il Ducato » dipartimento di economia http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » dipartimento di economia http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Enrico Giovannini incontra gli studenti della Carlo Bo http://ifg.uniurb.it/2015/01/27/ducato-notizie-informazione/enrico-giovannini-incontra-gli-studenti-della-carlo-bo/63871/ http://ifg.uniurb.it/2015/01/27/ducato-notizie-informazione/enrico-giovannini-incontra-gli-studenti-della-carlo-bo/63871/#comments Tue, 27 Jan 2015 16:52:15 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=63871 [continua a leggere]]]> URBINO, 27 GEN – Qual è il miglior modello economico per gestire il rischio in modo consapevole, specie in un periodo di crisi economico-finanziaria? Enrico Giovannini, ex ministro del Lavoro, parlerà proprio di questo giovedì 29 gennaio all’Aula magna di Palazzo Battiferri.

L’iniziativa, che si terrà alle 17, è promossa dalla cattedra di Storia del movimento cooperativo di credito (appartenente al dipartimento di Economia, società, politica dell’Università di Urbino) e dalla federazione regionale delle Banche di credito cooperativo.

Giovannini, già presidente dell’Istat e professore ordinario di Statistica economica all’Università di Tor Vergata di Roma, affronterà anche la tematica dei Big Data, grandi raccolte di dati complessi che possono essere utilizzati per ricerche e analisi economiche.

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Legalità: bene comune contro la mafia. Incontro all’università di Urbino http://ifg.uniurb.it/2013/04/24/ducato-online/legalita-bene-comune-contro-la-mafia-incontro-alluniversita-di-urbino/44449/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/24/ducato-online/legalita-bene-comune-contro-la-mafia-incontro-alluniversita-di-urbino/44449/#comments Wed, 24 Apr 2013 00:44:36 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=44449 URBINO – C’erano tutti ieri: studenti, professori, religiosi, forze dell’ordine ma anche persone comuni. In molti hanno voluto essere presenti alla conferenza organizzata dalla Fuci (Federazione universitaria cattolica italiana), tenutasi nell’aula magna della facoltà di economia, per sostenere la lotta contro le mafie.

Alla conferenza, intitolata “Collègati alla legalità”, ospiti e relatori Salvatore Martinez (presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo) e Renato Cortese (capo della squadra mobile di Roma). Presenti all’incontro anche Walter Fava (comandante dei carabinieri di Urbino), Andrea Massimo Zeloni (dirigente del commissariato di polizia di Urbino), Claudio Ovarelli (comandante dei Vigili del fuoco di Urbino) e Francesco Mancini (comandante della Guardia di finanza di Fano).

La moderatrice Flavia Modica (membro della presidenza nazionale della Fuci) ha aperto la conferenza mostrando un video in cui si interrogavano i giovani di Urbino su che cosa fosse la mafia: “La mafia è omertà”, “la mafia è un cancro”, “la mafia è il male più grande della società”, le risposte più sentite dagli studenti. La proiezione è terminata con le immagini di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Il dibattito vero e proprio è iniziato con l’intervento di Salvatore Martinez: “Bisogna distinguere la legalità dal diritto e dalla giustizia. Sono tre cose diverse. E il sistema mafioso rappresenta l’assenza di tutte e tre. L’unico modo per combatterla è educare i bambini e rieducare gli adulti. Il bene comune è il contrario della mafia, che è un sistema che si fa forza sul deficit culturale della gente”.

Martinez è anche presidente della fondazione Istituto di promozione umana monsignor Fancesco Di Vincenzo che ha dato vita al “polo di eccellenza della solidarietà e della promozione umana Mario e Luigi Sturzo”, un’opera sociale per la redenzione dei carcerati  e delle loro famiglie.  “Gli ex carcerati – ha spiegato Martinez – non hanno tutele sociali. Nessun imprenditore, nonostante le agevolazioni statali e le capacità della singola persona, è disposto ad assumere un ex-carcerato. Per questo le mafie attecchiscono di più. Le mafie pagano bene e subito. A volte si diventa mafiosi per necessità”.

Renato Cortese ha espresso la necessità di uno Stato presente che garantisca la legalità: “Dove c’è carenza di Stato la mafia attecchisce. Lo Stato deve recuperare la fiducia della gente. Quando ho iniziato nel 1992 a Palermo le persone erano disorientate e spaventate perché avevano iniziato a capire la pericolosità di Cosa Nostra. Da allora abbiamo fatto passi da gigante arrestando tanti latitanti tra cui l’introvabile Bernardo Provenzano nel 2006. Quel giorno c’erano centinaia di persone ad applaudire: dal silenzio derivato dalla paura delle stragi alla fiducia nello Stato. Questa per noi è la più grande vittoria”.

Cortese ha parlato dei due fattori fondamentali che alimentano le mafie: il consenso sociale e la cosiddetta zona grigia, ossia quel limbo in cui i professionisti non propriamente mafiosi forniscono il loro aiuto alle organizzazioni. “Il Café de Paris a Roma era intestato a un barbiere di Sinopoli, prestanome della famiglia Alvaro, una delle più attive nella malavita calabrese. Questo vuol dire che le mafie prosperano anche fuori dai confini del loro territorio grazie all’aiuto di questi insospettabili”.

Entrambi gli ospiti si sono soffermati sul rapporto tra la mafia e la religione. “Non uccidere, non rubare e non commettere reati – ha sipegato Martinez – non sono solo moniti legali per i credenti ma sono vere e proprie necessità spirituali. Per questo attraverso la religione si combatte l’illegalità più facilmente”. “Nelle feste di paese quando si porta  il santo – ha raccontato Cortese – è obbligatorio passare sotto casa del boss: questo è inaccettabile. Bisogna isolare questi soggetti e distinguere bene la mafia dalla pratica religiosa”.

 

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Un seminario sulle primavere arabe: appuntamento il 12 aprile all’università di Urbino http://ifg.uniurb.it/2013/04/08/ducato-notizie-informazione/un-seminario-sulle-primavere-arabe-appuntamento-il-12-aprile-alluniversita-di-urbino/41694/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/08/ducato-notizie-informazione/un-seminario-sulle-primavere-arabe-appuntamento-il-12-aprile-alluniversita-di-urbino/41694/#comments Mon, 08 Apr 2013 15:08:19 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=41694 [continua a leggere]]]> URBINO – Le primavere arabe, oltre gli stereotipi. Il 12 aprile nell’aula magna di Giurisprudenza dell’università di Urbino si terrà un seminario sulle rivoluzioni mediorientali. “Si parla di ‘primavere’ al plurale – così il professor Antonio Cantaro, docente dell’università di Urbino, fra gli organizzatori dell’evento – perché ci sono state moltissime rivoluzioni, ognuna diversa a seconda del paese”.

Come introduzione all’argomento verrà presentato il volume della professoressa Maria Eleonora Guasconi, ricercatrice e docente di Storia delle relazioni internazionali a Urbino, intitolato “Declino europeo e rivolte mediterranee”. Il libro, pubblicato lo scorso anno, sarà un punto di partenza per riflettere sui cambiamenti che ci sono stati da allora: “C’era una visione molto più ottimista un anno fa. Quello delle rivoluzioni arabe è stato un fenomeno che ha colto tutti di sorpresa – dice il professor Cantaro – adesso il quadro è più mosso e serve un ragionamento differenziato a seconda dei casi”.

Al centro dell’attenzione non solo la rivoluzione siriana quindi, che è stata una fra le più violente e conosciute e maggiormente coperte dai media, ma anche tutte le altre controrivoluzioni e la sfida culturale, politica ed economica che il mondo arabo-islamico ha posto all’Europa e all’Occidente in generale. “Non vuol essere la solita visione semplificata che spesso danno i media delle rivoluzioni – conclude Cantaro – ma un’analisi specifica e attualizzata”.

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