezza legata agli impianti di riscaldamento. Chi si trova con la caldaia in blocco, chiami subito la propria assistenza tecnica, a causa della neve che blocca le canne fumarie si può accumulare gas e generare enormi pericoli“.

SCUOLE  – La messa in sicurezza degli edifici scolastici è un’altra delle priorità essenziali e gli ingegneri dell’ufficio tecnico del Comune proseguono i rilievi e le verifiche tecniche necessarie per la loro riapertura. “Servono rinforzi per spalare i tetti delle scuole” fa sapere il Comune. I gruppi presenti, che si occupano degli interventi, avranno bisogno di aiuto per rendere nuovamente agibili tutti gli edifici.

OSPEDALE - Riprendono gli interventi programmati, sospesi nei giorni scorsi. Anche al Pronto soccorso sta rientrando l’emergenza , ma ci sono ancora molti traumi legati alle cadute sul ghiaccio.

VIABILITA’ – La situazione sta tornando lentamente alla normalità, anche se il centro storico di Urbino è ancora chiuso al traffico.  Il Comune ha inoltrato una richiesta al Prefetto di Pesaro Urbino, Attilio Visconti,  per prorogare di un’altra settimana la presenza in città di uomini e mezzi dell’Esercito, ancora necessaria per liberare i cumuli di neve, specie nelle zone più isolate.

Da ieri i mezzi dell’Esercito trasportano la neve da piazza della Repubblica fino a Borgo Mercatale e da lì nella scarpata (VIDEO). Il Comune è impegnato per liberare i parcheggi e le vie con le turbine e sono in corso interventi anche  in via San Domenico, via del Poggio e via dei Veterani”. Si cerca anche di riaprire le strade della città ancora bloccate dai cumuli di neve e ghiaccio.

LEGGI Auto danneggiate: boom per richieste di risarcimento

“Le macchine stanno lavorando nella strada vicinale delle Cesane, in località Colonna (via Ca’ Lante e via Ca’ Porneta)  – ha detto l’ingegnere Lazzaro Spadoni dell’Unità di crisi del comune di Urbino – dove è arrivato un mezzo Terna dell’Esercito. Intorno a Torre Cotogna, a Cà Mazzasette, i Vigili del Fuoco sono intervenuti in soccorso di due famiglie e di un’azienda agricola a Pieve di Cagna”.

Tre uomini della Croce Rossa e del suo corpo militare, invece, hanno portato viveri a una famiglia in via Cà Canonici. La strada, che si trova sulla Bocca Trabaria in direzione Urbania, dopo la località Tufo, è stata resa percorribile dai mezzi spalaneve solo per i primi 70 metri. Uno dei tre volontari, Vincenzo Bolognese, racconta: “Abbiamo dovuto camminare per un chilometro per raggiungere la famiglia isolata, composta da madre, padre e figlia tredicenne”.

METEO – Bel tempo nel week end, mentre lunedì è in arrivo una leggera perturbazione, anche se molto più debole delle settimane scorse.

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Neve, Ricci: “Pericolo tetti e 50 famiglie ancora isolate” http://ifg.uniurb.it/2012/02/16/ducato-online/neve-ricci-pericolo-tetti-e-50-famiglie-ancora-isolate/25601/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/16/ducato-online/neve-ricci-pericolo-tetti-e-50-famiglie-ancora-isolate/25601/#comments Thu, 16 Feb 2012 19:36:57 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=25601 di Stefania Bernardini e Rossella Nocca

PESARO – “La nevicata del 2012 è stata una calamità naturale. Ha superato del doppio i livelli raggiunti nel ’56”. Così Matteo Ricci, presidente della provincia di Pesaro-Urbino, ha aperto la conferenza stampa per fare il punto sulla situazione dell’emergenza neve. Nella sala Giunta, Ricci ha descritto la condizione del territorio riconosciuto come il più colpito dal maltempo che si abbattuto sull’Italia. La città che ne ha risentito maggiormente, ha ricordato il presidente, secondo i dati è stata proprio Urbino.

Durante il dibattito è stata lodata più volte la capacità di coesione dei vari comuni e delle forze che hanno lavorato per soccorrere la popolazione e tutta la provincia, ma il presidente ha anche avvertito: “L’emergenza non è ancora finita e non lo sarà fino a domenica”.

Se il sole di questi giorni sta favorendo il miglioramento della viabilità, le basse temperature nelle ore notturne continuano a creare difficoltà. Il pericolo di crollo dei tetti e la situazione di isolamento di alcune famiglie restano dei problemi ancora da risolvere e che prolungano il termine finale di questa condizione di criticità.

Nel territorio ci sono già stati 1748 interventi delle forze di polizia, come ha spiegato il prefetto Attilio Visconti, con uomini che hanno fatto doppi e tripli turni di lavoro per cercare di ridurre al minimo i danni e salvaguardare la popolazione. “Siamo stati l’unica realtà operativa ad avere i dati di tutti gli isolati – ha sostenuto il Prefetto – senza  la partecipazione di tutte le forze e l’attenzione mediatica i sindaci avrebbero dovuto pagare l’esercito”.

Restano ancora alcuni problemi di mancanza di corrente elettrica. Circa 50 abitazioni sono tuttora isolate, su 500 richieste di interventi. I lavori per eliminare tutti i casi di black-out stanno continuando per riuscire a riportare la situazione sotto controllo.

LE STORIE: partorisce in casa a San Marino di Urbino / Raggiunta famiglia isolata di Montefabbri: sta bene Cheyenne, 20 giorni /Liberato anche l’anziano rimasto bloccato da mercoledì notte nella sua casa a Le Cesane / Lo spinone Eva salva una coppia a Sbragia / Abbracciati nel blizzard / Donna in dialisi bloccata in ambulanza: raggiunge l’ospedale / Raggiunti anche gli abitanti di Ponte Armellina: l’emergenza infinita

Lunedì si inizierà a pensare alla conta dei danni. In un tavolo con tutti i sindaci della provincia e con il presidente della regione Marche, Gian Mario Spacca e il capo del dipartimento Sicurezza e Protezione Civile, Roberto Oreficini, si farà un punto sui costi subiti e che si subiranno. Si dovranno calcolare non solo gli interventi effettuati sinora, ma anche le perdite a livello economico per le aziende e l’agricoltura, i problemi di stabilità alle strutture pubbliche e private e i danni alle strade e ai veicoli.

“Il totale dei costi – ha affermato ancora Matteo Ricci – non è ancora quantificabile e finché ci sarà lo stato di emergenza un calcolo preciso non è possibile” . Per il presidente della provincia di Pesaro-Urbino, è necessario che la situazione di calamità venga riconosciuta: “Finora ci siamo rimboccati le maniche, ma ora il Governo deve intervenire”.

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“Abbiamo perso tutto”. Petriano, il dramma delle aziende distrutte http://ifg.uniurb.it/2012/02/16/ducato-online/abbiamo-perso-tutto-petriano-il-dramma-delle-aziende-distrutte/25410/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/16/ducato-online/abbiamo-perso-tutto-petriano-il-dramma-delle-aziende-distrutte/25410/#comments Thu, 16 Feb 2012 15:30:00 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=25410 [continua a leggere]]]>

Il tetto sfondato dell'azienda S'Arreda di Petriano

PETRIANO – Anni di lavoro cancellati da due settimane di neve. Gli imprenditori di Gallo e Petriano sono disperati. Decine di capannoni industriali sono stati sfondati dai cumuli di neve. Centinaia di migliaia di euro di danni, ancora da quantificare e comunque in aumento. Le produzioni bloccate, le scadenze impossibili da rispettare.

“Cosa posso dirvi. Non dormo la notte. Sono sempre qui, cerco di fare il possibile per evitare che cedano altre parti del tetto”. Morris Cioppi, titolare di S’Arreda, azienda che produce divani, indica le macerie sotto ai 1000 metri quadrati di soffitto crollati nel suo capannone.

Costruito per sostenere fino a 120 centimetri di neve, ha ceduto sotto al peso dei 170 centimetri che lo ricoprono, schiacciando macchinari e prodotti che si trovavano all’interno. I primi pezzi hanno iniziato a cadere domenica, poi il crollo è stato inarrestabile.

Ora gli operai sono al lavoro per frenarlo, puntellando la struttura. Fortunatamente il settore del montaggio si è salvato, e Cioppi spera di riprendere al più presto l’attività. La produzione invece resterà ferma per almeno due mesi, e i danni potrebbero raggiungere i 250.000 euro. Ma è ancora presto per un bilancio definitivo.

Emanuele, proprietario di Kappa Kitchen, ci raggiunge in macchina quando viene a sapere che ci stiamo informando sui danni della neve alle imprese di Gallo e Petriano. “Vogliamo che se ne parli. Ecco il foglio dei Vigili del fuoco: inagibilità totale. Tutto quello che abbiamo è qui dentro, e non possiamo nemmeno entrare”.

Il capannone dell’azienda di cucine ha un enorme buco sul tetto da cui continua a gocciolare neve. Piove in diverse aree della struttura. Ogni tanto si sente uno scricchiolio. “Di tutto quello che è contenuto in questi 6.000 metri quadri non potremo riutilizzare nulla. Tutto perduto. Sono materiali di truciolato, che assorbe l’acqua e si gonfia”. Impossibile ipotizzare l’entità dei danni. Emanuele rimane in silenzio a fissare l’entrata transennata della sua azienda, senza poter fare niente per fermare la distruzione di tutto il suo lavoro.

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Neve: “Tetti di Urbino non possono reggere. A rischio 80%” http://ifg.uniurb.it/2012/02/16/ducato-notizie-informazione/neve-tetti-di-urbino-non-possono-reggere-a-rischio-80/25283/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/16/ducato-notizie-informazione/neve-tetti-di-urbino-non-possono-reggere-a-rischio-80/25283/#comments Thu, 16 Feb 2012 11:46:45 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=25283 [continua a leggere]]]> URBINO – “I tetti di Urbino sono progettati per reggere un peso massimo di 250 kg per metro quadro, mentre attualmente, a causa della neve, sopportano un peso di 400 kg”. E’ un quadro preoccupante quello fatto dal geometra Nicola Ceccaroli, che, con la sua società Piquadro srl, ha seguito in questi giorni i lavori sui tetti della chiesa di San Francesco e fatto alcuni sopralluoghi sugli edifici del centro storico.

“Così ci sono alti rischi di crollo: secondo me l’80 per cento dei tetti di Urbino è in questa condizione, e parliamo di strutture antiche, sicuramente datate. Si tratta di un problema serio.

Il Comune farebbe bene a informare cittadini – prosegue Ceccaroli – in modo che si facciano lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria per verificare la tenuta delle coperture, lo stato delle strutture lignee, e capire se in futuro saranno idonee a sopportare un peso di questo genere”.

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Neve, capannoni distrutti: gravi danni alle aziende di Petriano http://ifg.uniurb.it/2012/02/16/ducato-online/capannoni-sfondati-sotto-il-peso-della-neve-gravi-danni-alle-aziende-di-petriano/25302/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/16/ducato-online/capannoni-sfondati-sotto-il-peso-della-neve-gravi-danni-alle-aziende-di-petriano/25302/#comments Thu, 16 Feb 2012 11:15:37 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=25302 LEGGI I proprietari: "Abbiamo perso tutto" ]]> di Antonio Riccucci, Massimiliano Cocchi e Giulia Foschi

URBINO – La copertura è squarciata, come una grossa ferita. I tetti dei capannoni non hanno retto alle tonnellate di neve.  I danni? Per adesso impossibili da quantificare, ma se la Cna di Pesaro e Urbino ha stimato  in almeno 60 milioni di euro le perdite per le aziende in tutta la provincia a Petriano ci sono almeno una decina di aziende messe in ginocchio dall’emrergenza neve. Solo qui si parla di centinaia di migliaia di euro andati in fumo.  Produzione ferma, lavoratori che non possono rispettare le scadenze con clienti e fornitori, più di cinquanta dipendenti costretti a restare a casa. E entro il 16 febbraio ci sono da versare i contributi Inail e Inps.

LEGGI Il dramma dei proprietari: “Abbiamo perso tutto”

E l’emergenza non è finita,  la conta dei danni si fa di ora in ora  perchè con l’innalzamento delle temperature la neve si scioglie e aumenta di peso. E le strutture continuano a cedere. Chi può cerca di puntellare, come fanno alla “Torniture Bigini”, azienda che produce componenti in legno. Una parte del capannone del capannone ha ceduto, l’altra ha tenuto e il titolare prende le misure per far arrivare i puntelli delle dimensioni corrette.  Salendo verso Petriano il capanone successivo a quello  di Morris Cioppi. Nella sua “Sarreda” produce Divani, ma sono crollati 2.600 metri quadrati di copertura.  Nella nuova sede della ‘Lomarpref‘, dove si  fanno prefabbricati per mobili, è tutto intatto, ma nella sede di Gallo sono caduti 2.600 metri quadrati di copertura e “altri due capannoni di mille metri quadrati ciascuno sono in pericolo, le travi si sono già incurvate”, fa sapere il titolare Domenico Londei. E’ crollato anche uno dei capannoni della “Bbc Plastik”.

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http://ifg.uniurb.it/2012/02/16/ducato-online/capannoni-sfondati-sotto-il-peso-della-neve-gravi-danni-alle-aziende-di-petriano/25302/feed/ 1