il Ducato » Duomo http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Duomo http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Selfie a Urbino, la città raccontata su Instagram negli autoscatti degli studenti http://ifg.uniurb.it/2014/04/08/ducato-online/selfie-a-urbino-la-citta-raccontata-su-instagram-negli-autoscatti-degli-studenti/61094/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/08/ducato-online/selfie-a-urbino-la-citta-raccontata-su-instagram-negli-autoscatti-degli-studenti/61094/#comments Tue, 08 Apr 2014 09:56:20 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61094 [continua a leggere]]]> URBINO – Urbino sarà pure isolata, senza una stazione ferroviaria e con scarsi collegamenti, eppure le mode che passano attraverso i social network non fanno fatica ad arrivare.

E se i selfie – noti fino a qualche tempo fa come semplici “autoscatti” – spopolano in Rete, su Instagram non mancano quelli taggati con l’hashtag #Urbino. E così si scopre un mondo di studenti che immortalano i pomeriggi in Fortezza Albornoz con i torricini impacchettati sullo sfondo, coraggiosi scalatori di via Raffaello che scattano l’emozione della conquista della “vetta”, immagini felici di laureati freschi freschi di proclamazione. Ognuno con la sua storia da condividere. E a farle da sfondo è proprio la città ducale.

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Scontri Istanbul, la solidarietà di Urbino scende in piazza del Duomo http://ifg.uniurb.it/2013/06/05/ducato-notizie-informazione/scontri-istanbul-la-solidarieta-di-urbino-scende-in-piazza-del-duomo/50168/ http://ifg.uniurb.it/2013/06/05/ducato-notizie-informazione/scontri-istanbul-la-solidarieta-di-urbino-scende-in-piazza-del-duomo/50168/#comments Wed, 05 Jun 2013 17:21:30 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=50168 [continua a leggere]]]> URBINO – Una trentina di persone che si sono incontrate in piazza Rinascimento, davanti al Duomo, per manifestare la loro solidarietà con il popolo turco dopo gli scontri di Istanbul tra manifestanti e forze di polizia per la chiusura di una zona ricreativa del centro città.

Il passaparola se l’erano dato sulla pagina Facebook, dove l’evento era stato organizzato  per le 18.15. “Una questione che  non riguarda soltanto il regime presente a Istanbul – si legge nella descrizione della pagina – ma diritti umani e libertà d’espressione di tutti gli uomini sulla faccia della Terra”.

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Mattoni penzolanti dalle mura di Palazzo Ducale http://ifg.uniurb.it/2013/03/18/ducato-online/mattoni-penzolanti-dalle-mura-di-palazzo-ducale/38991/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/18/ducato-online/mattoni-penzolanti-dalle-mura-di-palazzo-ducale/38991/#comments Mon, 18 Mar 2013 15:35:31 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=38991 URBINO – Alcuni mattoni della parete esterna delle fondamenta di Palazzo Ducale che danno su Corso Garibaldi penzolano da una finestrella ad arco rischiando di cadere sulla strada. La Soprintendenza di Urbino è stata contattata ma, al momento, non risulta al corrente della piccola crepa dovuta, forse a un’infiltrazione d’acqua.

I mattoni in bilico (uno, in particolare, come si vede nella foto è quasi del tutto staccato e potrebbe cadere da un momento all’altro) si trovano in un punto (probabilmente corrispondente a una specie di abside) della parte inferiore della parete, nella zona a metà tra Palazzo Ducale e il Duomo all’altezza del numero civico 62 di Corso Garibaldi. Se i mattoni dovessero staccarsi e cadere non finirebbero comunque direttamente sulla strada sottostante. Alla base del muraglione, infatti, c’è un piccolo terrapieno che dovrebbe fermarli.

Le scalette che dalla strada portano a palazzo Ducale e che passano affianco al contrafforte dove si trova il danneggiamento, sono chiuse al passaggio pedonale da febbraio per lavori di manutenzione alla facciata.

 

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C’è il sole, pericolo stalattiti aumenta. Corbucci: “Meglio non uscire di casa” http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-online/ce-il-sole-pericolo-stalattiti-aumenta-corbucci-meglio-non-uscire-di-casa/25071/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-online/ce-il-sole-pericolo-stalattiti-aumenta-corbucci-meglio-non-uscire-di-casa/25071/#comments Wed, 15 Feb 2012 20:37:01 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=25071 Scuole chiuse fino a sabato 18]]> di Micol Sara Misiti
URBINO – Eccola la nuova emergenza, anche se su Urbino è spuntato il sole: l’aumento delle temperature e le forti raffiche di vento potrebbero provocare il crollo di blocchi di neve e di stalattiti dai tetti del centro storico di Urbino.

Il Comune ha invitato i cittadini alla prudenza e ad uscire dalle abitazioni solo in caso di assoluta necessità. “Meglio non uscire, se non per stretta emergenza”. E’ questo l’appello del sindaco Franco Corbucci ai cittadini di Urbino. “A causa del miglioramento del tempo – continua il sindaco – il pericolo di caduta stalattiti aumenta”. Nelle prossime ore le temperature saranno nuovamente in discesa nei valori minimi, mentre le massime rimarranno stazionarie.

LEGGI Studenti sfollati costretti a pagare. L’Ersu: “Rimborseremo”

Volontari del soccorso alpino e speleologico, della protezione civile e il corpo speciale soccorso alpino delle Fiamme Gialle lavorano da giorni per rimuovere la neve dai tetti dei palazzi, portare medicine ai malati isolati ed evacuare le abitazioni in situazione di emergenza. Le squadre Saf (speleo-alpinistiche-fluviali) continuano gli interventi alla chiesa dei Cappuccini, dove il tetto è crollato lunedì.

VIABILITA’ – Il lavoro si è concentrato sul ripristino delle strade inagibili e che costringono all’isolamento una decina di nuclei famigliari intorno a Urbino” come ha riferito Massimo Galuzzi, assessore con deleghe alle opere pubbliche e alla viabilità. La condizione della viabilità è migliorata, da oggi l’85 per cento delle strade comunali è tornato percorribile. Le navette e i collegamenti tra Urbino e Pesaro sono regolari, però è ancora inaccessibile il centro storico.

“Per quanto riguarda gli edifici e la cittadina ducale – continua l’assesore Galuzzi – priorità sono, come nei giorni scorsi, la messa in sicurezza dei tetti che sopportano un peso inusuale per via della neve accumulata e la rimozione delle stalattiti”. Le famiglie bloccate, secondo quanto riferisce Galuzzi, sono state raggiunte telefonicamente e la loro condizione non crea particolari preoccupazioni, quindi non si tratta di emergenze.

SCUOLE – Il sindaco di Urbino ha deciso di sospendere l’attività didattica di tutte le scuole, asili nido inclusi, per venerdì 17 e sabato 18 febbraio. Le strutture saranno aperte per il solo personale amministrativo, mentre gli alunni potranno riprendere le lezioni da lunedì 20 febbraio.

SAN BERNARDINO -I frati del convento si sono spostati a causa del rischio del crollo del tetto. “La situazione è delicata e da tenere costantemente sotto controllo”, ha detto l’ingegner Alessandro Cioppi, responsabile dell’area tecnica dell’Arcidiocesi di Urbino. “Si tratta di una misura precauzionale – dice frate Samuele – il tempo che i vigili del fuoco mettano in sicurezza il tetto, che però finora non presentava particolari problemi, tranne qualche piccola infiltrazione d’acqua”.

DUOMO - E’ stato effettuato anche il sopralluogo al Duomo di Urbino. “Sulla volta ci sono due piccolissime infiltrazioni d’acqua, forse causate dallo scivolamento di qualche coppo. Tutte le opere all’interno sono in sicurezza”, comunica la vicedirettrice di Palazzo Ducale Agnese Vastano. Il lavoro dei tecnici giunti nella città ducale da Ancona è continuato nel pomeriggio con le visite agli oratori di san Giovanni e san Giuseppe, “oltre a tutti gli edifici cosiddetti vincolati”, quelli oggetto di tutela statale per il loro valore storico-artistico.

UNIVERSITA’ – L’università di Urbino ha fatto un elenco, ancora provvisorio, delle strutture danneggiate dall’emergenza neve. L’Ateneo ha segnalato crolli di soffitti a Palazzo Albani, nel cinema Ducale e nel campus scientifico Enrico Mattei ex-Sogesta. Nella facoltà di Scienze motorie, la sede di via dell’Annunziata ha subito il crollo di due solai in un laboratorio del gruppo muscolare e sono stati realizzati lavori per la messa in sicurezza della copertura della piscina Mondolce e di una pista di atletica.

EMERGENZA RIFIUTI - Il Comune ha invitato i cittadini a limitare l’accumulo di sacchetti in prossimità dei cassonetti e a tenere per qualche giorno l’immondizia sui terrazzi o nei propri giardini, dove il freddo ferma qualunque fenomeno di fermentazione o degrado. Marche Multiservizi è al lavoro per riportare la situazione alla normalità e sta utilizzando dei bobcat per liberare i cassonetti.

L’amministrazione comunale ha anche invitato i proprietari delle automobili lasciate sotto la neve a segnalare le proprie vetture per evitare danneggiamenti, perché i mezzi spalaneve trovano grande difficoltà a pulire le strade, spesso proprio per le auto abbandonate.

FERMIGNANO – La Comaf, un’azienda di carpenteria metallica di Fermignano, rischia il fallimento. E’ isolata da giorni e la Protezione civile ha fatto un sopralluogo per permettere l’arrivo di un camion carico di materie prime. L’attività è ferma da due settimane ed è stata spostata ad Acqualagna.



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Sopralluogo al Duomo, nessun problema per il tetto http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/sopralluogo-al-duomo-nessun-problema-per-il-tetto/24961/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/sopralluogo-al-duomo-nessun-problema-per-il-tetto/24961/#comments Wed, 15 Feb 2012 15:50:01 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=24961 [continua a leggere]]]> URBINO – “Sulla volta del Duomo ci sono due piccolissime infiltrazioni d’acqua, forse causate dallo scivolamento di qualche coppo. Tutte le opere all’interno sono in sicurezza”. E’ questo il risultato del sopralluogo dei tecnici arrivati da Ancona al Duomo di Urbino. Lo comunica, al termine dell’incontro, la vicedirettrice di Palazzo Ducale Agnese Vastano, che aggiunge: “Attualmente, non siamo assolutamente preoccupati per la tenuta del tetto che è stato rifatto all’indomani del terremoto del 1997″.

Il lavoro dei tecnici (Biagio de Martinis della Soprintendenza per i beni architettonici delle Marche, Paola Mazzotti della Direzione regionale beni culturali , Domenico Fucili del Comune e  Alessandro Cioppi per la Curia vescovile), dopo la verifica nel Duomo, continua nel pomeriggio con le visite agli oratori di san Giovanni e san Giuseppe, “oltre a tutti gli edifici cosiddetti vincolati”, quelli oggetto di tutela statale per il loro valore storico-artistico.

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Gli immobili del comune per ripopolare il centro http://ifg.uniurb.it/2010/04/14/ducato-notizie-informazione/le-proprieta-immobiliari-del-comune-di-urbino/2520/ http://ifg.uniurb.it/2010/04/14/ducato-notizie-informazione/le-proprieta-immobiliari-del-comune-di-urbino/2520/#comments Wed, 14 Apr 2010 14:31:07 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=2520

In tutto Palazzo Lucciarini, di fronte al Duomo di Urbino, ora ci abita soltanto una signora. E nell’intera zona di Palazzo Ducale i residenti sono rimasti in sedici. «Dieci anni fa eravamo 350», ricorda uno degli abitanti superstiti.

Lo spopolamento del centro storico è uno dei refrain che negli ultimi vent’anni gli urbinati hanno imparato a memoria. Ma per trovare una soluzione, secondo alcuni, non c’è bisogno di girare tanto in lungo. Basterebbe bussare alla porta del Comune. Dentro le mura, infatti, il Municipio possiede più di un terzo degli immobili presenti. Un patrimonio amministrato spesso con difficoltà e non sempre adeguatamente valorizzato. All’occorrenza, per far cassa, messo anche all’asta. Molte le proposte su una differente gestione. C’è chi vorrebbe che nei palazzi municipali del centro tornassero le attività artigianali. E chi invece vorrebbe che dentro le mura il Comune sperimentasse il residenzialismo popolare.

Il crollo demografico nella città del Duca Federico è ormai una tendenza storica. Nel 1951 gli abitanti erano quasi 23 mila. Cinquanta anni dopo sono scesi a 14.400. E nel 2009, il dato è ancora più basso: 14.010, ma più del 10% (esattamente 1600) sono immigrati. All’interno del centro storico si è passati invece dai 3000 del 1971 ai 1161 dello scorso anno. I residenti, e le attività economiche, si sono spostate sempre più fuori dalle mura e poi sempre più a valle, verso Fermignano e verso Pesaro. Nel centro storico sono rimasti soltanto il Comune e l’Università.

Dove si concentrano le proprietà immobiliari del comune di Urbino

Come abbiamo raccontato nelle altre due puntate dell’inchiesta del Ducato [26 marzo 2010 – pag. 9 e 12 marzo 2010 – pag. 13] sulle proprietà immobiliari a Urbino, la Curia negli ultimi 50 anni si è liberata di quasi tutti gli immobili che le appartenevano. Gli acquirenti sono stati quasi esclusivamente due: il rettore (Carlo Bo) e i sindaci. La Chiesa locale, dalla creazione degli Istituti di sostentamento del clero in poi, quindi dagli anni ’80, ha smesso di gestire le immense risorse patrimoniali del territorio e ha così perso sempre più potere. La figura di Carlo Bo ha invece conferito all’Università un’autorevolezza e un carico di aspettative tale da renderla per quarant’anni l’istituzione più potente della città. Capace di condizionare i consensi elettorali e dunque le scelte politiche: basti considerare l’enorme numero di urbinati impiegati nell’Università.

A partire dalla metà degli anni ‘90, con la morte di Bo e il calo delle iscrizioni, si riequilibra il rapporto di forze con il Comune. L’ateneo di Urbino dipende sempre di più dai fondi pubblici. E le scelte urbanistiche del Comune possono dunque condizionarlo come mai è avvenuto in passato. Ora è infatti soprattutto l’Università a chiedere tavoli tecnici con il Municipio.

Elenco alienazioni e proprietà del Comune di Urbino

«Prima degli anni ’60 il centro storico cadeva a pezzi. Per fortuna le amministrazioni comunali, di concerto con l’Università, hanno fatto una scelta che andava nella direzione del recupero e della rifunzionalizzazione dei beni culturali cittadini», spiega Sergio Feligiotti, architetto tra i più informati sulla storia urbanistica della città. I vecchi palazzi, da conventi o cappelle in disfacimento, si sono trasformati in facoltà universitarie, biblioteche e uffici. Gli abitanti sono scappati ma in pochi hanno venduto. Le vecchie case del centro storico sono state riadattate a “remunerativi pollai per studenti”, come le definisce Vittorio Emiliani, già direttore del Messaggero,  deputato, ma soprattutto ex residente del centro rinascimentale.

Ora che anche la popolazione studentesca cala, il notevole patrimonio immobiliare del Comune può diventare strategico per ripensare lo sviluppo della città dentro le mura. Anche perché i costi di gestione non sono sempre sostenibili. “Importanti strutture come Palazzo Chioggi, Palazzo Boghi e Gherardi sono abbandonate a loro stesse. Se inserite invece nel sistema museale potrebbero essere un valore aggiunto per questa città”, spiega Feligiotti.

La cosa che preme di più agli urbinati è, però, il ripopolamento del centro storico. Vittorio Emiliani lancia una proposta: “Riportiamo le vecchie botteghe artigianali in centro e diamo la casa a prezzi agevolati alle giovani coppie come si è fatto in posti come Cesena. Lì l’esperimento ha funzionato”. É il momento di aprire un dibattito all’interno di tutta la città, secondo il think tank urbinate “Insieme per Urbino”: “Vogliamo che si avvii subito un tavolo tra Comune, Università, Ersu e società civile. Trasformiamo immediatamente la Data in “urban center”, centro multimediale, luogo di confronto e di libera aggregazione”. Il primo passo, secondo l’associazione nata due anni fa, potrebbe essere “coinvolgere i privati nella gestione di alcune strutture sottoutilizzate, facendo però attenzione alle possibili speculazioni”.

Nonostante il calo demografico, l’interesse degli investitori privati per il centro storico è rimasto comunque molto forte. “Spendere nel mattone all’interno delle mura è molto più conveniente che depositare i soldi in banca. Diversamente che fuori dalle mura, il valore degli immobili non cala, ma cresce costantemente di 4-5 punti percentuali all’anno”, spiega Ignazio Pucci di “Insieme per Urbino”.

Negli ultimi due anni  ci sono stati almeno 6 importanti investimenti: acquisti di immobili finalizzati alla creazione di residenze universitarie. Il Comune è dovuto correre ai ripari, imponendo che gli appartamenti avessero una superficie non inferiore ai 70 metri quadrati. Altrimenti ci sarebbe stato il proliferare di altri “pollai per studenti”.

Dal suo canto però, l’amministrazione Corbucci per “fare cassa” ha cominciato a vendere da qualche anno parte del suo patrimonio. Solo nel 2009 sono stati venduti beni, tutti fuori dalle mura, per quasi 4 milioni di euro. Ma l’assessore ai Lavori Pubblici, Maria Crespini, ci tiene a precisare: “Non abbiamo in programma la vendita di alcun palazzo storico”. In un’intervista rilasciata mesi fa al Ducato, il sindaco Franco Corbucci aveva riassunto il suo progetto per il centro cittadino nella formula “centro commerciale naturale”. Vale a dire più negozi e botteghe, meno centralità dell’Università nella pianificazione dello sviluppo cittadino. “Però senza una seria politica di ripopolamento – sottolinea “Insieme per Urbino” – non si va da nessuna parte”.

Guida alla rete:

Università degli studi di Urbino Carlo Bo

Ersu Urbino

Comune di Urbino

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