il Ducato » dissesto idrogeologico http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » dissesto idrogeologico http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Fango e rabbia, la vita a Miniera 20 giorni dopo l’alluvione: “Qui non è cambiato nulla” http://ifg.uniurb.it/2015/03/02/ducato-online/fango-e-rabbia-la-vita-a-miniera-20-giorni-dopo-lalluvione-qui-non-e-cambiato-nulla/66934/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/02/ducato-online/fango-e-rabbia-la-vita-a-miniera-20-giorni-dopo-lalluvione-qui-non-e-cambiato-nulla/66934/#comments Mon, 02 Mar 2015 17:43:25 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66934 IMG_4285URBINO – Alberi crollati, un’altalena sporca di fango e rassegnazione. Sono passati venti giorni da quando un alluvione ha fatto esondare il fiume Foglia, ma a Miniera, la località dell’Urbinate più colpita dal disastro, il tempo sembra essersi fermato. Il letto del fiume è ancora pieno di detriti e gli argini, erosi dall’acqua, sono nella stessa condizione di tre settimane fa. La richiesta di aiuto degli abitanti è caduta nel vuoto, come già accaduto in passato. La Provincia e il Consorzio che controlla la diga di Mercatale continuano a rimpallarsi la responsabilità dell’accaduto.

Luigi Concordia, allevatore di Miniera, ha perso molto quella mattina del 6 febbraio: “Gli animali sono morti tutti, tranne due conigli, e tutti gli strumenti che avevo in cantina sono da buttare. Ho speso più di tremila euro per riparare i danni causati dall’esondazione”. Pagare di tasca propria sembra essere l’unica soluzione per gli abitanti della zona nonostante le richieste di rimborso: “Prima la Provincia dice di non avere i soldi per aiutarci poi scopriamo che in Regione ci sono 60 indagati per le spese folli fatte negli ultimi anni. Ho lavorato una vita, e ora che sono in pensione devo buttare i soldi per colpa loro?” Per giorni ha cercato di contattare le istituzioni senza avere risposta. Fino a ieri quando ha ricevuto un messaggio dal PD di Urbino che lo invitava a votare alle primarie per la Regione: “E’ una presa in giro”.

Eppure il problema non sarebbe difficile da risolvere secondo Tranquillo Concordia, fratello di Luigi, anche lui di Miniera:” Basterebbe fare una pulizia accurata del fiume ogni dieci anni rinforzando ogni tanto gli argini ormai consumati dall’acqua. Fino ad inizio anni ’90 c’era un ingegnere civile che si occupava della zona e situazioni come questa non si presentavano, poi hanno deciso di abolire questa figura e sono iniziati i problemi”.

La condizione in cui si trovano i due fratelli è la stessa delle decine di persone che abitano vicino al Foglia. Percorrendo via Fornace, i segni dell’esondazione sono ancora evidenti. Un cavallo a dondolo ancora in mezzo al campo invaso dal fango racconta il disastro di tre settimane fa.

Vittorio Calendari è stato salvato dai Vigili del fuoco la mattina del 6 febbraio e ancora oggi ha la cantina piena di fango: “Io sono asmatico oltre che anziano, e mio figlio è cardiopatico, ora ditemi chi si può occupare della pulizia dei locali allagati”. Calendari poi commenta l’assenza di aiuti dalle istituzioni: “L’unico che è passato da queste parti è stato il sindaco Gambini che ha fatto venire un mezzo scavatore per portare via una decina di alberi che bloccavano il fiume. Non è molto, ma almeno è un inizio”.

Una situazione simile si era presentata a maggio dello scorso anno, e anche allora l’assenza delle istituzioni si era fatta sentire: “Stiamo ancora aspettando quel rimborso. La Provincia ci ha chiesto di presentare una lista dei danni e noi ne abbiamo anche sottostimati alcuni del 50% pur di avere qualcosa. La loro risposta è stata di presentargli le fatture che ovviamente noi non avevamo. Non siamo delle aziende, chi si terrebbe tutti gli scontrini degli attrezzi da lavoro acquistati?”

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/03/02/ducato-online/fango-e-rabbia-la-vita-a-miniera-20-giorni-dopo-lalluvione-qui-non-e-cambiato-nulla/66934/feed/ 0
“La diga ha frenato l’esondazione del Foglia”, Claudio Netti (Consorzio bonifica) risponde a Gambini http://ifg.uniurb.it/2015/02/17/ducato-online/la-diga-ha-frenato-lesondazione-del-foglia-claudio-netti-consorzio-bonifica-risponde-a-gambini/65610/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/17/ducato-online/la-diga-ha-frenato-lesondazione-del-foglia-claudio-netti-consorzio-bonifica-risponde-a-gambini/65610/#comments Tue, 17 Feb 2015 14:08:47 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65610 LEGGI - Gambini: “Denuncerò lo Stato per danno all’erario”]]> "Lago di Mercatale, Sassocorvaro" di Zitumassin - Opera propria. Con licenza CC BY 3.0 tramite Wikimedia Commons

“Lago di Mercatale, Sassocorvaro” di Zitumassin – Opera propria. Con licenza CC BY 3.0 tramite Wikimedia Commons

URBINO – La diga non ha causato, semmai avrebbe frenato l’esondazione del Foglia di venerdì 6 febbraio. Inoltre Provincia e Protezione civile sono costantemente informate dei flussi di piena. Il commissario straordinario del Consorzio per la bonifica delle Marche, Claudio Netti, ha risposto punto per punto alle dure accuse di Maurizio Gambini di essere in parte responsabile dell’alluvione. Per il sindaco di Urbino la colpa sarebbe da attribuire alla negligenza del gestore della diga, cioè proprio il Consorzio. “Fino al 7 febbraio la diga ha scaricato solo quello che riceveva – spiega Netti – mai, in questo periodo, è stato scaricato un solo metro cubo in più”. Per il commissario è la dimostrazione che la presenza della diga ha solo smorzato la piena del fiume. Senza quest’azione di freno la piena sarebbe stata molto più drammatica.

“Qualcuno dice che noi avremmo vuotato la diga alle 3:30 di giovedì notte – tiene a precisare il commissario straordinario – ma bisogna intendersi sulle parole: la diga non è stata vuotata, sarebbe una follia; a un certo punto si è cominciato a scaricare quello che ricevevamo a monte a causa della pioggia. Tutta l’operazione – precisa – è stata eseguita mantenendo un contatto continuo con la Provincia e con chi doveva occuparsi della sicurezza a valle”.

Gambini aveva accusato il Consorzio di non aver allertato la Provincia durante le operazioni di scarico. “La catena di comando deve essere controllata secondo certe regole – spiega Netti – e dire che abbiamo lavorato in autonomia è una falsità”. Il funzionamento di una diga durante una previsione di piena non è questione semplice. Da due anni il Consorzio per la bonifica delle Marche ha stabilito un protocollo d’intesa per le operazioni di anticipo delle piene insieme alla Provincia e la Protezione civile regionale. La capacità complessiva della diga di Mercatale, che forma un lago artificiale di fronte al paese di Sassocorvaro, è di 5 milioni e 900 mila metri cubi. Si è concordato di metterne a disposizione un milione e 700 mila per il contenimento delle piene del fiume nei periodi di forti precipitazioni.

Il meteo Le operazioni di scarico devono rispondere a precisi parametri e si basano sulle previsioni meteorologiche. I bollettini arrivano dalla Sala operativa unificata permanente della Protezione civile di Pesaro e in base a questi si decide come procedere. E sulla precipitazione in arrivo tra giovedì 5 e venerdì 6 il parere di Netti è chiaro: ”Se i dati ufficiali della perturbazione fanno una previsione di un certo tipo, e poi la perturbazione reale è differente, io quando opero non posso ragionare in termini di fantasia ma devo basarmi sui bollettini ufficiali”. Come dire che qualcuno ha sottostimato l’evento in arrivo. Anche se per Netti non si può parlare di “responsabilità di chi quelle previsioni le fa, l’andamento di una perturbazione può essere bizzarro e non del tutto ipotizzabile”.

Il sindaco di Montecalvo in Foglia ha convocato un’assemblea pubblica per lunedì 23 febbraio, invitando i sindaci della zona e il Consorzio, per fare il punto della situazione e discutere di strategie future per evitare il ripetersi delle esondazioni. A conferma indiretta che un problema di coordinazione esiste. Per Netti sarà quella l’occasione in cui presentare i documenti sui movimenti della diga durante la notte della piena. “Quei dati sono pubblici e si vedrà bene come qui alla diga abbiamo operato in perfetta sintonia con la provincia e dentro i parametri previsti”.

“L’autorità idraulica denuncia da vent’anni i problemi sul Foglia – puntualizza Netti – e aveva indicato la creazione di zone dove accumulare l’acqua (casse di espansione) prima del rilascio sul fiume come soluzione”. Ma questa funzione è da due anni assolta dalla diga, la cui funzione nativa in realtà è di bacino di riserva idrico per gli agricoltori del pesarese.

D’altronde la storia delle esondazioni del fiume è molto lunga ma il problema vero sembra essere quello dei fondi per politiche di lungo respiro. Su questo sono d’accordo sia il commissario Netti che Gambini, che è anche vice presidente della Provincia. I tagli che continuano del governo hanno svuotato le casse e la logica previdenziale è stata del tutto abbandonata a favore di un approccio di contenimento delle emergenze. Per questo motivo Gambini ha annunciato di voler far causa allo Stato per danno erariale.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/02/17/ducato-online/la-diga-ha-frenato-lesondazione-del-foglia-claudio-netti-consorzio-bonifica-risponde-a-gambini/65610/feed/ 0
Esondazione Foglia, la Provincia denuncerà lo Stato alla Corte dei Conti http://ifg.uniurb.it/2015/02/11/ducato-online/esondazione-foglia-la-provincia-denuncera-lo-stato-alla-corte-dei-conti/65357/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/11/ducato-online/esondazione-foglia-la-provincia-denuncera-lo-stato-alla-corte-dei-conti/65357/#comments Wed, 11 Feb 2015 16:13:18 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65357 [continua a leggere]]]> URBINO, 11 FEB – La Provincia di Pesaro-Urbino farà causa allo Stato: è quanto ha deciso il Consiglio provinciale straordinario riunitosi oggi per discutere dell’alluvione provocato la scorsa settimana dall’esondazione del fiume Foglia.

“Sono stato incaricato di fare una segnalazione alla Corte dei Conti di Roma per danno erariale – spiega Marco Domenicucci, dirigente provinciale responsabile dell’area Contabilità economico finanziaria dell’ente – visto che lo Stato non ci mette in condizione di curare la manutenzione delle strade o delle scuole come dovuto. A partire da una valutazione dei costi standard e straordinari dei servizi fondamentali erogati della Provincia, dimostreremo con facilità che, a causa dei tagli decisi dal Governo, non siamo più in grado di gestire i problemi del territorio. L’impossibilità di fare prevenzione, con il tempo, rischia di trasformarsi in un aumento della spesa necessaria per rimediare ai danni”.

Durante il consiglio, convocato su richiesta del sindaco di Urbino Maurizio Gambini, si è anche discusso sulla necessità di migliorare la comunicazione tra i tre enti coinvolti nella gestione dell’esondazione del fiume Foglia (Regione, Provincia e Consorzio per la tutela delle Marche, ndr).
“Ho chiesto la convocazione di tutti i sindaci del territorio e del prefetto – ha dichiarato il primo cittadino e vicepresidente della Provincia – per discutere su come migliorare il coordinamento in situazioni del genere. Non si può intervenire ore dopo il picco dell’emergenza”.

 

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/02/11/ducato-online/esondazione-foglia-la-provincia-denuncera-lo-stato-alla-corte-dei-conti/65357/feed/ 0
Esondazione del Foglia, Gambini: “Denuncerò lo Stato per danno all’erario” http://ifg.uniurb.it/2015/02/10/ducato-online/esondazione-del-foglia-gambini-denuncero-lo-stato-per-danno-allerario/65092/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/10/ducato-online/esondazione-del-foglia-gambini-denuncero-lo-stato-per-danno-allerario/65092/#comments Mon, 09 Feb 2015 22:09:36 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65092 L'INTERVISTA AL SINDACO RIQUALIFICAZIONE DATA E BORGO MERCATALE "Dal Mibact in arrivo 4,5 milioni di euro"]]> Casa allagata

L’esondazione del Foglia in località Miniera

URBINO - Maurizio Gambini non ci sta e respinge le accuse mosse al Comune e alla Provincia per i danni causati dall’alluvione di venerdì 6 febbraio, quando i Vigili del fuoco sono intervenuti per salvare due famiglie bloccate dall’esondazione del fiume Foglia. Il sindaco di Urbino, durante l’incontro con la redazione del Ducato, ha chiarito la sua posizione sugli avvenimenti di Miniera, la località più colpita dal maltempo.

LeggiL’intervista al sindaco

“La responsabilità per quello che è successo è del Consorzio di bonifica delle Marche che gestisce la diga di Mercatale a Sassocorvaro. D’inverno il bacino serve da polmone per evitare situazioni come quella di venerdì, d’estate ha il compito di irrigare i campi. Non è possibile che la sera alle 20 sia pieno fino all’orlo quando sono previste giornate di pioggia. Nessun’altra zona del territorio – prosegue Gambini – ha avuto problemi simili.”

Il sindaco però non si ferma qui e accusa anche lo Stato per quanto successo a Miniera: “Ho chiesto al presidente di convocare un consiglio provinciale straordinario per le 12 di mercoledì prossimo, al quale voglio fare due proposte. In  primo luogo, promuovere una delibera per fare causa allo Stato per danno erariale. Il governo non può tagliare dieci milioni di euro che servirebbero per tenere puliti i canali di drenaggio del fiume o per rafforzarne gli argini perché la spesa che poi è costretto a sostenere per i danni subiti alla fine è molto più alta. Non si possono pagare 500 dipendenti della Provincia e non avere dieci lire per fare un intervento necessario”.

“La seconda – continua il sindaco – punterà a realizzare un miglior sistema di comunicazione tra i tre enti predisposti al controllo della zona (Regione, Provincia e Consorzio, ndr). Non è possibile che debba ricevere una chiamata di un dirigente della Provincia per sapere che hanno aperto la diga. Se lo avessimo saputo prima avremmo chiuso le strade per evitare pericoli”.

Un discorso, quello sulla mancanza di comunicazione, che ha colpito anche le forze dell’ordine, secondo il sindaco: “I dipendenti del Comune sono andati sul luogo dell’esondazione e non c’era nessuno a controllare il traffico. Sono dovuto andare dal dirigente della polizia provinciale che mi ha detto di non sapere nulla dell’allagamento”.


Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/02/10/ducato-online/esondazione-del-foglia-gambini-denuncero-lo-stato-per-danno-allerario/65092/feed/ 0
Il sindaco Gambini alla sede dell’Ifg di Urbino: “Santa Lucia? È ancora in rodaggio, si risolleverà” http://ifg.uniurb.it/2015/02/10/ducato-online/il-sindaco-gambini-alla-sede-dellifg-di-urbino-santa-lucia-e-ancora-in-rodaggio-si-risollevera/65081/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/10/ducato-online/il-sindaco-gambini-alla-sede-dellifg-di-urbino-santa-lucia-e-ancora-in-rodaggio-si-risollevera/65081/#comments Mon, 09 Feb 2015 22:01:00 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65081 gambini_scrivaniaURBINO – Faccia a faccia con il sindaco di Urbino. Maurizio Gambini, ospite alla sede dell’Ifg, è stato protagonista dell’intervista collettiva condotta dai giornalisti de il Ducato. Trasporti pubblici, infrastrutture, rischio idrogeologico, unioni civili e cultura sono stati i temi più importanti trattati nel corso del colloquio. Gambini ha risposto a tutte le domande, esprimendo i suoi punti di vista sulla vita della città e sui problemi ancora da risolvere.

Come abbiamo scritto su Il Ducato, il parcheggio di Santa Lucia non sta dando i risultati sperati. Cosa potrebbe succedere se Urbino Servizi non dovesse riuscire a pagare le rate dei due mutui che ha acceso?
“Sui debiti aperti dal Comune attraverso la Urbino Servizi per il parcheggio di Santa Lucia sono fiducioso. Vedo lontana la possibilità di un’insolvenza della società. Ci sono margini di miglioramento. Il debito trentennale prevede un ammortamento di 60 anni che inizierà nel 2017. Per quella data, che coincide con la conclusione del periodo di ‘rodaggio’ della struttura, Urbino Servizi sarà in grado di far fronte ai pagamenti delle rate del mutuo. Qualora le entrate della società non dovessero essere sufficienti ne risponderà l’amministrazione stessa, che avrà il compito di coprire la parte mancante attingendo al bilancio comunale. Per ora abbiamo intrapreso una serie di iniziative per contenere i costi dell’azienda e fare cassa: abbiamo eliminato la figura del dirigente che ci costava 125mila euro e trasferito gli uffici in una sede comunale, tagliandone altri 25mila. Un parcheggio serviva, anche se si potevano fare scelte meno onerose. Al Comune la Urbino Servizi costa molto più dei 300mila euro riportati negli articoli sulla stampa. Ogni anno i trasferimenti alla società dal bilancio comunale ammontano a 650mila euro: di questi 290 provengono dalla farmacia che ora gestisce la Urbino Servizi, mentre i restanti 360 sono quelli diretti che il Comune versa come indennizzo”.

Leggi – Esondazione del Foglia, Gambini: “Denuncerò lo Stato per danno all’erario”

Riqualificazione Data e Borgo Mercatale: “Dal Mibact in arrivo 4,5 milioni di euro”

Avete deciso se vendere il rudere ex Megas o se sfruttarlo? In che modo? Ci sono già delle cifre da inserire nel bilancio di previsione?
“Stiamo ancora valutando se fare una gara pubblica per la cessione dell’immobile a una società privata o se fare l’investimento come amministrazione. Vendere ci permetterebbe una liquidità immediata ma dovremmo rinunciare all’immobile; fare l’investimento significa avere una sede in cui riunire tutti gli uffici: da Marche Multiservizi a MegasNet, all’ufficio tecnico comunale. È un valore importante. Tutta l’area va ristrutturata per fare un punto unico di servizi per i cittadini. Anche l’Agenzia delle entrate avrebbe una nuova sede, essendo stata sfrattata dall’attuale. Abbiamo avuto approcci con società di finanziamento per i beni pubblici che ci hanno concesso costi bassi, un tasso dell’1,5%, quindi riteniamo opportuno per la città l’investimento diretto. L’edificio è un tutt’uno con il magazzino comunale adiacente, inagibile dal nevone del 2012. Una volta ristrutturati e ricostruiti gli immobili, Marche Multiservizi prenderà in affitto circa 600 mq dei locali con un canone annuo di 140mila euro, per un minimo di 12 anni. Si parla di un investimento da 3 milioni di euro. Con questa operazione risparmieremmo 350mila euro di affitti, evitando così anche ai cittadini il problema di spostarsi in diverse zone della città per recarsi nei vari uffici. Inoltre MegasNet tornerà a Urbino, nella sede che era stata costruita appositamente per la società al momento della fusione con Aspes (ndr MegasNet si è impegnata a ricomprare un terzo dell’edificio ristrutturato per un milione e mezzo di euro). Nel bilancio non ci sarà mai l’operazione perché non la realizzeremmo direttamente noi, ma una delle nostre società di servizi. Il bene va trasferito direttamente alla società, che sarà la società di servizi della città”.

Dopo l’approvazione dell’ordinanza anti-alcol il giovedì sera ci sono molti meno giovani in piazza. Nel suo programma elettorale faceva riferimento a luoghi di aggregazione alternativi. Considerato che nel frattempo continuano le feste degli studenti al Tridente, dove non sono garantiti gli standard di sicurezza, a che punto siamo con l’apertura di questi spazi?
“Non è il sindaco che deve fare proposte, ma gli studenti attraverso i loro organi di rappresentanza: soltanto a quel punto verranno prese in considerazione al consiglio comunale. Stiamo vagliando l’ipotesi di creare una tensostruttura semi-permanente in piazza Mercatale, che funzionerà in diversi periodi dell’anno”.

Nel suo programma faceva riferimento a collegamenti diretti con gli aeroporti vicini (Ancona, Rimini, Bologna). Come vi state muovendo? Per quanto riguarda i collegamenti interni della città invece, sappiamo che molti studenti si lamentano della scarsa presenza di corse. C’è modo di collaborare con la società che si occupa dei trasporti pubblici per migliorare il servizio?
Con il ripristino della ferrovia Urbino potrebbe essere molto meno isolata e avrebbe la possibilità di collegarsi con le città raggiunte dall’alta velocità come Roma. Non solo: dopo la chiusura della ferrovia abbiamo perso migliaia di abitanti. Lo spopolamento di Urbino è da ricercare anche in questa mancanza. Proprio il 10 febbraio la Regione deciderà se approvare il ripristino della ferrovia Fano-Urbino. Per quanto riguarda i collegamenti diretti da Urbino agli aeroporti più vicini, tra cui Ancona e Rimini, la riduzione dei voli in queste due città non sta aiutando l’organizzazione del progetto. L’aeroporto di Bologna è quello che tra le tre città inserite nel programma funziona meglio, ma mancano le coincidenze con il treno che parte da Pesaro (raggiungibile da Urbino con un autobus). Lo stato nelle infrastrutture è assente. Tanti servizi vanno comunque garantiti anche se non danno un ritorno economico”.

Distribuzione Adsl. A Montesoffio continua a mancare la linea anche a causa del mancato accordo tra la curia e l’azienda EsaWay. Quale mediazione sta portando avanti il Comune? Ci sono margini per risolvere la questione?
Il problema non riguarda solo Montesoffio: ci sono anche altre zone della città non servite. A questo proposito arriveranno entro quest’anno 10 milioni di euro dalla Regione per coprire tutto il territorio marchigiano. Di questo caso specifico ci stiamo occupando proprio in questi giorni e abbiamo individuato un altro sito per installare il ripetitore. Speriamo che questo faccia ragionare la curia per venire incontro alla ditta.

Ci sono state molte polemiche sull’apertura del registro per le unioni civili a Roma e Milano. Anche un sindaco di Verona, Flavio Tosi, si è dichiarato favorevole. Lei cosa ne pensa? Crede che sia possibile fare altrettanto a Urbino?
“Sono favorevole all’istituzione del registro per le unioni civili, ma sarà compito dell’assessore ai servizi sociali Lucia Ciampi a occuparsi degli sviluppi della vicenda”.

Nel suo programma ha inserito l’allargamento del Comune per avere più peso a livello regionale. Oltre alla fusione tra polizia di Urbino e quella locale della comunità Montana “Alto e Medio Metauro”, state considerando anche altre attività?
“L’unione della polizia locale rientra all’interno di un progetto più ampio che vede i piccoli Comuni della zona seguire una linea comune in settori come il turismo, i servizi legali e l’urbanistica. Coordinando l’Unione dei Comuni (Borgo Pace, Mercatello sul Metauro, Sant’Angelo in Vado, Peglio, Urbania e Fermignano ndr) potremo valorizzare il nostro territorio e crearci opportunità di crescita e sviluppo. Sarà importante, soprattutto per Urbino che è il comune più grande, avere in sede decisionale un diritto di voto che rispecchi in proporzione il numero di abitanti”.

Urbino ha perso l’occasione di diventare Capitale europea della cultura 2019. A suo avviso, quali sono stati i problemi nella proposta culturale della città?
“Sono sempre stato molto critico verso l’idea presentata dall’architetto Ceccarelli, su cui si fondava la campagna per Urbino capitale europea della cultura. Il suo progetto sembrava far leva quasi esclusivamente sul patrimonio artistico e sul patrocinio dell’Unesco, senza andare a cogliere e a valorizzare le peculiarità di un territorio nel quale anche l’agricoltura fa parte della nostra cultura. Non c’è da vergognarsene. È da lì che veniamo e da lì saremmo dovuti ripartire. Inoltre la situazione dei trasporti nel Montefeltro è stata indicata espressamente come una delle cause per cui la candidatura non è andata in porto. Si pensi al fatto che non disponiamo più di una ferrovia, come è possibile ipotizzare di ospitare un evento così importante senza dei collegamenti adeguati? Anche Massimo Cacciari, in visita a Urbino, ammirando i torricini di Palazzo Ducale non ha potuto fare a meno di dire: “Siete tanto belli, ma qui non arriva nessuno”.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/02/10/ducato-online/il-sindaco-gambini-alla-sede-dellifg-di-urbino-santa-lucia-e-ancora-in-rodaggio-si-risollevera/65081/feed/ 0
Urbino: allagamenti e frane. Esondato il fiume Foglia http://ifg.uniurb.it/2015/02/08/ducato-online/esonda-il-foglia-vicino-a-urbino-evacuate-due-famiglie-a-miniera/64847/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/08/ducato-online/esonda-il-foglia-vicino-a-urbino-evacuate-due-famiglie-a-miniera/64847/#comments Sun, 08 Feb 2015 10:31:30 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=64847 LEGGI Marche, anno più caldo dal 1961. Rischio idrogeologico con piogge torrenziali]]> Esondazione Foglia

Esondazione Foglia

URBINO – Una notte e un giorno di piogge abbondanti hanno causato allagamenti e frane in tutto il territorio di Urbino nella giornata di venerdì.

L’esondazione del fiume Foglia ha colpito in più punti il territorio urbinate. Sia a Miniera che a Ca’ Gallo si sono verificati allagamenti in abitazioni e attività commerciali.

Il primo punto coinvolto è quello in cui il fiume Foglia e il torrente Apsa si incontrano. L’altro si trova all’altezza del ristorante “Il Crinale” sulla strada provinciale fogliense.

A Miniera, piccola frazione fuori Urbino, l’acqua ha rotto i fragili argini, allagando le abitazioni circostanti. Due famiglie sono state evacuate dai Vigili del fuoco intorno alle otto di mattina anche grazie all’intervento del mezzo anfibio fatto arrivare appositamente da Pesaro. “Intorno alle 7 di questa mattina abbiamo ricevuto la chiamata di emergenza e siamo intervenuti – racconta il capo squadra dei Vigili del fuoco – navigando sulla parte di strada ricoperta dall’acqua”.

Una zona, quella dell’esondazione, non nuova ad episodi del genere. “Ogni anno è la stessa storia – spiega Luigi Concordia, uno degli abitanti coinvolti – e la provincia non fa nulla nonostante siano 4 anni che devono fare dei lavori. Questa situazione è nota, abbiamo raccolto oltre 50 firme e mandato lettere alla Provincia e alla Regione, ma non è cambiato nulla. Non si può vivere così”. Il problema principale, secondo gli abitanti della zona, è che sia il letto del fiume sia i canali che dovrebbero drenare il terreno sono ostruiti dai detriti delle alluvioni precedenti. 

L’ultima volta che il fiume è straripato è stato lo scorso maggio ma oggi i danni sono decisamente maggiori. “Il piano terra di casa mia è completamente allagato – racconta Geridi Salah che da sette anni vive in una delle case colpite dall’alluvione – l’acqua è arrivata fino al primo piano e ha coperto anche la macchina che avevo parcheggiato sul retro. E’ da buttare”. Lui, di origini marocchine e da vent’anni in Italia, ora chiederà aiuto ai servizi sociali per sua moglie e i suoi figli che solo grazie all’ospitalità dei vicini non si trovano in mezzo ad una strada.

Un problema che si ripete ciclicamente quello delle esondazioni in questa zona, tanto che alcuni abitanti hanno deciso di provvedere da sé. Carla Filippini vive da quarant’anni vicino a Miniera e dopo l’episodio dello scorso 3 maggio ha speso 500 euro per alzare l’argine del fiume che scorre vicino casa sua. Nonostante i lavori però oggi conta anche lei i danni: “I garage sono invasi dall’acqua. E’ un’altra dimostrazione che con i soldi pubblici si fa tutto tranne quello che serve”.

Sulla strada provinciale fogliense, il fiume Foglia ha esondato all’altezza del ristorante “Il Crinale”, dopo Ca’ Gallo in direzione Pesaro. “Questa notte, intorno alle 4, hanno aperto la diga di Sassocorvaro che era molto piena. Questa manovra ha innalzato moltissimo il livello del fiume che alla fine ha straripato” dice Cosimo Palazzo, uno dei gestori del locale e aggiunge:”Non è la prima volta che succede. Il nostro scantinato era completamente allagato”.

Un camion carico di legna è rimasto bloccato fino alle 18 sulla strada provinciale a causa dell’allagamento della carreggiata.

Le frane. A causa delle abbondanti piogge si sono verificati numerosi cedimenti sulle strade provinciali e comunali urbinate. Il terreno ha ceduto sulla strada statale di Bocca Trabaria, all’altezza dello svincolo per Mazzaferro. La circolazione non è stata interrotta, ma è stato creato un restringimento di carreggiata.

Altre due frane si sono formate a San Marino di Urbino sulla statale 73bis: la prima al km 74+9, l’altra al km 74+550. In entrambe è intervenuto il personale dell’Anas. Smottamenti anche sulle strade provinciali: uno sulla Sp 67 al km 8 e l’altro al km 15. Secondo i volontari della Protezione Civile di Urbino in diversi tratti della strada il rischio di frana, viste le condizioni del terreno, è incombente.

Altri cedimenti hanno colpito la frazione di Urbino Palazzo del Piano, la strada che da San Cipriano porta a San Giovanni in Ghiaiolo e quella che congiunge La Torre a Trasanni. Una frana ha riguardato anche la zona di via Ca’ Raniero, dove in mattinata è intervenuta una ruspa per liberare la strada. Tutte le strade sono percorribili ad eccezione delle strade comunali di San Lorenzo in Cerquetobono, interrotta da una frana e dell’Apsa di San Donato, al confine con la località Peglio, dove se ne sono verificate due. Dopo aver appurato che nessun cittadino è rimasto bloccato, il comune invierà i mezzi domattina per sgombrare le strade.

Infiltrazioni d’acqua al collegio Tridente. L’acqua è piovuta fin dentro la mensa del collegio universitario che rimarrà chiusa fino a domenica sera. Infiltrazioni anche nelle scale del braccio 3 degli alloggi.

Servizio e immagini a cura di: Alessandro Crescentini, Adriano Di Blasi, Libero Dolce, Enrico Forzinetti, Leonardo Grilli, Daniela Larocca, Martina Nasso, Nicola Petricca, Rita Rapisardi, Serena Santoli e Marco Tonelli

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/02/08/ducato-online/esonda-il-foglia-vicino-a-urbino-evacuate-due-famiglie-a-miniera/64847/feed/ 0
Maltempo nelle Marche, Protezione civile emette avviso di criticità idrogeologica http://ifg.uniurb.it/2014/03/26/ducato-online/maltmepo-nelle-marche-protezione-civile-emette-avviso-di-criticita-idrogeologica/60441/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/26/ducato-online/maltmepo-nelle-marche-protezione-civile-emette-avviso-di-criticita-idrogeologica/60441/#comments Wed, 26 Mar 2014 16:48:32 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60441 Frana

URBINO – La Protezione civile regionale ha emesso un avviso di condizioni meteo avverse per l’intera giornata di giovedì e uno di criticità idrogeologica (definito “moderato”, terzo grado su una scala di quattro) fino a mezzogiorno di venerdì. Le abbondanti piogge previste, soprattutto nelle zone interne delle Marche, potrebbero infatti causare frane e smottamenti. Per quanto riguarda le zone costiere, soffieranno venti fino a 70 chilometri all’ora, quindi il rischio è quello delle mareggiate. Si tratta del secondo avviso che riguarda il rischio idrogeologico emesso da gennaio, ma del tredicesimo se si prende in considerazione da ottobre 2013.

Pioggia e frane sono un binomio frequente in una regione dalla profonda fragilità idrogeologica come quella delle Marche. Le abbondanti precipitazioni di questa stagione invernale hanno causato due vittime, per l’alluvione avvenuta a metà novembre e molti crolli, alcuni dei quali in strade strategiche per i collegamenti commerciali e per le zone turistiche. La strada statale 452 della Contessa è stata totalmente interrotta per venti giorni, nel tratto tra Pontericcioli di Cantiano e Gubbio e, anche se riaperta al traffico, il punto franato è tutt’ora percorribile sono su una carreggiata, a senso alternato. Da metà dicembre anche la via Flaminia è interrotta per una frana che ha fatto crollare metri di asfalto e messo in crisi le strutture turistiche del Furlo.

Il rischio del dissesto è alto anche nel territorio di Urbino. Ne è un esempio la strada provinciale 9 che collega la città ducale a Schieti, dove i cedimenti sono numerosi. Franato un tratto della strada tra Gadana e Pieve di Cagna, in località Ca’ Andreana, e un altro verso Pesaro, poco dopo Trasanni, in via Urbinate. Quella di Trasanni è una frana che risale al marzo del 2013. Una delle zone più a rischio nell’urbinate è la zona del Sasso, a causa della lottizzazione avvenuta negli anni passati che non ha tenuto conto del rischio idrogeologico di quell’area.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2014/03/26/ducato-online/maltmepo-nelle-marche-protezione-civile-emette-avviso-di-criticita-idrogeologica/60441/feed/ 0