il Ducato » Cus http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Cus http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Pullman del Cus Urbino a fuoco vicino a Campobasso: nessun ferito http://ifg.uniurb.it/2014/04/03/ducato-notizie-informazione/pullman-del-cus-a-fuoco-vicino-campobasso-nessun-ferito/60739/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/03/ducato-notizie-informazione/pullman-del-cus-a-fuoco-vicino-campobasso-nessun-ferito/60739/#comments Thu, 03 Apr 2014 08:11:18 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60739 [continua a leggere]]]> I ragazzi del Cus

I ragazzi del Cus

URBINO – Il pullman su cui viaggiavano i calciatori del Cus di Urbino ha preso fuoco ieri mattina mentre la squadra si recava a Campobasso per una trasferta del campionato nazionale universitario. Non ci sono stati feriti.

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“Mancavano 15 minuti per arrivare al campo – racconta Eugenio Grassi, dirigente del Cus presente sul posto – quando il pullman ha iniziato a prendere fuoco nella parte dietro, dove c’è il motore. La fortuna è stata che l’autista si è accorto subito e abbiamo trovato una piazzola per fermarci”. I 19 ragazzi sono scesi e nessuno è rimasto ferito. Sono intervenuti i Vigli del fuoco di Campobasso che hanno spento l’incendio ma non hanno potuto evitare che il pullman fosse distrutto.

Nonostante lo shock i ragazzi sono riusciti a disputare l’incontro di calcio vincendo 1-0 e ottenendo la qualificazione per le fasi finali a Milano. Il rientro a Urbino è avvenuto ieri sera, con un po’ di ritardo, grazie a un pullman mandato da Ancona che ha riportato a casa gli atleti.

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Cus Urbino: 3 medaglie ai campionati nazionali universitari http://ifg.uniurb.it/2013/05/28/ducato-notizie-informazione/cus-urbino-3-medaglie-ai-campionati-nazionali-universitari/48850/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/28/ducato-notizie-informazione/cus-urbino-3-medaglie-ai-campionati-nazionali-universitari/48850/#comments Tue, 28 May 2013 10:18:09 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=48850 [continua a leggere]]]>

Danilo Zaccara (primo da destra), Cus Urbino, bronzo nel Karate – categoria 70 kg

CASSINO – Tre medaglie per il Cus Urbino ai campionati nazionali universitari che si sono tenuti a Cassino, in provincia di Frosinone, dal 17 al 26 maggio. Un oro, un argento e un bronzo il bottino finale per il team ducale.

L’oro è arrivato da Riccardo Coppari, studente iscritto al secondo anno di scienze motorie, nel judo – categoria 73 kg. Argento nel salto con l’asta femminile per Elena Ranocchi, iscritta a Economia e già medagliata nell’edizione di Torino 2011. Infine, è arrivato il bronzo nel karate (kumite) – categoria 70 kg – di Danilo Zaccara, iscritto al primo anno di Scienze Motorie.

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Spazi universitari, il Comune: “Dagli studenti ci aspettiamo proposte” http://ifg.uniurb.it/2013/02/27/ducato-online/spazi-universitari-il-comune-dagli-studenti-ci-aspettiamo-proposte/36307/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/27/ducato-online/spazi-universitari-il-comune-dagli-studenti-ci-aspettiamo-proposte/36307/#comments Wed, 27 Feb 2013 09:10:19 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=36307 LEGGI Il Carnival party 'abusivo' di martedì grasso]]>

Lo striscione esposto dagli studenti durante il Carnival Party del 12 febbraio

URBINO – Gli spazi per le attività ricreative degli studenti ci sono, ma mancano i soldi per ristrutturarli. Nel frattempo il Comune chiede agli stessi studenti di proporre nuove aree. Non sono uscite soluzioni definitive dal tavolo di consultazione tra Comune, Ersu, associazioni studentesche Agorà e Cuspide, i commercianti e i residenti del Comitato centro storico.

Tutti intorno allo stesso tavolo, tutti d’accordo: gli spazi per gli studenti si devono trovare. E non solo per loro, gli spazi si devono trovare anche per i residenti.

Ne avevamo già parlato poco tempo fa e il problema è rimasto lo stesso: gli spazi per le feste degli studenti universitari continuano a mancare. “Abbiamo valutato alcuni dei possibili candidati, come i campi da tennis del Cus o il Palaferro, ma non ci è stato concesso adibirli, il secondo in particolare per problemi di quiete pubblica” spiega Lorenzo Ciaffoncini dell’Ersu.

E per adibire i locali ci vogliono interventi strutturali. Che richiedono tempo e denaro. “L’indagine sugli spazi universitari l’abbiamo fatta – prosegue – ma non ci sono locali idonei. I collegi, che al di là del Tridente sono dell’Università, hanno bisogno di ristrutturazioni”. E per i locali al di fuori dell’università, fa sapere che stanno valutando le quattro domande che sono arrivate per riabilitare la vecchia discoteca Skorpio.

Ciaffoncini aggiunge anche che il problema di dare alternative l’Ersu lo ha affrontato, organizzando iniziative sponsorizzate.  “Abbiamo cercato di fare proposte, non si tratta di un diritto assoluto: finché nessuno investe nelle attività, queste non si fanno. Non sono sempre l’università e l’Ersu a doverle finanziare”.

Ma chi deve trovare gli spazi? Secondo Giovanni Fatuzzo, di Cuspide, bisogna usare quelli della città. Poi c’è chi – come il consigliere comunale Alfredo Bonelli – chiede agli studenti di preparare “un programma annuale di eventi”. “Ma come si fa – obiettano gli universitari – senza risorse e senza possibilità di metterle in campo?” Lino Mechelli, presidente del consiglio comunale, dà ragione a tutti e chiede collaborazione alle associazioni studentesche: se propongono nuove aree, sarà valutato se si potranno aggiungere.

E adesso che succederà? Per le prime decisioni concrete bisognerà aspettare i prossimi mesi, quando le parti si rivedranno per stilare una mappatura delle aree ‘papabili’.

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La fuga degli sponsor nello sport, mappa della crisi a Urbino http://ifg.uniurb.it/2013/02/09/ducato-online/la-fuga-degli-sponsor-nello-sport-mappa-della-crisi-a-urbino/34111/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/09/ducato-online/la-fuga-degli-sponsor-nello-sport-mappa-della-crisi-a-urbino/34111/#comments Sat, 09 Feb 2013 10:40:36 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=34111 LEGGI La sede del Cus tra crepe e sporcizia]]>

La Chateau D’Ax Urbino

URBINO – Quando non si può più vincere, l’importante è partecipare. Se non hai soldi, sei costretto a retrocedere. Se mancano i fondi, ti puoi allenare solo mezza giornata. Se i finanziamenti sono scarsi, devi vendere le tue giocatrici migliori. Se il problema è economico, l’agonismo finisce e ti porta avanti solo la passione.

Partiamo dalla pallacanestro. Il Basket Ducale aveva raggiunto i play off di serie C. Adesso milita in serie D: retrocessa? Squalificata? Un presidente fuori di senno? Niente di tutto questo, le ragioni non sono né disciplinari, né tecniche e nemmeno psichiatriche. È solo una questione economica, volgarmente si tratta di portafoglio vuoto, gli sponsor strapazzati dalla crisi hanno la borsa leggera e la disillusione in tasca.

Due conti: per ogni giocatore, in serie C2, servono 1250 euro. Per la serie D, 300 euro a testa. Emilio Briganti, presidente del Basket Ducale, dice che il problema deriva dalla Federazione, che decide il costo delle iscrizioni, e così la squadra è stata costretta a iscriversi nella serie minore.  “Per sopravvivere – continua Briganti – si deve ricorrere all’autofinanziamento”.

Non va meglio in altri sport e ad altri livelli. Prendiamo il caso della Chateau d’Ax Urbino, settima in classifica nel campionato di serie A1 femminile di pallavolo. Il terzo posto, la vittoria della Coppa Cev e la partecipazione alla Champions League degli scorsi anni sembrano un lontano ricordo. La crisi ha stroncato anche le speranza delle ducali. A inizio stagione Nelle ultime stagioni sono state cedute alcune delle migliori giocatrici, come il libero Giulia Leonardi.

“Gli sponsor sono calati sia in numeri assoluti sia in elargizioni: circa il 10% – ha detto il presidente Giancarlo Sacchi – e si riesce a sopravvivere solo grazie un turn-over degli investitori”. La fortuna è quella di aver puntato su piccoli sponsor, facilmente sostituibili nonostante la crisi. Così è stato possibile rimanere in serie A, al contrario di altre compagini come quelle di Crema e Modena, costrette al ritiro a campionato in corso.

I soldi vengono investiti per l’80% negli ingaggi di giocatrici e tecnici, ha detto Sacchi. Così diventa impossibile poter rinforzare la squadra. Fa eccezione l’ingaggio, notizia di pochi giorni fa, di Paola Croce, libero della nazionale italiana, che sostituisce Antonietta Vallesi, costretta al ritiro per motivi di salute. Ma come si fa a sostenere l’ingaggio della Croce? ? La risposta sta nelle cifre, che sono molto simili a quelle che venivano spesi per la Vallesi: questo è il responso del presidente Sacchi.

Il PalaMondolce continua così a essere gremito di gente e la pallavolo resta il miglior diversivo per le famiglie e i giovani urbinati.

Non c’è, però, solo il professionismo nello sport. Così sembra interessante capire come i semplici utenti possano sfruttare le strutture di Urbino. Prendiamo il Cus urbinate, centro della vita sportiva della città e degli studenti universitari. Qui gli sponsor – che non ci sono mai stati – non c’entrano. Qui il problema è di puri finanziamenti pubblici.

Fino a qualche mese fa, la struttura era agibile dalla mattina alla sera. Ora non più: il custode che teneva in funzione l’impianto di atletica è stato spostato dal comune (che si occupa della gestione) ad altre attività, e così la mattina il Cus non può mettere il campo a disposizione degli utenti e neppure agli “amatori della domenica”. I cancelli sono chiusi e tutto attorno c’è un’aria di desolazione e di abbandono.

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Gabriella Trisolino, presidente del Cus di Urbino, aggiunge sconsolata che i problemi non sono solo quelli del Cus: gli affitti delle palestre sono aumentati, così come i supporti medici e tutti i servizi obbligatori durante le manifestazioni agonistiche. Per il resto, si vivacchia fra mille ristrettezze. E, nonostante si abbia l’impressione che tutto congiuri per strangolare lo sport, questo sopravvive.

Gabriella Trisolino ha una sua ricetta: aumentare le manifestazioni, incrementare i corsi rispetto al passato, incentivare tutti gli sport perché solo moltiplicando le occasioni e gli iscritti, si potrebbero pareggiare i conti. Si arriva così al paradosso che più corsi si attivano e meno si sentono le spese. In una parola, la soluzione è: rimboccarsi le maniche e guardare avanti.

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Il Ducato 2 – 27 gennaio 2012 http://ifg.uniurb.it/2012/01/30/ducato/ducato-2-27-gennaio-2012/17259/ http://ifg.uniurb.it/2012/01/30/ducato/ducato-2-27-gennaio-2012/17259/#comments Mon, 30 Jan 2012 03:49:52 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=17259 [continua a leggere]]]> Sfoglia il quindicinale della scuola di giornalismo di Urbino

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Dove sono finiti gli impianti? http://ifg.uniurb.it/2012/01/27/ducato-online/dove-sono-finiti-gli-impianti/17280/ http://ifg.uniurb.it/2012/01/27/ducato-online/dove-sono-finiti-gli-impianti/17280/#comments Fri, 27 Jan 2012 17:22:12 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=17280 Ci sono modi e modi di scegliere l’università. C’è chi decide sulla base dell’offerta didattica, chi invece cerca la città più “in”. Ma c’è anche chi da importanza alle attività extracurriculari di un ateneo, come per esempio quelle sportive.

In ogni città universitaria italiana le attività sportive per gli studenti sono organizzate e gestite dal Cus, il Centro Universitario Sportivo. Anche Urbino ha il suo Cus, ma non ha lo stesso appeal rispetto a quello degli altri atenei italiani e nemmeno della sua regione.

Fatto che tra l’altro stride con la classifica che ogni anno pubblica il Censis, il Centro Studi Sociali, secondo cui la facoltà di Scienze Motorie di Urbino nel 2011 è seconda in tutta Italia.

“La mia gioia che uno studente indeciso su quale università frequentare al di là dell’offerta didattica, scelga Urbino perché ci sono delle opportunità che durante la settimana gli permettono di fare attività sportiva a basso prezzo” dice Eugenio Grassi, uno dei consiglieri del Cus Urbino. Ma per ora non è così. Ogni anno il Ministero dell’Istruzione redige una graduatoria tra tutti i Cus italiani che ne indica il livello dei servizi. Urbino nel 2011 è penultima, davanti solo a Teramo.

Gran parte del punteggio è dato dalle attrezzature che i Centri Universitari Sportivi mettono a disposizione. Quelle del Cus di Urbino sono ben pochi secondo il Ministero: un campo da tennis in terra rossa, un percorso vita che verte in condizioni precarie, un campo polivalente e un pallone pressostatico.

“Quest’anno è andato in porto un progetto, grazie alla facoltà di Scienze Motorie, che ci ha consentito di avere degli spazi in più” dice Grassi. “Dalle 19 a 21.30 abbiamo in gestione tre palestre nella sede didattica della facoltà, di cui una è una sala attrezzi. In più due palloni che vengono affittati dal Cus a tutti gli studenti che vogliono liberamente giocare a basket o pallavolo”.

Il tutto quasi a costo zero. Scienze Motorie, infatti, non chiede al Cus di pagare l’affitto delle strutture. Spiega Grassi: “Il nostro impegno è che se alla fine della stagione abbiamo un utile lo investiamo in nuovi attrezzi che saranno poi a disposizione sia degli studenti del Cus, sia di quelli della facoltà”.

Questo è un progetto pilota iniziale. Inoltre, grazie a una convenzione con il circolo ippico delle Cesane, gli studenti potranno anche frequentare corsi di equitazione. E per questa stagione invernale sono state organizzate settimane bianche a prezzi davvero vantaggiosi.

Ma è ancora poca cosa rispetto all’offerta degli altri atenei marchigiani. Camerino, per esempio, ha creato una vera e propria cittadella dello sport. Uno stadio universitario con un impianto di atletica leggera omologato, due palestre coperte una di più di 1.500 mq, due campi da tennis in terra rossa e sette campi multiuso tra cui un poligono per tiro con l’arco, un campo da beach volley, uno da basket e un percorso vita.

Anche il Cus dell’università di Macerata vanta più strutture di Urbino. Ha infatti a disposizione una piscina, cinque palestre coperte e tre campi multiuso. Per gli studenti del Cus di Ancona ci sono tre campi da tennis sintetici, una torre per arrampicata, una palestra coperta da body building, due palestre coperte geodetiche, un campo da calcio in erba. Urbino perde a ogni confronto.

C’è da dire che il sistema di assegnazione dei fondi da parte del Ministero non aiuta: premia chi ha più strutture, e non dà così la possibilità di migliorare a chi è più carente, come Urbino. “E’ un cane che si morde la coda” dice Partipilo, presidente del Cus Urbino.

“Da quando c’è questa legge, cioè dal 2007, vediamo sempre tagliati i nostri finanziamenti. In più con l’ultima finanziaria la situazione è ulteriormente peggiorata. Dovevamo avere intorno ai 15.000 euro, ma l’ultima rata che ho riscosso è stata decurtata di 1.7000 euro. Senza contare che il 10% della somma totale dobbiamo versarla al Cusi, il centro organizzativo di tutti i cus, che sta a Roma”.

“L’unica speranza – dice Partipilo – è che se davvero si costruirà una nuova sede di scienze motorie, come si dice da tempo, potremo creare una gestione integrata. Così nuove moderne strutture verrebbero usate di giorno dalla didattica della facoltà, e di sera dai nostri studenti”.

 

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